
Quarto di dieci figli, insegnante, padre di famiglia, oggi rettore della scuola paritaria La Traccia e responsabile degli insegnanti e degli studenti medi superiori del movimento di Comunione e Liberazione, per Franco Nembrini l'educazione è la vocazione della vita; e innumerevoli volte è stato chiamato a parlarne: a genitori, a insegnanti, a educatori di strutture di vario genere, perfino a medici e a funzionari pubblici. Qui sono raccolti alcuni degli interventi più significativi, che - con linguaggio piano e diretto, nutrito dai mille esempi di una lunghissima esperienza - vengono ora offerti a chiunque - in casa, a scuola, in ogni àmbito dell'esistenza - voglia farsi accompagnare nel difficile e affascinante compito di trasmettere ai giovani una speranza per la vita.
Tre incontri con i genitori e gli insegnanti, tre lezioni che mettono a tema con una concretezza disarmante le domande e le sfide che tutti gli educatori sono costretti ad affrontare, alla luce dell'ipotesi del Rischio educativo di Don Luigi Giussani. Così Franco Nembrini ha accompagnato i partecipanti al corso genitori 2023 della scuola La Traccia di Calcinate, la scuola che lui stesso ha fondato insieme ad alcuni amici nel 1983. Nell'anno del quarantennale dell'istituto, la pubblicazione dei contenuti di questo corso mette in luce l'esperienza viva di una comunità scolastica che non cessa di approfondire il senso profondo dell'educare. Un libro in cui è facile immedesimarsi, cogliere la pertinenza alla vita quotidiana, essere accompagnati ad uno sguardo più vero su di sé e sui propri figli. Prefazione di Francesco Fadigati. Introduzione di Francesco Beschi.
Queste fresche pagine sono frutto di un lungo e appassionato impegno tra i giovani nella scuola secondaria superiore. L'autore è riuscito, facendo parlare loro, a esprimere gli interrogativi, i dubbi, le delusioni, le attese, le speranze e nello stesso tempo a rendere percorribili i possibili sentieri con i quali molti giungono a incontrare Cristo. Il testo non offre teorie psico-pedagogiche o pastorali, ma presenta un vissuto esistenziale ed esperienziale di quei ragazzi reali che incontriamo nelle nostre comunità e che quotidianamente interpellano genitori, educatori, sacerdoti.
L’Autore si ispira all’immagine di Chiesa che emerge dagli Atti degli Apostoli come ideale a cui ispirarsi per un cammino di parrocchia in dialogo con la contemporaneità. Secondo l’Autore è necessario vivere il cambiamento culturale in atto per trovare soluzioni pastorali adeguate.
Atti del colloquio internazionale di Stoccarda (26.10.1996) su processi migratori in Europa: stereotipi, meccanismi di difesa e interventi educativi"" E' POSSIBILE COSTRUIRE L'EUR OPA ALL'INSEGNA DELLA CONVIVE NZA E DELL'EDUCAZIONE INTERCU LTURALE GRAZIE ALLA CONVERGENZA DELLE COMPONENTI SOCIALI, POLITICHE E CULTURALI DELLA SOCIETA DI OGGI. DI FRONTE AI PREOCCUPANTI FENOMENI DI NAZIONALISMI, CORPORATIVISMI, AGGRESSIVITA, PULIZIE ETNICHE, ... EMERGE LA NECESSITA E L'URGENZA D I UNA FORMAZIONE INTERCULTURALE CHE APRA LE PERSONE ALLA DIVERSITA E AI VALORI DELLA LIBERTA E DELL'UGUAGLIANZA. AMOLTO SIGNIFICATIVO IL SOTTOTITOLO CHE COGLIE IL CUORE DEL PROBLEMA: L'EDUCAZIONE COME R APPORTO TRA IDENTITA E ALTERIT
L'irreversibilita dei flussi migratori in Europa impone di trovare nuove forme di convivenza sociale e culturale. L'educazione alla multicultur alita, ovvero, l'acquisizione della consapevolezza che le civilta si rafforzano attraverso lo scambio, richiede un lungo processo di apprendimento collettivo, pubblico e privato. La scuola, tra le altre istituzioni, e`la prima a dover raccogliere questa sfida. Il secondo seminario sull'educazione interculturale, svoltosi presso l'universita di stoccarda s ul tema: l'educazione interc uilturale nella scuola tedesca" ha rilevato l'incapacita di quest'ultima di accogliere i l "diverso" senza pretendere di omologarlo alla cultura dominante nazionale. La "resistenza all'altro" e`un fenomeno c he non riguarda soltanto la germania, ma gran parte dei sistemi scolastici europei, inclusa l'italia. L'analisi critic a del sistema scolastico tedesco dal punto di vista inerculturale permette quindi di comprendere i termini di un problema che e`generale. Una v era educazione interculturale deve formare in tutti gli individui, qualunque sia la loro provenienza , una nuova identita piu`aperta, basata sulla propria cultura di origine, ma capace di avere scambi autentici con persone portatrici di altre culture. Solo in questo modo si otterra quella convivialita delle differenze che costituiscer il futuro dell umanita"
In questo libro potete trovare: 2 adolescenti inventati, Lily e Gabriel, che si scrivono e-mail inventate, ma fanno ricerche vere su storie assolutamente reali. 23 personaggi famosi che sono stati adottati in tempi e luoghi molto diversi (qualcuno è famosissimo, qualcuno un po' meno, qualcuno lo diventerà dopo questo libro). 5 interviste esclusive 1 messaggio scritto proprio per voi che leggete. Curiosità trovate nel web, fotografie, interviste, frasi celebri. Tante domande, pensieri, riflessioni ed emozioni. E uno spazio per ognuno di voi, perché ogni storia merita di essere scritta e ascoltata. Età di lettura: da 10 anni.
L'adozione non finisce, e chi la sceglie l'ha scelta per sempre. Essere genitori adottivi può rivelarsi meraviglioso, faticoso, a volte drammatico, o più spesso sorprendentemente impegnativo. Giorno per giorno i figli crescono, affrontano la vita, esprimono la loro personalità e cercano il proprio posto nel mondo. E i genitori adottivi, dopo l'attesa, l'incontro e i primi anni insieme, partecipano alla loro crescita attraversando giorni sereni e periodi di crisi, distanze e avvicinamenti, cercando di fare sempre le scelte migliori per vederli diventare uomini e donne realizzati e felici. Le autrici del libro hanno raccolto contributi, interviste, storie vere e offrono spunti di approfondimento originali, capaci di far spostare lo sguardo sull'adozione dal qui e ora, per cogliere le trasformazioni e le connessioni di un intero percorso di vita.
Note sull'educazione e la formazione e le sue gravi difficolta', con tentativi di soluzione. Con prefazione di don Gino Oliosi. In questi tempi dominati dalla dittatura del relativismo, tempi in cui le generazioni adulte si sono trovate lentamente espropriate dalla loro cultura, si e' generata una forte incomunicabilita' fra mondo adulto e mondo giovanile per cui educare ed educarsi e' divenuto un'emergenza in ogni ambito, da quello familiare, a quello scolastico, a quello sociale. Gli interventi di S.E. Mons. Negri, vescovo di San Marino - Montefeltro, raccolti in questo libro marcano un tragitto di esperienza e di riflessioni sul come e sul perche' educare, dichiarandolo possibile e urgente per tutti, perche', come detto in prefazione, 'per il suo percorso di vita, di amicizie, di vissuti fraterni di appartenenza, di esperienza ecclesiale, di insegnamento, Mons. Negri ha ben presente che educare diviene la grande sfida per ricondurre l'io alla coscienza di se' e del suo impegno nel mondo cioe' di sapere perche' vive, da dove viene e a cosa e' destinato'.
«La felicità è un incontro» ed è questo che cerca di trasmettere, più che insegnare, monsignor Negri ai suoi ragazzi di San Marino e Montefeltro. Oggi i nostri giovani non sono più abituati a vivere così; noi grandi non siamo più abituati a vivere così. In fondo questa questione tremendamente seria che si chiama vita, che si chiama felicità, è diventata un’opinione, un’idea, una tavola rotonda su cui confrontarsi.
S.E. Mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, nasce a Milano, frequenta il Liceo Classico “G. Berchet” ed ha come insegnante di religione don Luigi Giussani. Aderisce al movimento di Gioventù Studentesca (il nucleo storico di Comunione e Liberazione). Nell’ottobre del 1967 entra nel Seminario Diocesano di Milano e nel 1972 riceve l’ordinazione sacerdotale. Mons. Luigi Negri è stato Docente di Introduzione alla Teologia e di Storia della Filosofi a presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Studioso del Magistero Pontifi cio e della Dottrina Sociale della Chiesa, nel campo della scuola e della libertà di educazione il suo apporto è stato continuo e sistematico. Negli ultimi anni ha dato il suo contributo come docente presso l’Università Europea di Roma. Numerose sono le sue pubblicazioni, tra le più signifi cative si ricordano: Magistero sociale della Chiesa, False accuse alla Chiesa, Controstoria, Ripensare la modernità, Per un umanesimo del terzo millennio. Per Fede & Cultura ha pubblicato il volume Emergenza educativa. Che fare? (2008).
Che cosa descrive ed esprime più tenacemente la vita dell'uomo? Il desiderio di compiersi nell'altro: l'affezione. La parola matrimonio evoca l'espressione piena di un'umanità responsabile che è segno di redenzione dentro la storia, anche attraverso gli aspetti materiali della vita. L'affezione reciproca è un sentimento grande ma al tempo stesso faticoso, come lo è mettere al mondo dei figli ed educarli; come è faticoso far fronte alle necessità economiche del quotidiano, specie alle soglie dell'esperienza coniugale... Ma che cosa rende lieve ogni difficoltà e fa del sacramento del matrimonio uno strumento privilegiato e incarnato della salvezza cristiana? Il suo porsi come segno di contraddizione nel contesto del mondo dominato dagli scopi individualisti e intraterreni del potere e del successo, come luogo della fedeltà, della condivision, dell'ospitalità e del sacrificio reciproco e verso gli altri.
L'agile libretto raccoglie una serie di meditazioni, di brevi pensieri e di testimonianze sull'"eternità" della realtà eucaristica, con il racconto delle più belle e famose "tradizioni" eucaristiche. Un invito a tutti i cristiani a perpetrare nel tempo l'amore e la devozione eucaristica.

