
Il volume contiene il testo del Messaggio del Santo Padre Francesco in occasione della celebrazione della sesta Giornata Mondiale dei Poveri.
La riflessione di Guardini sulla vita morale e le sue strutture si è svolta sempre in feconda osmosi con quella sulle forme dell'impegno intellettuale, sulle manifestazioni della fede, sulla partecipazione liturgica, sui fenomeni culturali come visioni del mondo, sulle grandi svolte dello spirito nella storia. Anche queste meditazioni non escludono agganci alla filosofia, alla teologia, alla scienza delle religioni. Il discorso non è quindi puramente esortativo e 'moralistico'. Vi si annoverano invece pagine tra le più nitide e profonde stese dall'Autore, con anticipazioni geniali sul divenire del costume del nostro tempo. L'accettazione o accoglienza, la pazienza, la giustizia, il rispetto, la fedeltà, la singolare virtù ch'è l'assenza di intenzioni o propositi, la quale potrebbe equivalere all'autentica 'gratuità', l'ascesi, al di là dei sospetti psicanalitici, il coraggio, la bontà, la comprensione, la cortesia, di cui è fatta una garbata apologia in uno spietato esame delle ragioni del suo attuale declino, la riconoscenza, il disinteresse, il raccoglimento, il silenzio: 'virtù' che - indagate a un livello apparentemente soltanto di convivenza umana dignitosa e riguardosa si svelano, nella Postilla, tessere d'un mosaico il cui disegno segreto è la giustizia davanti a Dio.
Il volume che il lettore ha fra le mani ripropone un testo oggi introvabile in cui il compianto cardinale di Milano riflette su uno dei ruoli centrali nella comunione gerarchica della Chiesa, ma anche su se stesso, su quello che era stato il compito pastorale a cui lui, esimio biblista, a un certo punto era stato chiamato. Questa riflessione, utilissima in tempo sinodale, è accompagnata da quella di un altro pastore amatissimo, Papa Francesco, che, come Martini, ha avuto formazione gesuitica e consegna a sua volta al lettore pagine che permettono di approfondire il tema del legame tra vescovo e popolo dal punto di vista prettamente pastorale, quello che al Papa sta da sempre a cuore. Queste intensissime pagine, dense, capaci di guardare alla Chiesa sia nella sua forma istituzionale che profetica, si propongono oggi quale cammino di speranza, in questo tempo in cui spesso si parla di sinodalità e altrettanto spesso si mette in crisi il rapporto gerarchico-pastorale nella Chiesa. Crediamo che questa operazione editoriale possa permettere una ripresa e rilettura di un ministero che dalle origini stesse della Chiesa ci è consegnato e che può esistere solo grazie a un legame intenso tra il popolo di Dio e coloro che sono chiamati a guidarlo.
«Il pensiero di Francesco, letto dalla ricerca di Monda, trova la "messa a fuoco", il discernimento e il chiarimento proprio nella tensione aperta e drammatica, e dunque nella trama della Storia, e delle storie e racconti che vi sono compresi. Il racconto scelto in questo libro è quello del popolo, un mito antico e forse dimenticato: la trama di quella storia si è sfibrata, soprattutto in Occidente. Nel volume però non si propone una toppa, un "rammendo", come direbbe il Papa, ma si intravede e si racconta una nuova tessitura, una nuova trama: si prosegue il racconto, si abita la Storia». Antonio Spadaro «L'Autore focalizza un aspetto di cui si è parlato spesso non in modo approfondito, ma su cui è importante invece soffermarsi. Aggiunge così un capitolo non solo alla conoscenza delle idee di Bergoglio, ma anche alla riflessione generale sul mondo contemporaneo, sull'idea di nazione e di comunità dei popoli. Questo libro è un contributo originale, che fa pensare e che arricchisce il dibattito, ponendo papa Bergoglio come un interlocutore per tutti, cioè per chi voglia pensare il futuro in modo aperto e per chi senta che stiamo andando verso il domani un po' come ciechi che hanno l'illusione di vedere o come persone (governi, popoli, decisori) troppo trascinate da processi incontrollati». Andrea Riccardi
Il volume propone il tema dell'amore per la famiglia, attraverso i testi delle Catechesi sulla famiglia di papa Francesco, frutto della sua amorosa e appassionata "contemplazione" della famiglia umana nella sua dimensione vocazionale e condizione esistenziale. A partire dalla famiglia di Nazaret, Francesco, con la sua narrazione sempre pertinente ed empatica, ci fa attraversare le identità dei protagonisti (madre, padre, figli, nonni, zii...), le reciproche interrelazioni e le responsabilità in ordine alla vita familiare, al compito formativo in rapporto alla società, alla cura del creato e ai valori, senza tralasciare gli aspetti "critici" con i quali fare i conti giorno per giorno. Ne risulta un affresco che attira e coinvolge la più variegata audience sul tema "famiglia", ritenuto dal Papa urgente e fondamentale per l'umanità. Il volume è arricchito dal commento di Mimmo Armiento che tesse, sullo sviluppo dei contenuti delle Catechesi di Francesco, un approccio alla bellezza e importanza della famiglia, nella vita umana, a partire da "Un sorriso...", ritenuto dall'Autore «nutrimento della coppia e grembo da cui nasciamo...»
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Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini.
Tutto ciò che ci fa bene e ci dona nuova energia. Questo nuovo libro del monaco tedesco Anselm Grün, è davvero unico. Si tratta di un coaching sui problemi che assillano la vita quotidiana di ognuno di noi, corredato da esercizi pratici e rituali che ci aiuteranno a evitare e risolvere ogni tipo di stress piccolo o grande che sia. Spesso a provocare stress sono eventi apparentemente inevitabili. Tuttavia possiamo imparare a contrastare questo stress. Quando arriviamo alla fine dei miei corsi - scrive Padre Anselm - spesso i partecipanti mi chiedono: "È stato tutto molto bello. Ma come posso riportare nella mia vita di tutti i giorni, quello che ho vissuto qui?" In questo libro ho cercato di offrire risposte concrete a questa domanda.
"L'invidia, pur essendo catalogata fra i sette vizi capitali dalla grande tradizione spirituale, non viene comunemente considerata nella sua gravità abissale e nei suoi effetti devastanti sulla condizione umana. Il primo peccato dell'umanità decaduta è stato un delitto commesso sotto la spinta di questo veleno mortale. Per invidia, infatti, Caino uccise il fratello Abele e da allora il fiume straripante della violenza ha inondato la storia dell'uomo, penetrando ovunque nei rapporti personali, familiari e sociali, infestando i vari ambiti della vita quotidiana. La Bibbia non esita a scavare a fondo negli abissi dei cuori, presentandoci dei personaggi impossessati dal demonio dell'invidia, che non retrocedono dinanzi a nessun delitto. L'invidia ha avuto un'origine tenebrosa: prima che l'uomo facesse il suo ingresso sul palcoscenico del mondo era già stata protagonista di una catastrofe irreparabile, quando l'angelo più luminoso - Lucifero - ha desiderato impossessarsi della gloria divina del suo Creatore, trasformando se stesso in un demonio e inquinando l'opera mirabile di Dio. Ma invano l'angelo ribelle, in questo passaggio storico nel quale gli è concesso di essere sciolto dalle catene, cerca di riprendersi il dominio sull'umanità, illudendola di sedersi sul trono di Dio. L'invidia, mai doma e mai estinta, cerca di rialzare la testa, ma l'umiltà, il perdono e l'amore vinceranno la grande battaglia" (Padre Livio).
Il volume propone la rivisitazione di alcune parole chiave del discorso economico attraverso la prospettiva etica maturata nel contesto di The Economy of Francesco, a partire dal suo sviluppo nel 2020. Le riflessioni di giovani ricercatrici e ricercatori che partecipano al movimento internazionale EoF invitano i lettori a confrontarsi con gli strumenti concettuali alla base del pensiero economico dominante, ripensandoli in forme etiche, inclusive e pluraliste ispirate dall'esortazione mistica ricevuta da Francesco d'Assisi - va' e ripara la mia casa.
Ha senso il modo in cui vivo? Come raggiungo la sintonia con me stesso? La mia vita sta riuscendo? A domande del genere Anselm Grün risponde non con dogmi o consigli astratti, ma con le storie tratte dalle grandi religioni del mondo. «Anche quando, in un primo momento, ci spiazzano, i racconti sono una via al nostro cuore e vogliono aprirlo a una realtà più grande. Il cuore, per gli antichi, è il centro dell'essere umano, in cui pensieri e sentimenti coincidono. Le vie lungo le quali le storie ci portano appunto ad avere la percezione di noi stessi sono spesso paradossali. Mettono in discussione anche noi, abituati a sistemarci comodamente in determinati schemi spirituali e psicologici. Ma proprio questa messa in discussione fa sbocciare il frutto della vita riuscita, perché maturi in noi il frutto divino». Sono tutte storie che portano dritte al nostro cuore. Che ci mettono in contatto con i nostri desideri e le nostre aspirazioni più profonde, offrendo una prospettiva sorprendentemente nuova sul nostro cammino.
Orgoglio contro umiltà: è la grande battaglia che ognuno di noi è chiamato a combattere nel proprio cuore. In questo nuovo volume, il Card. Angelo Comastri ci offre preziosi e saggi consigli affinché in questa lotta a prevalere sia l'umiltà. Come emerge dalle tante e significative testimonianze riportate nel testo, l'umiltà è la virtù degli intelligenti, mentre l'orgoglio è il comune difetto degli stupidi e dei presuntuosi. Le persone intelligenti infatti capiscono che il limite appartiene all'umano e ritengono l'orgoglio semplicemente ridicolo. Il grande filosofo e matematico Blaise Pascal affermava: «L'ultimo passo della ragione è quello di riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano». Scegliamo allora l'umiltà come stile di vita, perché ci fa aprire il cuore a Dio e ci fa tendere le braccia verso di Lui per aggrapparci all'unica Roccia che non traballa e all'unico Amore che non tradisce. In un mondo in cui sovrabbondano i ciarlatani dell'umiltà, questo libro ci esorta ad essere umili veri.