
E' arrivato il tempo di tentare! Le rivoluzioni non si attendono, si fanno! Si fanno anche leggendo un libro ottimista come questo, pieno di stimoli, di proposte e di suggestioni.
Gianni Baget Bozzo è nato a Savona nel 1925; nel 1967 è stato ordinato sacerdote. Ha partecipato alla sinistra democristiana fino al ’56, poi ha scelto di opporsi all’unità dei cattolici attorno alla DC e al progressismo teologico. È stato europarlamentare socialista dal 1984 al 1994, il che lo ha condotto alla sospensione a divinis. Ha collaborato a varie testate quali “la Repubblica”, “Il Giornale”, “Panorama”, e ha scritto libri di storia, politica e teologia, tra cui ricordiamo il più recente: L’Anticristo (Milano 2001).
Non solo Schindler cercò di salvare degli Ebrei dall’Olocausto. Il volume racconta cinque storie di cristiani che misero a rischio la loro vita per strappare degli innocenti dalla furia nazista. I protagonisti di queste storie avventurose vennero riconosciuti come “giusti delle nazioni” e invitati a piantare un albero nella Yad Vashem, la via dei giusti che si trova a Gerusalemme. Le cinque storie emblematiche provengono da Italia, Belgio, Olanda, Francia e Polonia e due dei protagonisti sono oggi ancora in vita. Un documento storico di grande valore, corredato da brani autobiografici dei protagonisti.
Peter Hellman, giornalista, da anni collabora assiduamente a riviste e quotidiani come New York, New York Times e Atlantic Monthly. Oltre a L’albero dei giusti, sullo stesso tema ha pubblicato The Auschwitz Album: a book based upon an album discovered by a concentration camp survivor, e Heroes: tales from the Israeli wars.
Fiabe umoristiche e sentimentali trasmesse in occasioni e in luoghi diversissimi fra loro, i racconti ci svelano un mondo in cui madri e nonne intrattenevano i bambini con storie di magia, vite di patriarchi e di profeti; i rabbini si affidavano a semplici parabole per illustrare grandi verità; cucitrici e sarti, venditori ambulanti e carrettieri si narravano favole antichissime per ingannare il tempo e rendere più piacevole la vita.
Il libretto offre dapprima una panoramica su dottrina, movimenti e abitudini musulmane. Quindi propone indicazioni pastorali per instaurare relazioni corrette nella vita quotidiana. Infine affronta la delicata questione dell'integrazione dei musulmani nella società italiana.
Dalla fine del Settecento il percorso dell'ebraismo è stato caratterizzato da una serie di migrazioni da una cultura all'altra, dallo shtetl alla metropoli, da Oriente a Occidente. Gli ebrei orientali in Europa si sono trovati ad affrontare un destino spesso tragico e singolare. Gli intellettuali ebrei occidentali, invece, sono andati alla ricerca di possibili radici perdute e comunque di una prospettiva diversa verso Oriente. Questo volume si confronta con una serie di problemi connessi alla questione del rapporto fra Est e Ovest in prospettiva ebraica.
Pittore rinomato, medico di fama e taumaturgo, Mani fu soprattutto il coraggioso apostolo di un messaggio ecumenico di fede e fratellanza fra i popoli. Oggi è un personaggio dimenticato dai più, anche se dietro le parole "manicheo" o "manicheismo" affiora il suo nome. Vissuto nella Mesopotamia del III sec. d.C., egli propose una visione del mondo così nuova e audace, così profondamente umanista da essere condannato per impostura ed eresia dai rappresentanti della religione e dell'impero. Muovendo dalle scarse notizie pervenuteci sulla vita e l'opera di Mani, Maalouf ricompone, in un vasto affresco storico e poetico, la vita del fondatore di una delle grandi religioni universali.