
Nell'affrontare le sfide per conservare la fede e fare la differenza, nel mare magnum delle culture contemporanee e nei rapporti ad intra e ad extra ecclesiali, bisogna tornare ad annunciare, senza giri di parole, che il fondamento della Chiesa e il cuore dell'annuncio cristiano è Gesù Cristo, la Verità che libera l'uomo dal male e dalla morte.È urgente chiarire in faccia al mondo che per i cristiani la forza della Verità, che essi hanno accolto come dono di fede nella persona di Gesù di Nazaret, è in grado di illuminare l'intera esistenza umana e di dare senso compiuto alla realtà di tutta la creazione. Essa non può farsi ridurre a verità debole, di un pensiero debole che induca a ritenere il cristianesimo come un codice culturale, al più etico morale: una sorta di cavalluccio di legno sul dorso del quale dondolarsi amenamente. Tale cavallo di legno, com'è evidente, è senza vita e non conduce da alcuna parte. È solo un sollazzamento fine a se stesso, destinato, con il passare del tempo, a finire in soffitta. Il volume suggerisce vie e modalità di azione per mantenere fede alla consegna: essere uomini e donne di fede, facendo la differenza dentro la città degli uomini con i quali viviamo, progettiamo, camminiamo e speriamo, andando con amore e con gioia incontro al Signore che viene.
«In questa danza d'amore è da leggere la creazione dell'uomo e della donna manifestazione storica dell'essere di Dio. Un Dio che non è più monade, motore immobile, il totalmente altro, ma un Dio che si rivela famiglia. Un Dio che dona all'uomo il suo essere uomo nell'essere stato voluto/desiderato a Sua immagine e somiglianza e l'uomo che si apre a Lui comprende il senso di essere stato chiamato a essere a sua volta dono che si dona».
In un saggio del 1960, Joseph Ratzinger affermava: «Il senso primario della Comunione non è l'incontro del singolo con il suo Dio - per questo ci sarebbero anche altre vie - ma proprio la fusione dei singoli tra loro per mezzo di Cristo. Per sua natura la Comunione è il sacramento della fraternità cristiana».Nel gesto con cui Gesù, dopo il segno dei pani in Giovanni 6, ordina ai discepoli di radunare i pezzi avanzati, riconosciamo il fondamento eucaristico di ogni autentica fraternità: il pane è spezzato per radunare in unità.Queste pagine desiderano approfondire quali siano le logiche eucaristiche della fraternità voluta da Gesù per i suoi discepoli e per l'umanità intera.
Il catalogo della mostra "Luce da Luce: Nicea 1700 anni dopo" del Meeting di Rimini 2025 offre un percorso storico, teologico e spirituale attraverso gli eventi connessi al Concilio di Nicea del 325, mirato a riconoscere come la presa di coscienza della verità che Dio "è" Padre e non solo "fa" il Padre cambia la prospettiva sul mondo, mettendo l'essere figli e l'amore al centro di ogni cosa e offrendo attraverso il simbolo della fede mattoni sempre nuovi per costruire nel deserto.
Il cardinale Wyszynski è riconosciuto come il baluardo della fede di fronte al dilagare dei regimi fascista e comunista nella Polonia del XX secolo. Ha affidato la sua nazione alla Madonna, favorendo così, secondo molti osservatori, l'ascesa al soglio petrino del santo papa polacco Giovanni Paolo II (1978-2005) che a lui guardava come padre e maestro. Il volume contiene 366 fra aforismi e pensieri del beato primate di Polonia tratti da testi, discorsi, omelie, lezioni, che ne fanno emergere la capacità di leggere profonde verità di fede anche nelle comuni vicende del quotidiano. Il testo è suddiviso in due parti: la prima riguarda la vita umana e la seconda la vita spirituale; a loro volta le due parti sono raggruppate per tematiche. Da queste pagine può scaturire un giudizio cristiano sulla realtà nel solco di un grande Santo del nostro tempo.
La società è smarrita e confusa riguardo a Dio, la morale e l’eternità. I cattolici subiscono persecuzioni, anche all’interno della Chiesa, per il solo fatto di vivere la loro fede. I sacerdoti che denunciano errori e corruzione nella propria gerarchia vengono emarginati e puniti dai loro superiori. I pochi vescovi rimasti fedeli all’insegnamento immutabile di Cristo vengono ripresi, "cancellati" ed esiliati, perfino dal Papa. I cattolici legati alla liturgia di sempre vengono allontanati dalle loro parrocchie e costretti a rifugiarsi dove capita. Questa è una descrizione della Chiesa cattolica del IV secolo, che però è perfetta per descrivere anche il nostro presente. In questo libro monsignor Athanasius Schneider offre una trattazione sistematica di oltre 130 errori dottrinali, dall’antichità fino a oggi: solo fuggendo l’eresia e abbracciando la verità sarà possibile scoprire le radici ideologiche della nostra epoca e individuare l’origine della distruzione della vita spirituale.
Il volume intende ricostruire e narrare, anche con la voce del diretto interessato, l'itinerario spirituale e intellettuale del sacerdote riminese e mostrare l'intuizione progressiva di un carisma, che oggi è lievito di Vangelo e di giustizia in oltre 42 Paesi del mondo. Il volume ne tratteggia il profilo umano e spirituale, mettendo in luce l'originalità della sua visione della storia, della sua profezia e del suo metodo teologico-pastorale, che ne hanno fatto una delle voci piÃ^1 autorevoli e controcorrente del '900. Ogni capitolo è costruito intrecciando testi del prete dalla tonaca lisa, eventi biografici e storici.
L'elezione di Robert Francis Prevost al soglio pontificio, con il nome di Leone XIV, segna un tornante significativo nel cammino della Chiesa cattolica e nel contesto più ampio della società globale. In queste pagine, don Stefano Stimamiglio ricostruisce le radici umane e pastorali dell'uomo chiamato oggi a guidare la barca di Pietro e propone le prime prospettive di interpretazione per un Papato che, necessariamente, dovrà affrontare sfide complesse. Dall'infanzia trascorsa nei sobborghi operosi dell'Illinois alla vocazione agostiniana, dagli anni della missione in Perù alla carriera ecclesiale, la biografia di Leone XIV si rivela un tassello chiave per comprendere le urgenze e le speranze della Chiesa contemporanea, rispondendo a una domanda necessaria: come la visione teologica e pastorale di un religioso cresciuto nel solco del Concilio Vaticano II e nutrito dal pensiero di sant'Agostino possa contribuire a orientare la riflessione e l'agire della Chiesa post-bergogliana, sospinta dalle tensioni tra globalizzazione e inculturazione, centralismo e sinodalità, conservazione e rinnovamento. Don Stimamiglio ricompone la complessità dei processi che hanno portato alla scelta di un Papa di frontiera, chiamato a ricentrare la Chiesa su Cristo e a rilanciare l'annuncio del Vangelo, avviando una riflessione sulle responsabilità del ministero petrino nel tempo presente e sulla capacità della Chiesa di rispondere alla sfida dei cambiamenti.
Un inedito volume sull’evoluzione storica della liturgia che consente al lettore di collocare lo sviluppo del cristianesimo in diversi contesti, ma anche di sottolineare la forza creativa della cristianità medesima e della comunità cristiana nella loro ricerca di sempre nuove modalità espressive della fede. Comporre un atlante storico della liturgia significa disegnare una vera e propria geografia della Cristianità, analizzata periodo per periodo. Per esempio, le differenze tra i riti Ambrosiano, Romano, Mozarabico, Gallicano e Celtico tracciano lo scenario culturale precedente il IX secolo europeo. In questo libro si presenta una storia antropologica della Chiesa, che chiama in causa architettura, arte, letteratura, storia della cultura, oltre che l’analisi delle politiche pastorali ed ecclesiastiche considerate nelle proprie connessioni con il potere civile e l’organizzazione della società. La liturgia si sviluppa in maniera non-lineare, e aiuta a comprendere un’intera epoca meglio di quanto non possano fare le stesse dottrine in essa fiorite. Un volume ponte tra arte e musica, linguistica e politica. «Da sempre, la liturgia accoglie dentro di sé, pur nelle forme più semplici ed elementari, l’arte, l’ordine, la luce, intese non a disperdere la mente o a dissipare l’attenzione, ma a raccoglierla e ad elevarla. Vale per gli arredi e le suppellettili, per le vesti e gli apparati, per gli spazi e gli edifici, per la musica e per il canto: tutto quanto concerne la celebrazione richiede di essere in certo modo “trasfigurato”, secondo la varia sensibilità e il gusto delle epoche».
Il volume offre la traduzione commentata del Sulle eresie e della Disputa tra un saraceno e un cristiano, opere attribuite a Giovanni Damasceno e tra le prime fonti cristiane a trattare dell'islam. Il Sulle eresie presenta cento eresie, dalle origini del mondo fino agli "ismaeliti" di Muhammad; la Disputa, invece, mette in scena un dibattito teologico ed esegetico tra un cristiano e un musulmano. Testimone dei cambiamenti sociopolitici del VII-VIII secolo, il Damasceno esplora figure, credenze e pratiche comuni tra i gruppi religiosi, illuminando le prime interazioni tra cristianesimo e islam.
Chi è Cristo? Qual è la sua identità più profonda? E cosa possiamo dire della sua esistenza in mezzo agli uomini, delle dinamiche della sua psicologia, della fiducia riposta nei confronti del Padre da cui riceve la missione della salvezza? A domande come queste – così rilevanti per la cristologia di oggi e di ogni tempo – il presente libro cerca di dare una risposta. Sulle pagine si intrecciano frequenti riferimenti evangelici, rimandi ai momenti capitali della storia del dogma cristologico, confronti con i principali sentieri percorsi negli ultimi decenni dalla teologia che ha riflettuto su Cristo. Ne risulta che l’identità eterna del Figlio di Dio che entra nella storia è la radice più profonda, la spiegazione ultima della sua impareggiabile e singolarissima esistenza umana.
«La malattia e la vecchiaia, la memoria delle ferite passate possono cancellare ogni gioia e ogni positività, come un presagio di morte che soffoca l’esistenza. Davvero queste sfide devono essere vissute come una condanna per chi soffre e per chi gli sta vicino?
L’esperienza ci dice che il dolore, parte inevitabile del nostro cammino, può essere l’occasione per scoprire la vera potenza della compagnia degli altri e dell’Altro: annuncio di una vita che non finisce, di un tocco di misericordia che rende presente un tempo senza confini».
(Massimo Camisasca e Vincent Nagle)

