
Don Lorenzo Milani non era tenero con i vescovi. Era un «obbediente scomodo» per il quale la virtù non consisteva nell'acquiescenza e neppure nella rassegnazione o nell'accettazione passiva. Era invece libertà di parola, correzione filiale, dissenso leale e aperto, nella caparbia volontà di rimanere dentro la Chiesa e vedersi riconoscere dai superiori. Nient’altro ha fatto soffrire tanto don Milani quanto l’indifferenza, il sospetto e l’ostilità che percepiva da parte della Curia fiorentina e in parte anche dal suo vescovo. D’altronde non era certamente semplice fare i conti con un carattere forte come quello di don Milani, dotato di un linguaggio tagliente e provocatorio e di una personalità allergica a ogni compromesso.
Sommario
Premessa. Il vescovo come uno scolaretto. Il vescovo giù dal piedistallo. Lo spazio, il tempo e le competenze del vescovo. Il rischio del vescovo ingannato.
Note sull'autore
Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, ha insegnato Teologia sistematica alla Facoltà teologica dell'Emilia Romagna dal 1989 al 2010. Dal 2009 al 2015 è stato parroco a Forlì e si è occupato, in particolare, di animazione vocazionale e giovanile e di formazione dei diaconi. Con EDB ha pubblicato di recente La tua Parola mi fa vivere (2017) e Il sale e la luce (2018).
Omelie e discorsi della prima Settimana Santa di Papa Benedetto XVI.
Incontro, confronto pacifico, reciproca conoscenza, senso di fraternità: di tutto ciò sono imperniate le riflessioni di papa Francesco riguardo alla questione del dialogo tra le religioni. Nell'arco del suo pontificato sono stati diversi i momenti in cui il pontefice ha affrontato questi temi il cui approfondimento si rivela estremamente necessario e urgente oggi. Ecco una raccolta dei più significativi passaggi tratti da documenti, esortazioni, encicliche e discorsi del papa.
Un libro-notes raccoglie alcuni pensieri della mistica e filosofa Simone Weil che ha affascinato il mondo per la sua straordinaria vicenda esistenziale e per i suoi ideali di giustizia sociale.
Il volume raccoglie le tre lettere encicliche che Benedetto XVI, nel corso del suo pontificato (2005-2013) ha indirizzato alla cristianità: 1. Deus caritas est (2005), sull’amore cristiano. All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona – Gesù Cristo-Dio – che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. 2. Spe salvi (2007), sulla speranza cristiana. Una speranza affidabile che ci dona la salvezza; una speranza in virtù della quale possiamo affrontare non solo il presente spesso faticoso, ma anche il futuro, costituito non da un cielo vuoto, bensì dallo Spirito che in Gesù Cristo si è rivelato come Amore, ed è promessa di vita eterna. 3. Caritas in veritate (2009), sullo sviluppo integrale nella carità e nella verità. L’amore che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace è una forza straordinaria che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta. Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono forme esigenti e insostituibili di carità.
L’AUTORE
Benedetto XVI succede nel pontificato a Giovanni Paolo II e governa la Chiesa dal 2005 al 2013. Il 28 febbraio 2013, con grande consapevolezza e umiltà, rinuncia al ministero petrino. Al soglio pontificio gli succede papa Francesco. Benedetto XVI è ora Papa emerito.
Il testo agile nella forma e fresco nel linguaggio si presenta come un'occasione favorevole per mettere ordine nella propria vita, invitando pensieri e sentimenti a fare pace tra loro. Come? Attraverso la preghiera e il discernimento. Il libretto è un'introduzione agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola valida per tutti e in particolare per i giovani. Un cammino in cinque tappe per diventare più consapevoli di quello che si muove dentro. Ogni tappa/incontro offre indicazioni concrete per conoscersi meglio e spunti biblici per pregare, riflettere e percorrere le vie nuove indicate dallo Spirito.
A cinque anni dall'elezione, papa Francesco ci consegna la sua terza Esortazione apostolica. Un testo che non vuole essere un trattato, ma il cui «umile obiettivo» è quello di «far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità». Il punto di partenza è dunque «la chiamata alla santità», rivolta a tutti. Vengono poi individuati «due sottili nemici» che tendono a rinchiuderla in forme elitarie, intellettuali o volontaristiche. Le beatitudini evangeliche, cuore della riflessione, sono proposte come modello positivo di una santità che consiste nel seguire la via «alla luce del Maestro» e non una vaga ideologia religiosa. Pazienza e mitezza, umorismo, audacia e fervore, vita comunitaria e preghiera costante sono descritte come alcune delle caratteristiche della santità nel mondo attuale. Un ultimo capitolo è dedicato alla vita spirituale come «combattimento, vigilanza e discernimento». Dalle parole semplici e pratiche del Papa emerge una disposizione che non ha nulla di ideale o di astratto, ma è una santità «della porta accanto», paziente, che si esprime attraverso piccoli gesti e che il Papa scorge «nei genitori che crescono con amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa». La guida alla lettura del direttore de 'La Civiltà Cattolica', Antonio Spadaro, aiuta a cogliere la centralità di questa Esortazione nel progetto di riforma spirituale portato avanti da Francesco: proprio come il santo di Assisi, egli intende «ricostruire» la Chiesa, mettendo al centro Dio. Il testo di Spadaro presenta il documento, ne indica le fonti nelle riflessioni pastorali di Bergoglio gesuita e vescovo, e in quelle più recenti da Pontefice, e individua i temi centrali del messaggio che il Papa intende lanciare oggi alla Chiesa. Un prezioso indice delle parole chiave propone percorsi e letture personali.
Per chi deve dire addio ad una persona amata, per chi rimane nel lutto la separazione sembra essere anche la fine della propria vita. E tuttavia il tempo del lutto può diventare il tempo del rinnovamento spirituale. Anselm Grün accompagna in queste pagine partecipi a scoprire e a vivere questa esperienza di vita.
Meditazione sulle quattordici stazioni che scandiscono il cammino di Gesu verso la Risurrezione.
Un aiuto preziosissimo per accogliere nella quotidianità il mistero della Passione, del dolore che si fa vita nuova, autentica, risorta.
Dalla quarta di copertina:
Quali sono i passi da compiere per vivere la Pasqua, per prepararsi a fare festa nella chiesa con Gesù risorto?
Anselm Grün si fa nostra guida spirituale nel cammino verso la Pasqua: un cammino quaresimale per tornare a legare il nostro cuore a Dio in modo consapevole; per guardare alle nostre ferite e sollevarle a Dio perché divengano benedizione e salvezza; per ritrovare la strada giusta, sulla quale realizzare l'immagine unica che Dio ha preparato per noi...
Un aiuto preziosissimo per accogliere nella quotidianità il mistero della Passione, del dolore che si fa vita nuova, autentica, risorta.
Lo Spirito Santo è l'anima della nostra vita spirituale. Senza di Lui non possiamo né pregare, né comprendere la Parola di Dio, né amare. Ora potremo conoscerlo meglio! Come riconoscere l'azione concreta dello Spirito Santo nella mia vita? Come camminare accanto a lui e piano piano diventare suo amico? Padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa pontificia e grande figura del Rinnovamento carismatico, ci offre 9 semplici meditazioni per diventare amici dello Spirito Santo: Lo Spirito Santo si fa conoscere; Lo Spirito Santo fa di me un figlio; Attraverso lo Spirito Santo, l'amore di Dio si diffonde nel mio cuore; Lo Spirito Santo prega in me; Lo Spirito Santo unifica la mia vita; Lo Spirito Santo è il soffio della Parola di Dio; Lo Spirito Santo rinnova il mio amore per Dio; Lo Spirito Santo rinnova il mio amore per gli altri; Lo Spirito Santo mi manda ad annunciare la Buona Novella.
Parole semplici che toccano il cuore, quelle rivolte da papa Francesco ai ragazzi, ai catechisti e ai genitori.
Cosa vuole dire essere discepolo e seguire Gesù per un ragazzo di oggi? Cosa vuol dire farsi guidare dallo Spirito santo nella vita di ogni giorno?

