
Una guida utile per accompagnare ragazzi e adulti nell'uso consapevole delle tecnologie. Una raccolta di riflessioni e suggerimenti pratici per vivere in modo sano e sereno la dimensione social. Una confezione di pillole di consapevolezza digitale, con le indicazioni necessarie per muoversi nel groviglio caotico della Rete. Un libro a più voci per crescere insieme - genitori e figli, insegnanti e studenti - driblando i rischi del web per coglierne solo le opportunità.
Il mondo visto dagli occhi di due bambini (gli gnomi, appunto) che osservano tutto con ironia e lucidità, non risparmiando nulla e nessuno. Un viaggio alla riscoperta della semplicità e all’importanza dell’ascolto dei nostri gli n dalla più tenera età. Il libro non è solo una raccolta di battute fulminanti pubblicate nel corso di quasi 10 anni dai genitori sui social, ma anche una riflessione, grazie ai contributi di 10 esperti, sull’uso consapevole dei nuovi media per aiutare i propri gli nella s da della costruzione (e salvaguardia) della propria identità digitale. Fin da quando si è gnomi.
I volontari in Italia sono circa 6 milioni. Si occupano di ogni tipo di bisogno, povertà ed emergenza. Dal 2018, Tiziana Di Masi (attrice) e Andrea Guolo (autore) portano in scena in tutto il Paese lo spettacolo teatrale #Iosiamo: dal debutto al Teatro Elfo Puccini (Milano) ai teatri di oltre 30 città. Parti dello spettacolo sono state rappresentate anche al Senato della Repubblica (9 novembre 2019) e a Padova per la presentazione della città come Capitale europea del volontariato, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (7 febbraio 2020). Ora lo spettacolo continua, in altre città italiane. Di cosa parla #Iosiamo? Racconta storie vere di personaggi, associazioni, sportelli, centri di accoglienza, centri di ascolto... in tutto il Paese. Dodici capitoli, dodici aspetti diversi dell'aiuto a chi è più debole, a chi si vede negare i propri diritti, a chi deve ricostruire la propria vita, a chi ha bisogno di sostegno nella malattia e nelle calamità naturali, ai bambini, al patrimonio artistico del nostro Paese. Dodici appelli a ciascuno di noi, per unirci, nei limiti delle nostre possibilità, a questo meraviglioso "esercito del bene".
Quando il 10 maggio del 2020 la notizia della liberazione di Silvia Romano si diffonde nei social, la giovane rapita in Kenya diviene in pochi istanti il bersaglio di attacchi di ogni genere, tra auguri di morte, rabbiose accuse contro il mondo del volontariato, generici insulti sessisti. È bastato questo episodio per ricordarci la portata e la violenza di un fenomeno che la retorica dell'"Andrà tutto bene" sembrava aver ridimensionato. Ma che invece è più esplosivo che mai. Il discorso d'odio, o hate speech, non è di certo una novità, ma nell'epoca 2.0 ha trovato il modo di dilagare ovunque, inquinando e polarizzando ogni canale del dibattito pubblico: dai social ai media tradizionali, fino ai discorsi quotidiani al bar, è stato sdoganato, e in alcuni casi istituzionalizzato, un linguaggio via via più violento e pervasivo, ma allo stesso tempo sfuggente e polimorfico. Come avverte il linguista Federico Faloppa, infatti, le parole che feriscono non sono solo gli incitamenti all'odio urlati in maiuscolo dai leoni da tastiera o le invettive dei corsivisti più spregiudicati. Da sempre il discorso d'odio agisce anche in modo subdolo, politicamente trasversale e in forme meno esplicite: con metafore, reticenze e false ironie si esprime spesso al riparo da accuse e provvedimenti giudiziari, disseminando parole offensive, narrazioni stereotipate, stratagemmi retorici capaci di fomentare, in sordina, vecchi e nuovi hater. #Odio è un atipico manuale di resistenza che non si limita a setacciare la cronaca dei nostri giorni ma che del discorso d'odio ricostruisce una genealogia storico-giuridica, indica le spie linguistiche, fornisce strumenti di contrasto. Perché solo riflettendo sui limiti della nostra idea di hate speech e sui suoi complessi meccanismi possiamo provare a fermare la marea montante dei discorsi e dei fenomeni d'odio. E ritrovare il senso, inclusivo, della nostra società.
2 febbraio 2020. È tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell'Economia l'incarico di disegnare la Lira Nuova ha finito, il punto di verde è perfetto. Banconote e monete verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo nazionale sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista. Il governo è in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza è costituita da un partito unico, il Psi - Partito sovranista italiano. Per tener fede alle promesse elettorali il Psi ha fatto saltare i conti pubblici. Così non c'è altro da fare che andare fino in fondo: mettere in atto il piano B, uscire dall'euro. Intanto la speculazione internazionale è già preparata e le corazzate finanziarie sono pronte ad affossare l'Italia. E fra chi scommette contro il Paese c'è anche un politico importante, che ha un ruolo di rilievo nell'operazione Morris, com'è stata battezzata in codice. La mattina del 3 febbraio, la nuova valuta crolla in poche ore mentre le Borse vanno a picco. Le banche hanno bloccato i bancomat, la fuga di capitali è immediata e imponente. L'inflazione comincia a galoppare. I tassi d'interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d'acquisto dei salari è divorato dall'impennata dei prezzi, la disoccupazione tocca livelli astronomici, la povertà dilaga. Il paese è in ginocchio. L'Italia sembra uscita da un'altra guerra mondiale. L'unica soluzione è emanare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi offrono 100 miliardi di euro per il Colosseo e i russi si prendono Pompei in cambio merce: le forniture di gas naturale all'Italia per 25 anni. Non basterà. Ma neppure si potrà tornare indietro. Il racconto di un'Europa in cui non esistono più scenari impossibili.
Come è noto, l’iniziativa del ministro della Salute di imporre con un decreto la somministrazione obbligatoria di ben dieci vaccini, pena il divieto di frequenza agli asili e le sanzioni per i genitori inadempienti, ha scatenato nel nostro Paese una vera e propria crociata contro i vaccini tout court. Certo, per anni siamo stati ciechi di fronte alla diffusa pratica delle false certificazioni che ha portato, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in alcune Regioni la percentuale dei ritardi nelle vaccinazioni a oltre il 50 per cento, e la stragrande maggioranza delle ASL non ha mai messo in atto un controllo incrociato tra le liste vaccinali e quelle anagrafiche, per smascherare così gli inadempienti. Ma l’attuale dibattito infuocato, alimentato anche dalla radiazione dall’Ordine dei Medici di chi aveva osato esporre pubblicamente le proprie legittime perplessità, e da dichiarazioni, davvero improvvide, su fantomatiche epidemie di morbillo, non fa bene a nessuno. Soprattutto nuoce alla corretta informazione. In questo libro il professor Giulio Tarro, noto immunologo, fa il punto della situazione sui 10 vaccini obbligatori evitando di schierarsi per l’uno o l’altro fronte, ma rimanendo saldo nella sua posizione a favore della scienza.
Il volume "Concorso 10 esperti Banca d'Italia nelle discipline statistiche. Manuale + Quiz per la prova preselettiva e scritta" si propone come manuale teorico completo e aggiornato su tutte le materie previste dal bando per la prova preselettiva e scritta del concorso per il profilo 10 esperti con orientamento nelle discipline statistiche e come utile eserciziario in vista della preparazione alla prova preselettiva del concorso. Il volume si articola in parti dedicate, rispettivamente, a una trattazione completa ma sintetica della lingua inglese e dei principali istituti di statistica e probabilità, nonché di econometria. I quesiti presenti nel testo presentano soluzioni commentate, per una più approfondita e attendibile verifica delle competenze acquisite. Completa il volume il simulatore online con il quale è possibile esercitarsi con batterie di domande a risposta multipla, aventi ad oggetto ciascuna delle materie oggetto del volume, consultabile con apposita password.
La Banca d'Italia in data 27 agosto 2019 ha indetto i seguenti concorsi pubblici per l'assunzione a tempo indeterminato di complessivi 55 esperti. I posti sono così suddivisi: 30 esperti con orientamento nelle discipline economico-aziendali; 5 esperti con orientamento nelle discipline economico-finanziarie; 10 esperti con orientamento nelle discipline giuridiche; 10 esperti con orientamento nelle discipline statistiche. Il presente volume rappresenta un volume per la preparazione al concorso fornendo le basi in tutte le materie oggetto della prova preselettiva e scritta.
Il prossimo decennio sarà cruciale per il nostro pianeta. Siamo di fronte a una sfida di sostenibilità che richiede un impegno da parte di tutti noi. A partire dalle nostre scelte quotidiane: la mobilità, il riciclo dei rifiuti, i consumi di energia, l'alimentazione, lo svago e lo sport. In ogni momento della nostra giornata contribuire a salvare l'ambiente. Questo libro ci spiegherà come.
È possibile che giudici che fanno lo stesso lavoro, hanno seguito gli stessi studi, hanno superato lo stesso concorso, applicano le stesse leggi, approdino, sugli stessi fatti e a fronte di identiche prove, a decisioni non solo diverse o molto diverse, ma del tutto antitetiche: assoluzione o condanna; libertà immediata o carcere a vita; inizio di una nuova esistenza o definitiva negazione di un futuro? Insomma, la giustizia è un orologio di precisione, come ci insegnano, o una macchina capricciosa, regolata dagli umori e dall'arbitrio? Dagli interrogativi che ogni sera l'anziana madre gli poneva alla fine della telefonata quotidiana, gli stessi che assillano milioni di cittadini di fronte ai frequenti paradossi della cronaca giudiziaria, Francesco Caringella - che indossa la toga da oltre venticinque anni - trae lo spunto per spiegare, con linguaggio semplice e taglio divulgativo, cos'è la «giustizia», quella amministrata ogni giorno nelle aule d'udienza in nome del popolo italiano. Lo fa in dieci brevi «lezioni» sui punti salienti dell'attività del giudicare e del rito processuale, cioè i mezzi con cui la società cerca, innanzitutto, di «rendere giustizia» alla vittima di un reato, oltre che di punire il colpevole. Ecco allora che prendono corpo, e trovano puntuale risposta, questioni cruciali come il tipo di verità che è lecito attendersi dalla sentenza di un tribunale e quali sono i maggiori ostacoli che ne insidiano l'accertamento. Quesiti ardui come quelli sulle doti tecniche e caratteriali che deve possedere l'uomo chiamato a decidere della vita di altri uomini o su quando un dubbio è ragionevole al punto da imporre al giudice, malgrado l'intima convinzione della colpevolezza dell'imputato, un verdetto di assoluzione. E, infine, domande scottanti su quale giustizia sia quella che richiede tempi superiori alla capacità d'attesa degli interessati e, talvolta, della loro stessa esistenza; se sia accettabile che il reato si prescriva quando invece le lacrime dei parenti delle vittime sono destinate a scorrere per sempre, o se sia giusto che, nel vuoto legislativo, il giudice si arroghi il potere di decidere anche sulla vita e sulla morte dei suoi simili. Se, come afferma Caringella, ogni cittadino dovrebbe poter capire i meccanismi della giustizia e il significato delle decisioni prese da pochi nell'interesse di tutti, queste pagine costituiscono un concreto contributo perché ciò, finalmente, avvenga.
Gli autori, entrambi psicoterapeuti, lasciano le comode poltrone dello Studio clinico e si mettono esistenzialmente in cordata con i loro pazienti accompagnandoli negli outdoor residenziali sulle Alpi a recuperare il Sogno e a trasformarlo in Progetto nel loro rientro a Valle. In outdoor, aiutano i partecipanti a rileggere la propria storia personale (la Valle), li affiancano nella crisi (il Guado), li aiutano a prendere consapevolezza della loro lotta interiore (il Deserto), li sostengono nel riconciliarsi con le parti di sé che esprimono rabbia (l'Urlo Catartico) e li affiancano nel prendere le ri-decisioni fondamentali per aprirsi progettualmente al futuro (la Vetta), a partire dal "qui e ora" (il Crinale). A fronte delle strettoie mentali procurate dal disagio esistenziale, gli autori esortano il lettore a mettersi in cammino per riappropriarsi dell'ampio orizzonte di vita che ha davanti, consapevole che ha sempre una seconda opportunità.
La pedagogia Montessori valorizza le discipline che connettono il bambino al mondo in cui vive e che rispondono alla sua naturale curiosità:
geografia, natura e botanica, mondo animale, mondo fisico, tempo.
Questo libro propone 100 attività che invitano il bambino a osservare, manipolare e sperimentare, per aiutarlo a scoprire il mondo da sé.