
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano i libri del Deuteronomio e del Levitico:
1. Il libro dei figli di Levi: il trionfo del rito del sacro;
2. La triplice Torah sacerdotale: il sacrificio, il puro, il santo;
3. Il re Giosia, il sacerdote Helkia, la profetessa Hulda e un libro ritrovato nel tempio;
4. Tre solenni omelie di Mosè «nel deserto, nella valle dell'Araba»;
5. Shemà Israel! Ascolta Israele: Amerai il Signore Dio tuo…
Note sull'autore
Gianfranco Ravasi, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati: Il libro dei Salmi, 3 voll., (EDB 102008) e Il Cantico dei cantici (EDB 42008). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento). Tra le sue ultime pubblicazioni: Darwin e il Papa. Il falso dilemma tra evoluzione e creazione (EDB 2013) e La sacra pagina. Come interpretare la Bibbia (EDB 2013).
"Il presiedere nella fede e nell'obbedienza è legato inscindibilmente al presiedere nella carità". È la frase, riportata nella quarta di copertina, che fa da compendio al volume "Deus caritas est. Porta di Misericordia", che riunisce gli Atti del Simposio internazionale svoltosi a Roma dal 19 al 21 novembre 2015, nel decimo anniversario della prima enciclica di Benedetto XVI. La raccolta si apre con il contributo del cardinale Kurt Koch sulla Deus caritas est nel contesto del Pontificato di Papa Benedetto. Il cardinale Paul Josef Cordes sottolinea i risvolti dell'enciclica nell'opera caritativa della Chiesa, mentre don Vincent Twomey presenta la Deus caritas est nel contesto del lavoro teologico di Joseph Ratzinger. Seguono interventi che approfondiscono certi insegnamenti dell'enciclica, soffermandosi in particolare sulla prospettiva e il concetto di verità in Deus caritas est (cardinale Gerhard L. Müller); sull'idea di unità dell'amore, sulla centralità di Cristo e sull'antropologia integrale dell'homo viator (cardinale Angelo Scola); sul martirio come suprema testimonianza d'amore (Ralph Weimann); sui risvolti dell'enciclica nella vita sociale e politica (Giorgio Napolitano); sul nesso tra l'enciclica e l'Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco (monsignor Rino Fisichella). Il volume si chiude con cinque contributi che fanno vedere la ricezione e le prospettive dell'enciclica nei diversi continenti.
La prima enciclica di Benedetto XVI parla della relazione personale con Dio. L'enciclica e la piu alta forma di messaggio papale indirizzata a tutti i membri della chiesa cattolica
La vita è un cammino dal tempo all’eternità lungo il quale però è facile perdere l’orientamento e smarrirsi. Dalla nascita alla morte gli uomini si affannano nella ricerca della felicità. È l’inseguimento di una chimera o qualcosa di reale?
Per la maggior parte degli esseri umani la prima tappa della vita è caratterizzata dalla fame di mondo. Mangiano avidamente tutto ciò che il mondo offre: beni materiali, piaceri, successo, potere. Arrivano alla fine della vita più affamati di prima. Ci sono però alcuni che entrano in crisi. Le cose finite non appagano la loro fame di Assoluto. Incomincia perciò una fase di evoluzione e di cambiamento di prospettive che prepara l’evento della conversione. Una volta che il cuore si è aperto a Dio affrontano la tappa più affascinante della vita, che è faticosa e gioiosa nel medesimo tempo, dove è già possibile assaporare un anticipo di quella felicità che non avrà fine.
«Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15). È da qui che papa Francesco parte per condividere con presbiteri e diaconi, persone consacrate e fedeli laici una riflessione sulla Liturgia nella vita della Chiesa e di ogni singolo credente. Pur nella consapevolezza di quanto sia vasto il tema, il Pontefice offre alcuni spunti per aiutare il popolo di Dio a maturare nella consapevolezza del celebrare cristiano e nel contemplare la sua bellezza e verità. Una particolare attenzione è rivolta proprio alla formazione liturgica di tutto il popolo di Dio, come percorso necessario perché ognuno recuperi la capacità di vivere in pienezza l'azione liturgica, luogo dell'incontro reale con Cristo.
Con la Lettera apostolica Desiderio Desideravi, Papa Francesco condivide con tutti i fedeli “alcune riflessioni sulla Liturgia, di- mensione fondamentale per la vita della Chiesa”. Parole che lui stesso definisce come “spunti per contemplare la bellezza e la verità del celebrare cristiano”. L’incontro con Dio è un dono fatto agli uomini e come tale appartiene a tutti i fedeli che in Lui si riuniscono: luogo di questo incontro – ribadisce Francesco – è la Liturgia.
“Con questa lettera” – continua – “ vorrei semplicemente invita- re tutta la Chiesa a riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione cristiana”, ma per viverla e compren- derla appieno è necessario “una seria e vitale formazione liturgica” in quanto “l’uomo moderno... ha perso la capacità di confrontarsi con l’agire simbolico che è tratto essenziale dell’atto liturgico”.
I ministri ordinati hanno quindi il compito di prendere per mano i fedeli battezzati e iniziarli allo “stupore per il mistero pasquale: parte essenziale dell’atto liturgico”, alla “meraviglia per il fatto che il piano salvifico di Dio ci è stato rivelato”.
Questa edizione di Desiderio Desideravi è accompagnata dal testo del Motu Proprio Traditionis custodes e da una Guida alla lettura a firma di Goffredo Boselli.
Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Il 13 dicembre 1969 viene ordinato sacerdote. Nel Con- cistoro del 21 febbraio 2001 viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Il 13 marzo 2013 è eletto Papa con il nome di Francesco.
"Il 29 giugno 2022, nella celebrazione della solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, Papa Francesco ha promulgato la Lettera apostolica Desiderio desideravi sulla formazione liturgica del popolo di Dio. Questo documento costituisce un tratto significativo di una serie di interventi che il Pontefice ha dedicato al tema della liturgia della Chiesa; ciò attesta l'importanza non certo marginale che egli attribuisce alla celebrazione del mistero di Cristo, quale esperienza fondamentale di evangelizzazione e di cammino di vita cristiana plasmato dalla Parola, dal culto e dalla carità. Su questo versante la testimonianza della comunità cristiana degli inizi a Gerusalemme è sempre attuale (cfr. At 2,42). In riferimento all'interesse manifestato da Papa Francesco per la liturgia secondo l'autentica tradizione della Chiesa e la sapiente interpretazione rinnovata dal Concilio Ecumenico Vaticano II è necessario ricordare, anzitutto, l'approvazione della terza edizione italiana del Messale Romano 3 . Non sono meno significativi, inoltre, gli interventi omiletici nel contesto eucaristico tenuti da Papa Francesco a casa Santa Marta, commentando i testi biblici del Lezionario." (dalla presentazione di mons. Ovidio Vezzoli)
Con linguaggio semplice e di grande scorrevolezza, i commenti festivi di padre Livio accompagnano il lettore dentro il messaggio del vangelo della domenica (anno B). Una lettura sapienziale e spirituale dei testi che avvicina i fedeli ai contenuti principali offrendo piste per ulteriori approfondimenti. Sono spunti accessibili per il lettore veloce di oggi, che toccano la vita e ridestano alla speranza. L'intento è educare, confortare e dare forza, facendo risuonare la Parola di Gesù, che anche agli albori del Terzo Millennio non smette di affascinare gli uomini di buona volontà.
Dal dialogo e dal confronto tra un vescovo e una coppia di sposi, accomunati da anni di amicizia e di fede condivisa, nasce questa catechesi cristiana per gli uomini e le donne di oggi. È un percorso che risponde alla moderna sensibilità laicale e si ispira alla Bibbia e agli Esercizi di sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Evitando sia soluzioni indiscutibili e preconfezionate, sia lo spontaneismo del «fai da te», la spiritualità viene qui presentata non come il regno dei devoti, ma come la dimensione che offre un senso all'uomo di oggi. Il discernimento dei propri desideri, l'ascolto contemplativo della parola di Dio nelle circostanze della nostra vita, la partecipazione alla vita della Chiesa, sono la via per cercare e vivere la propria vocazione di uomini e donne capaci di amare.
******** LIBRO IN EDIZIONE FRANCESE ********
Les débats qui agitent l’Église depuis plusieurs mois ont convaincu Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah qu’ils devaient s’exprimer.
Depuis sa renonciation, en février 2013, la parole du Pape émérite est rare. Il cultive le silence, protégé par les murs du monastère Mater Ecclesiae, dans les jardins du Vatican.
Exceptionnellement, en compagnie du cardinal Sarah, son grand ami, il a décidé d’écrire sur le sujet le plus difficile pour l’Église : l’avenir des prêtres, la juste définition du sacerdoce catholique et le respect du célibat.
À quatre-vingt-douze ans, Benoît XVI signe un de ses plus grands textes. D’une densité intellectuelle, culturelle et théologique rare, celui-ci remonte aux sources du problème : « Au fondement de la situation grave dans laquelle se trouve aujourd’hui le sacerdoce, écrit-il, on trouve un défaut méthodologique dans la réception de l’Écriture comme Parole de Dieu. »
À son analyse implacable répond le texte du cardinal Robert Sarah. Il apporte son éclairage singulier avec la force, la radicalité et la sagesse qui lui sont propres. Nous y retrouvons le courage de la réflexion de l’un des plus importants prélats de l’Église.
Les deux auteurs se répondent, se complètent et se stimulent. Ils livrent une démonstration parfaite, sans crainte d’ouvrir le débat.
Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah ont répondu à l’élan de leurs cœurs. Ce livre fera date. À bien des égards, il est unique. Et, certainement, historique.
Giuseppe Dossetti è stato uno dei più brillanti giuristi cattolici del Novecento e il protagonista di vicende decisive nella storia politica italiana del secondo dopoguerra. La sua biografia e la sua riflessione hanno ispirato la nascita e l'evoluzione delle istituzioni repubblicane, dall'Assemblea Costituente fino ai nostri giorni. In questo volume, per la prima volta, vengono proposti gli interventi del giurista reggiano sulla democrazia. L'idea di promuovere una "democrazia sostanziale" - ossia "vero accesso del popolo e di tutto il popolo al potere e a tutto il potere, non solo quello politico, ma anche a quello economico e sociale" - è il contributo più fecondo di Dossetti al sistema politico italiano. Rileggendo queste pagine emerge il carisma di una personalità che seppe unificare le diverse componenti dell'Assemblea Costituente e appare chiaro il senso di un ambizioso progetto per il progresso democratico, economico e sociale del nostro Paese.