
L'elezione di Obama è stata accolta in tutto il mondo come l'inizio di una stagione politica radicalmente diversa da quella di Bush. Una stagione orientata alla pace e al dialogo. E gli appassionati discorsi del neopresidente americano sembrerebbero giustificare questa speranza.
Ma nell'ambito della politica estera e militare, la nuova amministrazione differisce davvero così tanto da quelle precedenti? Al di là dei titoli della stampa internazionale - e del Nobel per la pace assegnato al presidente per le sue buone intenzioni - si scopre una realtà molto lontana da quella ufficiale: ad esempio, il primo budget militare del nuovo governo (ben 680 miliardi di dollari) supera persino gli ultimi stanziamenti per le truppe dell'era Bush. Dove vanno a finire tutti questi soldi? In gran parte servono a finanziare l'immensa rete di basi militari americane all'estero: a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, ne restano ancora 716, sparse in quaranta paesi nel mondo. Come si spiega, quindi, questa aggressiva politica espansionistica alla luce della crisi economica e della retorica pacifista di Obama? Chi tira le fila della politica estera USA?
Su questi temi riflettono gli autori del documentario e del volume di approfondimento Standing Army. Un'inchiesta a trecentosessanta gradi sulle basi militari americane nel mondo, che unisce alle parole di esperti mondiali- quali Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson, Edward Luttwak- le scioccanti testimonianze di chi è stato toccato in prima persona dalla presenza delle basi: gli abitanti di Vicenza, che si oppongono a una nuova struttura militare a pochi passi dal centro cittadino; la popolazione dell'isola giapponese di Okinawa, che condivide il suo piccolo lembo di terra con 25.000 soldati statunitensi; gli indigeni dell'isola di Diego Garcia (Oceano Indiano), cacciati per far spazio a un campo militare americano; e gli uomini e le donne che spesso vengono spediti a prestare servizio in paesi lontani, senza sapere cosa esattamente li aspetterà.
Il montaggio del documentario è di Desideria Rayner, pluripremiata montatrice di documentari quali L'orchestra di Piazza Vittorio e Improvvisamente l'inverno scorso.
Thomas Fazi è nato nell'82, è traduttore e interprete per varie case editrici italiane.
Enrico Parenti è nato nel '78, si è formato presso la scuola di cinema IDEP di Barcellona ed è oggi un film maker freelance. Lavora regolarmente per varie televisioni e produzioni italiane e straniere. Ha da poco finito un documentario sul problema della cecità in Etiopia e ha lavorato come direttore della fotografia su vari documentari, tra cui Giving Voice di Alessandro Fabrizi.
Un uomo e una donna.
Un paziente confinato alla degenza ospedaliera e una psicoterapeuta che forza i suoi confini. Due mondi che si incontrano nelle tessiture della carta da lettere; due mondi che - tra emozioni viscerali e visioni oniriche - imbastiscono la trama di un romanzo epistolare. E questi mondi raccontano coraggiosamente la storia della vita; scrivono di un viaggio che ha come meta l'incontro con la parte più vera e autentica di sé, quella maltrattata dal dolore e accarezzata dalla consapevolezza, quella che non si rassegna agli aloni del tramonto e sempre anela alla gioia piena.
Questi mondi parlano di tutti coloro che prima di cercare le risposte hanno a cuore il senso delle domande.
In queste pagine c'è il racconto della vita, del dolore, della solitudine, della malattia, della libertà, della morte. E dell'amore.
Jimi Hendrix (Seattle 1942-Londra 1970) è apparso come una meteora ma, pur essendo scomparso da tempo, la sua musica e il suo spirito sono ancora ben vivi nei fan di tutto il mondo. Charles R. Cross in questo libro ne racconta la storia, dalla difficile infanzia e adolescenza a Seattle all'incredibile ascesa alla celebrità nella swinging London degli anni Sessanta, fino a Woodstock e agli ultimi giorni. È la storia di una parabola breve quanto significativa, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del rock e della chitarra elettrica, la storia di una vita leggendaria, ricca di eccessi, ma anche la storia di una resistenza ad accettare il proprio ruolo di idolo, nella nostalgia di un'esistenza normale. Cross parla della vita privata e di quella pubblica, della famiglia, degli amori, degli amici, della musica e dei concerti. Ricostruendo il percorso artistico del chitarrista mancino mette in evidenza anche gli aspetti complessi e contraddittori del divo. Basandosi su documenti spesso inediti, su lettere private e sulle interviste a quanti lo conobbero bene, scrive una biografia su una delle più longeve leggende musicali. In appendice le foto dell'archivio privato della famiglia Hendrix.
Il dialogo quotidiano con i lettori è stato uno dei momenti più importanti del lavoro di giornalista di Montanelli e la sua "stanza" era uno dei punti di forza del "Corriere della Sera". In queste pagine Montanelli esprime penetranti giudizi sulla politica, la cronaca, il costume dei nostri anni e rievoca gli incontri con i protagonisti del secolo scorso ed episodi della sua vita avventurosa, fornendo così al lettore, allineati in ordine sparso, i frammenti di quell'autobiografia che non ha mai scritto.
Il segreto per star bene con se stessi è vivere senza inseguire modelli irreali o illusori. Questa che sembra una regola scontata di benessere in realtà è disattesa, anche perché i modelli che ci vengono proposti sono spesso fuori dalla realtà, con il rischio che, misurandosi su di essi, si cada nel tranello della scarsa autostima. L'autore propone un percorso che non si affida solo alla ragione, ma tiene presente il cuore, come risorsa per accettare se stessi e gli altri, senza inseguire modelli illusori e, per ciò stesso, frustranti.
L'obiettivo del testo è fornire agli insegnanti degli strumenti semplici, ma efficaci, per promuovere il benessere relazionale in classe e per intervenire nella gestione di situazioni conflittuali prima che sfocino in episodi di violenza e di bullismo. Nei vari capitoli il lettore troverà: una breve presentazione di un caso/storia; il riferimento narrativo/letterario di stimolo; la descrizione di prassi educative abituali e ormai quasi inefficaci; l'introduzione di nuove ed alternative strategie; esperienze e attività da vivere e sperimentare in classe. Nel testo emergono le nuove sfide relative alla condizione giovanile; la realtà degli insegnanti oggi e l'esigenza di un atteggiamento proattivo, l'importanza di una educazione emotiva ai fini dell'apprendimento.
Il metodo integrato per l’educazione socio-affettiva nella scuola, esposto in questo volume, ha per scopo la promozione del benessere psico-emotivo dei bambini e costituisce per gli insegnanti un valido aiuto ai fini d’una efficace gestione della classe, soprattutto in presenza di alunni difficili. La prima parte del libro descrive tre diverse metodologie di educazione socio-affettiva. Nella seconda vengono presentati i risultati di una ricerca svolta in diverse scuole italiane dove queste metodologie sono state sperimentate da psicologi e insegnanti con risultati positivi. L’ultima parte è costituita dal diario di classe di una delle autrici e fornisce al lettore validi spunti e idee-guida per l´attuazione pratica del metodo descritto. Il volume, oltre che per i docenti riveste particolare interesse per quegli psicologi che, operando nei servizi territoriali, sono impegnati in iniziative di prevenzione nella scuola e sono chiamati a collaborare con gli insegnanti per favorire un’efficace integrazione dei bambini con difficoltà.
«Il credente è [...] un uomo che sa stare con gli altri uomini, quali che siano le loro credenze e le loro incredulità, perché condivide con loro l’umanità, perché condivide con loro la passione per l’umano, la passione per la vita, la passione per la storia. Anzi, sarebbe ora che la smettessimo di parlare di credenti e non-credenti: si tratta di uscire dalle contrapposizioni ideologiche, ormai stantie, e ritrovare nel comune terreno dell’umano, nella comune opera di ricostruzione di una grammatica dell’umano, il compito che ci sta davanti. Che siamo monaci o banchieri» (Luciano Manicardi).
«Lo stare al mondo si configura come un cambiare lo stato delle cose [...]. Sono convinto che ognuno di noi gestisce del potere in qualche forma, anche in famiglia, o nella comunità [...]. Dobbiamo cancellare l’accezione negativa che usualmente diamo alla parola “potere”. Chi dunque ha potere credo debba avere il desiderio di cambiare il mondo; ma per cambiare il mondo ti devi compromettere, devi accettare che esiste l’altro: devi cambiare gestendo il consenso e gestendo quella capacità di dialogo che è basata sull’ascolto» (Alessandro Profumo).
Prefazione di Francesco Ghia
La vita di coppia, con il suo fascino e i suoi problemi, è l'argomento trattato in questo volume, in maniera divulgativa e con il tono della conversazione e delle condivisione. Altri argomenti sono: la conoscenza e la percezione di sé, come presupposto per la relazione, l'autostima per stimare gli altri, l'esame di comportamenti dannosi, il coraggio dell'autenticità, la gestione dei momenti di crisi.
"Sono passati ormai quasi due anni dalla morte del Card. Nicora, ma la sua memoria rimane viva in tutti coloro che hanno avuto la grazia di conoscerlo e, direi, anche solo di incontrarlo [...]. La sua fu una personalità capace di intrecciare dimensioni tra loro distinte, come una vita interiore schiva e riservata ed un'elevata sensibilità pastorale, una ricca umanità ed una formazione giuridica di altissimo livello. [...] Tanti erano i suoi interessi e tanti i risultati ottenuti, sebbene, come traspare dalle pagine di questo prezioso volume, il ruolo per il quale verrà sempre ricordato è l'impegno profuso nel suo incarico di Co-Presidente per la Parte ecclesiastica della Commissione Paritetica italo-vaticana incaricata di predisporre, nel quadro della Revisione del Concordato Lateranense, la riforma della disciplina relativa ai beni e agli enti ecclesiastici, e alla sua successiva - e forse ancora più difficile - fase attuativa. In quegli anni il Card. Nicora ha speso ogni energia, senza alcuna riserva, per affrontare e risolvere, con spirito di innovazione, gli snodi essenziali della nuova amministrazione ecclesiastica che si andava configurando in quel periodo." (dalla Predazione del Card.Parolin)

