
Il libretto presenta alcuni testi di san Paolo, a cura di Rosanna Virgili. Un modo particolare e originale di fare gli auguri per la festa della donna.
Prosegue l’opera di diffusione del pensiero del teologo Carlo Molari, in collegamento alla sua opera principale Il cammino spirituale del cristiano e in riferimento continuo ai suoi contenuti, che vengono qui ampliati e radicati nella riflessione su Gesù di Nazaret.
«Quando Dio viene nasce un uomo. Quando Dio viene crescono i suoi figli e la vita fiorisce in noi in umanità piena. Noi attendiamo Dio che viene incontrando uomini, perché la Sua azione si esprime nei gesti, nei pensieri, nelle parole, nella misericordia di creature che arrivano, pur nei loro limiti e incompiutezze, a fare di se stesse trasparenza di Dio.»
Il modo di fare teologia di Carlo Molari è accessibile a tutti perché nasce ed è alimentato dall’esperienza del vivere. Queste riflessioni sui Vangeli costituiscono un percorso ulteriormente facilitato alla comprensione del pensiero e della spiritualità del maestro.
Il riferimento alla vicenda storica di Gesù, a partire dai Vangeli del Natale (e che prosegue in un secondo volume dedicato ai Vangeli della Pasqua) e in stretto parallelo con le vicende umane in cui ciascuno può riconoscersi, offre un contesto di esemplifi­cazione e applicazione pratica dove il pensiero teologico dell’autore emerge con chiarezza e ampiezza di implicazioni. Infatti, a quei temi della riflessione che i racconti dei Vangeli sollecitano viene gene­ralmente dato modo di esprimersi con una estensione e una concretezza mag­giori rispetto alla trattazione sistematica sviluppata ne Il cammino spirituale del cristiano cui si fa qui riferimento.
Si manifesta così lo stretto intreccio fra la meditazione delle Scrit­ture, in particolare i Vangeli, e lo svolgersi del pensiero teologico e delle indi­cazioni per la vita dello spirito da parte dell’Autore, che a sua volta ha portato lo sviluppo della spiritualità e del pensiero vitale del maestro a una penetrazione più profonda della vicenda di Gesù: a partire dalla precisione degli inquadramenti storici, attraverso l’immedesimarsi negli eventi della sua vita e il riviverne gli stati d’animo – lo sguardo fisso su Gesù – fin quasi ad assumerne sensibilità, atteggiamenti interiori e modi di porsi di fronte alle situazioni dell’esistenza. Tutto questo dà al suo modo di leggere i Vangeli una notevole perspicacia interpretativa proprio per la profondità con cui don Molari è penetrato nella conoscenza della vicenda umana in generale, e di quella dell’uomo chiamato Gesù in particolare.
(Dalla prefazione di Ornella Stazi, che negli anni ha trascritto, e infine selezionato, le omelie per la pubblicazione, e di Francesco Nicastro, curatore del volume)
Il fuoco della Parola infiamma il cuore dei discepoli di Gesù e li fonde in un cuore solo e un'anima sola: mistero della Chiesa, sottotraccia del mondo. Il dono pasquale della vita del Figlio si spande sull'umanità, che finalmente può vivere del respiro stesso di Dio. Dopo il saggio La Bibbia si apre a Pasqua, Scrittura, liturgia e teologia tornano a unire diciassette studiosi alla ricerca del filo rosso della Pentecoste, tra Antico e Nuovo Testamento. Nell'ambito della lettura liturgica della Bibbia, i vari contributi vogliono offrire un commento alle letture proclamate nella solennità, seguendo il percorso delle celebrazioni, dove ogni elemento trova il suo senso in rapporto con gli altri. Passo per passo viene seguito il lezionario della Vigilia e della Messa del giorno, mentre due contributi sintetici danno una chiave ermeneutica all'intero percorso. Se la Bibbia è «anima della teologia», quest'anima trova casa nella liturgia. Qui la Parola viene proclamata e ascoltata, qui prende fuoco e si realizza: il corpo delle Scritture si rivela essere corpo di Cristo, vero cibo. È nella liturgia che avviene in pienezza, benché ancora velata, quella prima parola di Dio: «"Sia luce!". E fu luce».
L'autore illustra il sistema di potere dell'Israele biblico senza far velo sugli aspetti oggi meno comprensibili: le incessanti guerre e le intemperanze della vittoria, l'ordinamento penale di tremenda durezza, lo statuto familiare con il concubinato e il divorzio. Il tutto interpretato con un taglio storico-giuridico. È analizzata anche la meno nota legislazione sociale, sorprendentemente avanzata, con la tutela legale del povero, del salariato, del contraente debole, in una scala di valori che non ha eguali nel mondo antico. Filo conduttore è la pedagogia dei Profeti, con i loro tratti socio-psicologici tra ideali di democrazia teocratica e un profondo desiderio di apocalisse.
Contro le molteplici "immagini" che molti cristiani si fanno di Dio, l'autore presenta la sua ricerca, effettuata tra le pagine della Sacra Scrittura, circa un'immagine quanto più rispondente alla predicazione di Gesù. Così prova a "raccontare Dio", prova a dare da bere l'acqua della Scrittura, per dissetare la sete di felicità, la fame di amore; racconta non "un" Dio, ma "il" Dio di cui ci ha parlato Gesù.
Siamo di fronte alla narrazione di una nascita, quella di Israele.
Una nascita attraverso una liberazione, certamente; meglio, una nascita attraverso piu liberazioni.
Protagonista principale il popolo santo, ma il vero autore, come vedremo, è Dio. La lettura che faremo dell'Esodo vorrebbe soprattutto indurci a riflettere e a chiederci se siamo coscienti del nostro statuto di figli di Dio; se anche noi avvertiamo le "contrazioni" della nascente creatura; se sappiamo riconoscere ciò che ostacola il cammino della nostra libertà, e se riusciamo — in fine — ad individuare le dinamiche della vita dentro le logiche mondane della morte. Ma non è tutto: siamo consapevoli che la nostra nascita è voluta, preparata, e accompagnata da Dio? Che è Lui stesso a generarci individualmente e comunitariamente come suoi figli e come sua eredita preziosa? A questo punto sorge lo stesso interrogativo che una notte Nicodemo pose a Gesù di Nazareth: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?" (Gv 3,4). E' vero, un uomo, soprattutto se è vecchio, non ha altro estuario che la morte, "ma l'uomo nuovo di cui parla Gesù può rinascere attraverso e lo Spirito" (cf. Gv 3,5).
Un uomo nasce a Se stesso quando sa di essere amato per ciò che è; solo l'amore del Padre — lo Spirito Santo —, manifestato in Gesù, porta alla beatitudine della propria verità.
Un libro che fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo. Anche le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio, e suggerire strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. I capitoli sono divisi in base ai tempi liturgici e possono diventare un valido strumento per la catechesi. Questa nuova edizione contiene un racconto inedito, una presentazione di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e la postfazione di don Emilio Salvatore, direttore della rivista “Bibbia Ieri e Oggi- della Elledici.
La traduzione qui offerta è letterale e mira a una resa il più fedele possibile del testo siriaco. Nel confronto con il testo greco non abbiamo segnalato le varianti che possono derivare dalla diversità delle costruzioni sintattiche nelle due lingue. Allo stesso modo non abbiamo segnalato come varianti la diversa posizione delle parole all0interno della frase, l'uso delle congiunzioni, dell'articolo e dei pronomi, le espressioni idiomatiche, le proposizioni circostanziali, ecc...
Mi chiamo Nicodemo e sono un fariseo, anzi lo ero. Da sempre mi chiamano uomo di legge, ma io, ora, di fronte a quella croce, di quella legge non so più cosa farmene. Un moto mi porta ad alzarmi, a reclamare quel corpo ... Mi pare che la nostra storia sia sempre andata così: io che vado da lui mentre è notte, lui che prova a ridarmi la luce. È per nascere che si è nati, non per morire, diceva Jeshùa.
L'autore seleziona 35 donne dell'Antico Testamento e 35 del Nuovo per conoscerne la vita, le scelte e la testimonianza nel loro e nel nostro presente. Per ascoltare la loro voce e per imparare dalle loro azioni il coraggio e la responsabilità.
«La Pasqua è un'avventura nel tempo che ci riporta al passato, sì, ma per dare un senso al presente. Anzi, soprattutto al futuro», ha scritto Elena Loewenthal. Un presente che, alla luce della Pentecoste, si traduce in una vita nuova attraverso le persone che lavorano per un mondo migliore. È l'obiettivo che si propone questo testo che chiude il cerchio iniziato con "Dov'è Colui che è nato?" consegnando al lettore tutta la ricchezza di significato contenuta nelle principali ricorrenze cristiane: Natale, Pasqua e Pentecoste. Un libro che aiuterà a riscoprire le radici ebraiche della Pasqua e della Pentecoste cristiane, al fine di poter riconoscere e valorizzare a pieno la novità apportata nella persona stessa di Cristo. Prefazione di Ivano Liguori.
Madre Anna Maria Cànopi (1931-2019) ha lasciato una ricca miniera di scritti ancora inediti. Questo volume raccoglie le riflessioni dell'autrice su due personaggi biblici sempre attuali: Elia ed Eliseo, che sono alle origini della spiritualità carmelitana, ma che portano un messaggio tuttora di grande rilievo per tutte le diverse famiglie religiose. In questi tempi, avari di padri e maestri di vita spirituale, è un grande conforto lasciarsi guidare a ripercorrere la storia del profeta e padre per eccellenza, Elia, e del suo amabile discepolo, Eliseo. Un aiuto e un invito a stare sulla Parola di Dio per crescere nella sequela dell'unico grande Maestro, Gesù Cristo, attraverso la conoscenza di due suggestive figure di padri che egli stesso ha amato e stimato.