
«La storia di don Giussani è così significativa, perché ha vissuto le nostre stesse circostanze, e ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi, ha dovuto fare lui stesso il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere» (Julián Carrón). Le circostanze che ha attraversato e le persone incontrate sono state decisive per il delinearsi della vocazione di don Luigi Giussani: i suoi genitori, i professori e i compagni del Seminario, le sue letture, il sacerdozio, i primi giovani conosciuti in confessionale o in treno, l’insegnamento, le incomprensioni e i riconoscimenti, la malattia. Don Giussani ha sempre considerato il cristianesimo come un fatto, un evento reale nella vita dell’uomo, che ha la forma di un incontro, invitando chiunque a verificarne la pertinenza alle esigenze della vita. Così è stato per i tanti ragazzi e adulti di tutto il mondo che hanno riconosciuto in quel prete dalla voce roca e attraente non solo un maestro dal quale imparare, ma soprattutto un uomo col quale paragonarsi, un compagno di cammino affidabile per rispondere alla domanda: come si fa a vivere? Oggi uno di quei “ragazzi”, che con lui hanno percorso un tratto importante della loro vita e continuano a seguire ciò che egli stesso seguiva, prova a raccontare chi era e come ha vissuto don Giussani attraverso molti documenti inediti. Nasce così questa biografia che, oltre a ricostruire per la prima volta la cronaca dei giorni del fondatore di Comunione e Liberazione, offre ai lettori il segno della sua eredità per la vita delle persone e della Chiesa.
Con il suo emozionante percorso di fede, Carlo Maria Martini è stato uno dei più coraggiosi interpreti del ruolo della Chiesa nella modernità, capace di parlare in ugual modo ai credenti e ai non credenti. In questo volume, che raccoglie le ultime riflessioni del cardinale sull’attualità e le grandi questioni che interrogano l’animo umano – dalla morte all’esistenza di Dio, dal dolore al significato del vivere – Carlo Maria Martini ascolta e interpreta le incertezze e le paure di ognuno di noi davanti alle trasformazioni del mondo contemporaneo, fornendo parole di speranza e possibili risposte con il sostegno delle Sacre Scritture. Ne scaturisce un dialogo con il lettore intimo e intenso che, condotto con la consueta semplicità e immediatezza a cui il cardinale ci ha abituati nella sua lunga attività pastorale, indica la via di un cammino condiviso, un percorso comune in cui la fede abbraccia e sostiene la realtà del quotidiano.
La parola di Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, illumina la questione sociale. Riflettere sul destino di una comunità significa partire dalla visione consapevole di un mondo animato da tensioni e disuguaglianze. Nulla si può fare contro questo stato di cose senza una salda memoria delle proprie radici, perché il viandante deve sempre verificare dove si trova, da dove arriva e dove si sta dirigendo. Si tratta, ci dice il Papa, di “creare il cammino”. Per fare questo dobbiamo, in uno sforzo comune, superare lo sradicamento, recuperare le certezze e soprattutto avere coraggio di fronte al futuro. Quella che ci propone Papa Francesco è una “cultura dell’incontro”, un progetto da vivere e sentire insieme. Una grande idea di solidarietà anima la voce di questo Papa. Umilmente, come mai è stato fatto prima di lui, egli ci invita a prendere coscienza del senso originario della spiritualità cristiana, e a capire che “se vogliamo provare a dare un contributo alla nostra patria non possiamo perdere di vista nessuno dei due poli: quello utopico e quello realistico, perché sono entrambi parte integrante della creatività storica”.
Questo libro è un intervento coraggioso di Papa Francesco per invitare tutti i lettori a intraprendere un percorso di crescita, a compiere una “azione collettiva di creazione storica”: il primo passo per diventare “uomini nuovi” che sappiano percorrere la strada della vita avendo ben in mente la mèta. La creatività, infatti, non nasce per Papa Francesco dal nulla, ma è una tensione costante fra novità e continuità. L’utopia allora (ed è una parola centrale nel pensiero di questo Papa) diventa la speranza stessa all’opera, nel vivo della quotidianità. Nel libro sono presenti anche una serie di proposte sul lavoro personale e di gruppo, richiami precisi alla storia e alla tradizione cristiana attraverso il pensiero di Sant’Agostino e le Scritture stesse. Tutto si armonizza intorno a un assunto coraggioso che è poi l’invito essenziale rivoltoci: “Ciò che vedi non è tutto ciò che c’è.” La storia di oggi e di domani siamo noi, e Papa Francesco torna a dircelo con chiarezza e semplicità profetica.
Questo è un libro rivolto ai giovani – e a chi con loro dialoga ogni giorno: i genitori, gli insegnanti – per invitarli ad affrontare le sfide della nostra cultura dominata dall’indifferenza e dalla superficialità causate da una errata visione dello sviluppo tecnico di oggi. Un libro per orientarsi nella vita quotidiana, suggerendo ai giovani, e non solo a loro, nuove possibilità, nuovi valori e nuovi modi di vivere. Le idee di Papa Francesco sono sempre più mirate, precise, e colgono l’essenziale. Qui si parla di speranza, di solidarietà, di tolleranza: non parole vuote, ma realtà di vita intersoggettiva da calare nella pratica educativa, nella preghiera comune e individuale. Per essere, evangelicamente, operatori di pace, bisogna cominciare a rinnovare se stessi, e poi volgersi fuori di sé, alla scoperta dell’altro. Qualunque progetto educativo parte da qui, spiega Papa Francesco. Questa è la sfida del momento. Da raccogliere nello spirito della sequela di Gesù, ossia di colui che osò per tutti.
La Giornata Mondiale della Gioventù, tenutasi quest'anno a Rio de Janeiro, lascia un ricordo indelebile: tre milioni di giovani sulla spiaggia di Copacabana per l'incontro con Papa Bergoglio. Neppure in occasione del Capodanno carioca si era vista così tanta gente e così piena di entusiasmo. La ricostruzione del grande raduno cattolico, con momenti che valgono un concilio, attraverso le immagini e le voci impresse dai giovani nei social network, le parole di Francesco, le analisi degli osservatori: dal flash mob dei vescovi alla visita nella favela di Varginha, dall'incontro del Pontefice con i politici alle metafore calcistiche, dai timori per la sicurezza del Papa alla festa continua con i popoli del Sud America.
"Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell'infanzia di Gesù. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola "sala d'ingresso" ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesù di Nazaret. Qui ho ora cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, ciò che Matteo e Luca raccontano, all'inizio dei loro Vangeli, sull'infanzia di Gesù. Un'interpretazione giusta, secondo la mia convinzione, richiede due passi. Da una parte, bisogna domandarsi che cosa intendevano dire con il loro testo i rispettivi autori, nel loro momento storico - è la componente storica dell'esegesi. Ma non basta lasciare il testo nel passato, archiviandolo così tra le cose accadute tempo fa. La seconda domanda del giusto esegeta deve essere: è vero ciò che è stato detto? Riguarda me? E se mi riguarda, in che modo? Di fronte a un testo come quello biblico, il cui ultimo e più profondo autore, secondo la nostra fede, è Dio stesso, la domanda circa il rapporto del passato con il presente fa immancabilmente parte della stessa interpretazione. Con ciò la serietà della ricerca storica non viene diminuita, ma aumentata. Mi sono dato premura di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con ciò sono ben consapevole che questo colloquio nell'intreccio tra passato, presente e futuro non potrà mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico." (Benedetto XVI)
Biografia illustrata di papa Francesco, attraverso brevi capitoli narrati in prima persona. Dai suoi primi gesti e frasi come pontefice si risale agli episodi della sua vita più accattivanti per i bambini (la passione per il calcio, la presenza nelle periferie, i baci ai piccoli e ai malati...) che dimostrano la sua costante coerenza di fede e di stile da Buenos Aires a Roma.
Autore:
Gianni Albanese
Missionario comboniano, originario del Salento. Già direttore del "PM - Il Piccolo Missionario" e con esperienza di missione nella RD Congo, vive attualmente a Roma.
«Chi, come me, ha conosciuto bene Jorge Mario Bergoglio prima che fosse scelto dalla Provvidenza divina a svolgere il servizio di Vescovo di Roma [...] sa che Dio non sbaglia mai e che ci ha dato il Santo Padre di cui avevamo bisogno. [...] Molto si è scritto, molto si è detto su papa Francesco, ma il lavoro di mons. Michele Giulio Masciarelli è uno dei migliori che ho potuto trovare in questi mesi. [...] L’equilibrio e l’intelligenza di far spazio alla sua sensibilità artistica, la quale si concretizza in 13 poesie che scandiscono il testo, il ricorso agli echi della tradizione patristica e della riflessione teologica fanno di questo libro quasi un piccolo trattato di “Assiologia della fede”. Così che la lettura di esso, oltre a essere piacevole, interroga, stimola, obbliga a riflettere. [...] Non è facile scrivere su qualcuno che ogni giorno sta lasciando una traccia, ma mons. Masciarelli, come un vero “archeologo della carità”, ha saputo trovare le impronte di luce, di bontà, di spirito evangelico che il Papa imprime con i suoi gesti e con le sue parole: sono le impronte create da un Discepolo che conosce bene e segue con fedeltà il suo Maestro e Signore» [dalla Prefazione].
Il successore di Ratzinger ha subito voluto distinguersi, inaugurare un nuovo modo di presentarsi più vicino alla gente. I media di tutto il mondo ci hanno rimandato le immagini del papa che paga l’hotel, che sale su un’automobile ordinaria, che poi lava i piedi a una ragazza di fede islamica. Ma quanto c’è di vero in questa nuova figura? Nell’era della spettacolarizzazione dei personaggi pubblici, qual è il confine tra la personalità genuina del papa e la sua immagine pubblica? Questo libro racconta i primi atti straordinari del pontificato di Francesco, passando attraverso la storia dell’uomo Jorge Mario Bergoglio. Con lui è davvero finita un’era, è davvero spenta l’aura di sacra distanza attorno al capo della Chiesa cattolica? Un altro eletto al suo posto avrebbe dovuto presentare la stessa immagine? Vaticanista della venezuelana Radio del Sur, Davide Rossi racconta con entusiasmo le novità e dubbi su un papa da cui tutti si aspettano molto.
Il percorso di questo volume intende approfondire il valore della politica, intesa nel suo pieno e vero significato, cioè di azione per il bene comune. Per questo motivo Benedetto XVI la definisce "elevata forma di carità" e, riprendendo l'insegnamento di sant'Ambrogio, indica le due principali caratteristiche che chi si occupa di politica dovrebbe avere: la giustizia e l'amore per la libertà. Come ricorda il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel contributo introduttivo ospitato nel libro "la società italiana sta attraversando una fase di profonda incertezza e inquietudine [...] Abbiamo bisogno in tutti i campi di apertura, di reciproco ascolto e comprensione, di dialogo, di avvicinamento e unità nella diversità".
"Te la senti di accompagnarmi fino alla morte?", aveva detto. "Se ritiene che io sia la persona giusta sì, Padre, anche oltre" (Damiano Modena). Partendo dall'istante in cui il cuore del Cardinal Martini cessa di battere, in una sorta di viaggio a ritroso don Damiano Modena, il suo segretario personale, racconta la lunga storia di "amicizia-lotta" di Martini con il Parkinson. Nonostante la perdita della voce, nonostante non riesca più a camminare, Martini non rinuncia a dispensare parole di coraggio e di speranza a tutti coloro che lo vanno a trovare. Un libro che ci fa scoprire l'ultimo, inedito volto di Martini: uomo di Dio sino in fondo, sino alla fine. Il volume contiene anche il racconto in presa diretta degli ultimi incontri con Benedetto XVI e in esclusiva il documento inedito consegnato da Martini al Pontefice sui mali della Chiesa. Introduzione di Ferruccio De Bortoli. Presentazione di Antonio Sciortino.