Gerusalemme è l'ombelico del mondo. Così la definisce il profeta Ezechiele secondo la traduzione greca dei Settanta.
Così la percepiscono milioni di persone, credenti e non, nei diversi angoli del pianeta. Da tremila anni la Città riconosciuta come santa dalle tre religioni monoteistiche ispira mistici e poeti, attrae pellegrini e curiosi, e subisce da sempre la violenza di chi vuole esercitare su di essa una proprietà esclusiva.
Questo libro raccoglie alcuni sguardi su Gerusalemme: uomini di fede, poeti e scrittori, chi a Gerusalemme ha vissuto e chi la contempla da lontano, chi lavora per la Gerusalemme terrena e chi attende quella celeste. Un modo originale, personale, di entrare nel mistero della Città in cui tutti siamo nati (Salmo 87).
Interviste a: Enzo Bianchi, José Rodríguez Carballo, Franco Cardini, Andrea Coredero Lanza di Montezemolo, Erri De Luca, Stanislaw Dziwisz, Amos Luzzato, Carlo Maria Martini, Alda Merini, Gianfranco Ravasi, Andrea Riccardi, Michel Sabbah, Pietro Sambi, Angelo Scola, Achille Silvestrini, Susanna Tamaro, Dionigi Tettamanzi.
Il volume vede la luce a pochi mesi dalla scomparsa dell'autore, ma da lui era stato fortemente voluto, tant'è che egli stesso aveva affidato alle EDB l'incarico di provvedere alla cura redazionale di una selezione di articoli e studi che aveva pubblicato nell'arco di un trentennio.
Il suo insegnamento assume così un carattere profetico e testamentario: «profetico, perché padre Falsini parla con l'autorità dell'esperto che conosce a fondo e vuole far conoscere la straordinaria verità del mistero eucaristico, che si svela solo a chi lo celebra e lo vive con autenticità. Testamentario, perché in queste pagine si trova raccolta la sua eredità sapienziale e testimoniale, che egli desiderava trasmettere alle generazioni presenti e future» (dalla Presentazione).
La trattazione insiste su un approccio al mistero eucaristico condotto da prospettive teologiche, liturgiche, spirituali e pastorali, intessute in modo armonioso: se ne ricava una visione organica e completa, imperniata sulla struttura celebrativa come linea interpretativa unitaria.
Questa raccolta di preghiere si inserisce nel plurisecolare fenomeno di affidamento a Sant’Antonio da parte di fedeli di ogni età e provenienza geografica. Sono qui riportate le due brevi liturgie che ogni martedì e venerdì vengono celebrate presso la Tomba di Sant’Antonio nella Basilica padovana, con l’aggiunta, in appendice, dei più noti canti devozionali dedicati al Santo, con i rispettivi spartiti musicali. Questo sussidio, utile per la preghiera personale in comunione con i frati della Basilica di Padova, diventa anche strumento prezioso attraverso il quale la preghiera stessa, uscendo dalla Basilica, torna a fecondare, per intercessione del Santo, la vita di molti devoti sparsi in tutto il mondo.
Destinatari
Tutti, devoti al Santo e pellegrini.
Autore
Padre Andrea Massarin, nato a Treviso nel 1971, è entrato nei Frati Minori Conventuali nel 1995. Si è specializzato nel 2007 presso la facoltà di Liturgia Pastorale di Santa Giustina a Padova. Da alcuni anni è in comunità presso la Basilica del Santo, dove svolge il servizio di Cerimoniere.
Il volume presenta alcune meditazioni che accompagnano la Liturgia delle Ore delle quattro settimane del tempo ordinario. L’autore ha scelto di concentrare la riflessione sulla preghiera di Lodi e Vespri, riconosciuti dal Concilio come il duplice cardine dell’Ufficio quotidiano,che perciò devono essere ritenuti le Ore principali e come tali celebrate (Sacrosanctum Concilium 89). Di ognuna delle due Ore, poi, sono prese in considerazione la lettura breve e l’orazione,che,pur essendo di grande rilevanza,sono forse anche i testi che maggiormente rischiano di non essere considerati come meritano, in ragione delle loro brevità o collocazione. Il testo riporta le letture bibliche nella recente versione della CEI, e le orazioni nuovamente tradotte dal latino. Questo rende il volume fruibile anche a prescindere dalla celebrazione dell’Ufficio come base per la preghiera e la meditazione personale.
AUTORE Domenico Pezzini, sacerdote della diocesi di Lodi, vive e opera a Milano. Emerito di lingua inglese all’università di Verona,è autore di opere di spiritualità,in gran parte dedicate alla liturgia, letta spesso alla luce della letteratura, dell’arte e della musica. È anche traduttore e studioso di testi monastici e mistici del Medioevo, tra i quali L’amicizia spirituale, di Aelredo di Rievaulx (20043). Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato diversi volumi, tra i quali: La forza della fragilità. Provocazioni sulla speranza cristiana (2004); La strada e la mensa. Il discepolo nel Vangelo di Luca(2005); Preghiamo. Meditazioni sulle Collette delle domeniche e delle feste(2007).
Questo lavoro non è stato realizzato a tavolino. Non è uno studio esegetico. Queste sono riflessioni "esistenziali" sulla Parola di Dio della domenica, vissute nella preghiera di Adorazione Eucaristica di ogni venerdì sera nella chiesa francescana di San Bernardino di Verona. Il beneficio è notevole. Illumina la nostra vita cristiana, vita battesimale nella quotidianità. Si consiglia di non leggere le riflessioni in fretta dall'inizio alla fine, ma, a ogni domenica, dare il suo tempo. Sono esperienze aperte a tutti, molto semplici, molto efficaci, molto serene, piene di luce.
Il volume è compreso di supplemento e non è vendibile separatamente.
Le omelie tenute a Roma nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia all'Associazione Medici Cattolici Italiani dal 1995 al 2008.
Sulla linea di quanto è stato pubblicato nei sei volumi dei "Monumenta Liturgica Concili Tridentini" dalla Libreria Editrice Vaticana (Città del Vaticano 1997 - 2005), la presente collana propone l'edizione anastatica dei libri religiosi tridentini secondo l'ultima editio typica realizzata all'interno del progetto della "Riforma Piana" predisposto da Pio XII (da qui il titolo: "Monumenta Liturgica Piana") e completato da Giovanni XXIII. La collana non prende in considerazione né il Caereminiale Episcoporum (la cui ultima editio typica risale al 1886), né il Martyrologium Romanum (la cui ultima editio typica risale al 1956, con variationes del 1960, ma di relativa importanza rispetto al patrimonio tipicamente liturgico).
Il progetto editoriale sarà completato da un volume con l'indicizzazione delle formule presenti nei quattro libri dell'attuale serie, considerate in parallelo con quelle dell'edizione tridentina.
In tal modo si potrà avere il quadro completo del patrimonio liturgico che ha caratterizzato la Chiesa di Rito Romano in particolare dal tempo del concilio di Trento (1545-1563) fino al Concilio Vaticano II (1962-1965), quando i Padri espressero il desiderio che i riti << vengano prudentemente rivenduti in modo integrale nello spirito della sana tradizione e venga dato loro nuovo vigore secondo le circostanze e le necessità del nostro tempo >> (Sacrosanctum Concilium, n.4).
Il testo nasce dalla meditazione dell’Autore a La Verna, luogo dove san Francesco ricevette le stigmate e pertanto tradizionalmente legato alla Passione di Cristo. Strutturato in brevi capitoli che si articolano in: passo della Scrittura,commento, preghiera, salmo, il libro propone interventi densi e veloci, squarci che scuotono il lettore, lo trascinano nelle emozioni, nelle sensazioni del Venerdì santo e urgono alla riflessione. Proprio questa immediatezza fa sì che il testo sia vicino – e adatto – alla sensibilità dei giovani. Un utile strumento per la riflessione comunitaria ma anche per la riflessione personale. AUTORE
Giuseppe Militello è parroco nella diocesi di Savona-Noli. Dottore in Ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense, insegna all’Istituto Superiore di Scienze religiose della diocesi di Albenga-Imperia. Autore di scritti scientifici e spirituali, è scrittore attento e impegnato nel dare fondamenti storici alla spiritualità cristiana, dedicandosi con passione alla divulgazione e all’approfondimento dei tesori della Tradizione e della Pietà popolare e di strumenti per la catechesi. Tra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo: Accanto al papa prigioniero (Roma 2007), Nostra Signora della Misericordia (Roma 2006).
Il Signore Gesù,Verbo incarnato, dopo aver seminato in abbondanza la parola di vita, prima di spirare sulla croce volle lasciarci, come perle preziosissime di sapienza, sette parole nelle quali è concentrato tutto il suo messaggio, il suo testamento di amore. La prima parola, «Padre, perdona loro», è la sua compassionevole richiesta di perdono rivolta al Padre per i suoi crocifissori non solo per quelli che allora erano sul Calvario, ma anche per tutti noi che non meno di loro siamo responsabili della sua morte. La seconda parola, «Oggi sarai con me in Paradiso», è l’immediato esaurimento della preghiera del buon ladrone. Segue la dolcissima parola rivolta alla Madre per affidarle il discepolo amato e per donarla, come prezioso tesoro, al discepolo stesso e, in lui, a tutta l’umanità: «Ecco,tuo figlio...Ecco tua Madre». Ma così totalmente spogliato di ogni divina e umana ricchezza, il Figlio di Dio grida tutta la desolazione e l’angoscia dell’uomo che sperimenta l’assenza di Dio: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?…». E implora sollievo alla sua sete di amore. Finalmente quando proprio tutto è compiuto, ossia quando il suo sacrificio di amore è pienamente consumato, quando non c’è più un «oltre» nell’offerta e nel dolore, ecco l’ultimissima parola: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
AUTRICE
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae» sull’isola di SanGiulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nel-l’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato fra gli altri: Ogni giorno sorgerà il sole(2002), Il deserto diventerà giardino (2004), Con Maria sulla via luminosa della Croce(2003), Nel cuore di Maria(2003), L’adorazione eucaristica (20085), La Grande Settimana (2007), La Santa Messa (2008), e tredici lectio nella collana Coltivare la Parola.