
Quale luce ci viene in aiuto dalla prima Enciclica di papa Francesco, "Lumen fidei"? In un mondo che procede a tentoni, la domanda di fede suona un po come una preghiera, una richiesta vitale: "Qualcuno accenda la luce!". Il Pontificato di papa Francesco si configura sempre più come un riaccendere la luce della gioia e della tenerezza in un mondo che rischia di accettare il buio come condizione e la tristezza come maturità. Questo testo nasce come una serie di "conversazioni teologiche" a partire proprio dall'Enciclica "Lumen fidei", con lo scopo di scavare attraverso altre domande e suscitare nuove riflessioni. Il lettore potrà continuare e portare avanti la riflessione iniziata in queste pagine senza paura, cercando di rendere magari un'idea o un'insegnamento, una buona decisione per la propria vita.
Se si guarda con disincanto alle sfide dell'età contemporanea, ci si rende conto di come l'uomo si trovi di fronte a un mosaico fatto di inquietanti interrogativi sul futuro, sul senso della vita, sul destino del mondo. In questo scenario, è difficile non cadere in preda all'angoscia, all'incertezza e allo smarrimento. In questo scenario si muove il cardinal Martini, con la consueta saggezza che gli viene dalla profonda conoscenza del testo biblico. Ecco il suo insegnamento: occorre riandare alle parole del Gesù dei Vangeli, riscoprendo la Verità che rende l'uomo libero e realizzato, sapendo che attraverso la croce di ogni giorno si giunge alla resurrezione e alla serenità già su questa terra. In queste pagine, capaci di emozionare e coinvolgere, si snoda un itinerario spirituale che permette all'uomo contemporaneo di trovare la forza inferiore per andare oltre il muro dell'angoscia.
Se si guarda alle sfide dell’età contemporanea, ci si rende conto di come l’uomo si trovi di fronte a un mosaico fatto di inquietanti interrogativi sul futuro, sul senso della vita, sul destino del mondo. In questo scenario, è difficile non cadere in preda all’angoscia e allo smarrimento. E proprio in questo scenario si muove il cardinal Martini, con la consueta saggezza che gli viene dalla profonda conoscenza del testo biblico.
Ecco il suo prezioso insegnamento: occorre riandare alle parole del Gesù dei vangeli, riscoprendo la verità che rende l’uomo libero e realizzato, sapendo che attraverso la croce della prova di ogni giorno si giunge alla risurrezione e alla serenità già su questa terra.
In queste pagine, capaci di emozionare e coinvolgere, si snoda un itinerario spirituale che permette all’uomo contemporaneo di trovare la forza interiore per andare oltre il muro dell’angoscia.
Come e perché pregare? Carlo Maria Martini tocca uno dei temi più importanti non solo per il cristiano ma per chiunque si trovi ad affrontare le innumerevoli circostanze della vita. “La preghiera” scrive il Cardinale “è la risposta immediata che ci sale dentro il cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell’essere, momenti in cui ci sentiamo come tratti fuori dalla schiavitù delle immanenze quotidiane”. Ma la preghiera è anche “la forza che si oppone alla paura di cambiare, di lanciarsi su nuove vie.”
Come e perché pregare? Carlo Maria Martini tocca uno dei temi più importanti non solo per il cristiano ma per chiunque si trovi ad affrontare le innumerevoli circostanze della vita. “La preghiera” scrive il Cardinale “è la risposta immediata che ci sale dentro il cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell’essere, momenti in cui ci sentiamo come tratti fuori dalla schiavitù delle immanenze quotidiane”. Ma la preghiera è anche “la forza che si oppone alla paura di cambiare, di lanciarsi su nuove vie.”
Il volume riporta la cronaca della «scoperta» che Malcolm Muggeridge ha fatto di Madre Teresa e dell’Ordine religioso da lei fondato alla fine degli anni Sessanta, quando ancora nel mondo non si parlava di questo straordinario personaggio, simbolo della carità cristiana. Il famoso giornalista inglese, infatti, aveva girato a Calcutta un fortunato servizio intitolato Qualcosa di bello per Dio per conto della BBC nel 1969, e da quell’esperienza era scaturito il volume con lo stesso titolo. Non si tratta, quindi, propriamente di una biografia, ma della comunicazione delle osservazioni e delle riflessioni che Malcom Muggeridge ha registrato stando accanto a Madre Teresa per le strade di Calcutta, accompagnandola nel suo farsi vicina ai più poveri fra i poveri. Ricco di molte e belle foto in bianco e nero e a colori, il libro comprende anche la trascrizione delle conversazioni di Madre Teresa con l’Autore, una selezione dei suoi scritti e delle sue meditazioni, il tutto con lo scopo di rendere ragione della rilevanza del suo messaggio.
punti forti
In agosto 2010 ricorre il centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta. Il volume, edito per la prima volta nel 1971, è un best-seller mondiale. In questa versione italiana è una riedizione di una edizione precedente pubblicata dalla San Paolo.
L’Autore ha portato a conoscenza di un vastissimo pubblico la figura, l’opera e la spiritualità di Madre Teresa.
destinatari
Tutti. In modo particolare giovani e tutti coloro che vogliono conoscere Madre Teresa attraverso passi dei suoi scritti, testimonianze, fotografie...
autori
Malcolm Muggeridge, inglese, è nato nel 1903. Ha iniziato la sua carriera come lettore all’Università del Cairo e poi si è occupato di giornalismo. Ha lavorato presso alcune testate internazionali: The Guardian, Calcutta Statesman, Evening Standard e Daily Telegraph. Successivamente si è occupato di programmi per la radio e la televisione per conto della BBC. È morto nel 1990, all’età di 87 anni.
Può un uomo d’oggi prendere ancora sul serio «lo scandalo e la follia» della fede cristiana? È possibile, per l’uomo del terzo millennio, condividere le antiche affermazioni del Credo su Dio, Gesù Cristo, la Chiesa cattolica? Su un Dio che è uno e trino, che si è incarnato diventando a un tempo vero Dio e vero uomo, nato da una vergine, morto e risorto? Sulla Chiesa che è corpo mistico di Cristo e istituzione umana, visibile e invisibile? Sulla risurrezione per tutti e la vita eterna?
Vittorio Messori e Michele Brambilla – autore di grandi bestseller religiosi il primo, vicedirettore del Giornale il secondo – hanno deciso di interrogarsi sulle ragioni per «scommettere» sulla verità del Credo. Tra i due – entrambi giunti alla fede «da lontano» – si intreccia un dialogo semplice e al tempo stesso profondo, corrono parole quotidiane che tentano però di scandagliare il più vertiginoso dei misteri. E in risposta alle domande fondamentali – quelle che ogni uomo ragionevole si pone, compreso l’uomo del terzo millennio – suggeriscono «qualche ragione per credere».
«Mi è ben chiaro come la teologia e la fisica quantistica agiscano su piani diversi: le scienze naturali spiegano l'origine e l'essenza della natura, e alla natura appartiene anche il nostro cervello, che è in grado di pensare; la teologia cerca invece risposte alle domande sul senso e sullo scopo dell'esistenza umana. Tuttavia, i due piani, quello della scienza e quello della teologia, si toccano. La storia della teologia mostra con chiarezza che tutti i teologi hanno sempre sviluppato il proprio pensiero in un dialogo con la filosofia e con la scienza della loro epoca, studiando la natura e trasferendo la propria concezione del mondo nella teologia. Anche ai nostri giorni la teologia può essere affrontata in maniera responsabile soltanto se in aperto dialogo con la filosofia, la psicologia e la scienza contemporanee.» (Anselm Grün)
"Una notizia sorprendente". È con queste parole che Henri de Lubac accoglie l'annuncio della sua partecipazione al Concilio Vaticano II. I suoi Quaderni ripercorrono i due anni di preparazione e le quattro sessioni conciliari, senza tralasciare le intersessioni. Ci permettono così di assistere alla discussione degli ordini del giorno, ma anche, in occasione delle riunioni della Commissione teologica e delle sottocommissioni, all'elaborazione dei testi successivamente presentati ai Padri conciliari. Padre de Lubac, eminente teologo e uomo di grande spirito, offre al lettore una guida sicura, introducendolo in quel magma teologico che fu il Concilio e permettendogli di cogliere la posta in gioco di dibattiti talvolta animati. Questi quaderni ci invitano ad una più profonda comprensione storica e teologica del Concilio. Oggi, seguendo lo stesso schema preparato da de Lubac, l'"Opera Omnia" esce anche in francese presso le Editions du Cerf, che hanno da poco pubblicato in lingua originale i quaderni del Concilio.
Scritti sparsi, su vari argomenti e con date dal 1942 al 1954, che possono integrare quelli contenuti nei tre volumi dei Quaderni. Appendice: La tomba di San Pietro. Con un indice dei principali temi e un indice dei nomi delle persone.
“Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Un immenso vuoto, tutto è vuoto!”. La straordinaria e sconcertante riflessione di Qohelet, sapiente di Israele che spinge l’uomo moderno, con incredibile attualità, a porsi domande radicali senza compromessi circa il senso della vita e della morte, dell’amore e del dolore, della ricchezza e del piacere.
Il libro più sconvolgente, capolavoro letterario dell’Antico Testamento che ancora oggi affascina la riflessione degli uomini liberi, viene qui riproposto dalla traduzione originale di Gianfranco Ravasi e dal suo ineguagliabile commento. Nell’ultimo capitolo, i Mille Qohelet, Ravasi ripercorre i millenni di storia alla ricerca di tutti coloro che si sono specchiati in questo sapiente del III sec. a.C.
Un libro adatto a tutti, laici e credenti, capace di stimolare la riflessione e di accendere la curiosità per l’immenso patrimonio culturale che la Bibbia rappresenta per l’intera umanità.
Mons. Gianfranco Ravasi, nato nel 1942, sacerdote della diocesi di Milano, è prefetto della Biblioteca-Pinacoteca di Milano, membro della Pontificia Commissione Biblica e docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentionale. Autore di numerose pubblicazioni e saggi, collabora con diverse riviste divulgative e scientifiche ed è apprezzato per i suoi interventi in trasmissioni televisive che hanno per oggetto temi o testi biblici.