
Perché riflettere sull'identità adulta?Perché non si tratta solo di una condizione biografica, ma di una situazione nuova e non scontata che suscita interrogativi su quali possano essere le vie di pienezza della maturità adulta e i percorsi di ricerca di giustizia, di pace, di realizzazione di libertà umana più profonda. Nato da contributi di esperti e professionisti e dall'esperienza associativa dell'Azione Cattolica Italiana, Generazione a Diogneto offre una lettura del mondo adulto a partire da tematiche fondamentali per la formazione: la comunicazione, l'ambito socio-politico, la spiritualità, l'impegno ecclesiale-associativo. La ricchezza dei contenuti e la serietà della trattazione costituiscono una proposta di riflessione interessante per l'adulto attento alla formazione e alla ricerca di una nuova identità e di compiti rinnovati, in questa società di inizio millennio.
Dubbi, angosce, perplessità; o, invece, cieca fiducia nel progresso inevitabile? Sono tanti i sentimenti che proviamo di fronte alla facilità con cui i nostri ragazzi, "i nativi digitali", maneggiano chat, social network, navigano in Internet, si scambiano post e foto. Un modo di comunicare e relazionarsi agli altri che fa loro bene o male? Quali problemi educativi apre? E l'adulto-educatore che ruolo deve svolgere? Interrogativi da prendere sul serio, a casa come a scuola. Ecco allora un prezioso aiuto. Un manuale formato "smart", con situazioni concrete, piste di lavoro, testi di approfondimento per orientarsi nel complesso mondo dei nuovi media e delle sue molteplici sfaccettature. Con l'obiettivo di non fare un passo indietro ma accompagnare le nuove generazioni in un uso consapevole della rete. Perché non basta conoscere lo strumento da un punto di vista tecnico: i "buoni navigatori" sanno ascoltare, interrogarsi e, quando serve, fermarsi a riflettere.
Percorso formativo per gruppi Adulti
Itinerario formativo e missionario "a misura di adulti", adatto per le diverse età e condizioni di vita per aiutare a formare laici che sappiano vivere, in modo autentico e originale, la propria esperienza cristiana nella vita quotidiana, dentro una storia e un'umanità che coinvolgono.
Il sussidio è articolato in cinque tappe, che aiutano ad entrare dentro le vicende di Marta e Maria, del Vangelo di Luca, che propongono due aspetti che spesso convivono dentro di noi: il desiderio di ascoltare riempendo il cuore della Parola del Maestro e l'urgenza delle cose da fare che spesso ci affannano.
Materiali multimediali di approfondimento sono offerti sul portale della formazione www.parolealtre.it
Un libro che aiuta a fare chiarezza sul senso e sul percorso delle adozioni, attraverso testimonianze dirette e riflessioni che spaziano dal campo psicologico a quello teologico. Il libro affronta sia il tema dell'adozione nazionale che quello dell'adozione internazionale. Fornisce tutte le informazioni pratiche sulle procedure, ma non si limita a informare: è anche un testo che forma al giusto approccio a questo percorso. Si dice che l'adozione sia l'incontro di due mancanze: quella di un bambino senza genitori e quella di una coppia che non può avere figli. Una limitazione biologica spinge la coppia a cercare modi alternativi per soddisfare il proprio bisogno di avere bambini. Tuttavia l'istituto dell'adozione risponde fondamentalmente al bisogno del minore di vivere in una famiglia che lo accolga e lo ami, e non a quello dei genitori di avere un figlio. È infatti diritto del bambino vivere con una mamma e un papà che sappiano curarlo, proteggerlo, dargli sicurezza e affetto, e proporsi come figure in grado di aiutarlo a elaborare e riparare le sue ferite.
Da tempo si stanno diffondendo varie modalità di avere un figlio che prescindono dalla relazione fra due genitori naturali, mediante tecniche di laboratorio che combinano i gameti maschili e femminili ricevuti da varie persone. Ci si chiede allora: in queste condizioni, chi o che cosa genera un figlio? Chi è 'genitore'? Lo è chi dona il materiale biologico, o lo sono i tecnici del laboratorio, o chi si assume il compito di prendere con sé e allevare il nascituro? La risposta, dice Donati, deve essere data dal punto di vista del figlio, e non solo dal lato della genitorialità. L'identità personale del figlio giace nella relazione fra coloro che lo hanno generato. Chi genera non sono gli individui come tali; chi genera è la loro relazione. Questo è il punto che bisogna comprendere. Ciò che qualifica come umana la generazione di un figlio è la struttura uomo-donna e la qualità intersoggettiva di quella relazione.
Può uno sguardo diverso permettere a una persona di riscoprire il proprio valore, la propria dignità, così da aprirsi alla speranza di una vita migliore e diventare protagonista di sviluppo? Le testimonianze raccolte in queste pagine, frutto di decine di interviste a responsabili di opere e a persone che in essi si sono imbattute, trasudano di una sorprendente positività. In contesti segnati da povertà, abbandono, violenza e rassegnazione, emerge la gratitudine per un incontro che ha ridestato e cambiato la loro vita, segnando un prima e un dopo. Queste storie "dell'altro mondo" hanno un valore paradigmatico. Esse fanno vedere che la presenza di Cristo attraverso volti umani offre prospettive di una vita migliore e che l'educazione è decisiva per rigenerare l'umano. "Lungo il percorso in Kenya, Ecuador e Brasile abbiamo chiesto: 'Quale metodo avete usato per cambiare la vita degli altri?'. Molto spesso abbiamo ottenuto la stessa risposta, semplice: 'Ho cambiato me stesso'". (John Waters)
? ancora possibile diventare cristiani nelle nostre parrocchie? La riflessione prende avvio dalla convinzione che la presenza dei laici cambia il volto consueto di una parrocchia e contribuisce a renderla missionaria. E non si tratta tanto di pensare all'impegno operativo dei laici, al contributo che essi possono dare alla pastorale, ma alla loro presenza in quanto laici, alla loro fede, esercitata con maturità e con stile adulto. Il testo racconta come la fede dei laici renda missionaria la parrocchia e non tanto di come una parrocchia missionaria necessita della maturità della loro fede. ? un punto di vista non scontato per accostare in modo nuovo, profondamente conciliare e attuale, la riflessione stessa su un modello di parrocchia che promuova l'iniziazione cristiana e coinvolga la famiglia. Generare alla vita e alla fede desidera innescare spazi e occasioni di dibattito nelle associazioni parrocchiali sulla responsabilità della comunità cristiana e dell'Azione Cattolica in essa, nei confronti delle generazioni più giovani.
La proposta mira a formare delle équipe di pastorale battesimale all'interno delle parrocchie. Si articola in cinque incontri, che attivano un processo dinamico per coinvolgere i partecipanti nella propria esperienza di credenti e nel proprio ruolo di accompagnatori delle famiglie che chiedono la celebrazione del Battesimo per i figli. La modalità di lavoro è quella del laboratorio. La struttura di ogni incontro prevede che dopo la preghiera e la presentazione iniziale si parta da una provocazione (Ascoltare l'esperienza). Segue un breve intervento che dona alcuni contenuti di tipo antropologico, biblico-teologico, catechistico sull'argomento (Approfondire). Infine vengono offerti input di lavoro per trovare indicazioni pratiche di accompagnamento (Ritornare all'esperienza). L'incontro si chiude con un "compito per casa" (Schede metodologiche) e una breve preghiera. L'insieme è arricchito da una scheda (Diario del mio cammino formativo) che aiuta a riflettere e fissare i propri apprendimenti o i dubbi e le difficoltà incontrati.
Dopo "Educare al femminile e al maschile" (scritto a quattro mani con Marco Scicchitano) e il recentissimo "Nati per essere liberi", torna Tonino Cantelmi con un breve glossario per muoversi meglio nel vasto e complesso mondo della teoria del gender, attualmente al centro di accesi dibattiti in ambito sociale e, in particolare, scolastico ed educativo. Che cosa sono: il gender, l'identità di genere, l'orientamento sessuale, il transessuale ecc.? Questi termini e tanti altri simili, spesso, sono usati anche impropriamente generando un'enorme confusione e incomprensione tra gli interlocutori e tra gli operatori. Il libricino intende fare chiarezza su questi termini, per aiutare le persone interessate a usare un linguaggio aggiornato e corretto e, al tempo stesso, far comprendere il tentativo oggi in atto di negare la differenza e la radice sessuata dell'identità personale. Perché, come afferma l'autore: "appare evidente che uno dei fenomeni alla base della crisi della relazione interpersonale è costituito proprio dalla rinuncia all'identità sessuale e al ruolo sessuale, in favore di un'assoluta fluidità dell'identità stessa e dei ruoli, con la conseguente rinuncia alla responsabilità nella relazione e alle sue caratteristiche generative".
In famiglia è una collana sul tema dell’educazione dedicata ai bambini da 0 a 6 anni. Ogni libro affronta un particolare aspetto del comportamento del bambino colto nella quotidianità della vita familiare e dà indicazioni preziose su come capire questi "segnali non verbali".
In tutti i libri il testo è arricchito da una serie di esempi - tratti dell’esperienza "sul campo" degli autori, pedagogisti e psicologi - per esporre con chiarezza e concretezza le diverse modalita di approccio e mettere in luce le ragioni di successo o di insuccesso.
La gelosia dei bambini spesso sconcerta. Eppure si tratta di un sentimento normale per chi si affaccia alla vita. Anzi è un passaggio fondamentale per riuscire ad aprirsi agli altri. E' importante quindi che il bambino possa esprimere la sua gelosia per imparare a superarla. Con passione e competenza l'autrice parla dei rapporti familiari avvelenati dalla gelosia e suggerisce il modo perché ognuno possa trovare il proprio giusto posto in famiglia.