
Dal sommario del volume: La rivelazione del Buddha, di Raniero Gnoli; I testi antichi, di Claudio Cicuzza e Francesco Sferra; Nota all'edizione; Trascrizione e pronuncia dei vocaboli in pali e sanscrito; Tavole: I luoghi del Buddha, Il cosmo; Abbreviazioni bibliografiche; La dottrina; Critica alle opinioni; Principi fondamentali della pratica meditativa; Morale e saggezza; Vita del Buddha; Glossario; Bibliografia; Indici.
Il libro ricostruisce la storia del più famoso guru indiano e dell'attenzione e delle polemiche che suscita anche in seno alle religioni occidentali più tradizionali. Il "miracolismo" di Sai Baba non è meno controverso, soprattutto per la Chiesa cattolica, della dottrina della "doppia appartenenza" secondo la quale sarebbe possibile diventare seguaci di Sai Baba senza lasciare la fede d'origine.
Nisargadatta Maharaj non era un uomo istruito. Non faceva riferimento a nessuna autorità, citava raramente i testi, non faceva sfoggio di erudizione; l'abbagliante ricchezza dell'eredità spirituale e di pensiero dell'India era come implicita in lui. La sua vita, come il suo insegnamento, era all'insegna della semplicità e dell'umiltà. Non proponeva un sistema, una teologia, una psicologia, o una filosofia. Eppure, vedeva con disarmante lucidità negli altri e in se stesso. Vedeva quindi nell'essenza della realtà. Questo libro contiene il suo insegnamento.
Sabbetay Sevi nacque a Smirne nel 1626. Dopo studi talmudici e cabalistici visse per molti anni in semi-isolamento, con fasi alterne di depressione e di esaltazione. Sevi convinse se stesso e gli altri di essere il messia e un movimento religioso molto ampio andò diffondendosi e interessò anche gli ebrei della diaspora. Il governo ottomano ordinò il suo arresto e lui si convertì all'islamismo assumendo il nome di Aziz Mehmet. Ciò non bastò per zittire le polemiche tra i suoi fedeli e così fu esiliato in Albania dove morì nel 1676. Il movimento messianico da lui ispirato proseguì anche dopo la sua morte, continuando a influenzare il mondo ebraico per quasi tutto il Settecento.