
L'Autore ci guida a ripercorrere lo stesso cammino che Francesco ha percorso, non limitandosi ad illustrare il testo, ma sollecitandolo perchè aiuti anche noi oggi a percorrere lo stesso cammino di Francesco: accogliere e difendere gelosamente la nostra esistenza come l'autentica vocazione che Dio ci affida. Giunto al termine della sua vita san Francesco volge lo sguardo al passato, agli incontri, agli esperienze e alle scelte che hanno segnato in modo sorprendente la sua esistenza. E in tutto riconosce la presenza misteriosa e sapiente di Dio che lo ha condotto per mano con la tenerezza di una madre. E' questo il cuore del Testamento, straordinario documento autobiografico, ulteriore testimonianza della singolarità della vicenda umana del Poverello d'Assisi.
Questo saggio propone un confronto tra Testamento e Lettere di Santa Chiara, analizzando il vocabolario e i concetti espressi nei diversi Scritti. Il Testamento di Santa Chiara, negli ultimi cinquant'anni, è stato al centro di diverse discussioni. La principale ha riguardato l'autenticità di questo scritto, messa in dubbio di volta in volta per questioni riguardanti il contenuto, la tradizione manoscritta o la forma. Il libro si rivela uno strumento prezioso per cogliere l'originalità del linguaggio di Chiara, che diventa specchio della sua singolare esperienza cristiana; si spiega così la persistente attualità del suo carisma.
La fioritura delle biblioteche popolari nell'Italia ottocentesca è alquanto variegata: accanto alle biblioteche nate per soddisfare l'esigenza di svago o di studio di alcune persone, sorgono biblioteche confessionali aperte da gruppi o da singoli cattolici, che in esse vedevano uno dei modi per contrastare la diffusione delle cattive letture". " Il percorso di questo libro parte dalla ricerca sulle origini delle biblioteche popolari dopo l'unificazione nazionale, continua con la ricostruzione del decisivo impegno dell'associazionismo cattolico per contrastare massoni e liberali anche attraverso l'apertura di biblioteche dotate di libri utili ed onesti". "
Il barnabita p. Giovanni Semeria (1867-1831) fu una sorprendente figura di studioso e di apostolo della carità, convinto sostenitore della necessità dell'incontro tra il Vangelo e la cultura moderna, con le sue scoperte scientifiche. Proprio con l'intenzione di mostrare che la fede non aveva da temere nel confronto con la cultura "laica" fondava a Genova la Scuola Superiore di Religione, da lui diretta dal 1897 al 1908, quando in obbedienza a direttive vaticane venne costretto al silenzio. Il testo che presentiamo costituisce la lezione introduttiva ad un anno accademico di quella Scuola; in esso il Semeria propone un'originale lettura della figura di san Francesco, agli albori della "questione francescana" che iniziava in quegli anni ad appassionare gli animi. Le due introduzioni storiche di Zambarbieri e di Mores aiutano a situare il contributo nell'atmosfera dell'epoca e nello sviluppo degli studi francescani allora nascenti.
A oltre vent'anni dalla prima edizione, dopo tre ristampe, presentiamo la nuova edizione di un libro piccolo nelle dimensioni, ma che ha aiutato migliaia di lettori ad accostarsi e a gustare gli Scritti del santo di Assisi. L'autore prende per mano il lettore e lo conduce attraverso una rigorosa lettura dei testi alla scoperta delle intuizioni fondamentali di san Francesco, quelle che hanno orientato la sua vita e che continuano ad affascinare ed interrogare anche noi oggi.
Francesco d'Assisi è conosciuto come il "fratello universale". Lo è per tutti coloro che credono nell'uomo, religiosi o meno. Cosa ha di speciale quest'uomo? Ha voluto essere fratello, ha saputo essere fratello e continua ad insegnarci ad essere fratelli. Questo piccolo libro vorrebbe entrare nel mistero del suo sguardo fraterno, prendendo come guida i suoi Scritti. Il tema della fraternità attraversa tutte le pagine di una riflessione divisa in due parti: nella prima Francesco presenta il dono della vocazione alla fraternità, ci presenta cioè l'ideale della radicalità evangelica; nella seconda vengono presentati alcuni aspetti più pratici, le modalità per metterci in cammino ed arrivare ad essere fratelli.
L'insistenza di papa Francesco sul momento essenziale della fede, l'incontro con Dio, costituisce anche il nucleo fondamentale del messaggio di san Francesco, il suo centro e il suo cuore. Quell'incontro, una certa esperienza di Dio che Francesco definisce «piacevole e desiderabile sopra ogni cosa», è qualcosa che il santo di Assisi ha cercato con tenacia e che ha raccomandato con insistenza a tutti i suoi seguaci. Amare Dio con tutto l'essere sino a diventare sua «dimora», quella abitazione del Padre e del Figlio di cui parla il vangelo secondo Giovanni. Le realtà ricordate in questo testo appaiono come la conclusione, il vertice della visione spirituale di Francesco, una specie di testamento.
Tra il 1981 e il 1983 il prof. Manselli venne invitato a tenere tre conferenze, con cadenza annuale, presso il Centro culturale “Angelicum” dei frati Minori di Milano.
Attraverso le registrazioni fortunosamente conservate, è stato possibile ricostruire il testo delle tre conversazioni, così da poterle riproporre in un volume ad un pubblico più vasto, alla vigilia del trentacinquesimo anniversario della morte del chiarissimo Professore.
Marco Bartoli, che di Manselli è stato discepolo, scrive nell’introduzione: «Vale la pena di rileggere queste pagine non solo per capire meglio Francesco d’Assisi, ma anche per capire la lezione di un grande storico italiano».
Raoul MANSELLI (1917-1984) è stato un grande storico italiano, specialista di storia medievale, del profetismo e dell'eresia colti come "inquietudini" del mondo medievale. Le sue ricerche e le sue pubblicazioni su Francesco d’Assisi e il suo Ordine rimangono a tutt’oggi essenziali.
Un dialogo che interroga e provoca
San Francesco riesce ad incontrare il Sultano Malik al-Kamil nel 1219, mentre gli eserciti stavano combattendo la V crociata. Apriva così uno spiraglio verso la possibilità di una nuova relazione con i musulmani, possibilità che poi suggerirà ai suoi frati nei testi scritti per loro (le due Regole). Quell’incontro continua a costituire una provocazione e una sfida anche per noi oggi, che a ottocento anni di distanza ancora stiamo cercando il modo di costruire una relazione non basata solo sulla paura o su un facile irenismo di facciata.
Manuel CORULLON , frate Minore (francescano) spagnolo, specializzato in Studi arabi e islamici, è da molti anni responsabile della Custodia francescana del Marocco, dove da secoli i frati custodiscono una presenza mite e operosa tra la popolazione.
Nel corso del 2021 sono stati pubblicati dalle Edizioni Frate Indovino otto volumetti di 144 pagine scritti da valenti autori (dal meteorologo Franco Prodi alla poetessa Marcia Theophilo, dal fisico Luca Fiorani all'astrofisico Guy Consolmagno, dai giornalisti Giulio Albanese e Michele Zanzucchi, dal vescovo Calogero Peri al teologo cappuccino Francesco Neri), che riprendevano una delle parole del Cantico delle Creature di san Francesco: Aria, Terra, Acqua, Fuoco... In conclusione, e a coronamento della collana, Frate Indovino pubblica un volumetto che raccoglie i preziosi contributi di altri valenti autori, che hanno scritto nel corso dell'anno degli apprezzatissimi articoli nella prima pagina del mensile Frate Indovino sullo stesso Cantico.
Il sacerdote nel pensiero di Santa Caterina e l'importanza del ministero sacerdotale nel progetto salvifico di Dio sull'uomo.
Biografia di Santa Gianna Beretta Molla.