
Educare significa aiutare ogni persona a esprimere il meglio delle proprie potenzialità. Un tale compito, sempre complesso, si misura oggi con un quadro socio-culturale particolarmente difficile, affollato da fattori ed esigenze molteplici. Questo volume esplora l'intero orizzonte del processo educativo, trattandone le dinamiche, i fattori, i contesti con attenzione tanto alle sue dimensioni classiche (educazione intellettuale, morale, estetica, fisica, tecnologica, professionale) quanto alle cosiddette nuove educazioni (ambientale, alla pace, alla salute, alla comunicazione). Particolare spazio è dedicato all'educazione interculturale e inclusiva, dimensioni trasversali e ormai strutturali in scenari sociali interessati da una irreversibile multiculturalità. Scuola e famiglia, i due agenti principali del processo educativo, trovano in questo libro ampio materiale di riflessione e valide coordinate di azione, utili a sostenere il difficile ma appassionante compito.
Prendendo spunto dall'indirizzo degli esegeti che negli ultimi tempi si mostrano sempre più interessati agli aspetti normativi della Bibbia e del più esteso antico Vicino Oriente, l'autore riflette sulla legge del taglione nella sua formulazione tipica di "occhio per occhio, dente per dente". E offre una lettura aderente al significato letterale dei testi in cui ricorre tale lemma. Non si tratta di un principio di vendetta, ma di riparazione del danno procurato. Le pagine sfatano gli innumerevoli equivoci e pseudo-interpretazioni dell'antigiudaismo cristiano e della stessa cultura laica sedimentatisi nel corso dei secoli.
Lo sport è bellezza, grazia, forza, audacia, gioia e magia ma allo stesso tempo fatica, dolore, sacrificio, tensione e disillusione. Proprio per tutto ciò lo sport deve essere anche altro, deve essere portatore di valori da trasmettere ai bambini sin dalla più tenera età. Questo libro intende mostrare una strada capace di far coesistere armonicamente gli aspetti educativi con quelli prestativi, aspetti questi che troppo spesso vengono considerati in antitesi. Gli autori considerano ciò un prerequisito necessario alla formazione di allenatori, dirigenti, insegnanti, famiglie e di tutti coloro che gravitano attorno all'ambiente sportivo.
Il volume fa seguito - anche nel titolo - al precedente "Educare si può" (2010). Il libro ha una struttura molto semplice. Ogni capitolo è diviso in due parti: analisi del problema e suggerimenti per l'intervento educativo, sempre attraverso testimonianze e fatti concreti. Le situazioni prese in esame riguardano il mondo interetnico e interculturale, la famiglia, i giovani, la comunicazione tra docenti e studenti, il successo e l'insuccesso scolastico, i compiti a casa, la crescita armoniosa degli adolescenti, il burnout degli insegnanti, l'orientamento, come modalità educativa permanente.
Il libro prende lo spunto dalla domanda: è possibile educare, dal momento che sia nel mondo ecclesiale che in quello laicale si parla sempre più frequentemente di emergenza educativa? La risposta è positiva, a patto che si verifichino determinate condizioni. Questa la struttura del libro: siamo in situazione di emergenza educativa (cap. 1), che si concretizza soprattutto nel bullismo a scuola (cap. 2). L'esperienza educativa di Don Bosco nella scuola (cap. 3). La scuola come comunità educativa (cap. 4). La relazione del docente con allievi, colleghi, genitori (cap.5). Stili e strategie nella dinamica apprendimento/insegnamento (cap. 6). Quando manca la volontà (cap. 7). Scuola e famiglia: una relazione complessa (cap. 8). Come aiutare i figli a crescere (cap. 9).
Mugugnare che, ormai, l'educazione ci è sfuggita di mano è un inutile perditempo, non solo, ma è sostenere una tesi che non ha nessuna giustificazione!
Anche se sempre più difficile, l'educazione (nei senso pieno dei termine!) resta possibilissima a tutt'oggi.
Si tratta di prepararle ii terreno adatto alla sua germinazione.
II terreno adatto sono sei condizioni che vengono presentate ai rallentatore nel libro.
Condizioni tutte necessarie: dalla numero uno (arrivare prima che la frittata sia fatta"), alla numero sei (... "E liberaci dalle tre malattie!").
Qui nessun gargarismo pedagogico, ma massima concretezza sposata ad un robusto retroterra scientifico.
La leggibilità è garantita.
L'utilità pure, a condizione che le pagine non vengano sfogliate, ma lette con il cervello sempre inserito e con Ia convinzione che i mugugni possono avere i giorni contati: nella patente pedagogica è sempre possibile l'inversione di marcia!
Risaputa è la massima che afferma: non si può non valutare. “Valutare” è una realtà che chiunque avrà potuto sperimentare nella propria esperienza quotidiana, ma di fatto è la scuola a rappresentare il luogo della valutazione per eccellenza. La valutazione, infatti, ricopre un ruolo decisivo nell’ambito della formazione e nei suoi processi di insegnamento-apprendimento, poiché riesce ad incidere sul processo stesso di trasmissione e acquisizione delle conoscenze.
Nel presente testo, dunque, vengono esposte considerazioni ed argomentazioni che cercheranno di focalizzare alcuni snodi importanti del “fare valutazione” nell’ottica secondo cui la valutazione stessa diventa un’opportunità di apprendimento e non soltanto l’attribuzione di un giudizio. Si tratta, pertanto, di voler fornire uno strumento di informazione, approfondimento ed analisi rispetto a tale disciplina; un manuale che, affrontando i contenuti ed i dibattiti ritenuti più rilevanti sotto il profilo epistemologico, strutturale, professionale e logistico-esecutivo della ricerca valutativa, possa essere ad appannaggio di insegnanti, educatori, pedagogisti, studenti e tutti coloro che operano nell’ambito dell’istruzione e della didattica.
Emad Samir è docente della Facoltà di Scienze dell’Educazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dove insegna nei corsi di Psicologia dell’Istruzione, Gestione della classe, Motivazione scolastica, Valutazione dell’apprendimento, Pedagogia della scuola. È autore di varie pubblicazioni tra monografie, collaborazioni in monografie, articoli e altri contributi, fra cui: L’interazione educativa e il clima positivo nel gruppo classe. Modalità relazionali insegnante-allievo secondo il modello dell’Analisi Transazionale Socio-Cognitiva (LAS, 2014); Introduzione alla sapienza egizia: dal fascino esoterico alle profonde intuizioni pre-filosofiche. E-Book, (LAS, 2014). Da diversi anni svolge corsi di formazione per gli insegnanti e collabora con le riviste internazionali Orientamenti Pedagogici e Salesianum.
Che cosa significa educare? Esistono delle valide metodologie educative? Quali sono i rischi dell'educazione? Pietro Lombardo, esperto e noto pedagogista, affronta con uno stile incisivo e chiaro la questione educativa, mettendo a disposizione del lettore tutta la sua lunga esperienza professionale, unita a quella di figlio e di padre. Egli è convinto che solo chi si presenta agli educandi come una persona dialogica, autentica, onesta, coerente, testimone di valori e in continua crescita, può esercitare il fascino dell'autorevolezza e conquistare il cuore di chi ama. Per l'autore non esistono ricette pedagogiche, ma degli orientamenti che possono indirizzare genitori e figli, docenti e allievi, educatori ed educandi, nella giusta direzione della fedeltà a se stessi e nella realizzazione del Progetto Felicità. Lottare per essa è un dovere morale, perché, come egli afferma, "quando saremo in punto di morte, ciò che maggiormente rimpiangeremo non saranno le cicatrici delle ferite per le battaglie che abbiamo combattuto, ma l'assenza delle cicatrici per le battaglie che non abbiamo avuto il coraggio di combattere a favore dei nostri figli e di una società più giusta".
Gli Autori considerano la Pedagogia come una scienza pratico-progettuale, cioè una “scienza” direttamente riferita alla pratica, all’azione educativa; non prescrittiva, nel senso di indicare in maniera determinante quali modalità di intervento si devono assumere per raggiungere i risultati desiderati, bensì orientativa, al fine di dare senso e sostegno operativo all’azione educativa. Una scienza relativamente autonoma, in quanto essa tende a valorizzare tutto ciò che le varie scienze dell’educazione possono offrire al fine di comprendere più in profondità le differenti situazioni educative e poter intervenire in esse con incisività e validità.
L’aggettivo che la qualifica come scienza «pratico-progettuale» indica non solo che l’oggetto di studio è la pratica educativa, ma anche che i risultati che si ottengono non hanno valenza solo descrittiva, rappresentativa, esplicativa, bensì anche di guida all’elaborazione di progetti di intervento, di sostegno alla operatività dell’educatore, e di verifica della loro qualità. Di qui la necessità di un’analisi attenta dell’azione umana, e di quella pedagogica in particolare, da un molteplice punto di vista, in particolare filosofico e psicologico. Il processo decisionale che ne deriva conduce alla progettazione di uno schema d’azione, che comprende obiettivi, itinerari, contesti umani e relazionali, che risultino più coerenti e più chiaramente contestualizzati e finalizzati. La pratica educativa che ne segue può essere riletta in tale quadro come una conversazione che si protrae nel tempo e un dialogo interpersonale tra due interlocutori che si incontrano nel loro reciproco impegno; conversazione e dialogo che caratterizzano gli anni del passaggio alla vita adulta.
Un libro che offre gli strumenti per rispondere alle domande fondamentali sull’uso che facciamo di internet e della tecnologia, e che aiuta ciascun lettore a stabilire un punto di equilibrio tra on line e on life. Una scommessa formativa per tutti, fondata su un metodo preventivo e sulle virtù del web, perché sia possibile educare i nostri ragazzi, fin da bambini, a “saper essere” e non solo a “saper fare” sul web, senza lasciarsi rubare la libertà, la coscienza critica, le relazioni, il tempo, i talenti e i valori.
In chiusura una preziosa Appendice sulla didattica a distanza con consigli pratici per gli studenti delle diverse età, per i genitori e per gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Marco Pappalardo, giornalista pubblicista di Catania e docente di Lettere. Ha insegnato “Educazione e mondo virtuale” presso l’Istituto Teologico S. Tommaso a Messina e tematiche dei new media presso l’Università di Catania. Collabora con Avvenire, Credere, La Sicilia, e per siti che si occupano del mondo adolescenziale, giovanile e della scuola. Ha scritto libri su temi educativi, sociali, religiosi, formativi, della comunicazione. Con Edizioni San Paolo ha pubblicato Nelle Terre dell’Educazione; Welcome!; Diario (quasi segreto) di un Prof.
L'educazione delle giovani generazioni è una sfida per le istituzioni e il mondo adulto.Ecco un libro pensato per educatori con progetti, proposte e suggerimenti concreti per far scoprire ai ragazzi la fede in Cristo.