
Si può toccare Dio? Si tratta di verificare se il testo di Gv 20, 1-18, permetta, o meno, di sostenere questa tesi.
E’ il viaggio verso un tema di confine, un tema-parete, un tema.limite tra il sé creatura della Maddalena e il tu di Dio, in Cristo; tra il tempo dell’uomo e l’eternità di Dio stesso. Qui, l’esperienza della Maddalena si pone come esperienza di fisicità e di sensoriali, oltre che di fede.
«Le porte regali» uscì in Italia nel 1977 con traduzione dal russo e introduzione di Elémire Zolla. Ora che molti scritti florenskijani sono noti al pubblico italiano, questa edizione procura l'occasione rara di immedesimarsi attraverso la parola di Florenskij e il commento empatico di Zolla nel mistero di un dipingere che si fa strumento di conoscenza soprannaturale giacché l'icona - scrive l'autore - è la reminiscenza di un archetipo celeste. Le fasi del dipingere equivalgono a una cosmogonia: dalla campitura di biacca sulla tavola all'abbozzo, alla stesura del colore di base, alla modellatura dell'immagine, alla luce sul volto con le ripassate dell'oro in polvere. Gli stili della pittura di icone in Russia e nelle altre terre di fede ortodossa hanno conosciuto un'ovvia evoluzione attraverso i secoli mantenendo però intatta la fedeltà al canone la cui formulazione esemplare è nel sillogismo: «Esiste la Trinità di Rublev, perciò Dio è».
Il teologo della liberazione brasiliano Leonardo Boff e il sociologo portoghese Boaventura De Sousa Santos dialogano in modo serrato su temi di rovente attualità: la crisi agonica in cui versa l’Europa, il ruolo dell’America Latina nello scenario politico contemporaneo, l’imperialismo, la biodiversità, un grido accorato in difesa della Terra e della Natura, il riscaldamento globale, i diritti umani dei popoli indigeni, la critica a un capitalismo distruttivo fondato sui principi di un neoliberismo selvaggio. Se il Sud globale è stato vittima di un’esclusione causata dal colonialismo, da queste pagine emerge chiaramente che sarà proprio guardando al Sud del mondo, alle sue sperimentazioni politiche e sociali, che la vecchia Europa potrà trovare, forse, linfa vitale per risollevarsi dalla crisi e speranza per aprire nuovi cammini.
Questo volume prende in carico la sfida degli attuali teatri della comunicazione, perché danno molto da pensare e possono suggerire alla comunità cristiana forme e strumenti per una presenza veramente nuova. Il taglio dell'analisi è educativo e pastorale, ma solleva il velo anche sulle dinamiche antropologiche che attraversano i nuovi media, sempre più virtuali e social. Il mondo "virtuale" dei social c'è, è attorno a noi e dentro di noi. Non possiamo più sottrarci, diventa essenziale usare con sapienza questi strumenti, trovare una nuova retorica e una nuova pragmatica della comunicazione. Il domani ha bisogno di persone che accettino la sfida del nuovo: ad ogni cambiamento d'epoca solo i visionari sanno abitare il presente, anticipando quel futuro prossimo che è già qui.
È dalla crisi della preghiera che Hans Küng parte in questo aureo testo. Una crisi esita, insieme, della secolarizzazione e delle domande inevase di giustizia di fronte al male e al dolore innocente. Ma proprio il continuo riproporsi di questi interrogativi è per Küng la condizione per scoprire il senso universalmente umano della preghiera: «La preghiera può trasformare l'uomo, ma l'uomo dovrebbe trasformarsi anche nella sua preghiera. La preghiera è qualcosa di vivente, può crescere, maturare, diventare matura. [...] Anche la preghiera deve diventare adulta, deve essere lo specchio, l'espressione dell'intera personalità. Da come uno prega si capisci che uomo egli è».
«Il sogno di una Chiesa», come quella qui delineata sulla scia del Vaticano II e di due grandi testimoni come Rosmini e papa Francesco, deve continuare perché sia realizzato ogni giorno e diventi un sogno contagioso, trasmesso a donne e uomini che possano contribuire a edificare una Chiesa di pietre vive. Un sogno che faccia ardere il cuore e diventi profezia per il futuro, attraverso la riscoperta della perenne freschezza della linfa evangelica. Collegando i fili che uniscono la riflessione rosminiana e il magistero quotidiano dell'attuale papa, emerge infatti la trama comune di una tela che ci offre l'immagine affascinante di una Chiesa profondamente evangelica e, per questo, attrattiva per la sua stessa bellezza.
La modernità si caratterizza per il fatto che l’uomo non "riceve" il mondo, ma lo costruisce. Ciò che appare
dipendere da altro è visto come negazione libertà personale. D'altra parte è sotto gli occhi di tutti l'insufficienza della "buona" volontà dei molti a risolvere alcuni dei conflitti fondamentali che segnano l'esistenza: la violenza, l'ingiustizia, ogni forma di negazione degli altri.
Come colmare questa insufficienza senza negare la resposabilità personale? La teologia della grazia tenta di rispondere a questa domanda alla luce della rivelazione e dell'esperienza della presenza di Dio nella vita dei credenti.
"La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito" è un volume che raccoglie i diversi interventi di un convegno internazionale tenutosi all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dedicato all'approfondimento dell'azione dello Spirito Santo nei nuovi movimenti e comunità ecclesiali, che hanno portato, con la loro linfa evangelica di vita cristiana e di azione apostolica, un soffio nuovo di spiritualità e di entusiasmo alla vita ecclesiale. La Chiesa infatti ringiovanisce in forza del Vangelo e lo Spirito continuamente la rinnova, edificandola e guidandola "con diversi doni gerarchici e carismatici" (Lumen Gentium, 4).
Catechesi sui sacramenti dopo il “Nuovo Catechismo”
Servendosi di solide categorie tomiste, con uno stile chiaro e accessibile a tutti, l'autore costruisce una morale dello studio esaustiva delle complesse problematiche che la vanno a comporre. L'opera è rivolta a tutti coloro che coltivano interessi culturali, di ogni età e grado, e ha lo scopo di sensibilizzare circa i risvolti etici connessi all'attività intellettuale spesso sottesi o comunque sottovalutati. Il meraviglioso itinerario della conoscenza cela invero molte insidie, e solo chi lo percorre con animo retto e orientato al debito fine, vi troverà gioia e perfezione per la propria vita.
Il presente volume, che costituisce la terza parte dell'intero "Saggio sull'etica normativa nella Summa Theologiae di San Tommaso d'Aquino", considera le articolazioni antropologico-morali di quello che San Tommaso denomina "motus rationalis creaturae in Deum", analizzando le due tensioni correlate e basilari della natura umana: l'aspettativa della felicità e l'appetito razionale, entrambe coinvolte nella dinamica dell'azione morale verso il fine. L'autrice propone di ravvisare nel trattato tommasiano De Beatitudine una pregiudiziale teologica più che un'evidenza aristotelica - pure presente come cospicua fonte - e di rileggere la normazione etica in seno alla modalità tensiva dell'appetito razionale, tipico della crenatura intelligente, libera e per sé potestativa.
Teologia, Josemaria EscrivàJosemaría Escrivá de Balaguer nacque in Spagna, a Barbastro, il 9 gennaio 1902. Dopo aver ricevuto una educazione cristiana dai suoi genitori fu ordinato sacerdote il 28 marzo 1925. Il 2 ottobre 1928 fondò l’Opus Dei. Si trasferì a Roma nel 1946, dove risiedette fino al giorno della sua morte, il 26 giugno 1975.
Il 17 maggio 1992 è stato beatificato da San Giovanni Paolo II e dieci anni dopo, il 6 ottobre 2002, fu proclamato santo.
La presente opera in tre volumi espone teologicamente l’insieme del messaggio di San Josemaría sulla santificazione del lavoro professionale e dell’intera vita quotidiana.