
La rete sembra così pericolosa... Non facciamo altro che rimproverare i nostri figli, perennemente incollati a Facebook o Instagram. Per loro, invece, significa cercare sempre nuove case, nuovi spazi virtuali dove sentirsi liberi, dove ritrovarsi, creando piccole comunità social che danno l’illusione di quell’attenzione, di quel bene desiderato che manca nella vita vera.
Ma, in fondo, gli adulti non fanno lo stesso? Fingono di lavorare, e intanto smanettano tutto il giorno sullo smartphone. Dove parlano di amenità, commentano notiziole o attuano tradimenti di amici e amori con un messaggino. I bambini ci guardano, i ragazzi pure.
Come utilizzare al meglio le risorse della rete? Come recuperare il dialogo con i nostri figli e aiutarli a crescere verso una maggiore libertà? L’Autrice, prendendo le mosse da una serie di situazioni reali, offre spunti di riflessione, consigli pratici e risposte su un tema che ci vede sempre più coinvolti.
Cosa accade a scuola durante l'ora di religione? Domanda difficile, anche se tutti sanno che questa è l'ora diversa da tutte le altre, l'unica facoltativa e affidata alla libera scelta degli studenti. Questo libro, raccontando l'esperienza del programma televisivo "Buongiorno professore!" (34 puntate andate in onda su TV2000), entra fra le pareti scolastiche per cercare di carpire il segreto di quell'unica ora settimanale che però può incidere, forse più delle altre, sulla vita quotidiana dei giovani. Da un docu-reality televisivo, uno "spaccato" di vita scolastica e la fotografia realistica di una disciplina che offre agli insegnanti e agli studenti infinite possibilità di dialogo, discussione e crescita personale e di gruppo.
Come "dire Dio" alle nuove generazioni? Esiste ancora uno spazio per le grandi domande dell'esistenza? Dio è caduto nell'oblio o rimane in fondo a tutte le grandi questioni che agitano i cuori delle generazioni più giovani? Come affrontare la sfida di "dire Dio" in questo contesto? Alla luce della sua esperienza di insegnante di liceo, il professor Andrea Monda racconta e si racconta, cercando di individuare possibili chiavi per aprire il cuore delle nuove generazioni.
Gli autori di questo sussidio hanno coniato il neologismo FaceGOD e strutturato il testo prendendo spunto dai social network e dal loro linguaggio. Il sussidio tratta i principali temi del mondo adolescenziale, ed è stato sperimentato sul campo in momenti formativi a scuola, nei gruppi di cammino di fede, negli oratori, nelle piazze virtuali. Non è solo uno strumeto concreto per l'animazione, ma anche un'occasione offerta all'educatore per avvicinarsi al cuore di chi gli è affidato nella sua missione.
Gli autori di questo sussidio hanno coniato il neologismo FaceGOD e strutturato il testo prendendo spunto dai social network e dal loro linguaggio. Come per il precedente, dedicato agli adolescenti, questo sussidio tratta i principali temi del mondo preadolescenziale, un'età spesso trascurata o sottovalutata nell'educazione. Non solo parole, ma anche attività concrete ed esperienze da far vivere al gruppo o ai singoli, a scuola, in parrocchia, in oratorio, in famiglia, nelle associazioni, nei gruppi sportivi. Il testo può far partire un confronto, stimolare riflessioni e azioni utili; saranno la fantasia, la creatività, la situazione reale di ciascuno a far "vivere" queste pagine.
Narrare la vocazione ai giovani di oggi a partire da nove atteggiamenti suggeriti da Giovanni Paolo II: stima, fiducia, ascolto, empatia, autenticità, coraggio, interezza, gioia, gratitudine (Prefazione di Michele Gianola).
L'autore propone indicazioni generali ed esempi di lezioni di Religione svolte in una scuola secondaria di secondo grado. Le pagine del libro ripercorrono il ciclo dell'anno scolastico e liturgico. L'autore pone la questione religiosa attraverso un percorso esistenziale che va dalla Bibbia alla cronaca, dalla storia al giornalismo; tutto per guardare meglio il volto dei giovani e insegnare loro a rivolgere l'attenzione al cuore delle cose. Gli argomenti trattati sono solo accennati per permettere una elaborazione in classe che possa offrire a ogni studente la possibilità creativa.
Alla globalizzazione del mercato è seguita quella delle idee: internet ha aperto le porte al commercio elettronico ma anche ai forum permanenti sulla difesa dei diritti umani e sull'ambiente. Il movimento spontaneo che ne è nato lancia una sfida alla globalizzazione dell'economia, chiedendo ai paesi ricchi di affrontare e proporre strategie sui temi scottanti di questo inizio di XXI secolo: la povertà del Terzo Mondo, la lotta alle epidemie, il rispetto dei diritti umani, la sicurezza alimentare, la salvaguardia del clima, l'integrità del corpo umano. Il movimento è composto da una galassia di organizzazioni e di associazioni con un identikit non comune e con un'agenda folta di proposte e di programmi.