
"L'inizio ha una sua magia. Anselm Grün ci invita a sentire a fondo questa magia e ad avere fiducia. Incoraggia ad affrontare con serenità le vie nuove e ignote - che la vita ci prospetta: con pazienza, gratitudine, fiducia in Dio."
In seguito alla pubblicazione nel 1905 di "Eretici" - una raccolta di saggi in cui l'autore attacca con stile brillante e corrosivo i dogmi della sua epoca - Chesterton fu sfidato dalla critica a indicare quale fosse la propria visione del mondo. Tre anni più tardi, nel 1908, diede alle stampe "Ortodossia". In quest'opera, ricchissima di idee e di suggestioni, lo scrittore inglese esprime la sua incrollabile fede cristiana, di cui argomenta con rigore, ma senza rinunciare al gusto per il paradosso, l'assoluta ragionevolezza. Tutte le obiezioni e le accuse che vengono di norma rivolte al cristianesimo sono affrontate con schiettezza, discusse e infine puntualmente rovesciate. Il risultato, spesso sorprendente, è la dimostrazione che anche i punti più astrusi della dottrina colgono una verità profonda dell'essere umano. In particolare, nel cristianesimo l'autore individua un insieme di valori spirituali e morali in grado di difendere l'uomo da ciò che, minando la bellezza e la santità della vita, lo rende infelice: le ingiustizie del capitalismo, le teorie materialiste e deterministe (in particolare l'evoluzionismo), le eresie del passato e del presente. Il cristianesimo, per Chesterton, è la sola risposta possibile a quell'aspirazione al Vero, al Bene, al Bello, al Giusto, che abita nel cuore di ciascuno di noi.
Dai cieli all'uomo. Shakespeare e Galileo, Bruno e Newton all'alba della nostra modernità hanno scorto nella volta celeste un Grande Libro in cui erano scritti, "in caratteri matematici", leggi di natura e destini di individui, popoli e imperi. Oggi che i nostri cieli sono solcati dai satelliti artificiali, qualcuno considera come un Libro il nostro genoma: un Libro non meno enigmatico, in cui dobbiamo decifrare se ci toccherà in futuro salute o malattia, virtù o vizio, prosperità o sventura. Nel volume saggi di: George Coyne e Francesco Bertola, Julian Chela Flores e Edoardo Boncinelli, Alberto Oliverio e Giuliano Avanzini, Giulio Giorello e Bruno Forte, Carlo Maria Martini.
Orgoglio contro umiltà: è la grande battaglia che ognuno di noi è chiamato a combattere nel proprio cuore. In questo nuovo volume, il Card. Angelo Comastri ci offre preziosi e saggi consigli affinché in questa lotta a prevalere sia l'umiltà. Come emerge dalle tante e significative testimonianze riportate nel testo, l'umiltà è la virtù degli intelligenti, mentre l'orgoglio è il comune difetto degli stupidi e dei presuntuosi. Le persone intelligenti infatti capiscono che il limite appartiene all'umano e ritengono l'orgoglio semplicemente ridicolo. Il grande filosofo e matematico Blaise Pascal affermava: «L'ultimo passo della ragione è quello di riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano». Scegliamo allora l'umiltà come stile di vita, perché ci fa aprire il cuore a Dio e ci fa tendere le braccia verso di Lui per aggrapparci all'unica Roccia che non traballa e all'unico Amore che non tradisce. In un mondo in cui sovrabbondano i ciarlatani dell'umiltà, questo libro ci esorta ad essere umili veri.
Di fronte al pericolo di mercificazione di cui spesso sono oggetto te festività natalizie, il Cardinale Tettamanzi risponde con spunti di riflessione e meditazione per tutti. Un modo per guardare alla storia con lo sguardo della fede, lasciandosi provocare dal mistero di Dio che assume la fragilità di un bambino.
Le preghiere fondamentali presentate dal grande teologo benedettino.
Il 1º gennaio del 2001, mentre il mondo festeggiava l’inizio del terzo millennio, la Madonna è apparsa a Marija, una delle veggenti di Medjugorje, e le ha consegnato un messaggio di straordinaria importanza per il destino dell’umanità: «Cari figli, questa sera in modo speciale vi ho voluti qua. In modo speciale adesso, quando Satana è sciolto dalle catene, vi invito a consacrarvi al mio Cuore e al Cuore di mio Figlio». Satana è dunque sciolto dalle catene, ha cioè cominciato a sferrare l’ultimo attacco, intenzionato a distruggere il mondo intero.
Quello che stiamo vivendo è il tempo della prova e dell’assalto finale condotto dalle forze del Male. Per opporsi a questo attacco, l’umanità deve anzitutto riconoscere la figura e l’azione del Diavolo nel mondo contemporaneo – dalle seduzioni che minacciano i giovani alle tentazioni che colpiscono le famiglie, fino agli estremi delle sette sataniche e delle possessioni diaboliche – confidando nella vittoria finale di Cristo e nell’aiuto della Regina della Pace che, nei messaggi di Fatima e Medjugorje, ha svelato in anticipo i piani di Satana.
«L’ora che il mondo sta attraversando» raccoglie gli atti di un Convegno internazionale riunitosi a Bergamo il 20 e il 21 novembre 2008, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’elezione di Roncalli al soglio pontificio. I saggi inclusi nel volume esplorano aspetti noti e meno noti del pontificato giovanneo, a partire dall’interpretazione del pontificato stesso, fino all’analisi della documentazione utile a ricostruire la biografia roncalliana. Tra interpretazione e documentazione, Angelo Roncalli/Giovanni XXIII. «L’ora che il mondo sta attraversando» percorre la via dell’aggiornamento, per fare la storia di una delle figure centrali della storia del cristianesimo nel Novecento.
Come sarà il cristianesimo del futuro? Armando Matteo prova a tracciarne i contorni alla luce del magistero di papa Francesco. "L'opzione Francesco" avanzata dall'autore è la proposta di un cristianesimo che coltiva prassi e sogni di fraternità; un cristianesimo che sa abitare le periferie e sa fare comunione con chi quelle periferie le abita; un cristianesimo che non chiude gli occhi e non frena la propria lingua di fronte a un sistema economico e sociale che ci prende l'anima oltre che i soldi, producendo e tollerando povertà e disumanità con impensabile leggerezza; un cristianesimo infine che sa ogni giorno ritornare allo sguardo misericordioso del Cristo e che quello sguardo non si stanca mai di portare al mondo intero. "L'opzione Francesco", tuttavia, non è un'operazione semplice e indolore. Lasciare "il si è sempre fatto così" per una nuova immaginazione del cristianesimo futuro richiede, infatti, ai credenti e ai loro pastori audacia, coraggio, pazienza e soprattutto tantissimo amore per il Vangelo e per l'umanità. Intanto, però, la strada è tracciata.
Opera giovanile di notevole ambizione di pensiero, l'Opposizione polare é il tentativo di una "filosofia" esatta della vita, che delinea una logica capace di una conoscenza strutturale di essa.
La preghiera fu l'occupazione preferita di John Henry Newman. Scandì tutti i suoi giorni, assumendo aspetti nuovi nelle fasi successive della sua vita. Lo accompagnò e lo confortò, in maniera progressiva, sia nel periodo anglicano, sia dopo la conversione alla Chiesa cattolica, avvenuta nel 1845, quando aveva quarantaquattro anni. Egli non tenne chiusa in sé un'esperienza così importante, ma ne fece materia di riflessione per comprenderla meglio e per portarla alla conoscenza degli altri. In questa elaborazione non si limitò a rivelare i suoi sentimenti personali, ma li arricchì con lo studio di quelle che potremmo chiamare le fonti della sua preghiera: la Bibbia, la Tradizione, soprattutto quella dei Padri, i Teologi anglicani del Seicento (Caroline Divines), il Prayer Book (il libro della preghiera anglicana per tutti i tempi dell'anno). Forte della sua esperienza personale e dell'insegnamento di fonti così autorevoli, egli trattò della preghiera negli scritti e nelle prediche e vi dedicò esplicitamente alcuni sermoni. Nell'insieme Newman ci presenta un tipo di preghiera biblico e patristico, nobile e sostenuto, a volte anche popolare, che non concede nulla alla superficialità e all'improvvisazione. Con le sue geniali intuizioni egli ha portato un contributo di novità e di profondità nella dottrina della preghiera.