
Le nostre esperienze affettive sono fatte di fragilità e presentano ferite. Eppure l'immaginario amoroso si nutre di ideali di perfezione ed armonia. Lo scarto tra realtà vissuta e l'ideale perseguitato suscita inevitabilmente sensi di colpa e dolorose frustrazioni. Occorre riconciliarsi con le imperfezioni della relazione di coppia, poiché la vita, quella vera, è fatta anche di fragilità e fallimenti, di incomprensioni e di silenzi. E, a dispetto di quanto normalmente si pensa, la Scrittura non demonizza questo vissuto arrivando persino a tessere l'elogio dell'amore imperfetto. Rispetto al modello unico della perfezione, narrato con toni epici ed ascoltato con orecchi intransigenti, la narrazione biblica introduce il lettore in un mondo plurale, dove l'amore viene declinato nelle diverse stagioni e situazioni di vita e raccontato senza censure.
«L'immaturità è un elemento essenziale della salute dell'adolescenza». Vorrei essere subito chiaro: le continue lamentele sull'immaturità dei nostri ragazzi sono lo specchio di una società che non ha più tempo, non possiede lo spazio dell'attesa, dell'incontro, dello stupore. Questo periodo è invece una parte importante dello scenario evolutivo della persona, perché contiene le caratteristiche più eccitanti del pensiero creativo, dei sentimenti freschi e innovativi, delle idee per una nuova vita.
Essere padre è un'esperienza che pone ogni uomo di fronte a un bivio, un evento che ha la capacità di trasformare la vita nella quotidianità e anche nei pensieri, nelle profondità dell'animo, nel proprio mondo interiore, obbligando gli uomini a interrogarsi sul senso dell'esistenza. Il libro vuole prendere per mano i papà, per invitarli a riscoprire l'avventura emotiva che accompagna l'esperienza della loro paternità; non vuole insegnare a "fare il padre" ma aiutare a essere padri, guidando ogni uomo a comprendere i dubbi, le paure e le emozioni che possono mandarlo in crisi, proprio quando la vita lo mette di fronte all'esperienza che più è in grado di completarlo e renderlo uomo: la paternità, appunto. Nella seconda parte del volume trovano spazio filastrocche e poesie, pensate per assecondare la dimensione più emotiva dell'uomo che è padre, per aiutarlo ad amare il proprio bambino, ritrovando dentro di sé il bambino che è stato. "Crescerai e invecchierai e ti troverai a scoprire di avere un figlio che ti farà da padre e così facendo ti aiuterà a capire che padre sei stato per lui".
Il testo coglie una sollecitazione tanto cara al cardinale Tettamanzi e sempre più urgente nella nostra società: l’importanza di una verifica coraggiosa sugli «stili di vita» che caratterizzano i nostri vissuti personali, familiari e delle nostre comunità, sottolineando il fatto che una testimonianza credibile del Vangelo oggi non può prescindere da scelte concrete di «sobrietà» che aprono la strada alla «solidarietà». Prendiamo atto, allora, che è tutta una «questione di stili», cioè di modi di essere sobri e solidali. L’icona alla quale ci ispiriamo è quella del «buon samaritano», guardando la quale vogliamo fare un percorso al contrario, un percorso in salita: mentre «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico», noi vogliamo provare a risalire quella strada a ritroso, cioè da Gerico a Gerusalemme, alla ricerca di nuovi stili di vita, verso una Gerusalemme fatta di case che sappiano condividere amicizia e infondere fiducia a vicini e lontani, dove le nostre famiglie siano, almeno per uno dei tanti malcapitati della storia, «il tempio di Dio che offre bellezza e protezione».
Il ruolo del padre si è allontanato drasticamente nel corso di una sola generazione dal modello mutuato dalla tradizione, talvolta rischiando di scivolare verso la figura un po' grottesca e un po' paradossale del "mammo". In realtà, questi "nuovi padri", privi di modelli passati cui ancorarsi, avvertono sempre più netto il bisogno di disegnarsi una nuova identità, che non sia una semplice deriva al maschile delle pratiche di comune appannaggio femminile. Questo libro, adottando l'espediente narrativo della restituzione del vissuto, anche emotivo, del diventare padri, informa sulle dinamiche individuali e di coppia determinate dalla genitorialità, fa riflettere su ciò che questa straordinaria esperienza comporta, suggerisce dei modi di interazione per trame il meglio, esplorando l'arco di tempo che va dal concepimento al primo anno di vita del figlio. Il racconto in prima persona, dal tono leggero e funzionale a favorire la dinamica del rispecchiamento da parte del lettore, si alterna a schede informative o d'approfondimento su temi specifici, che danno sostanza, supporto scientifico e conoscitivo a ciò che viene, in forma leggera e coinvolgente, veicolato altrimenti dalla narrazione. Dedicato alle future madri, che vorrebbero avere le idee più chiare di cosa passa per la testa dei futuri padri, e ai futuri padri che desiderano una "chiave di lettura" al maschile delle loro compagne, del nuovo venuto e di sé stessi.
Questo libro narra la storia di un lungo lavoro. Narra le storie di vita di chi ha deciso di percorrere quella strada ripida e stretta, a volte sassosa che conduce alle soglie dall'anima. In questo libro ci sono le tracce di questo cammino: il cammino che il Centro di Consulenza per la Famiglia ha percorso insieme alle persone, dall'inizio del suo operare in quei lontani anni Ottanta, fino ai nostri giorni. Questo libro fa sentire la voce di chi lavora al Centro di Consulenza per la Famiglia. La voce dei professionisti, ma anche la voce di tutte le persone, dei gruppi, delle coppie, dei ragazzi, dei bambini, che sono passati per il Centro, che si sono fermati per "riposare" un po', per recuperare energie, per rispolverare significati perduti, per poi continuare autonomamente il proprio tratto di strada, cambiati rispetto alla richiesta iniziale. Questo libro rappresenta un cammino. Non lineare ed esplicito, ma simbolico: che dalla solitudine conduce al confronto e alla relazione, che dall'oscurità rappresentata dal peso dell'incertezza, conduce al chiarore della comprensione.
La relazione matrimoniale continua ad essere segno reale ed efficace dell'alleanza tra Cristo e la Chiesa anche là dove ci sono difficoltà, crisi e nel caso estremo anche la separazione.
Si ha un bel dire che «in amore non si fanno conti»; i legami affettivi sono tutti tessuti attorno a regali, debiti, lealtà, difficili da equilibrare tra chi dona, coloro cui tutto sembra dovuto, coloro che non devono nulla a nessuno...
Un libro sorprendente, nuovo, senza peli sulla lingua, che mette a fuoco i conti da fare in famiglia tra genitori e figli tra fratelli e sorelle tra mariti e mogli.
Un libro destinato a un ampio pubblico.
Autore
Nicole Prieur è psicoterapeuta di formazione filosofica. Madre e nonna, abbina l’esperienza personale a un lavoro profondo di decostruzione dei luoghi comuni sul tema della famiglia, della coppia e dell’educazione.
Jeanine Solotareff ci conduce alla scoperta di un mondo straordinario, quello della voglia di esistere in sincerità innanzitutto con se stessi: liberi dalla vanità, dal bisogno di essere perfetti, dalle menzogne che quotidianamente ci raccontiamo per sentirci all’altezza di un sogno; liberi, perché l’armonia del nostro vivere possa davvero realizzarsi e, cosa ancor più straordinaria, realizzarsi nella vita a due, fino a che morte non ci separi.
Dalla passione dell’innamoramento fino alla quotidianità della vecchiaia in coppia, questo libro descrive le tappe e i meandri del cammino a due senza negare le difficoltà, ma non cedendo mai a uno psicologismo banale. La vita a due è una costruzione d’amore che inizia con la sessualità e l’eros e cresce nel lavoro quotidiano dell’integrazione dell’amore in una forma superiore di comprensione di sé, dell’altro e del valore della differenza tra i due.
Destinatari
Coppie e formatori per coppie, psicologi, terapeuti.
Autore
Jeanine solotareff, psicologa, allieva di Paul Diel per quindici anni, in Francia ha pubblicato vari libri, tra cui "Le symbolisme dans l’évangile de Jean e Le symbolisme dans les rese". Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.
Contenuto
Un libro che aiuta ad affrontare con dolcezza la soglia dei sessant’anni: tempo di bilanci e cambiamenti radicali. È l’occasione per ritornare in se stessi, vivere una maggiore libertà e riscoprire la vita di coppia. Jacques Gauthier invita a staccarsi dal superfluo per affrontare meglio l’essenziale, a trovare la quiete dell’anima, ad accettare il passato, accogliere la fragilità e riconoscere le debolezze. Affronta sia gli inconvenienti derivanti da andropausa e menopausa, sia l’eventuale recupero del rapporto con Dio e con i nipoti. Ogni capitolo si conclude con una poesia. A tutti coloro che temono questa età della vita, l’autore propone una vera e propria arte di vivere nel presente.
Destinatari
Per chi vive questo momento di passaggio, e anche per chi ha accanto un sessantenne.
Autore
Jacques Gauthier, laico e padre di famiglia, docente universitario e poeta, è originario del Quebec e vive vicino a Ottawa. Predicatore di ritiri spirituali, cronista per la rivista «Prier», collaboratore del «Prions en Église» canadese, ha pubblicato circa cinquanta opere, tra cui La crisi dei quarant'anni (2001), Se purifier pour renaître e i quattro volumi della collana «I percorsi della preghiera» presso le Edizioni Messaggero Padova.
Una mappa tematica dell’educazione affettiva, che, senza la pretesa di produrre un percorso pedagogico sistematico e integrato, presenta alcuni aspetti del “discorso sugli affetti” che riguarda gli adolescenti.
L’autore affronta il tema dell’affettività, intesa come la capacità di comunicare e ricevere amore negli adolescenti dai 12 ai 18 anni. La dimensione affettiva racchiude e integra corporeità e genitalità, spiritualità ed emotività, intelligenza e comunicazione, e, di fatto, poiché rappresenta la “struttura portante” della persona, nell’educazione affettiva si gioca lo sviluppo e la formazione di bambini, ragazzi e adolescenti.
Questo libro conclude una “miniserie” di volumi comprendente i già pubblicati L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni e L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni.
Massimo Bettetini è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Collabora con riviste pedagogiche, ha vinto premi letterari nazionali e internazionali ed è autore di libri di racconti per bambini, biografie e testi divulgativi di psicopedagogia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Che fine ha fatto Peter Pan? L’ascolto del bambino giocando in famiglia (2005) e Amici pelosi e altre bestie. La forza educativa degli animali (2006), L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni (2007), L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni (2008). Ha curato la collana «L’arte di educare» uscita con il periodico Famiglia Cristiana nell’autunno 2009 e su Facebook è il responsabile di «Essere genitori», la pagina del noto social network aperta in occasione del lancio della collana e che ha quasi 22.000 iscritti.
destinatari
Genitori, educatori e adolescenti all’interno di un gruppo formativo.
Il presupposto alla base di questo libro è che le quattro stagioni della natura (inverno, primavera, estate, autunno) presentano un'analogia con i cambiamenti che si verificano nel matrimonio. La prima parte dell'opera descrive e spiega le quattro stagioni del matrimonio e aiuta ogni coppia a identificare la stagione che sta attraversando. Nella seconda parte l'autore presenta sette strategie pratiche per gestire emozioni, atteggiamenti e azioni per passare da una stagione all'altra. La terza parte risponde ad alcune domande specifiche sull'argomento. Infine, una "guida" per utilizzare il volume in gruppo.