
È il passaggio “da una pastorale di semplice conservazione ad una pastorale decisamente missionaria” la sfida lanciata da papa Francesco all’inizio del suo pontificato. Una sfida che vale per tutte le strutture ecclesiali e tutti i soggetti pastorali, Curia Romana compresa. Infatti, nel suo discorso programmatico sulla riforma della Curia Romana, tenuto il 22 dicembre 2016 nella Sala Clementina, Francesco ribadisce con forza che tale riforma “non è fine a se stessa, ma è un processo di crescita e soprattutto di conversione”. Quali sono i criteri guida di questa riforma? Quali i risultati già ottenuti e quelli ancora sperati? Ci sono novità effettive a livello di funzionamento dei Dicasteri? Della distinzione delle loro competenze specifiche e del loro coordinamento razionale al servizio del ministero petrino? E la cosiddetta “spiritualità di servizio e di comunione” che cos’è? Come orienta e modernizza il lavoro curiale?
Saggi di: Libero Gerosa, Christoph Hegge, Giorgio Feliciani, Ludger Müller, Juan Ignacio Arrieta, Claudio Luterbacher, Fernando Puig, Francesco Coccopalmerio, Karl-Joseph Rauber, Markus Graulich.
Il contenuto del principio del "Bonum coniugum" fa parte delle più importanti questioni ermeneutiche che richiedono un'analisi approfondita. La scelta del tema da parte dell'autore costituisce un esempio di come affrontare tale sfida. Il contesto diretto di questa elaborazione è costituito dalle allocuzioni di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI al mondo della canonistica, nelle quali esortano a tradurre in modo adeguato le idee personalistiche del matrimonio del Concilio Vaticano II nella pratica delle leggi applicate. Questo studio presenta un valore cognitivo come pure applicativo. Per quanto riguarda la parte cognitiva, l'autore arriva all'identificazione dell'elemento "ad validitatem", oggetto del nostro interesse, nella giurisprudenza della Rota Romana - a proposito delle norme codiciali riguardanti l'incapacità consensuale (can. 1095, nn. 2-3 CIC) e la simulazione del consenso matrimoniale (can. 1101, 2 CIC). In modo particolare viene esaminata la prassi del tribunale apostolico di affiancare il nuovo elemento essenziale ai tre beni indicati da sant'Agostino. La parte centrale della ricerca si conclude con un'elencazione dei diversi approcci all'"elementum boni coniugum" nella giurisprudenza. Il valore applicativo della presente monografia consiste nell'accento posto sulla necessità dell'unità ermeneutica nella giurisprudenza ecclesiastica, specialmente attraverso la correzione dell'uso non corretto delle norme sopra citate nelle sentenze dei tribunali di gradi inferiori.
I grandi cambiamenti nella concezione del mondo, dell’essere umano e di Dio degli ultimi due secoli richiedono, per Helmut Fischer, che i fondamenti della fede cristiana – validi nonostante il mutare del contesto e del periodo storico – vengano riformulati in un linguaggio nuovo e ricettivo di tali mutamenti: la sua proposta è quindi quella di esprimerne il nucleo cercando di prescindere dalla sovrastruttura teista, dogmatica e metaforica costruitagli intorno nei secoli.
«Non esiste e non può esistere una forma linguistica oggettiva in cui la realtà divina possa trovare una formulazione valida per ogni tempo. La teologia cristiana fa quindi bene ad affrontare ogni critica contemporanea alla sua concezione di Dio. Una concezione di Dio che possa essere comunicata deve articolarsi in modelli, modalità di pensiero, simboli e metafore che si collochino entro l’orizzonte della comprensione del mondo dei contemporanei. Ciò comporta non soltanto la trasformazione ma anche la revisione del materiale ricevuto in eredità. Si tratta di enucleare – nelle condizioni intellettuali del presente – l’elemento specifico e caratteristico della concezione cristiana di Dio, accantonando cognizioni che, pur facendo parte della forma storica della tradizione, hanno perso plausibilità per la concezione
del mondo del presente»
Helmut Fischer
«Potremmo dire che, per Barth, la fede è per tutti altrettanto facile e altrettanto difficile. Nella continua riflessione su questa dialettica, egli, pur non rinunciando al principio della trascendenza divina e della condanna di ogni antropocentrismo in campo filosofico-teologico, si vorrà aprire ad una strada nuova nell’impegno storico-razionale dell’uomo e dell’azione della Chiesa. Vorrà istituire una forma di mediazione tra l’umano e il divino, il peccato e la grazia, la finitudine e l’infinito [...]. Parisi ci offre un nuovo, fresco sguardo sulla rilevanza della teologia di Barth oggi. Spero che i lettori di quest’opera siano da essa stimolati a fare il punto su come noi, in quanto cristiani, riconosciamo oggi la Signoria di Dio nel mondo. Per Barth questo è nel cuore della Chiesa stessa» (dalla Prefazione).
Un'originale introduzione al metodo di preghiera tipico degli Esercizi Spirituali, che accompagna passo dopo passo il lettore fornendo preziose indicazioni teoriche e pratiche su come imparare a pregare alla scuola di sant'Ignazio di Loyola. Grande rilievo è dato all'immaginazione quale strumento privilegiato per l'incontro con Dio. Liberata dal sospetto di tradire la verità della Parola, l'immaginazione è invitata a "entrare" nel racconto evangelico, a ricostruirne la scena e a interagire da protagonista con i personaggi che lo abitano. Emozioni e sentimenti che emergono nella contemplazione immaginativa diventano veicoli di una conoscenza di Gesù personale, intima e profonda.
Con l'enciclica Laborem exercens Giovanni Paolo II aveva solennemente richiamato la centralità del lavoro umano quale strumento per la santificazione personale del cristiano e quale mezzo per la trasformazione corredentrice del mondo. È un tema che, come spiega José Luis Illanes in questo saggio, era stato «dimenticato» per secoli dalla teologia e che soltanto nel nostro tempo è stato riscoperto, non senza una precisa disposizione provvidenziale. In questa linea, decisivo è l'apporto dell'Opus Dei, la cui spiritualità è centrata appunto sulla santificazione del lavoro ordinario, nella prospettiva vocazionale della chiamata universale alla santità. L'Autore analizza i tratti fondamentali della dottrina del fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá, su questi temi che hanno trovato nel magistero del Concilio Vaticano II una luminosa definizione e conferma. Leggendo queste pagine si capisce la portata di una celebre espressione di san Josemaría: «Si sono aperti i cammini divini della terra». Ma non basta capire, occorre vivere la meravigliosa avventura della santificazione della vita quotidiana. Per questo, la trattazione di José Luis Illanes non è un'arida analisi teorica, ma è pervasa, sanza nulla perdere di rigore, da un profondo anelito ascetico e apostolico.
"Stili ecclesiastici" è il secondo volume di "Gloria. Una estetica teologica", prima parte dell'esposizione balthasariana della fede cattolica racchiusa nella trilogia Gloria, TeoDrammatica, Teologica. Qui l'autore prende in esame il pensiero di alcuni grandi teologi e Padri della Chiesa, scelti - a prescindere dall'elevatezza di rango - per la loro efficacia storica. Le immagini da loro evocate sono irradiazioni della gloria, ed in virtù di tale qualità hanno potuto gettare una luca chiarificatrice e formativa sui secoli della civiltà cristiana. Vi sono immagini più interiori, che non sono segretamente meno splendenti, né hanno minore forza teologica - immagini di preghiere e sacrifici mistici, nascosti, che non hanno conseguito alcuna efficacia storica esteriore ed accertabile. Nell'eone della morte e dell'occultezza questo è possibile, né contrasta con ciò che è reso evidente. D'altra parte non v'è, nel tempo della chiesa, alcuna teologia storicamente efficace che non sia essa stessa riflesso della gloria di Dio; soltanto una teologia bella, vale a dire soltanto una teologia che, afferrata dalla gloria Dei, riesce a sua volta a farla risplendere, ha la possibilità di incidere nella storia degli uomini imprimendovisi e trasformandola.
Congregazione per la dottrina della fede dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Oeconomicae et pecuniariae questiones
Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell'attuale sistema economico-finanziario.
Testo in italiano
Kongregation für die Glaubenslehre dikasterium für den dienst zugunsten der ganzheitlichen Entwicklung des menschen
Oeconomicae et pecuniariae questiones
Erwägungen zu einer ethischen Unterscheidung bezüglich einiger Aspekte des gegenwärtigen Finanzwirtschaftssystem
Testo in tedesco
Congregation for the doctrine of faith disasters for promoting integral human development
Oeconomicae et pecuniariae questiones
Considerations for an ethical discernment regarding some aspects of the present economic-financial system
Testo in inglese
Congregacao para a doctrina da fe dicterio para o servicio do desenvolvimento humano integral.
Oeconomicae et pecunariae questiones
Considerações para um discernimento etico sobre alguns aspectos do atual sistema economico - financeiro
Testo in portoghese
Congrégation pour la doctrine de la foi dicastére pour le service du développement humain intégral
Oeconomicae et pecuniariae questiones
Considerations pour un discernement éthique sur certains aspects du systéme économique et financier actuel
Testo in francese