
Pace a tutti gli uomini di buona volontà. Ma guerra agli altri. Perché ne abbiamo abbastanza. Aggressioni scioviniste sul web, risse, stupri, omicidi. L'invisibilità delle donne, escluse dai ruoli decisionali. In una parola: il machismo al potere. Da troppo tempo siamo governati dall'internazionale del testosterone: Trump, Putin, Xi Jinping, Bolsonaro, Erdogan, Johnson... Risultato: un'emergenza migratoria non gestita, una crisi economica infinita, un pianeta in fiamme. E un clima di arroganza e di odio che favorisce il diffondersi del populismo e mina le istituzioni democratiche. Quindi, risparmiateci altri aspiranti autocrati con più panza che sostanza e dateci più ragazze. Sportive grintose come Milena Bartolini, attiviste determinate come Greta Thunberg, politiche autorevoli come Ursula von der Leyen e Christine Lagarde e, oltreoceano, Nancy Pelosi. Ci riterremo soddisfatte quando avremo raggiunto i giusti obiettivi: equal pay e un 50 per cento nei consigli di amministrazione, nei parlamenti, nei governi. È il messaggio di Lilli Gruber, che in questo libro fa parlare i fatti: dati, storie e personaggi. Scrive un vero e proprio reportage dal fronte della battaglia per il potere femminile. Filtra racconti e analisi attraverso la propria esperienza professionale. Delinea per le donne una strategia precisa: puntare sulle competenze, farsi valere e studiare, sempre. E chiama a raccolta anche gli uomini: perché solo cambiando insieme le regole ci potremo salvare.
Dov'eri, la notte in cui cadde il Muro? È una domanda che percorre ancora il cielo sopra Berlino. La ritroviamo nelle parole di scrittori cardine della memoria tedesca come Günter Grass ma anche di autori simbolo del dopo-89 come Ingo Schulze. La ripetono le trame di film ormai diventati di culto come "Good bye Lenin!" e le mille espressioni artistiche di una città che negli ultimi vent'anni è diventata uno dei maggiori centri della creatività europea. Berlino è ben lontana dall'essere pacificata, la cicatrice del Muro l'attraversa ancora, dopo quella notte di novembre in cui sembrava che i suoi abitanti fossero già diventati 'ein Volk', un solo popolo. Per questo la ricostruzione appassionata di quei giorni scritta "a caldo" dagli inviati Rai Lilli Gruber e Paolo Borella oggi sembra una cronaca in presa diretta, che ci riporta immediatamente a quelle atmosfere e a quei retroscena. E per questo, oltre a riproporne qui le pagine più avvincenti, gli autori ci riaccompagnano a Berlino, vent'anni dopo. C'era una volta il Muro. E quando c'era il Muro, non c'era Berlino. Questo libro ci porta a toccare con mano il laghetto dove trafficavano le spie e i memoriali del passato nazista, il cuore un tempo spezzato di Potsdamer Platz e i luoghi della Ostalgie, l'eco delle voci di politici e cantanti, agenti e fuggiaschi. E poi le testimonianze di berlinesi vecchi e nuovi, e cantieri ancora aperti e strade cambiate per sempre.
Tutto ciò che ci fa bene e ci dona nuova energia. Questo nuovo libro del monaco tedesco Anselm Grün, è davvero unico. Si tratta di un coaching sui problemi che assillano la vita quotidiana di ognuno di noi, corredato da esercizi pratici e rituali che ci aiuteranno a evitare e risolvere ogni tipo di stress piccolo o grande che sia. Spesso a provocare stress sono eventi apparentemente inevitabili. Tuttavia possiamo imparare a contrastare questo stress. Quando arriviamo alla fine dei miei corsi - scrive Padre Anselm - spesso i partecipanti mi chiedono: "È stato tutto molto bello. Ma come posso riportare nella mia vita di tutti i giorni, quello che ho vissuto qui?" In questo libro ho cercato di offrire risposte concrete a questa domanda.
ZI genitori dovrebbero essere più autoritari o condiscendenti? Privilegiare il rendimento o il tempo da trascorrere assieme ai figli? I concetti di «madri-tigre», «genitori-elicottero» e «generazione-fragola» simboleggiano diverse modalità educative del nostro tempo. Hsin-Ju Wu e Anselm Grün mettono a confronto le concezioni educative dell’Oriente e dell’Occidente. La convinzione che anima entrambi è che i figli hanno bisogno di un chiaro orientamento per affrontare la sfida di crescere e di sviluppare una personalità matura.
Spesso, senza rendercene conto, le relazioni che viviamo in famiglia, con gli amici, con i colleghi e nella comunità cristiana sono condizionate da meccanismi subdoli che affondano le loro radici in situazioni del passato e che, se rimosse o non elaborate, rischiano di bloccarci su schemi che impediscono alle relazioni stesse di funzionare. In questo libro, il noto monaco tedesco Anselm Grün e l'economista Hsin-Ju Wu, aiutano i lettori ad analizzare tali meccanismi e a muovere i primi passi di una consapevolezza liberante sui sentieri terapeutici che la scienza psicologica e l'incontro con la parola biblica offrono all'uomo e alla donna di oggi.
Quando da Königsberg parte alla volta di Marburgo per frequentare l'università, Hannah Arendt ha diciotto anni, la fronte alta e lo sguardo radioso, che brilla d'intelligenza. A Marburgo insegna un docente che ha quasi il doppio della sua età, Martin Heidegger, le cui lezioni richiamano allievi e uditori da tutta la Germania; ascoltando questo "segreto monarca della filosofia", come lo definirà lei, "forse è possibile imparare a pensare", perché "il pensiero ha ripreso a vivere". Siamo nel semestre invernale del 1924. Tra i due è un colpo di fulmine. Nasce così, durante un seminario sul Sofista di Platone, una relazione fatta di "passioni inesprimibili a parole" e di pensieri filosofici destinati a confrontarsi, con brusche interruzioni e timidi riavvicinamenti, per mezzo secolo, fino alla morte improvvisa di lei. Martin e Hannah si separano una prima volta nel 1926, ma le loro strade prendono direzioni opposte nel 1933 con l'ascesa del nazismo. Una relazione lunga tutta una vita: non solo una storia di eventi, ma la storia dello sviluppo parallelo di due "cammini di pensiero" che Antonia Grunenberg ricostruisce per la prima volta, passo dopo passo.
Come suscitare ancora interesse per la storia, accusata di riportare tutto all'Europa e al suo passato? Le narrazioni nazionali del passato non ci dicono molto in merito alle radici del nostro mondo globalizzato. Lo stesso vale per le produzioni dell'industria dell'intrattenimento: dai videogiochi a sfondo storico alle serie televisive "in costume", il passato riciclato propone raramente chiavi interpretative per comprendere il presente. Serge Gruzinski difende nel volume le ragioni di una storia capace di far dialogare criticamente passato e presente e il cui sguardo sia in grado di decentrarsi. Una storia globale, che ci invita a riconsiderare da nuovi punti di vista una tappa fondamentale per l'umanità: il Rinascimento. Con la conquista degli oceani, attraverso la scoperta di altri mondi, l'Europa prende coscienza di se stessa, gli orizzonti si ampliano, le idee cominciano a circolare, mentre iniziano ad articolarsi le prime reti commerciali mondiali. La storia di questo cambiamento illumina, attraverso numerose esperienze concrete, il presente multiforme in cui viviamo.
Il volume riporta gli Atti della Giornata dell’Università, celebrata il 13 marzo 2013, sul tema: “La ricerca a servizio dell’educazione. Il contributo della Università Pontificia Salesiana e dei Centri Associati”. Oltre ai docenti e agli studenti dell’UPS, vi hanno partecipato anche i Centri associati all’UPS dell’Italia, i quali pure praticano la ricerca empirica in educazione e formazione: il Centro di Venezia-Mestre e il Centro di Torino-Rebaudengo, che hanno presentato loro ricerche specifiche; il Centro di Vitorchiano, che ha partecipato con la presenza degli studenti. Sono stati presenti anche rappresentanti del Centro di Firenze-Massa e quello di Roma-Ifrep.
Nella tradizione universitaria dell’Università Pontificia Salesiana da sempre la Giornata dell’Università è di primaria importanza nel corso dell’anno, perché stimola il senso dell’appartenenza istituzionale, mostra ad evidenza la modalità comunitaria dell’apprendimento, indica la prospettiva finalistica del processo di apprendimento tipico dell’istruzione e formazione superiore.
La ricerca scientifica porta ad un insegnamento, ad una formazione e ad uno studio solidi e validi, perché sostenuti previamente e sostanziati di ricerca. Oggetto di tale forma conoscitiva per la Giornata di quest’anno è stata la ricerca scientifica a servizio dell’educazione. Gli interventi hanno riguardato le seguenti aree di ricerca: educazione-evangelizzazione, educazione interculturale, educazione-sviluppo, adolescenza e relazioni interpersonali, adolescenti e famiglia, pedagogia sociale.
Il volume si presenta come un testo di notevole impegno, in quanto integra apporti di natura differente (filosofici, pedagogici, psicologici) al fine di impostare in maniera solida e fondata pratiche educative dirette allo sviluppo del carattere. Quest’ultimo deve essere inteso non solo come qualità morale della persona, ma anche come maturità personale sul piano delle competenze sociali, culturali e professionali. L’impianto si basa su un approccio antropologico ben strutturato, attento agli sviluppi più recenti sia teorici, sia operativi di impostazione aristotelico-tomista.
La sua possibile valorizzazione si prospetta assai aperta: dai percorsi formativi universitari nei vari ambiti di natura filosofica, pedagogica e psicologica; alla formazione continua degli educatori, degli insegnanti, degli psicologi; alla preparazione iniziale di quanti intendono avviarsi a professioni di natura educativa. Il lavoro colma una lacuna assai vistosa dell’ambiente culturale italiano e più in generale delle culture non anglosassoni.
(M. Pellerey, Prefazione).
Le "picconate" dal Quirinale come tributo ad Aldo Moro, il Maestro che non era stato in grado di salvare. È il punto di partenza di questo ritratto di Francesco Cossiga, arricchito da autorevoli e diverse testimonianze. A dieci anni dalla scomparsa, il racconto della parabola politica e umana davvero fuori dall'ordinario di una delle figure più importanti e controverse della nostra storia repubblicana. Simbolo di una stagione consapevole della complessità delle scelte e dell'urgenza di doverle motivare mettendo in conto di non ricavarne immediato consenso. Senso delle istituzioni e fede religiosa; sapere teologico e spirito polemico; passioni e depressioni: tutto è convissuto nella personalità di Cossiga, con la stessa forza nel suo fragore e nei suoi silenzi. Prefazione di Mario Segni.