
Res Novae: il nuovo testo di papa Francesco costituisce il punto di arrivo di un lungo cammino storico: non solo di quello iniziato due anni fa, con l'inizio del Sinodo dei Vescovi dedicato alla famiglia, ma ancor più di quello inaugurato circa 140 anni fa, quando la Chiesa cattolica, assediata dallo Stato moderno, aveva pensato di trovare nel matrimonio un terreno favorevole per mantenere una competenza esclusiva e per sottrarre potere e autorità al "nemico".
Con Meravigliosa complessità, a un anno dalla presentazione di Amoris Laetitia, vengono esposte la recezione del testo, le resistenze al testo e le questioni aperte dal testo. Ne risulta un affresco di prospettive e di problemi appassionanti, che riguardano non solo la pastorale familiare ma anche il destino della Chiesa cattolica nel mondo postmoderno.
Il cofanetto propone le conferenze che l'autore ha tenuto al 30° convegno di Parola Spirito e Vita, svoltosi a Camaldoli (AR) dal 27 giugno al 1° luglio 2011. L'itinerario guida alla comprensione e all'approfondimento del Vangelo di Luca.
Sommario
1. Introduzione: l'opera di Luca e il viaggio della Parola. 2. L'inizio del viaggio (Lc 1-2). 3. Il canto degli inizi: Magnificat, Benedictus, Gloria, Nunc dimittis. 4. Il programma del viaggio (Lc 4,14-30). 5. I viandanti: Gesù e i suoi discepoli (Lc 4,31-6,16). 6. Gli interpellati: i pagani e le vedove, i pubblicani e peccatori, le donne (Lc 6,17-8,3). 7. L'appello alla responsabilità (Lc 8,4-9,50). 8. Il viaggio verso Gerusalemme (Lc 9,51-13,21). 9. Lungo la via: i miseri e la misericordia (Lc 13,22-17,10). 10. Lungo la via: gli atteggiamenti richiesti (Lc 17,11-19,28). 11. La conclusione del viaggio (Lc 19,29-23,56). 12. L'inizio di un nuovo viaggio (Lc 24,1-53).
Note sull'autore
MASSIMO GRILLI si è laureato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico ed è docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gottes Wort in menschlicher Sprache. Die Lektüre von Mt 18 und Apg 1-3 als Kommunikationsprozess (SBS 201), Stuttgart 2004 (in collaborazione con D. Dormeyer) e Riqueza y solidaridad en la obra de Lucas, Estella (Navarra) 2005 (in collaborazione con D. Landgrave Gándara e C. Langner). Presso le EDB ha pubblicato: Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l'unità delle Scritture (2007); L'impotenza che salva. Il mistero della croce in Mc 8,27-10,52. Lettura in chiave comunicativa (22011); Il Vangelo di Matteo, scriba dell'Antico e del Nuovo. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2009, cofanetto CD/MP3 (2010); Alla ricerca del Volto. Commento alle letture domenicali e festive. Anno A (2010); Marco, il Vangelo del paradosso e del mistero. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2010, cofanetto CD/MP3 (2011); Scriba dell'Antico e del Nuovo. Il Vangelo di Matteo (2011); In ascolto della voce. Commento alle letture domenicali e festive. Anno B (2011); «Paradosso» e «mistero». Il Vangelo di Marco (2012).
Chiamatemi Francesco è la storia della "chiamata" che trasforma Jorge Mario Bergoglio in papa Francesco. Il racconto di Giorgio Grignaffini traduce la vicenda umana e spirituale di un papa già quasi santificato in vita in una storia emozionante e romanzesca. Quella di una persona per cui la religione è stata motivo di vita, di speranza, di forza. E che l'ha comunicata agli altri. Per questo Francesco è un papa che sa trasmettere emozioni anche al mondo laico. Sin dai tempi precedenti alla sua "chiamata", ben prima del suo ingresso nella Compagnia di Gesù, papa Francesco si è sempre schierato dalla parte dei più umili, dei poveri, dei reietti. Il cammino di fede di Bergoglio lo ha portato a scontrarsi con le ingiustizie e ad affrontare i periodi cruciali e drammatici della storia del suo Paese: la dittatura di Videla, la piaga dei desaparecidos, le madri di plaza de Mayo, le calunnie secondo cui sarebbe stato connivente con il regime dei militari, il suo impegno quotidiano nelle bidonville di Buenos Aires. Tra le pagine più intense del romanzo, la scena di Ana Maria, figlia sedicenne e incinta di Esther Ballestrino – grande amica del papa, intellettuale marxista, tra le fondatrici delle Madri di plaza de Mayo, poi uccisa dal regime di Videla –, che, appena rilasciata dai militari, fa ritorno a casa, ferita e tremante. Si segue poi Bergoglio nel periodo in Germania e poi di nuovo in Argentina, con l'apostolato nelle villas miserias, fino al Conclave di due anni fa. In tutte queste circostanze, papa Bergoglio ha brillato per sobrietà, convinzioni salde, volontà di giustizia e persino senso dell'umorismo. Fidanzato con una ragazza lasciata per seguire la vocazione, perito chimico e insegnante di letteratura, buon amico del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges, uomo tra gli uomini, la sua vita personale e pastorale è sempre stata votata al prossimo, senza mai dimenticare gli amici più cari e la famiglia. Chiamatemi Francesco è la storia di un papa che ha sofferto, lottato, ma soprattutto e sempre, vinto qualsiasi battaglia grazie all'amore e alla dedizione.
Il presente volume indaga i segreti che si celano dietro la scelta di Papa Bergoglio nell'assumere il nome di Francesco. Dentro quel nome c'è una sfida, l'intera idea della Chiesa che il Santo Padre vorrebbe proporre all'umanità del terzo millennio. Luigi Accattoli, all'interno della Presentazione del volume, individua in padre Grieco - francescano conventuale che la vita ha chiamato a farsi interprete dei Papi - la sua capacità di passare in rassegna "le "parole francescane" del Papa argentino, le sue parlate "scalze", i "gesti "che non sono mai separati dalle parole"". Padre Grieco infatti descrive il Pontefice, capitolo dopo capitolo, "con la sua semplicità di vita basata sull'essenziale, sulla povertà, sulla discrezione, sull'umiltà, sulla capacità di parlar chiaro".
Questo libro presenta al pubblico italiano tre scritti autobiografici di Greve che si riferiscono al suo esilio, ed in particolare alla vita clandestina condotta nei dintorni di Lucca, alcune lettere di Don Arturo Paoli, che lo aiutò a nascondersi, travestito da frate, nel convento dei Padri Oblati al Volto Santo e una intervista del curatore a Don Arturo, ormai un ultranovantenne che vive in Brasile, dove ha fondato una comunità cristiana ai confini del Paraguay.
Il percorso di un uomo simbolo della resistenza cristiana a Hitler
La spiritualità e i valori del teologo Bonhoeffer
Il Seminario di Finkenwalde, l'organizzazione degli attentati al Fhrer, l'arresto
Un volumetto per capire come avvenne che un teologo pacifista - impiccato in campo di concentramento nell'aprile 1945 - partecipò tanto attivamente alla resistenza al regime nazionalsocialista da collaborare all'organizzazione degli attentati a Hitler.
Giorno dopo giorno, ogni sera dalla fine del 1996 al 2002, l'ultimo segretario di Carlo Maria Martini appunta le impressioni e le emozioni vissute a fianco del Cardinale. Un lungo e appassionato diario, che a distanza di anni fa risaltare l'umanità, la sapienza e la profondità del grande pastore della Chiesa di Milano. "Costretto" da papa Wojtyla ad abbandonare biblioteche e aule di insegnamento per mettersi alla guida delle folle ambrosiane, il Martini che esce da queste pagine è un uomo che non si risparmia: ha giornate dense di incontri, appuntamenti, colloqui. Si ritaglia tenacemente ore di silenzio e riflessione per mettere a fuoco indicazioni e linee guida per il cammino ecclesiale. Mostra estrema delicatezza e attenzione alle singole persone e alle loro storie, cura e premura per i più deboli, a partire da malati e carcerati. Sempre attento a ciò che accade nel mondo e nella Chiesa, a partire dalle questioni più "scottanti", è cercato dai grandi della terra come dalla gente comune, e per tutti trova il tempo di un incontro. Con grande umiltà ascolta e accoglie le critiche, vuole conoscere il parere altrui e adotta sempre il metodo della condivisione nelle scelte da operare e nei giudizi da esprimere.
Che cos'è la giustizia e come dobbiamo comportarci per essere giusti? Qual è la via per far crescere le nostre relazioni, sottraendole alla logica del dominio che le uccide? E le istituzioni sono capaci di riconoscere i bisogni più profondi dell'essere umano, favorendo l'esercizio della 'facoltà di attenzione'? Nei tribunali la giustizia è rappresentata bendata, in una mano una spada e nell'altra una bilancia. Non è forse giunto il tempo di provare a togliere la benda che rende cieca la giustizia? Una giustizia capace di vedere l'altro da sé, di rinunciare alla spada in favore della mitezza e di correggere gli equilibri ingiusti; una giustizia capace di far sì che ciascuno - soprattutto chi si trova nella sventura - possa ricevere quell'attenzione che gli conferisce dignità ed esistenza: questa era la ricetta di Simone Weil per curare il mondo ed è una lezione da cui, a ottant'anni dalla sua morte, abbiamo ancora tanto da imparare.
Questo simpatico racconto, impreziosito da fantastiche illustrazioni, è dedicato a don Luigi Giussani nel centenario della sua nascita. L’Autore sceglie un modo originale per onorare la sua memoria, partendo da quelle “tracce di vita” che sono alcuni canti propri della sua esperienza cristiana carismatica, canti che nel libro sono i protagonisti personificati di un viaggio speciale, rivolto ad adulti e bambini per risvegliare il desiderio di scoprire o riscoprire questo grande educatore. Alcuni dei brani presenti nel racconto sono nati da giovani studenti che hanno incontrato don Giussani, e sono rimasti affascinati dalle canzoni e dalle musiche che lui faceva ascoltare a scuola parlando così, in modo assolutamente innovativo, della vita e del senso religioso. Prefazione di Walter Muto. Età di lettura: da 4 anni.
"Il presiedere nella fede e nell'obbedienza è legato inscindibilmente al presiedere nella carità". È la frase, riportata nella quarta di copertina, che fa da compendio al volume "Deus caritas est. Porta di Misericordia", che riunisce gli Atti del Simposio internazionale svoltosi a Roma dal 19 al 21 novembre 2015, nel decimo anniversario della prima enciclica di Benedetto XVI. La raccolta si apre con il contributo del cardinale Kurt Koch sulla Deus caritas est nel contesto del Pontificato di Papa Benedetto. Il cardinale Paul Josef Cordes sottolinea i risvolti dell'enciclica nell'opera caritativa della Chiesa, mentre don Vincent Twomey presenta la Deus caritas est nel contesto del lavoro teologico di Joseph Ratzinger. Seguono interventi che approfondiscono certi insegnamenti dell'enciclica, soffermandosi in particolare sulla prospettiva e il concetto di verità in Deus caritas est (cardinale Gerhard L. Müller); sull'idea di unità dell'amore, sulla centralità di Cristo e sull'antropologia integrale dell'homo viator (cardinale Angelo Scola); sul martirio come suprema testimonianza d'amore (Ralph Weimann); sui risvolti dell'enciclica nella vita sociale e politica (Giorgio Napolitano); sul nesso tra l'enciclica e l'Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco (monsignor Rino Fisichella). Il volume si chiude con cinque contributi che fanno vedere la ricezione e le prospettive dell'enciclica nei diversi continenti.