L’uomo del nostro tempo si ritrova, sovente, a vivere esistenze parallele: una esteriore, in cui appare sicuro di sé, disinvolto, professionalmente serio e comunicativo, ricco di hobby; una interiore, ben nascosta, piena di insicurezze, ansie, inquietudini e dubbi, connotata dall’incapacità di trovare vie d’uscita.
A quanti non intendono rassegnarsi a tale stato di cose e desiderano ricreare unità tra il mondo interiore e quello esteriore il volume suggerisce un metodo efficace: la meditazione. Fare silenzio dentro e intorno a sé per ritrovarsi a tu per tu con la parola di Dio, che parla a ‘tutta’ la persona, produce sicuri effetti benefici: ricostituisce le energie logorate dalla dispersione, elimina lo stress, fa conseguire un maggior equilibrio interiore.
A tal fine l’autore offre puntuali riflessioni su testi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento. Di ogni brano viene proposta in primo luogo l’interpretazione più accreditata presso gli esegeti; seguono poi alcuni spunti di meditazione espressi in modo lineare e chiaro, tendenti a coinvolgere il singolo lettore con tutta la realtà del suo vivere quotidiano.
Sommario
Introduzione. I. Antico Testamento. 1. «La parola di Dio è viva...» (Eb 4,12). 2. «...e giungeremo alla sapienza del cuore» (Sal 89,12). 3. «Il Signore sta per farti entrare in una terra fertile» (Dt 8,7). 4. «Signore, fa’ uno il mio cuore» (Sal 86,11). 5. «Signore, sorveglia la porta delle mie labbra» (Sal 140,3). II. Nuovo Testamento. 6. «Fare la verità nella carità» (Ef 4,15). 7. «Ne costituì dodici che stessero con lui» (Mc 3,13-15). 8. Tre personaggi incontrano Gesù (Gv 2,13–4,54). 9. «Vedendo le folle, ne sentì compassione» (Mt 9,36). 10. «Se non diventerete come bambini» (Mt 18,1-5). 11. «Dio ci ha dato uno spirito di amore e di sobrietà» (2Tm 1,5). 12. «Esaminate tutto, ritenete ciò che è buono» (1Ts 5,21). 13. «Venne all’improvviso un rombo, come di vento...» (At 2,2-3). 14. «Maria serbava tutte queste cose» (Lc 2,19).
Note sull'autore
Ubaldo Terrinoni, religioso cappuccino di Viterbo, laureato in teologia dogmatica e licenziato al Pontificio Istituto Biblico, insegna Nuovo Testamento all’Istituto filosofico-teologico di Viterbo. È stato ministro provinciale dei cappuccini del Lazio e presidente della Conferenza dei superiori provinciali cappuccini d’Italia. È consultore della Congregazione per le cause dei santi. Tra le sue pubblicazioni: Lineamenti di pedagogia evangelica (Borla, Roma 1990); Messaggi biblici per vivere (Borla, Roma 1991); presso le EDB: «Se tuo fratello...» (Mt 18,15). Sui sentieri evangelici della vita fraterna (1995); Il vangelo dell’incontro. Riflessioni su Luca (22000); Parola di Dio e voti religiosi. Icone bibliche (22005); C’è l’Aldilà? Indagine biblica sulle ultime realtà dell’uomo (2006). Collabora con riviste dell’Ordine (Laurentianum e Italia Francescana) e con riviste scientifiche nazionali (Rivista Biblica e Parole di Vita).
Scritto da un uomo che vive l’esegesi come vocazione, questo libro riesce ad appassionare il lettore alla pratica scientifica dell’esegesi biblica. Il tono fresco, coinvolgente e, a tratti, perfino spiritoso di quest’opera non deve, però, trarre in inganno: si tratta di una solida introduzione al metodo esegetico classico. Essa, infatti, fornisce con precisione e chiarezza tutte le informazioni teoriche, le istruzioni pratiche e l’incoraggiamento di cui c’è bisogno per incamminarsi con passo sicuro sulla strada che conduce a essere degli interpreti responsabili e affidabili delle Scritture.
Erickson sa scrivere in modo semplice e lineare, unendo competenza e simpatia.
L’opera è ricca di esempi, schemi, commenti… il che ne fa una sorta di “guida” o di “corso” facilmente fruibile.
Richard J. Erickson è attualmente professore associato di Nuovo Testamento nel Fuller Theological Seminary Northwest di Seattle. Ordinato pastore nella Church of the Lutheran Brethren, ha dedicato oltre vent’anni della sua vita a trasmettere la sua passione per le Sacre Scritture a studenti di tutto il mondo. Ha insegnato in Camerun, Giappone, Colombia, Yucatan, Paesi Bassi e Stati Uniti. Ha pubblicato articoli su diverse riviste specializzate e spesso interviene come relatore in seminari di studio e conferenze di varie confessioni cristiane.
Nel breve libro biblico di Tobia è custodita tanta sapienza e sono nascoste molte chiavi per poter entrare nel mistero della vita e comprendere la realtà del matrimonio e delle relazioni familiari.
Nel presente volume, i coniugi Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni, offrono una riflessione sapienziale sul testo biblico, evidenziandone tutta la profondità e l’attualità. Il commento, fortemente arricchito dalla competenza psicologica degli autori e da una rilettura che tiene presenti il cammino di coppia e il contesto familiare, si sofferma sul cammino dei giovani Tobia e Sara, che diventano coppia sullo sfondo di una lotta continua tra il demone Asmodeo e l’angelo Raffaele.
Il volume è ampiamente introdotto da padre Giulio Michelini che, con competenza e precisione, introduce i temi chiave che percorrono il libro biblico, aiutando a collocare il testo nel tempo e nel luogo in cui è stato redatto.
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membri della Consulta Nazionale della Famiglia della CEI, vivono a Lecco. Sono due noti consulenti e formatori in ambito familiare, e autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche tra le quali ricordiamo: Ben-essere in famiglia (Brescia 1994), L’altra trama (Milano 1997), Le strade del cuore (Cinisello B. 1999), La trappola del padre buono (Milano 1999), Parlare di Dio ai bambini (Brescia 1999), Un’ipotesi di consulenza formativa. Il counseling per l’operatore familiare (Milano 2000), I sentieri della vita (Cinisello B. 2000), e i due commenti al vangelo in chiave familiare Interno familiare secondo Marco, Interno familiare secondo Luca e Interno familiare secondo Matteo (Cinisello B. 2001, 2002 e 2003).
Giulio Michelini (Milano 1963), frate minore, vive ad Assisi, dove insegna Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico. Ha studiato alla facoltà di Lingue dell’Università di Perugia, alla Pontificia Università Gregoriana, e al Bat Kol Institute di Gerusalemme. Dal 2000 è autore della trasmissione di Rai Uno A sua immagine.
Il Convegno ecclesiale di Verona ha sottolineato il bisogno di riappropriarci della speranza cristiana, da non confondersi con forme di attese magiche e legate a fenomeni strani. L'attesa cristiana non è questione di cataclisma, di sconvolgimenti cosmici, né di apocalissi, ma è l'attesa gioiosa del Signore risorto. A partire da una esegesi basilare della 2Pietro, l'autore ha cercato di rileggerne i contenuti essenziali in ascolto della Parola e degli appelli della società odierna. Ogni lectio ha lo spazio di approfondimento esegetico e tematico, delle riflessioni e della preghiera, delle testimonianze. Con questa lectio sulla 2Pietro l'autore completa l'opera sulle lettere di Pietro. Il libro si pone in continuità con le riflessioni del Convegno ecclesiale di Verona e per il taglio spirituale-pastorale risulta molto utile agli animatori dei centro di ascolto della Parola, ai gruppi biblici e a quanti desiderano approfondire i temi della speranza cristiana.
Come hanno parlato e continuano a parlarci le mani di Gesù? Ripercorrendo le pagine dei Vangeli, questa ci fa contemplare anzitutto le mani del bambino nato da Maria e cresciuto nell'umile casa del carpentiere, manine che si aggrappano al seno materno e che giocano con i truccioli di legno o con i sassolini insieme ai ragazzi delle contrade di Nazaret. Ed eccolo addestrarsi al mestiere del padre Giuseppe fino all'età adulta: mani di lavoratore. E poi lungo le vie della Palestina insieme ai suoi discepoli lo vediamo sempre con le sue sante mani al servizio degli altri: mani che pregano e benedicono, mani che carezzano i piccoli e toccano i malati per guarirli; mani che sostengono e strappano dal sonno della morte, mani che lavano i piedi ai discepoli, che spezzano il pane e lo offrono, mani che scrivono nei cuori patti di alleanza; mani che, dopo aver servito e tutto donato, si lasciano inchiodare alla croce. E proprio là dove esse divengono impotenti, la missione del Verbo Incarnato si compie.
Il volume, improntato ad evidenziare la speranza nella storia della salvezza dell'Antico Testamento, presenta diciotto significativi personaggi biblici. È suddiviso in tre gruppi principali (solitamente detti storici, profetici e sapienziali): guide del popolo (hanno funzioni politico-religiose): Abramo, Mosè, Giosuè, Davide, Salomone e Giosia; profeti (passano dall'annunzio del giudizio a quello della salvezza): Elia, Amos, Osea, Isaia, Geremia, Secondo Isaia; persone concrete ma attraverso pseudonimi anonimi (intrepretano situazioni e insegnano virtù), che interpretano situazioni e sottolineano virtù: Adamo, Servo del Signore, Giobbe, Giona, Daniele. - Conclude la carrellata dei personaggi, Maria, quale ponte tra le due alleanze (antica e nuova, ebraica e cristiana) e quale vertice della speranza cristiana. Il libro ha il chiaro intento di guidare alla comprensione della Parola di Dio e del suo messaggio, perciò prevalentemente catechistico. Ogni "amico", ogni "volto" è presentato in cinque/otto pagine circa, mediante un triplice passaggio: l'etimologia del nome; l'inquadramento storico; l'enucleazione dell'esperienza vissuta e con un accenno alla rilettura neotestamentaria.
Questo nuovo saggio sul tema dell'"unicità" di Dio è il tentativo di comprendere il testo di Deuteronomio 6,4 "Ascolta, Israele! Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo" nel quadro dei modelli mediante i quali nelle culture del Vicino Oriente antico si argomentava l'unicità di questo o quel Dio. Nel lavoro di Oswald Loretz si illustra come i precedenti di questa confessione di fede, centrale sia nella Bibbia sia nell'ebraismo di ogni tempo e luogo, possano essere rintracciati negli scritti di Ras Shamra - Ugarit dedicati a Baal. Sullo sfondo dell'Oriente antico, la peculiarità del testo biblico mostra di consistere nell'affermare l'unicità di Dio in connessione inscindibile con la storia del popolo d'Israele.
Una introduzione concisa ed efficace alla complessa problematica dei vangeli sinottici e della cosiddetta “Fonte Q”. In cinque capitoli se ne evidenziano la probabile origine e datazione, le connessioni, il profilo teologico caratterizzante. Si affrontano le questioni letterarie, quelle legate alle tradizioni storiche e alla teologia, che in molti casi spiegano parallelismi, concordanze e discordanze.
Dalla quarta di copertina:
Il libro presenta in cinque capitoli una concisa introduzione alla complessa problematica dei cosiddetti Vangeli sinottici (Marco, Matteo, Luca): in che rapporto stanno essi fra di loro? Come spiegare i loro parallelismi, le loro concordanze e le loro differenze nella scelta e nella disposizione del materiale narrativo? Quale specifico modo di esporre le cose, quale lessico caratterizzano i singoli Vangeli?
L’autore evidenzia le connessioni esistenti fra le loro tradizioni, informa sulla loro origine, sul loro profilo teologico e sulla loro datazione. Inoltre tratta le questioni letterarie e storiche concernenti la raccolta di detti Q e il suo profilo teologico.
Con queste pagine si invita il lettore a seguire le orme degli apostoli di Gesù, dentro la Palestina e lungo le grandi strade romane che solcavano tutto il mondo antico. Un itinerario che percorre città simili alle nostre, con le stesse problematiche e gli stessi orizzonti. Come si sono inseriti gli apostoli? Come hanno fatto ad annunciare il Vangelo, in un ambiente spesso ostile? Come hanno reagito alle persecuzioni? Su cosa puntavano nella loro predicazione? Cosa è cambiato al loro passaggio? Ma al di sotto, c'è poi una fondamentale domanda: Ma chi glielo ha fatto fare a lasciare casa, moglie, bambini, campi per annunciare il Cristo in città e paesi lontani, affrontando disagi, pericoli, persecuzione e talvolta anche la morte? Che c'era nel loro cuore? A tutti questi interrogativi si cercherà di dare una risposta, passo dopo passo. Il libro è completato da numerosi racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
“Impara a conoscere il cuore di Dio
nelle parole di Dio”
(Gregorio Magno)
“Le istanze che il libro pone circa la Scrittura e la sua lettura sono attualissime: un rapporto equilibrato tra i due Testamenti; il ricorso alla tradizione, sia ebraica che cristiana; la liturgia come ambito vitale della Scrittura; il rapporto tra Spirito santo e Scrittura; la dimensione escatologica come costitutiva della struttura delle Scritture; l’articolazione tra pluralità e unicità della Bibbia. Proprio di questo oggi vi è bisogno nelle comunità cristiane: di una lettura delle Scritture che sappia ordinare la molteplicità biblica attorno a un centro unificante, di una lettura che recuperi la pagina biblica al problema del senso e la renda parlante per la vita del credente e della chiesa”.
(dalla “Prefazione” di Luciano Manicardi)
Louis Bouyer (1913-2004), teologo, è stato professore all’Institut Catholique di Parigi fino al 1963, e ha insegnato anche in Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Al concilio Vaticano II fu consultore per la liturgia, poi collaborò con la Congregazione per il culto divino e il Segretariato per l’unità dei cristiani. Nel 1999 l’Académie française lo premiò per l’insieme della sua opera. Presso le nostre edizioni è uscito anche Architettura e liturgia (1994).
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
In collaborazione con Carlo Buzzetti e Girolama de Luca e Giorgio Massi