
Jung lavorò al Libro rosso – trascrizione in parole e immagini dei sogni e delle visioni che popolarono il suo «viaggio di esplorazione verso l’altro polo del mondo» – per oltre sedici anni, dal 1913 al 1930, e ancora in tardissima età egli lo definì una sorta di presagio numinoso, l’opera di fondazione in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attività scientifica. Nondimeno, non volle mai autorizzarne la pubblicazione, e dopo di lui anche gli eredi si attennero alla consegna.
La presente edizione, comprensiva della riproduzione in facsimile dell’originale e corredata da un ampio saggio di contestualizzazione storica e da un ricchissimo apparato di commento, segna ora un punto di svolta, inaugurando una stagione nuova ne gli studi junghiani.
Grazie alla pubblicazione di questo che è l’inedito forse più importante nella storia della psicologia, diviene infatti possibile ricostruire le fasi dell’autosperimentazione di Jung – e dunque comprendere la genesi e l’articolazione dell’opera successiva – sul la base di una fonte documentaria di prima mano, e non di congetture fantasiose e pettegolezzi.
Il Libro rosso è, in effetti, il libro segreto di Jung. Ma segreto soprattutto in quanto riproduzione simbolica di un universo altro, rappresentazione di un significato esistenziale che è e deve rimanere ignoto. Le immagini interiori in esso evocate e personificate provengono infatti da un aldilà mitico, in cui si caricano di una potenza numinosa che le rende a un tempo guaritrici e pericolose: operatori magici di forze psichiche autonome che solo attraverso un corpo a corpo con l’inconscio è possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico. Quella che Jung chiamerà più tardi «immaginazione attiva», è appunto lo strumento inedito di cui egli si servì, nel corso della sua «discesa agli inferi», per suscitare i contenuti archetipici della psiche e oggettivarli attraverso il dialogo interiore, la scrittura, la pittura. Con il suo tesoro di esperienze iniziatiche e meditazioni sapienziali e con il suo corredo di immagini fantasmagoriche e virtuosismi calligrafici, il Libro rosso si situa dunque al centro di una straordinaria sperimentazione artistica e psicologica che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. Esso rinnova la tradizione del manoscritto miniato medievale, riprendendone tecniche scrittorie, schemi di impaginazione e moduli di decorazione pittorica e ornamentale. È a tutti gli effetti un libro d’arte di superiore qualità, e volutamente prezioso: perché messo al servizio di un progetto esistenziale il cui scopo è il compimento del proprio mito personale, l’automanifestazione della Vita entro una vita.
l'autore
CARL GUSTAV JUNG (1875-1961) iniziò la sua attività nel 1900 nel famoso ospedale «Burghölzli» di Zurigo, sotto la guida di Eugen Bleuler, uno dei grandi maestri della psichiatria dinamica. Durante questi «anni di apprendistato» mise a fuoco la sua nozione di realtà psichica (teoria dei complessi autonomi) ed elaborò alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali (test di associazione verbale). Nel 1907 entrò in contatto con Freud, con cui stabilì uno stretto rapporto umano e scientifico, assumendo una posizione di primo piano nel movimento psicoanalitico, ma nel 1912 la pubblicazione di Trasformazioni e simboli della libido segnò la rottura del loro sodalizio e il distacco di Jung dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di «malattia creativa», caratterizzato da un serrato corpo a corpo con l’inconscio e le sue immagini archetipiche, di cui dà testimonianza il Libro rosso.
Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica (dottrina dell’inconscio collettivo e degli archetipi, tipologia psicologica, energetica psichica e processo di individuazione, principio di sincronicità) e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose, soprattutto nei campi dell’alchimia, dell’astrologia e del pensiero orientale.
Le Opere di Jung sono pubblicate da Bollati Boringhieri a cura di Luigi Aurigemma (24 voll., 1965-2007).
il curatore
SONU SHAMDASANI, eminente storico della psicologia e della psichiatria, insegna al Wellcome Trust Centre for the History of Medicine dello University College di Londra. È cofondatore ed editor generale della Philemon Foundation, un’organizzazione costituita allo scopo di promuovere una nuova edizione storico-critica delle opere complete di Jung, comprensiva anche di tutti i testi (manoscritti, seminari, carteggi) ancora inediti. Due le principali linee direttrici lungo cui si muove la ricerca di Shamdasani: la ricostruzione del processo di formazione delle discipline psicologiche e degli indirizzi terapeutici dalla metà del xix secolo a oggi, e, all’interno di questo quadro, la ricostruzione della genesi del pensiero di Jung sulla base di fonti documentarie di prima mano. Tra le sue opere, sono tradotti in italiano i volumi: Fatti e artefatti. Su C. G. Jung, sul Club psicologico e su un culto che non è mai esistito (2004), Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza (2007), Jung messo a nudo dai suoi biografi, anche (2008). Per Bollati Boringhieri è apparso, a sua cura, il seminario di Jung La psicologia del Kundalini-yoga (2004).
La vita regala a ognuno esperienze positive e negative. Coloro che coltivano speranza e resilienza riescono a gioire delle prime e a superare le seconde, diventando più forti laddove sono stati feriti. Il libro presenta cinque strategie utilizzate da M. H. Erickson per stimolare un processo di guarigione nei pazienti. Sono strategie terapeutiche che servono ad aumentare la flessibilità e la sensibilità del terapeuta nei confronti del paziente. Il volume si rivolge a coloro che svolgono una professione d'aiuto, psicologi, terapeuti, counselor, coach, insegnanti e anche a coloro che si propongono di utilizzare le proprie esperienze negative, le piccole e grandi crisi per migliorare e rafforzarsi.
Quale coraggio conosciamo? Quello dell'eroe che sconfigge il nemico o quello che si apre all'imprevisto e fa spazio al cambiamento? E' fatto di slancio, cuore e muscoli, oppure è forza interiore che sostiene il cammino della vita? Ogni forma di questa disposizione dell'animo vive nell'equilibrio dinamico tra vita e morte, azione e passione, esplorazione e sicurezza. Forza dell'istante e sviluppo di solide basi, si impara nel contatto vivo col mondo e si affina nell'assumere la responsabilità di se stessi davanti a ciò che vogliamo trasformare.
"Non posso farne a meno!", "Mi piace…", "Perché non devo farlo?". Frasi molto comuni, riferite al cibo, al sesso, a Internet, al gioco ed altro, che quotidianamente ascoltiamo negli uffici, nei bar, nella metropolitana. Frasi così diffuse, che danno la sensazione di una nuova libertà, una libertà in realtà solo apparente perché gestita spesso dal consumismo mediatico e che coincide col fare ciò che fanno gli altri, pensare come loro, vestire come loro…In questa massificazione, che toglie capacità di discernimento, si ha la falsa sensazione di un comportamento liberante, che crea invece sempre nuove dipendenze. (dall'introduzione)
Il volume raccoglie contributi di psicoanalisi. Lontana dai luoghi comuni in cui troppo spesso è relegata e dagli stereotipi che la ritraggono come una pratica d'élite, la psicoanalisi non è affatto fuori posto. Semmai, rinnova la sua spinta verso il sociale e rilancia la sua capacità di penetrare gli spazi di vita dove prende voce un disagio contemporaneo a cui dare risposta. Sta qui il filo che lega i diversi contributi presenti nel volume, e il lettore potrà seguirlo addentrandosi tra i casi e i frammenti raccolti dall'esperienza clinica.
Sigmund Freud: geniale scopritore o abile imbroglione, pioniere della ricerca sulla psiche o dispotico profeta di una setta pseudoscientifica? Questo libro, illustrato con disegni di irriverente ironia, scioglie ogni dubbio sul rivoluzionario viennese e sulle sue teorie.
Molti si sono pronunciati su di lui, ma nessuno lo ha fatto in modo veramente obiettivo. E chi avrebbe potuto farlo, senza essere lì presente? Nessuno è stato più vicino a Freud dell’autore di questa biografia, il mitico divano!
Dopo un secolo passato nell’ombra, finalmente rompe il silenzio e racconta tutta la verità sul padre della psicoanalisi.
Christian Moser vive a Monaco e lavora come saggista, illustratore e autore di fumetti. Dopo essersi occupato in due libri delle nostre ansie quotidiane, il confronto con Freud è diventato praticamente inevitabile.
La società, a uno sguardo consapevole, non può che apparire come un fenomeno ricco e complesso, irriducibile a una semplice distinzione tra ‘noi’ e ‘loro’. Eppure il pregiudizio, che si basa proprio su questa distinzione, è sempre più diffuso e diversificato, e gli individui continuano a essere giudicati in modo negativo semplicemente sulla base della loro appartenenza a un gruppo sociale.
Dopo un’introduzione che delinea le caratteristiche del pregiudizio, le sue basi cognitive e motivazionali, le diverse forme che può assumere e le conseguenze per chi ne è vittima, il volume illustra le principali strategie per ridurre tale fenomeno, descrivendo i modelli teorici e i contributi di ricerca proposti nell’ambito della più recente psicologia sociale.
Non avrai altro dio all'infuori di te. Ama te stesso. Ascolta la tua parte impura. Non essere infelice invano. Non cercare di migliorarti. Non cacciare il dolore... La strada per la felicità passa dal coraggio di mettere in discussione i nostri convincimenti, i luoghi comuni della morale che ci appesantiscono inutilmente. Pensieri, giudizi, ideali: spesso gli ostacoli maggiori si nascondono proprio in quello che la nostra cultura ci ha insegnato come positivo, importante, necessario. Raffaele Morelli ci ha abituato alla provocazione. Ama giocare in contropiede rispetto ai nostri pregiudizi per mostrarci inaspettate vie verso il benessere. In questo suo nuovo libro fa piazza pulita dei falsi luoghi comuni della psicologia per mostrarci che cosa conta davvero nella vita, quali sono gli insegnamenti da seguire per imparare a stare bene con se stessi. E questo contro-decalogo diventa così anche una sorta di lezione, un percorso a tappe verso la felicità.
Le neuroscienze sono uno dei grandi temi di oggi: attraverso una serie di domande e curiosità sul funzionamento del cervello umano, l’autore conduce il lettore all’approfondimento delle tematiche importanti, che toccano alcuni misteri della mente, e scardina molti luoghi comuni.
Qual è il meccanismo che produce le allucinazioni? Che cos’è l’orecchio assoluto? Perché alcuni di noi sono stonati? E inoltre: la balbuzie, l’effetto placebo, l’Alzheimer, il Parkinson, la matematica e tutto quel che bisogna sapere sul funzionamento del nostro cervello.
L’autore Laurent Cohen è professore di Neurologia presso l’Ospedale Pitié-Salpêtrière-ParisVI. Autore del best-seller L’uomo termometro (2006), pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri, è oggi uno dei più stimati neurologi del panorama europeo.
Un volume che – utilizzando anche schemi e tabelle – aiuta le persone a stabilire e mantenere un buon equilibrio mentale.
...quando sei capace di concentrarti su ciò che c’è da fare, di mantenere l’attenzione per il tempo necessario, di esprimere giudizi sensati sulla realtà.
...quando sei capace di essere in ascolto di te stesso, rimanendo in ascolto anche degli altri, di dimenticarti di te stesso senza trascurarti del tutto.
...quando non cadi negli eccessi, nell’assolutezza o nell’impossibile.
L’autrice Béatrice Millêtre è dottore in Psicologia e Neurobiologa. Gestisce uno studio di terapia comportamentale e cognitiva a Parigi. Lo scopo del suo lavoro è in gran parte quello di avvicinare le persone a un buon equilibrio con se stesse e con gli altri, al «benessere mentale».