
Gli interventi raccolti in questo volume esplorano in una prospettiva multidisciplinare, e in una visione teologico-pastorale postconciliare, il binomio "desiderio e dono" in relazione all'uomo che cerca Dio e desidera testimoniare una fede che vada oltre le attese del cuore umano.
Il volume raccoglie i contributi presentati al Convegno 2014 dell'Associazione Italiana Catecheti sull'identità della catechetica, scienza chiamata a consolidare la sua fisionomia nel contesto delle discipline teorico-pratiche. Investita del compito di elaborare un sapere in grado di migliorare la pastorale catechistica, la catechetica rimane sempre in ascolto e in dialogo con la prassi.
Un volume di studi sull'ascolto come atteggiamento umano da educare (e a cui educarci) e come criterio pastorale catechistico assunto da una Chiesa "in uscita". Un contributo al cammino di rinnovamento della catechesi in Italia che ha, fra i suoi punti di forza, l'autorevolezza degli autori dei vari contributi, tutti docenti di Catechetica e Scienze Religiose.
Questa ricerca dell'AICa (Associazione Italiana dei Catecheti) sulla situazione della formazione muove dall'osservazione che i risultati dell'azione catechistica sono inadeguati alle esigenze della Chiesa italiana. In questo senso essa partecipa dello sforzo di comune comprensione per il futuro della Chiesa e delle comunità cristiane, coinvolte in un cammino di ripensamento che ormai dura da quarant'anni. Dietro l'impulso del Concilio esse cercano di comprendere quali svolte pastorali sono necessarie per ridare alla Chiesa la possibilità di comunicare in modo significativo il Vangelo alle nuove generazioni. Una di esse è proprio il ripensamento formativo-educativo dell'insieme della pastorale nella prospettiva missionaria. Le comunità posseggono numerosi percorsi formativi. Questi rimandano a dimensioni dell'agire pastorale, ad agenzie, istituzioni e centri di ricerca teologica. La tesi fondamentale del libro è che occorre ripensare tali percorsi a partire da un concetto adeguato di formazione. Le diverse agenzie pastorali potrebbero da ciò trovare una collocazione più adeguata. Con queste, in un prossimo futuro, la catechesi dovrà e vorrà entrare in profonda interazione in nome della pastorale d'insieme o pastorale integrata e in nome dell'unità del destinatario, come ci insegnano i fondamentali documenti programmatici episcopali.
Il "librotto", la guida che accompagna da oltre vent'anni le proposte estive della Comunità Papa Giovanni XXIII, quest'anno si rinnova e diventa "The peace diary". Un compagno di viaggio per adolescenti e giovani (dai 16 ai 25 anni) che propone un cammino di riflessione personale e di gruppo su un tema ogni anno diverso. Proprio come una bella camminata, il percorso è diviso in "tappe", ognuna delle quali contiene una provocazione di don Oreste Benzi, la preghiera del mattino e della sera, testimonianze e spunti di riflessione inerenti al tema affrontato. Ricco di immagini, vignette, canti e profonde riflessioni, il libro è uno strumento intenso e divertente per scoprire che la pace è fatta di tante sfaccettature e che è possibile costruirla ogni giorno.
Per far incontrare o re-incontrare in modo nuovo gli Adultissimi con il Signore Gesù, perché possano divenire testimoni del suo Vangelo nel mondo.
Sulla scia del dinamismo in "uscita" che caratterizza la spinta evangelizzatrice della Chiesa, auspicata e promossa dal pontificato di papa Francesco, il volume desidera affrontare diverse tematiche concernenti il diritto missionario e il suo ruolo nella vita del popolo di Dio. Evangelizzazione e carismi, la missione in una società multiculturale, strumenti giuridici di cooperazione tra le Chiese, il ruolo dei laici nella missione, la comunicazione sociale nell'evangelizzazione.
Un singolare gemellaggio tra Chiese - le Chiese di Noto e di Butembo-Beni che dura già da venticinque anni, viene ripreso come la possibilità di uno sguardo sul mondo che permette di cogliere, dell'Africa, anzitutto i suoi doni. Mettendo al centro la visita fraterna e il discernimento della storia, si apre la possibilità dei percorsi di pace e di giustizia che ci fanno "essere uomini diversi da come siamo stati" (Mario Luzi).
Una Chiesa - la diocesi di Noto - si interroga a partire dai documenti dell'episcopato italiano sul Mezzogiorno e sull'educazione. Gli interventi sociologici di Piero Fantozzi e di Gaetano Giunta situano la riflessione nella compagnia degli uomini, contrastando paradigmi economicistici e prospettando percorsi per una speranza che si incarni nei territori. Il vescovo Mons. Antonio Staglianò focalizza, con tratti originali, gli orizzonti teologici e lancia l'idea di un Laboratorio pastorale e sociale. Il direttore della Caritas Italiana don Vittorio Nozza traccia passi educativi per la comunità ecclesiale e per la città degli uomini. Il biblista don Nisi Candido riprende dai testi biblici intuizioni e messaggi perché il cammino abbia sempre al centro Dio che ci educa nella Parola, nella Eucaristia, nei poveri. Si offrono così materiali e proposte che "danno da pensare" e indicano concrete possibilità di cammini di rinnovamento educando alla vita buona del Vangelo,aiutando così a reagire ai problemi odierni e a ricostruire insieme tessuti di umanità vera, giusta, fraterna.
L'evento della fede coincide con la consegna di un racconto, che si ripete di generazione in generazione. È stato così per Israele ed è ancora così per i credenti in Gesù di Nazareth. Non si tratta della trasmissione di una dottrina ma della narrazione di un'esperienza. Nella pluralità costitutiva della Chiesa ogni comunità ha il proprio modo di raccontare la fede, la propria esperienza del Vangelo. È con l'intento di mettere in mano ad altri il seme della propria fede che in queste pagine una comunità si racconta. Storie, personaggi, vicende della vita della comunità di San Pietro in Modica aspirano qui a diventare, nella loro frammentaria, piccola realtà, un ponte gettato verso altri e affidato alla memoria amante e creatrice di Dio.
L'Associazione Scienza & Vita ha sempre a cuore le grandi sfide che attraversano il nostro Paese, come dimostra il tema di questo Quaderno. Motivo di orgoglio, certo, ma soprattutto di responsabilità nell'affrontare questo nucleo vitale, delicatissimo e complesso che è l'istituzione familiare, attraversato - in questo tempo oscuro - da dinamiche dissolutrici, complici particolari modelli culturali.

