
Il sussidio segue passo passo l'itinerario proposto dalle prime tre unità del catechismo "Vi ho chiamato amici". Le 24 schede, raggruppate in cinque sezioni, percorrono l'arco dell'Anno Liturgico.
Guida al relativo testo per la catechesi ai preadolescenti. Contiene la presentazione dei temi biblico-teologici e i suggerimenti per condurre gli incontri.
«L'immaturità è un elemento essenziale della salute dell'adolescenza». Vorrei essere subito chiaro: le continue lamentele sull'immaturità dei nostri ragazzi sono lo specchio di una società che non ha più tempo, non possiede lo spazio dell'attesa, dell'incontro, dello stupore. Questo periodo è invece una parte importante dello scenario evolutivo della persona, perché contiene le caratteristiche più eccitanti del pensiero creativo, dei sentimenti freschi e innovativi, delle idee per una nuova vita.
Un originale sussidio per proclamare il Credo" e parlare di fede con i ragazzi."
Secondo il percorso di vita proposto da queste Catechesi, tutto si salda nell’uomo: per sperare deve credere, per poter credere deve avere dentro di sé la certezza che proviene dall’avvertire la portata dell’amore di Dio, la Carità. Arrivando ad affermare “credo, amo, spero”, ciascuno potrà dire “io sono”: a quel punto potrà affermare “io sono in Cristo” e anche “io sono in Dio” e quindi prendere in mano la propria vita e camminare verso la meta dove il Signore lo condurrà.
Prefazione del Card. Camillo Ruini
Un'ampia raccolta di materiale per la catechesi di presentazione e di approfondimento del Credo, utile sia per il lavoro personale che di gruppo. Il sussidio è una fonte cui attingere spunti di riflessione e formulazioni per veglie di preghiera, incontri con testimoni, assunzioni di impegni davanti alla comunità cristiana, campi-scuola.
Il volume spiega Il Credo, attraverso 12 schede, ciascuna dedicata a un articolo della professione di fede. La struttura di ogni scheda prevede: la sinossi dei tre testi di riferimento: il Credo degli apostoli, di Nicea-Costantinopoli, di Paolo VI; un riferimento biblico, tratto dal Vangelo di Marco; un breve richiamo alla riflessione dottrinale; un confronto con il pensiero contemporaneo; domande per il lavoro in gruppo; citazioni di approfondimento tratte dal Catechismo della Chiesa Cattolica e dal Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi; una sezione di parole-chiave, per chiarire i termini più significativi.
Note sui curatori
Marco Bracco (Mestre 1951) è sposato, con due figli, impegnato nel mondo della catechesi e collabora da più di 10 anni con la Scuola di formazione biblico-teologica Santa Caterina di Alessandria del Patriarcato di Venezia, a Mestre. È dottorando in teologia presso l’Università Pontificia Angelicum a Roma, con una dissertazione su fedeltà e sacramento del matrimonio.
Renzo Piccolo (1949), sposato con un figlio, proveniente dal mondo della catechesi, dal 1989 collabora con la Scuola di Formazione biblico-teologica Santa Caterina di Alessandria del Patriarcato di Venezia, a Mestre. È presidente dell’Istituto di cultura Laurentianum di Mestre e sta per conseguire la licenza in teologia presso l’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino a Venezia.
Don Gian Franco Mariconti è sacerdote della diocesi di Crema, nato nel 1955 a Monte Cremasco e ordinato nel 1978 da sua eccellenza monsignor Carlo Manziana. Dopo aver completato gli studi in Teologia, Diritto (Pontificia Università Gregoriano) e Pastorale catechistica (Pontificio Ateneo Salesiano), invece di rimanere a Roma per lavorare nella Congregazione della dottrina della fede, in Segreteria di Stato e alla Conferenza Episcopale Italiana, è rientrato in diocesi per dedicarsi, come direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano – Insegnamento della Religione Cattolica e delegato per la cultura, alla formazione dei formatori (sacerdoti, seminaristi, catechisti, docenti di religione, operatori della cultura).
La cultura è ritenuta dall’autore nodo strategico per discernere e coltivare le vocazioni, i carismi, i ministri in una Chiesa di comunione in stato di missione come quella voluta dal Concilio Vaticano II e riproposta oggi, in termini aggiornati, da papa Francesco. Il presente volume dedicato al Credo è frutto di un lavoro durato alcuni decenni.
L'immagine di Mons. Staglianò, vescovo di Noto, che, con tanto di mitra dorata e pastorale canta Mengoni e Noemi durante la celebrazione di una cresima ha fatto il giro del web e dei media tradizionali diventando presto un classico tormentone. La performance canora del presule non è rimasta però isolata, tanto da diventare una precisa cifra comunicativa che il vescovo Staglianò, autore di serissimi testi pubblicati dalle principali case editrice cattoliche italiane, con tanto di studi in teologia alla Gregoriana e in Germania, ha scelto per comunicare direttamente al cuore dei giovani, mai come in questo momento croce e delizia della Chiesa. In questo libro, pensato per un target ampio che va dagli operatori pastorali, alle famiglie, ai giovani stessi, don Tonino (come ancora lo chiama con affetto chi lo conosce da sempre) racconta la sua passione per la musica e per l'educazione dei ragazzi; la sua voglia di andare oltre l'ecclesiale per usare il linguaggio più universale, quello delle cosiddette canzonette che, poi, a rileggerle bene, come fa l'autore in questo libro, non sono poi da considerare in maniera così indulgente ma hanno testi che possono e sanno veicolare verità profonde che, talvolta, non sappiamo più come comunicare. Prefazione di Giovanni D'Ercole.
Il Credo è la professione di fede dei cristiani, ciò che li unisce nella fede e nella vita.
Il Credo o Simbolo di fede viene espresso in due formule: - il Simbolo Apostolico, così chiamato perché è ritenuto il riassunto fedele della fede degli apostoli, è l’antico simbolo battesimale della Chiesa di Roma; - il Simbolo Niceno–Costantinopolitano (quello che di solito si professa nella celebrazione eucaristica) è frutto dei due primi Concili Ecumenici (325-381), e quindi di grande autorità.
Il paginone centrale del poster illustra il Simbolo Apostolico, più adatto alla presentazione catechetica. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: «Recitare con fede il Credo significa entrare in comunione con Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ed anche con tutta la Chiesa».
Il Credo, che abbiamo professato per la prima volta nel nostro Battesimo, è quindi il sigillo della nostra comunione con Dio e con i fratelli. Va recitato, di conseguenza, in spirito di comunione, con attenzione alle parole che pronunciamo ma soprattutto alle Persone a cui ci rivolgiamo.
Cosa ci aspetta dopo la morte? La domanda interessa più che mai l'uomo d'oggi, dopo lo smarrimento e la diffidenza nei confronti delle fedi tradizionali; una domanda dalla quale non si è mai liberato fino in fondo, e dalla quale non ci si può liberare con un sorriso. Scrive san Paolo: "Se abbiamo sperato in Cristo solamente per questa vita, noi siamo da compiangere più di tutti gli uomini".Questo libretto coinvolge il lettore in un viaggio attraverso i primi secoli della Chiesa, ascoltando la voce di catechisti e predicatori, di maestri nella fede cristiana e di grandi martiri sul tema della Salvezza.