
Le tre parole “mistero, presenza, segno” che originano il contenuto di queste pagine hanno il sapore conciliare, non solo per la contemporaneità di alcune con quello storico evento, ma soprattutto perché ci offrono una panoramica eloquente del pensiero e del sentire turoldiano a riguardo della chiesa. Sono infatti espressione di idee intuite profeticamente e frequentate con passione e speranza da Turoldo insieme ai tanti che le hanno soffertamente e coraggiosamente anticipate.
I testi qui raccolti, riproposti per la lettura sotto l’espressivo titolo «mia chiesa» intendono dare testimonianza dell’appassionato amore che padre David ha nutrito per la chiesa, il cui mistero ispirava i suoi interventi, il desiderio che ne auspicava una presenza storica più rispondente alla sua natura e la speranza che splendesse come segno visibile di unità, di pace e di giustizia.
Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
Il volume raccoglie l'omelia tenuta dall'Arcivescovo Tettamanzi al Mazda Palace di Milano lo scorso 29 maggio in occasione della Veglia di Pentecoste con le Associazioni, i Movimenti ed i Gruppi ecclesiali. Il significato dell'essere in comunione "con" e "nei" dei gruppi ecclesiali "all'interno" della Chiesa. La nostra Chiesa locale e la Chiesa universale.
Il testo raccoglie numerose meditazioni di fratel Arturo Paoli nella forma dell’intervista ed è un lavoro tematico che verte sulla gioia.Tema sempre caro a fratel Arturo, presente nel suo pensiero e nelle sue riflessioni, che non ha mai smesso di testimoniare durante tutto l’arco della sua esistenza.
La gioia è un diritto di ogni uomo; ciascuno di noi è nato per la gioia, non per essere triste al mondo. Ma la gioia è una conquista, spesso faticosa, che si raggiunge con grandi sacrifici e passando attraverso diversi percorsi che corrispondono ad altrettante tappe della nostra esperienza umana. La gioia passa attraverso il “deserto”, attraverso il “dolore”, e necessita di un clima di “silenzio”. Come ci ricorda fratel Arturo, «il silenzio è la sola atmosfera in cui possiamo ascoltare la voce dello Spirito, per poterla accogliere». Per diventare, così, collaboratori di Gesù e realizzare il suo progetto per l’uomo, non lassù nel cielo, ma quaggiù sulla terra.
Destinatari
Credenti e non credenti.
Persone che vivono o hanno vissuto una fase dolorosa nella propria vita. Quanti si occupano del percorso esistenziale umano: guide spirituali, psicologi, filosofi.
Autori
Arturo Paoli, nato nel 1912 a Lucca, laureato in lettere, nel 1940 è ordinato sacerdote e dal 1949 al 1954 è stato vice-assistente nazionale dell’Azione Cattolica. Entrato poi nei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, ha trascorso molta parte della sua vita in America Latina impegnato a favore dei poveri. Per la sua difesa delle vittime del nazifascismo, nel 1999 è stato insignito del titolo di Giusti tra le nazioni dallo Stato di Israele e nel 2006 della medaglia d’oro al valor civile da Ciampi. Rientrato in Italia nel 2005, vive a Lucca sempre impegnato nell’annuncio della Parola.
Dino Biggio, sardo, nato nel 1944, ha svolto l’attività di bancario fino al suo pensionamento. Dal 2006 si dedica alla raccolta dei discorsi tenuti da Arturo Paoli, curandone la trascrizione e l’elaborazione. Per la casa editrice sarda La Collina di Serdiana ha già curato Svegliate Dio! di Arturo Paoli (2007), ed è stato coautore con lui di Dio nella trasparenza dei poveri (2011)
Questo quarto volume della collana "I passi della Fede", curata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, raccoglie i discorsi, i messaggi, le preghiere, le omelie di pronunciati da Papa Francesco, tra il 4 e il 7 luglio 2013, in occasione dell'incontro con i seminaristi e i religiosi in formazione, oltre a numerose testimonianze dirette dei partecipanti all'incontro.Il volume è inoltre corredato da suggestive immagini a colori che ritraggono i momenti più significativi dell'evento.
Una raccolta di pensieri di papa Francesco dedicati al tema dello sport. Questo piccolo volume, pensato in occasione dell'anno olimpico, mostra il punto di vista del Pontefice nei confronti dei valori legati al linguaggio universale delle discipline sportive. Per papa Francesco lo sport ha una significativa valenza formativa, pedagogica ed educativa per perseguire valori come: lealtà, costanza, giustizia, dedizione, pazienza, autocontrollo, rispetto... L'Olimpiade è per il Pontefice un evento sportivo nel quale le differenze culturali, le barriere sociali e le differenze religiose vengono superate nel segno di «un universalismo caratterizzato da fraternità e amicizia tra i popoli» (Papa Francesco, Discorso ai Dirigenti e agli Atleti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, 19.12.2014). I Giochi olimpici, per il Santo Padre sono un evento sportivo in cui differenze culturali, sociali le barriere e le differenze religiose vengono superate nel segno di "un universalismo caratterizzato dalla fraternità e amicizia tra tutti i popoli "(Papa Francesco, Discorso ai Leader e agli Atleti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, 19.12.2014). Prefazione Francesco Totti, Alex Zanardi e Tegla Loroupe.
Per il cardinal Martini "mettere ordine" significa cercare il bandolo della matassa che il destino ci pone nel presente, nella trama intricata dei doveri da affrontare, delle prove da superare, delle speranze da coltivare. Mettere ordine, inoltre, significa porsi in ascolto di quella Voce interiore, che può aiutare a mettere nella giusta prospettiva i bisogni e i desideri, gli affetti e le relazioni. Il libro suggerisce un itinerario spirituale accessibile e semplice, che invita a fare propri alcuni atteggiamenti, indispensabili per ridare senso al non-senso del nostro vivere caotico e frettoloso.
Dalla formazione alla piena maturità intellettuale, l'intera vicenda culturale di Simone Weil appare caratterizzata da un vivo e profondo interesse per i miti. Creatore dell'universo, Dio manifesta attraverso i miti l'origine trascendente del cosmo e pertanto, secondo la Weil, questi, pur nell'appartenenza a tradizioni, culture, civiltà diverse, sono intermediari della relazione tra Dio e l'uomo. Ad oggi in ambito italiano non si è ancora pienamente rilevata la centralità e l'originalità della dimensione mitica nel pensiero della Weil e non esistono studi specifici sull'argomento. Il presente studio intende colmare questa lacuna, operando una classificazione delle figure mitiche - in particolare di Antigone ed Elettra - presenti nell'universo filosofico di Simone Weil e formulando una compiuta teoria sulla sua dimensione mitica.
La lettura dell'opera di Hans Urs von Balthasar offre innumerevoli spunti per approfondire e rileggere gli autori del passato e del presente; la sua visione, percorrendo gli spazi e i tempi della storia del pensiero, getta una luce unitaria sulla realtà e sull'uomo. In questo saggio l'autore, mettendo in luce aspetti meno frequentati del pensiero di Balthasar, si rivolge alla sua filosofia e alle fonti che l'hanno ispirata, cercando di indagare alcune zone della sua vasta opera per porre in risalto gli elementi filosofici alla base di tutta la sua riflessione. La filosofia di Balthasar si muove sulla soglia tra finito e infinito e vive, per così dire, nella differenza tra il determinato e l'indeterminabile, tra il conosciuto e l'inconoscibile, tra l'essere e il nulla; sulla soglia l'uomo conosce, senza però incasellare ed esaurire l'essere nelle proprie capacità.Balthasar parla all'uomo del suo tempo e cerca di raggiungerlo là dove vive, nelle sue esigenze e nelle sue domande inquietanti. Egli è stato un pensatore profondamente universale, e perciò genuinamente "cattolico", nel senso di un autore che guarda all'universalità della verità e che, per questo, si apre seriamente al dialogo e, nella sua inesausta apertura al futuro, non ha mai tralasciato il proprio legame con la tradizione.
Anthony De Mello ricorda che spesso «la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti», mentre ce ne stiamo addormentati aspettando che qualcosa succeda. Il suo non è solo un invito, è un grido: «Svegliatevi!». Con grande umorismo e tanta semplicità, tra parabole indiane, battute, storielle divertenti, ci porta ad aprire gli occhi, a sbarazzarci delle tante etichette che gli altri ci affibbiano e dietro le quali noi stessi talvolta ci nascondiamo, e a prendere in mano ogni aspetto della nostra vita. La parola chiave è “consapevolezza” e, attraverso un percorso fatto di brevi capitoli da meditare e di semplici esercizi, ci conduce nell’intimità di noi stessi, alla scoperta dei nostri veri bisogni e desideri, e ci aiuta a scoprire chi siamo davvero e dove vogliamo andare. Il suo messaggio è forte e diretto: «Scopri te stesso e riprenditi la vita».