
Un'ampia opera in tre volumi che descrive, nella prospettiva di una storia socio-culturale, il rapporto tra cinema e mondo cattolico dalle origini del medium ai nostri giorni.
Da scuole, associazioni e movimenti perviene - sempre più spesso - la richiesta di materiali e di suggerimenti metodologici per impostare in maniera critica e organica l'educazione antimafia e, più ampiamente, ad una cittadinanza attiva. Questo volume (che costituisce l'edizione rivista e aggiornata di un fortunato "Quaderno" edito nel 1994 dal Centro siciliano di documentazione "G. Impastato" di Palermo) si propone come risposta a tale richiesta. Saggi e interventi di Umberto Santino, Amelia Crisantino, Giovanni La Fiura e Augusto Cavadi sono raccolti e presentati in cinque sezioni: materiali di studio, contributi pedagogici, esperienze realizzate, testi legislativi in vigore, strumenti bibliografici per l'approfondimento.
Un breve saggio e una riflessione sull'ultimo medium: la televisione digitale terrestre. Uno studio scientifico-filosofico che prende le mosse dagli approcci ai mass media di Marshalll McLuhan, ripercorrendo le linee guida del guru delle scienze della comunicazione ed applicandole, prospetticamente, a quel medium che non ha potuto conoscere ma che, in qualche modo, immaginava già. Un libro al tempo stesso scientifico e divulgativo, per appassionati, studiosi o semplici curiosi, con riflessioni ed approfondimenti che spaziano dalla psicologia alla sociologia, alla comunicazione politica, oltre che, naturalmente, dalla storia dei mass media alle scienze della comunicazione.
La Developmental Psychopathology costituisce una nuova area disciplinare che permette di coniugare i risultati di studi e ricerche provenienti dalla conoscenza dei processi di sviluppo normale con i risultati dell'indagine clinica e psicopatologica, fornendo stimoli di grande rilievo, in ambito sperimentale e operativo. E' all'interno di tale matrice teorica che si colloca questo volume, finalizzato a fare il punto sulle più recenti conoscenze teoriche e di ricerca e ad offrire un quadro aggiornato e criticamente discusso dei principali modelli psicopatologici e dei più recenti inquadramenti diagnostici che possono aiutare nella comprensione e nell'individuazione precoce delle forme di disagio che più frequentemente si riscontrano nella psicopatologia dei bambini e degli adolescenti di oggi. Un quadro che, pur privilegiando un'ottica psicodinamica, approfondisce ogni argomento, rendendo conto della complessità delle relazioni tra la sfera biologica, psicologica e sociale nell'evoluzione normale e patologica dello sviluppo individuale.
Professore di Sociologia del lavoro, presidente dell'INPS dal 1999 al 2003, Massimo Paci interviene sul tema del nuovo welfare. Delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro e messo in crisi il tradizionale sistema di welfare si danno spesso letture solo in negativo che sottolineano la precarizzazione del lavoro, la ridotta protezione sociale, l'insicurezza diffusa. Eppure, spiega Paci, non tutto è così negativo. Le aspirazioni di autonomia e di libertà individuale delle nuove generazioni non vanno sottovalutate: piuttosto, occorre adottare nuove forme di protezione e di organizzazione sociale.
Lo stato attuale dei mercati della comunicazione e dei media, con dati aggiornati al 2005, è arricchito in questa edizione da un'analisi quantitativa della loro evoluzione negli ultimi venti anni. La seconda parte del volume ospita il primo, inedito studio sull'industria della produzione televisiva in Italia, che evidenzia la composizione del mercato e il suo peso economico, il quadro legislativo e i modelli di business, le fonti di finanziamento e la gestione dei diritti, le best practices e le principali criticità. Si analizzano, poi, le reciproche relazioni fra proprietari della rete "fisica" di trasporto del protocollo Internet, detentori dei diritti sui contenuti e nuovi intermediari che controllano l'asset dell'aggregazione e fidelizzazione dell'utenza.
Il 5 settembre 1996, sul Foglio, Mauro della Porta Raffo elegantemente pignoleggiava sulle imprecisioni di Ennio Caretto e Gian Antonio Stella: da allora il suo fioretto non ha risparmiato nessuna delle grandi firme del giornalismo italiano, dalla a, come Augias, alla zeta, come Zucconi (pp. 304).
Mauro della Porta Raffo, narratore e saggista, classe 1944, svolti più o meno svogliatamente mille diversi mestieri, ha cominciato a scrivere davvero nel 1996 su sollecitazione di Giuliano Ferrara, che lo ha ribattezzato «il Gran Pignolo» per la sua curiosità onnivora, per la propensione alla cultura erudita e la precisione dimostrata. Per lo stile asciutto al servizio di un'informazione che di una notizia premia l'originalità e l'inedito, della Porta Raffo è collaboratore passato e presente di tutte le principali testate nazionali.
Ha partecipato su Rai 3 alla trasmissione E' la stampa, bellezza! ed è stato consulente al Quiz Show e a Ritorno al presente di Rai 1.