
Il titolo di questa nuova collana composta da 28 manuali di studio biblico fa riferimento a un vocabolo greco che significa propriamente “istruzione” ma, per estensione, "dottrina" e "insegnamento", anche nel senso di attività didattica della comunità locale (Romani 12:7). È una parola che nasce con dei significati molto ampi, ma l’uso che ne facciamo riguarda strettamente il suo valore pedagogico. Il termine compare più volte nel Nuovo Testamento, in particolare nelle epistole paoline (Efesini 4:14; I Timoteo 1:10; 4:6; 6:1; II Timoteo 4:3; Tito 1:9; 2:1, 10), in riferimento alla dottrina di Dio così fondamentale per le comunità cristiane dei primi secoli e per noi oggi.
La chiesa è appena nata: Gesù risorto aveva soato lo Spirito sui discepoli (Giovanni 20:21, 22); nel giorno di Pentecoste, poi, tutti sarebbero stati riempiti di Spirito Santo (Atti 2:1-4), Pietro avrebbe annunciato la Parola di Dio pubblicamente e "quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone". La prima cosa che avviene subito dopo, e che avrebbe caratterizzato la Chiesa nascente anche in seguito, è questa: "... erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli ...".
L'ampio sviluppo fa perno su quattro concetti, che il primo racconto di Genesi espone narrando, ma il cui senso porta a fondere in uno: il principio, che è Dio, e con la Parola crea. Tanti commenti negano che questo racconto abbia una valenza filosofica, ma è solo facendo filosofia che possono negarla; si distraggono infatti dalla Parola, che chiama all'esistenza le creature col semplice dirne il nome, e ricorrono a un linguaggio che privilegia la volontà, variamente modulata prima come comando, poi come divieto, poi come processo sentenza e condanna, per riparare infine, nei commenti meno spinti, in bonaria misericordia. Il volontarismo è comune a tutte le civiltà, però è d'ordine prettamente culturale: non gode infatti del supporto di alcuna analisi di intraprendenze che siano genuinamente umane, che siano cioè responsabilmente assunte e coerentemente vissute l'uomo vive e lavora nel consenso a un progetto, non nell'obbedienza a un divieto.
Da alcuni decenni si vanno moltiplicando i gruppi e le associazioni che fanno riferimento allo Spirito Santo, lo Spirito di Dio. Comune denominatore è l'esperienza "Spirituale". Non interessa tanto sapere che esiste lo Spirito, o definire la sua identità; ciò che si desidera è sentire, percepire gli effetti della sua presenza e delle sue ispirazioni, insieme con la volontà di individuare i doni concreti con i quali lo Spirito agisce nelle comunità. Allora diventa urgente un discorso sullo Spirito Santo. Ma come farlo? Nelle pagine del libro a parlare è soprattutto la Parola di Dio, in particolare il vangelo di Giovanni, per riandare all’esperienza "Spirituale" fatta da Gesù e dai suoi discepoli. Si aprirà davanti un panorama affascinante, vasto, e a tratti anche sconosciuto; uno sguardo che permetterà di cogliere i vari risvolti della figura dello Spirito Santo che, come afferma la fede cristiana, è "Signore e da la vita".
Che tipo di uomo era Gesù di Nazaret? Come ha interagito dinamicamente con le fondamentali condizioni dell'esistenza umana? Accostando i Vangeli con lo strumento della psicoanalisi emerge che Gesù ha incarnato e proposto un'arte di vivere, una pratica di umanità, che spesso non è stata colta dai suoi stessi seguaci e da coloro per cui la vita religiosa è austerità, ascetismo, mortificazione, lotta contro le passioni. Egli si è lasciato interrogare dalle dimensioni in cui si snoda la vita umana: l'essere padri, madri, figli, fratelli, amici, discepoli interagendo con esse, lasciandosene arricchire e arricchendole a sua volta introducendo nuovi punti di vista. La sua umanità-prototipo è accogliente, non preservata a priori dalle intemperie della vita, è sapiente e ricca, capace di amicizia con la vita e con "le cose" della vita, capace di bellezza. Essa lotta contro ciò che avversa l'uomo, e per il primato dell'amore; difende le prerogative del Padre suo, e libera dai falsi involucri della religiosità di facciata. La sfida di chi si accosta ai testi biblici con la prospettiva di una lettura psicoanalitica sta proprio in questo: esplicitare i dinamismi interiori che si sono generati negli incontri tra Gesù e alcuni suoi interlocutori, le dinamiche che hanno portato a una rilettura dei comportamenti reciproci; la rivisitazione di ruoli e modelli standardizzati, la liberazione del desiderio di essere uomini e donne, padri, madri, figli, amici e seguaci in modo diverso.
Come di noi Dio ha compassione, così vuole che noi siamo compassionevoli verso il prossimo. Compassione perché sbaglia per ignoranza, per mancanza di fede, per il fatto che spesso è privato di quell'amore umano testimoniato da Gesù. Questi, mosso a compassione delle folle, "passò in mezzo a noi, facendo del bene", per invitare i credenti di tutti i tempi a fare della loro vita "un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accompagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua" (Benedetto XVI). Questo messaggio del Papa emerito è ulteriormente concretizzato dal magistero di papa Francesco che motiva l'urgenza di essere compassionevoli e misericordiosi verso il prossimo, perché "questo è la carne stessa di Cristo". Per aiutarci ad avere i sentimenti stessi del Signore e arrivare a risorgere con Gesù a Pasqua, il teologo Valentino Salvoldi propone un itinerario di fede basato sul Vangelo di Marco che considera il Figlio di Dio nell'atteggiamento di compassione verso le folle, gregge sbandato senza un pastore, ma pur sempre oggetto della divina misericordia.
Il Cristo nascente dimora in ogni interiorità umana. Ci sono semi di divinità disseminati ovunque. Gesù di Nazaret venne a svegliarci e da allora sta albeggiando, nonostante il nostro intorpidimento.
Numerosi lettori della Bibbia avvertono la necessita di possedere un manuale esplicativo, in cui la fede nell'ispirazione totale delle Scritture sia unita a una rigorosa serietà scientifica e storica.
Il presente lavoro ha lo scopo al facilitare lo studio diligente del testo biblico e di renderlo accessibile a tutti, senza voler essere un doppione di dizionari e di commentari biblici già esistenti.
Il Manuale della Bibbia vuole aiutare i lettori ad approfondire ii messaggio della Parola di Dio, discernere la Sua volontà e sperimentare una comunione più intima con Cristo. Per questo facciamo nostre le parole del Vangelo di Giovanni dove troviamo riassunto lo scopo che si può applicare a tutto l'insieme del libri sacri: "queste cose sono scritte, affinché crediate che Gesù è il Cristo, iI Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (20:31).
Come i discepoli sulla via di Emmaus, ogni credente può fare l'esperienza della presenza di Cristo risorto il quale.
"cominciando da Mose e da tutti i profeti, spiego loro in tutte le Scritture, le cose che lo riguardavano" (Luca 24:27). Abbiamo dato alle stampe quest'opera proprio con questo intento: aiutare il lettore ad avere una panoramica completa sul libri della Bibbia, sulla storia del popolo di Dio nei Secoli, sugli usi e i costumi dei tempi biblici e su tanti altri argomenti che riguardano l'intramontabile Parola di Dio, unica regola di fede e di condotta per ogni credente.
Don Danilo Zanella, che così arriva al terzo volume dei suoi esercizi spirituali con gli evangelisti, dopo Matteo e Luca, inanella, come una collana di perle, riflessioni perspicaci sui brani del Vangelo di Marco, tracce di preghiera e di riflessione e antologie di testi penetranti. Un libro che, oltre a servire come "manuale" per esercizi spirituali, è anche un buon libro "da comodino", per creare il nostro "deserto personale" in questi mesi di pandemia, trasformando le nostre case in luoghi di preghiera e riflessione, perché Dio parli al nostro cuore.
Cosa possiamo sapere di Dio? In ottica cristiana, ciò che Gesù ha detto e fatto per raccontare Dio, possiamo dirlo, farlo e crederlo; quello che non ha detto o fatto, no. In quell'uomo ci è stato detto l'essenziale per andare a colui che continuiamo a chiamare "Dio". Se dunque è vero e giusto continuare a ripetere che Gesù è Dio, dovremmo cominciare una buona volta anche a dire che Dio è Gesù. La vita di Dio si compie e si realizza nella vita di Gesù, regno di Dio fatto persona. Come è avvenuto per quanti hanno incontrato Gesù sulle strade della Galilea e della Giudea, così può avvenire anche per noi: ascoltare Gesù, meditare su di lui e grazie a lui, significa accogliere il volto di Dio da lui disegnato con la sua vita. Questo è già passare dalla morte alla vita, dalle nostre morti quotidiane alla vita in pienezza che Gesù ci ha portato, con la sua splendente umanità. Questo è il viaggio che il libro propone.
fare del bene e anche del male. Ogni dono, infatti, può essere ricevuto e utilizzato in modo adeguato, oppure manipolato, strumentalizzato e anche non accolto. Il problema non sta, ovviamente, nella Bibbia ma in coloro che la leggono, negli strumenti che utilizzano, negli atteggiamenti che li muovono, negli scopi che si prefiggono. Sapienza, cambiamento di mentalità e personalizzazione sono tre ingredienti fondamentali per lasciarsi trasformare dalla Sacra Scrittura, per lasciarsi servire da essa, ed evitare, invece, di servirsene "a proprio uso e consumo". Cinque studi di esperti biblisti propongono un percorso al servizio di ogni persona che desidera accostarsi con frutto alle pagine bibliche. Prefazione di Mons. Claudio Cipolla.