
L'autore affronta gli argomenti più diversi, quali l'ambiente, la creatività, la società di consumo, l'idea di stato e di felicità, con uno sguardo lucido, talvolta utopico, ma sempre ottimista. Per l'autore il lavoro e il piacere, l'arte e la vita, lo spirito e il corpo lungi dall'essere in contraddizione, si completano per formare un tutto, così la conoscenza dell'arte diviene conoscenza della vita di tutti i giorni e l'atto stesso di vivere una ricerca artistica.
La vita, le opere e i capolavori di Gabriele d'Annunzio raccontate con competenza e passione per portare il lettore nel mondo dell'Imaginifico. Un saggio divulgativo corredato con una sezione dedicata alle immagini che ripercorrono le tappe piu' significative della storia del Vate.
Imprimatur è un romanzo storico ambientato nella Roma del 1683, nella settimana di settembre che coincise con la battaglia di Vienna tra le truppe cristiane e quelle turche. Rita Monaldi e Francesco Sorti, gli autori, sono all'esordio letterario. L'editore Mondadori, acquisisce il manoscritto e lo pubblica nel marzo del 2002. All'inizio il libro scala le classifiche ma a un certo punto l'editore sembra non crederci più. Il libro non viene più ristampato. Imprimatur sparisce dai cataloghi e dai siti di vendita usuali. Gli autori ottengono nuovamente i diritti. Vanno all'estero e cominciano a contattare gli editori più importanti. Il risultato è che ad oggi Imprimatur è stato stampato in almeno quarantacinque paesi e ha venduto più di un milione di copie nel mondo. Ma perché il romanzo era sparito dal novero delle "creature del creato"? Come mai non veniva più recensito? Come mai era sparito dai motori di ricerca librari su internet? Le risposte arrivano a fatica, tra silenzi e "no comment" d'ordinanza.
"La paziente lettura di questo testo, come in genere accade con Schneider, riserva continue lezioni critiche e metodologiche, precisazioni minuziose, osservazioni e nozioni cliniche di primaria importanza. L'evidente distanza dalla letteratura attuale sui disturbi di personalità ha "come effetto collaterale", quello di farci comprendere quanto il sapere psichiatrico sia influenzato storicamente e socialmente e come i mutamenti che apporta lo scorrere del tempo non sempre possano essere identificati, in psichiatria, come progressi. Del resto, come afferma lo stesso Schneider nella sua prefazione, "una scienza che non conosce la propria storia, non comprende se stessa". (Dalla prefazione di Riccardo Dalle Luche e Giampaolo Di Piazza).
Questo libro racconta una delle quattro carriere dell'autore, divenuto diplomatico "per caso" a Parigi alla fine degli anni Cinquanta; "carte verte", immunità e altri privilegi, membro di una élite sopranazionale sulla base di regole, per l'Europa, risalenti al Congresso di Vienna del 1815 e di Aix-la-Chapelle del 1818, estese poi a tutti i Paesi. Ma il libro non si occupa, naturalmente, della storia e neppure delle norme internazionali che governano questa illustre istituzione, stranamente quasi mai chiamata in causa per il lamentevole stato degli attuali rapporti internazionali. Si dice "Ambasciator non porta pena", d'accordo. Ma qual è l'apporto positivo specifico della diplomazia? Nell'epoca della comunicazione elettronicamente assistita è ancora necessaria? Non disdegnando minimi aneddoti, il libro si occupa della vita quotidiana delle grandi organizzazioni diplomatiche e cerca di offrire al lettore curioso un'idea realistica di ciò che accade dietro la facciata, nei sontuosi uffici e nei palazzi, gettando un'occhiata, talvolta indiscreta, all'interno della quotidianità di queste istituzioni.
Quindici anni dopo il biennio magico di Mani Pulite, l'Italia delle mani sporche ha perfezionato i metodi per rendersi più invisibile e invulnerabile. Prima sotto accusa erano i politici e il mondo industriale. Ora le parti sembrano invertite: sotto accusa sono soprattutto i magistrati. Ecco che cosa è successo negli ultimi anni, dal 2001 al 2007. Dal governo del cavalier Berlusconi e dell'ingegner Castelli a quello del professor Prodi e del ras di Ceppaloni, Mastella. La musica non cambia: è tutta colpa dei magistrati. Quei pochi che resistono, combattono da soli, spesso abbandonati dallo stesso Csm, vessati dalla stampa, criticati dalle altre istituzioni. Le leggi vergogna varate da Berlusconi dovevano essere subito smantellate dal centro sinistra. Invece sono ancora in vigore. A quelle se ne sono aggiunte altre come l'indulto per svuotare le carceri (di nuovo piene), le intercettazioni e il bavaglio alla stampa, l'ordinamento giudiziario Mastella: tutto in barba alle promesse elettorali dell'Unione. Prima era necessario corrompere, ora i soldi i partiti se li danno da soli, il controllato e il controllore sono sempre la stessa persona.
Una biografia illustrata che illustra il mondo più riservato e personale di Giovanni Agnelli, uno dei grandi protagonisti della storia economica e sociale del Novecento italiano. Le immagini, tratte per la maggior parte dagli album di famiglia, e i testi, raccolti da suoi scritti e interviste, ricostruiscono un lungo percorso che si snoda tra gli affetti familiari e la Fiat, i viaggi e gli incontri, la Juventus e la Ferrari, la passione per il mare e lo sci e l'amore per l'arte. Ne emerge un cammino segnato indelebilmente dai rapporti con il nonno, fondatore dell'azienda, dalla guerra, da momenti di vita mondana, dal senso del dovere, dall'incrollabile fiducia nell'Italia e nell'Europa, da acuti drammi, dal profondo rispetto per le istituzioni e i loro rappresentanti, dalla speranza nei giovani. Un volume ricco di ricordi, ma anche di idee e valutazioni su quello che siamo stati, quello che siamo e che potremo essere, con un testo introduttivo di Henry Kissinger.
Il volume intende fornire alcune indicazioni per applicare le tecniche e le strategie della comunicazione nell'ambito del management sportivo. La gestione di un'impresa dedicata allo sport richiede in primo luogo l'assunzione della cultura della comunicazione quale valore strategico al sevizio della promozione e della valorizzazione del fenomeno sportivo nel suo complesso: dal ruolo sociale che assume nei processi di trasmissione valoriale e culturale di una popolazione allo sviluppo di modelli di pratica e di fruizione, fino alle dinamiche di gestione dei rapporti con i tifosi e con la società civile nel suo complesso, ma anche con istituzioni, enti pubblici e imprese presenti sul territorio, con la Federazione e altre società sportive. In Italia, il management sportivo è una realtà ancora estremamente sottodimensionata e riservata quasi esclusivamente alle grandi società. Basti pensare che, secondo il censimento effettuato a livello europeo da Eurostat nel 2006, la quota di manager rappresenta nel nostro Paese appena il 10% delle professionalità che operano nel settore sportivo.
In questo libro l'autore intervista Francesco Cossiga sulla sua vita personale e politica.
È luogo comune associare la storia bizantina a qualcosa di decadente, cavilloso, ingarbugliato e oltre modo prolisso. Nulla è più falso di queste affermazioni, e noi ancora oggi subiamo questo forma di cultura imposta dal settecento illuminista, che credendo di illuminare di immenso il mondo, ha oscurato oltremodo uno dei più grandi imperi che mai il Mediterraneo abbia conosciuto. Bisanzio, visse per più di mille anni. Se ci affidiamo alla storiografia ufficiale, nacque con la costruzione della sua capitale avvenuta in maniera solenne l'11 Maggio del 330 ad opera di Costantino il Grande e morì sotto l'ondata turca, nel 1453. Questo libro vuole ricostruire il particolare momento storico dell'iconoclastia attraverso la vita di Costantino V. Costantino fu un grande Imperatore, riformò l'impero con l'Eckloghè ton Nomon, riformò l'esercito, vinse contro i Bulgari e contro gli Arabi bloccandoli definitivamente, convocò il Concilio di Hieria dove dimostrò le sue doti di "ottimo teologo e filosofo" (Gibbon).

