
Un'originale interpretazione di "Lettera a una professoressa" che, a mezzo secolo dalla sua uscita, si presta a una rilettura in chiave sociologica. Concetti come "capitale culturale", "ideologia delle doti", "violenza simbolica", "habitus", "codici linguistici", ne costituiscono di fatto la cornice teorica. Depurando il priore di Barbiana dalle incrostazioni ideologiche che si sono andate sommando nel tempo, fino a falsarlo sublimandolo in una icona buona per tutti gli utilizzi, anche politici, sottolineandone l'eccezionale statura ma anche i, sia pur pochi, limiti, se ne ottiene una rappresentazione più vicina alla realtà, inquadrata nell'ambito della Chiesa fiorentina del suo tempo.
Spinto dall'urgenza di affrontare i fenomeni attuali dell'immigrazione e dell'integrazione, Enzo Bianchi cerca nella Bibbia risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. È etico, infatti, accogliere senza poter fornire casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettività e una dignità nel nostro corpo sociale? Partendo dal presupposto che l'accoglienza non è solo soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia "stranieri e pellegrini" che hanno dovuto subire l'ostilità e addirittura la persecuzione, analizza la condizione dello straniero per riscoprire le origini dell'ospitalità e dell'apertura, che sono al centro dell'etica cristiana. "Vedere gli stranieri" non è solo il centro tematico dell'intervento pronunciato da Enzo Bianchi al Senato, contenuto in questa nuova edizione, ma un invito all'ospitalità come dono inatteso. Non solo una condivisione degli spazi, ma una qualità aggiunta ad essi, in una logica di concittadinanza dove l'esigenza principale è imparare a riconoscere il prossimo come valore umano inestimabile.
L'inizio del mondo, del creato e della vita, l'inizio dell'alleanza tra Dio e il Suo popolo nelle parole del Papa. Commentando i primi 11 capitoli della Genesi, il Pontefice sottolinea l'unità tra uomo e creato, che si allarga alla dignità della persona e al rispetto dell'uomo. L'invito a coltivare e custodire non riguarda quindi solo la natura e l'ambiente, ma tutti gli uomini e le relazioni.
Proprio del bellissimo saggio della Weil sull'Ilia-de si presenta qui una nuova versione commentata, oltre allo scritto su Israele e i gentili, al capitolo "Israele" de La pesanteur et la grâce e a tre importanti lettere, inedite in italiano, sulla questione ebraica.
Incontro, confronto pacifico, reciproca conoscenza, senso di fraternità: di tutto ciò sono imperniate le riflessioni di papa Francesco riguardo alla questione del dialogo tra le religioni. Nell'arco del suo pontificato sono stati diversi i momenti in cui il pontefice ha affrontato questi temi il cui approfondimento si rivela estremamente necessario e urgente oggi. Ecco una raccolta dei più significativi passaggi tratti da documenti, esortazioni, encicliche e discorsi del papa.
Manifesto che ha reso celebre in tutto il mondo don Milani e la scuola di Barbiana, "Lettera a una professoressa" ha lasciato segni profondi nella cultura e nella società, nonostante travisamenti e strumentalizzazioni. Frutto di una scrittura collettiva sostenuta da un imponente lavoro preparatorio e di cesello linguistico, questo libro-icona rivendica il diritto allo studio di fronte a una realtà scolastica che riproduceva ferocemente le diseguaglianze sociali. E ancora oggi rivolge alla classe docente il suo appassionato appello morale e civile, il rivoluzionario messaggio di un sacerdote convinto che un maestro amante del vero e del giusto può cambiare il mondo.
Attraverso una riflessione avente a fondamento il capitolo 4 dell'Esortazione apostolica Amoris laetitia, che costituisce uno dei nuclei principali del documento, il testo si propone di accompagnare le coppie in un percorso di riscoperta del proprio rapporto d'amore. Al centro della riflessione vi è il tema dell'ascolto dell'altro, del perdono, della fiducia nel partner, della capacità dell'amore di sopravvivere al trascorrere degli anni, dell'importanza dell'eros all'interno della coppia. Il testo, nella sua articolazione di otto incontri, prevede la lettura di brani scelti da Amoris laetitia (che sono riportati nel libro), alcuni commenti esplicativi del testo pontificio e alcune domande, poste a conclusione di ogni tappa, sulle quali la coppia è chiamata a confrontarsi.
A distanza di quattro anni dalla elezione di papa Francesco, dopo tanti suoi discorsi e gesti e dopo l'Evangelii gaudium, se e quanto è cambiata la catechesi in Italia? Questo libro raccoglie gli scritti di alcuni studiosi (Alcamo, Del Giudice, Giannotti, Lombardi, Milano, Tanzarella) impegnati nell'insegnamento e nella catechesi. La loro conclusione è che papa Francesco invita i cristiani ad una rivolulzione dell'evangelizzazione, ad una rivoluzione dell'evangelizzazione, ad una rottura con metodi e stereotipi che rinchiudono l'annuncio nella conservazione dell'ingiustizia producendo una mondanità spirituale, ma non una comunità evangelizzatrice. Mentre l'annuncio deve aver cura dell'inserimento del Vangelo nel popolo di Dio rispondendo ai bisogni concredi della storia. Ai molti che dinnanzi a questa rivoluzione chiedono "Ce la farà Francesco?" gli autori capovolgono la domanda "Ce la farà la chiesa?", ovvero "Ce la faranno i cristiani a tenere il passo di un papa che testimonia la libertà, la novità e la gioia dell'annuncio del Vangelo?". Con una prefazione di Carmelo Torcivia presidente dell'Associazione Italiana Catecheti.
Con Meravigliosa complessità, a un anno dalla presentazione di Amoris Laetitia, vengono esposte la recezione del testo, le resistenze al testo e le questioni aperte dal testo. Ne risulta un affresco di prospettive e di problemi appassionanti, che riguardano non solo la pastorale familiare ma anche il destino della Chiesa cattolica nel mondo postmoderno.
Don Lorenzo Milani non era specializzato in pedagogia e non militava nei partiti. Eppure pochi hanno fatto e scritto di scuola con altrettanta efficacia e con la capacità di cogliere le radici dell'ineguaglianza sociale. Il priore di Barbiana ha scelto di insegnare ai più piccoli e agli esclusi per educarli a liberarsi da soli e diventare uomini. Perché la parte dei poveri è sempre la parte giusta, non solo per motivi di equità economica o di accesso alla politica, ma in nome del futuro del mondo, il cui germe è là dove anche chi è senza mezzi impara, giorno dopo giorno, i modi e i tempi del futuro di Dio. Le origini religiose dell'attività di don Milani si intrecciano nella sua figura con un profondo senso della laicità e dell'aconfessionalità, elementi che ne fanno uno dei maggiori educatori del nostro tempo.
Il sussidio, pensato per gruppi e famiglie, invita a una contemplazione del creato, soffermandosi su dodici argomenti.Ogni tema proposto si sviluppa in vari momenti: un brano tratto dal libro del profeta Daniele, una breve riflessione, un brano tratto dall'enciclica Laudato si', il filo rosso, con spunti di meditazione personale.
Il volume raccoglie le riflessioni sull'escatologia cristiana a partire dal pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, figura che da sempre esercita una grande attrazione. Il tema, come sottolinea padre Federico Lombardi nella Prefazione «è stato trattato con grande ampiezza e varietà di prospettive bibliche, cristologiche, ecclesiologiche e con la partecipazione di rappresentanti dell'ebraismo». Sono presenti i contributi di tutti i Cardinali membri del Comitato Scientifico della Fondazione stessa: le loro Eminenze Angelo Amato, Kurt Koch, Gianfranco Ravasi.

