
Padre André Louf si rivolge a tutti gli uomini e le donne che cercano nella parola di Dio la luce e il nutrimento per il loro cammino. In queste omelie inedite, di profonda qualità spirituale, accompagna il lettore attraverso le domeniche dell'anno spiegando la Scrittura: seguendo ciò che la chiesa e la liturgia propongono, ci fa conoscere il Vangelo secondo Marco, ci fa scoprire la profonda novità cui il vangelo rimanda e svela il vero volto di quel Gesù nel quale riponiamo la nostra fede.
Il IX Volume delle Omelie del Mattino di Papa Francesco raccoglie omelie tenute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae dal 9 dicembre 2016 fino al 30 maggio 2017. L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.
Il corpus di omelie di Romano Guardini costituisce una parte tutt'oggi inesplorata della sua produzione. Il volume presenta per la prima volta in italiano le prediche giovanili di Guardini: dodici omelie tenute nel 1915 ed una tredicesima datata l'anno seguente. Di particolare interesse poiché mostrano gli esordi di una feconda attività di predicazione. Il filo rosso che percorre queste omelie è il desiderio di unire la fede della Chiesa alla vita del singolo uomo: la fede illumina il quotidiano e la reale esistenza umana, non quella ideale o sognata. In tale contesto si comprendono le sue esortazioni sulla possibilità della preghiera e dell'affidamento al Signore in ogni condizione e momento. Una insistenza più che mai necessaria negli anni della Grande Guerra, che lo portano a riflettere con particolare attenzione sull'importanza della famiglia e sul ruolo fondamentale della madre.
Dieci anni di cammino insieme a don Andrea, attraverso il suo esempio, che ha suscitato interrogativi, speranze, rinnovata percezione di appartenenza al Signore dentro la sua Chiesa, esigenza di conversione e di missione. Il percorso si è snodato attraverso i luoghi della presenza del sacerdote fidei donum della Diocesi di Roma: nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, a partire dalla lunga veglia intorno alla salma che precedette la celebrazione esequiale nella Basilica di San Giovanni in Laterano, passando a Santa Croce in Gerusalemme, "memoria della Terra Santa" nella città di Roma, ove don Andrea era solito incontrare gli amici che sostenevano la sua missione, fino alla chiesa di Santa Maria a Trabzon, Turchia, ove si compì il supremo sacrificio del sacerdote, e dove ogni anno si è recato un piccolo gruppo di pellegrini dall'Italia per celebrarne la memoria insieme al "piccolo gregge" cristiano in Anatolia. Ogni anno, la diocesi di Roma, i fedeli delle parrocchie della Trasfigurazione, di Gesù di Nazareth, dei Santi Fabiano e Venanzio, che hanno avuto in don Andrea un pastore ed un amico, lo ricordano insieme a quanti l'hanno apprezzato attraverso i suoi scritti. Due date: il 30 novembre, in occasione della festa liturgica di sant'Andrea apostolo, e il 5 febbraio, nell'anniversario della morte. Il testo raccoglie le voci e le testimonianze di coloro che si sono confrontati, in tutte queste occasioni, con l'esempio di don Andrea, e sono offerti come stimolo ai lettori perché, come scrive l'Apostolo, "la Parola corra" (2Ts 3,1).
Questo volume è il frutto della selezione fra le oltre ottanta prediche che padre Benigno Calvi ci ha lasciato, affidate a semplici quaderni e a qualche foglio sparso. I testi sono scritti a penna o a matita con una calligrafia chiara e leggibile. Sono stati raccolti e riordinati da padre Gerardo Bongioanni, suo compagno di studi. Egli li ha radunati nel faldone n. 7 che si trova con le carte di padre Benigno presso l'archivio del Santuario della Divina Maternità di Concesa. Qui sono state scelte e riunite prediche in quattro sezioni tematiche: La Madonna, I Santi, Dies Domini, Meditazioni, oltre alla prima e all'ultima predica di padre Benigno, che sono, per così dire, fuori sezione. Ai testi prescelti sono stati dati titoli redazionali.
Come promuovere l'Azione cattolica nelle parrocchie? Ecco la nuova edizione di questo semplice strumento, pensato per le presidenze e i consigli diocesani dell'Azione cattolica perché, stimolati dalla presentazione di alcune esperienze, possano riconoscere e valorizzare occasioni e opportunità da cui partire per intraprendere percorsi di promozione associativa.
I testi raccolti in questo cofanetto - le invocazioni penitenziali, una traccia di meditazione in vista dell'omelia, la preghiera universale e un testo patristico - vogliono essere uno strumento utile per quelle parti della celebrazione eucaristica che l'ordo liturgico affida alla creatività intelligente, discreta e responsabile di chi presiede l'assemblea o di quanti animano la celebrazione stessa. Oltre all'utilizzo nella liturgia, i testi qui proposti potranno aiutare la meditazione personale, sia come preparazione alla celebrazione comunitaria sia come ripresa e approfondimento di quanto vissuto nell'assemblea eucaristica. L'intento primo di questi testi è di far convergere i diversi interventi che si susseguono all'interno della celebrazione sul vangelo del giorno, che diviene così il testo ispiratore e unificatore di tutta la liturgia. Tale convergenza è ordinata all'ascolto e all'assimilazione della Parola di Dio proclamata in ogni Eucaristia, specie della pagina evangelica, a partire dalla quale è stato scelto sia il brano dell'Antico Testamento sia, nei tempi forti e nelle feste, quello dell'Apostolo. Suggerita dunque dallo stesso lezionario, questa convergenza potrà consentire di evitare ogni dispersione e ogni possibile frammentazione dei contenuti del messaggio biblico. Tale unità potrà al tempo stesso educare la comunità cristiana a una preghiera liturgica e personale nata dall'ascolto della Parola di Dio, così che liturgia sia la prima pedagoga della preghiera dei cristiani e, in particolare, la sinassi eucaristica domenicale assuma i tratti di un'autentica scuola di preghiera.
Nel luglio 2013, a poco più di tre mesi dall'elezione, un sobrio comunicato della Santa Sede annuncia la prima visita di papa Francesco fuori Roma. Il pontefice, «profondamente toccato» dal naufragio di un'imbarcazione che trasportava migranti provenienti dall'Africa, ultimo di una serie di analoghe tragedie, si reca a Lampedusa. Il significato e l'impatto simbolico dell'evento sono inequivocabili: Bergoglio si lascia interrogare e provocare in prima persona dal dramma dei migranti, che spesso diventa tragedia della «globalizzazione dell'indifferenza». Francesco indica con forza la necessità di una presa di coscienza e di una presa di posizione di fronte a un «segno dei tempi» che interpella con urgenza la Chiesa e la società. Questo fenomeno di portata e connessione mondiale, che prende forma nei distinti teatri principali del Mediterraneo, del confine tra Messico e Stati Uniti, della regione dei Grandi Laghi africani e del sud-est asiatico, viene richiamato insistentemente da Bergoglio. Nel suo insegnamento egli non distingue tra i migranti che sfuggono alla guerra e quelli che cercano di allontanarsi dalla povertà, ma ribadisce la connessione tra i grandi flussi migratori e quella che denuncia come «terza guerra mondiale a pezzi».
Tra le cause della fuga dei fedeli dalle assemblee domenicali c'è sicuramente l'insofferenza di fronte a omelie noiose, vuote, ripetitive, recitate senza convinzione. È vero che gli uditori sono abituati a forme comunicative così rapide e superficiali che è sempre più difficile catturarne l'attenzione, ma tra il rinunciare a migliorare le proprie omelie e l'adeguarsi a uno stile comunicativo da talk show esiste, forse, un'altra via. Questo libro nasce quale risposta all'appello che emerge dalle tante pagine che l'Evangelii gaudium dedica alla questione delle omelie.
L'omelia è il tipo di comunicazione pastorale più praticato e con un numero di interlocutori di gran lunga maggiore rispetto a qualunque catechesi o incontro biblico.Eppure l'esito della predicazione non è scontato: se ne ipotizza la crisi fin dai tempi di Benedetto XV. La sua enciclica Humani generis redemptionem (1917) apre questa raccolta di interventi che giunge a papa Francesco passando per la svolta decisiva del Concilio Vaticano II.Questo volume propone una selezione dei principali documenti che negli ultimi cento anni sono stati dedicati all'omelia offrendo una riflessione che è al tempo stesso una sfida per i predicatori e un'apertura di orizzonti per chi partecipa alle liturgie. Domenica dopo domenica.
L'VIII Volume delle Omelie del Mattino di Papa Francesco raccoglie omelie tenute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae dal 6 gennaio fino al 6 dicembre 2016. L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.
Il vescovo Giulio Oggioni è stato un pioniere nell'attuazione delle norme conciliati, tanto che ha superato quel desiderio di applicazione letterale del Concilio Vaticano II, ciò il vaticanismo e ha portato, tra i primi, la sua Chiesa a vivere la vaticanità, cioè quello spirito che anima ogni documento conciliare. Profondamente radicato nell'insegnamento dei Padri, Monsignor Oggioni ha avuto una visione di Chiesa assai originale pur nella linea della tradizione. Basti leggere alcuni passi della sua teologia della Chiesa. Questa pubblicazione vuole rendere omaggio a Mons. Oggioni, a vent'anni dalla morte, avvenuta il 26 febbraio 1993, presentando il suo insegnamento sulla Chiesa nelle omelie pronunciate nel corso del ministero episcopale a Bergamo.