
Un'affascinante ricostruzione della storia di Giacomo il Maggiore che nasce dalla riflessione sui Vangeli e dal ricordo di un Cammino che ha portato generazioni di uomini e donne fino ai confini della Spagna, a Santiago di Compostella. La fantasia, il romanzo e la realtà, la storia e la tradizione si compongono in un appassionante viaggio che attrae il lettore e lo invita a percorrere il Cammino. Il Cammino è divenuto in questi ultimi anni molto popolare per ogni genere di persone.
Vera e propria «bomba teologica a orologeria», come la chiama George Weigel, il biografo americano di Giovanni Paolo II, l’approccio alla sessualità specifico del compianto pontefice segnerà una svolta nella storia del pensiero moderno. Nei primi quattro anni del suo lungo pontificato (1978-2005), Giovanni Paolo II dedicò le udienze generali del mercoledì al più ampio insegnamento che un papa abbia mai impartito su un medesimo argomento: la «teologia del corpo», un approccio originalissimo – ma altrettanto sconosciuto, ignorato – sul corpo, la sessualità e il matrimonio. Paradossalmente, quest’insegnamento resta ancora sconosciuto, nonostante si tratti, secondo l’autore, di vere e proprie svolte sia nella teologia cattolica sia nella storia del pensiero moderno.
Yves Semen, dottore in filosofia, è sposato, padre di sette figli e vive nel dipartimento della Drôme (Francia sudorientale). Attualmente è direttore dell’Istituto europeo di studi antropologici Philanthropos di Friburgo (Svizzera), professore alla libera facoltà di filosofia (IPC) di Parigi e conferenziere-formatore d’etica sociale in Francia e in Svizzera.
È sufficiente leggere poche pagine per rendersi conto dell'originalità di questo contributo, nato come deposizione dell'Autore al processo diocesano per la Beatificazione.
Lo scritto si articola in due parti. Nella prima si guarda Padre Pio attraverso la sua vita di fede. La seconda parte ha un taglio narrativo. Padre Pio viene ripresentato negli atteggiamenti quotidiani e nelle relazioni con le persone che lo circondano. Dai suoi frati al barbiere, dal bambino al medico, fino a chi gli è avversario e irriducibile nemico, emerge la personalità di un uomo ordinario nelle vicende della sua vita, straordinario nelle scelte della sua libertà.
Monsignor Pierino Galeoneè nato a San Giorgio Jonico (Taranto) il 21 gennaio 1927. Ordinato sacerdote il 2 luglio 1950, è parroco di S. Maria del Popolo, la chiesa madre del suo paese, dal 9 ottobre 1955. È fondatore dell'Istituto Secolare "Servi della Sofferenza", ispirato alla spiritualità di san Pio da Pietrelcina, e i cui membri intendono associarsi alle sofferenze di Cristo per la redenzione dei fratelli. Figlio spirituale di Padre Pio, fin dal 1947 ha trascorso molto tempo accanto a lui assimilandone la spiritualità e sperimentandone, nel profondo, la santità di vita e l'intima comunione con Dio. Questa esperienza diretta di monsignor Galeone ha spinto il postulatore a chiedere la sua deposizione per il processo diocesano di canonizzazione del Santo. Infatti, nel 1986 ha reso testimonianza sulle virtù e sulla vita di Padre Pio. In seguito ha avuto l'onore e la gioia di concelebrare con il Santo Padre in occasione della Beatificazione e poi della Canonizzazione del santo cappuccino del Gargano. È impegnato a diffondere dovunque e instancabilmente la conoscenza della spiritualità di Padre Pio. La presente pubblicazione si ispira ampiamente alla sua deposizione del 1986 e ne conserva la genuinità e l'immediatezza consentendo al lettore di scorgere gli aspetti più intimi della vita di san Pio vissuti nella quotidianità e nella semplicità tipiche del Santo.
Un piccolo volume che presenta la biografia essenziale di santa Rita, la descrizione della "cassa solenne", un importante documento storico, le più significative preghiere a Santa Rita, le fotografie dei luoghi dove è vissuta e venerata santa Rita.
Se Papa Wojtyla fosse durato poco non l’avremmo capito, tanto grande è stata la sua novità e la modifica dell’immagine papale che ha realizzato, avvicinandola all’uomo della nostra epoca: è questa l’idea seguita dall’Autore nel raccontarne la vita e il pontificato di Giovanni Paolo II.
Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera, scrittore e conferenziere, ha avuto la possibilità di accumulare una conoscenza straordinaria del Papa polacco, che ha seguito dal primo all’ultimo dei suoi giorni e al quale ha dedicato cinque pubblicazioni.
La prima edizione di questa biografia (1998), che qui viene completamente riscritta e completata con l’ultima fase del Pontificato, è stata tradotta in nove lingue.
Luigi Accattoli è giornalista del Corriere della Sera dal 1981, scrittore e conferenziere. Nato a Recanati (Macerata) nel 1943, vive a Roma. Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. Collabora dal 1973 alla rivista Il Regno. Tra le sue pubblicazioni, Cerco fatti di Vangelo.Inchiesta di fine millennio sui cristiani d’Italia (SEI 1995); Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di Giovanni Paolo II (Leonardo 1997); Nuovi martiri. 393 storie cristiane nell’Italia di oggi (San Paolo 20002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (EDB 2004). I mass media, la famiglia, la vita cristiana nella città secolare sono gli argomenti della sua attività di conferenziere. Di questi temi tratta in varie pubblicazioni, come Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (EDB 1999), Il Padre nostro e il desiderio di essere figli (EDB 2005).
Ad un anno esatto dalla morte, avvenuta il 2 aprile 2005, il racconto inedito del medico personale di Giovanni Paolo II e del segretario monsignor Dziwisz degli ultimi giorni di vita del grande papa. Nel volume, il segretario particolare del Papa, e Czeslaw Drazek ,incaricato dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano, parlano della concezione della sofferenza nel magistero e nella vita di Giovanni Paolo II. Il professor Renato Buzzonetti, medico personale del papa, descrive per la prima volta i principali interventi chirurgici e le cure mediche cui fu sottoposto Giovanni Paolo II fino agli ultimi giorni di vita.
Infine Angelo Comastri, che all’epoca era appena diventato responsabile della basilica di san Pietro, narra le fasi di quell’incredibile pellegrinaggio di fedeli e di gente proveniente da ogni parte del mondo per portare l’ultimo saluto al papa. Uomo di dolori - nell’infanzia perse i genitori; la gioventù fu segnata dall’esperienza della guerra e della persecuzione nazista; seguirono le restrizioni del regime comunista; da papa ci furono l’attentato, il Parkinson e i numerosi ricoveri al Gemelli - Wojtyla ebbe sempre un’attenzione costante ai malati e ai sofferenti che percepivano di trovare ascolto e comprensione nel suo cuore.
Un libro avvincente per rivivere una storia di gratitudine e amore.
Stanislaw Dziwisz è oggi arcivescovo di Cra covia, dopo aver dedicato quasi 27 anni della sua vita al papa come segretario.
Czeslaw Drazek SJ è incaricato dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano.
Renato Buzzonetti è medico personale di Sua Santità.
Angelo Comastri è presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale del Santo Padre per la Città del Vaticano; per le Edizioni San Paolo ha pubblicato numerosi volumi di spiritualità.
In occasione del primo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, uno splendido libro fotografico che ripercorre, in 100 immagini del fotografo Giancarlo Giuliani, la vicenda straordinaria del grande papa polacco, dalla elezione all’attentato, dagli incontri di Assisi al Grande Giubileo, fino ai giorni dell’agonia e della morte che hanno scosso il mondo intero.
Le foto sono accompagnate dai testi di alcuni autori e giornalisti ripresi dalle cronache del tempo.
Uno splendido ritratto della Chiesa italiana contemporanea.
Con una scansione geografica, per ciascuna delle Regioni Ecclesiastiche di appartenenza, viene presentata la figura di un testimone, proposto dallo stesso vescovo della Diocesi come simbolo della testimonianza cristiana del nostro tempo. Sono privilegiati le donne e i laici, ma l’attenzione è rivolta anche alla specificità della testimonianza. I testimoni della prima metà del secolo XX sono soprattutto impegnati nel sociale, come Teresio Olivelli o Joseph Mayr Nusser danno la vita a difesa della libertà e degli ebrei perseguitati. Nella fase della ricostruzione postbellica spiccano le figure di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani ma anche figure più umili come Gabriella Sagheddu e Maria Marchetta che nell’entusiasmo del Concilio, offrono la loro vita per la causa ecumenica. E giacché parliamo di Vaticano II il pensiero va a due vescovi meridionali: don Tonino Bello e Guglielmo Motolese. Poi vi è la fioritura di testimoni dell’evangelizzazione come Marcello Candia, Carlo Urbani, Vittorio Trancanelli e Annalena Tonelli. Per concludere con un accenno ai testimoni provenienti dalle fila dei movimenti: Igino Giordani, Marilen Elena Holzhauser ed Enzo Fondi per i Focolari, don Francesco Ricci, Bobo Torchiana e don Luigi Giussani per Comunione e Liberazione.
Un bel ritratto della Chiesa italiana contemporanea, testimoni della giovinezza e della fecondità del Vangelo.
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Av) il 14 gennaio 1948. Vicedirettore editoriale della San Paolo, è direttore della rivista Communio e cura l’edizione degli scritti di Hans Urs von Balthasar in Italia. Ha ugualmente curato per la San Paolo il completamento della collezione iniziata da A. Fliche – V. Martin per gli anni dal 1878 al 1978. Ha pubblicato: Gli occhi del lupo. Storie irpine, Jaca Book, Milano 1982; Silone l’inquieto. L’avventura umana e letteraria di Ignazio Silone, San Paolo, Cinisello 1990; Hans Urs von Balthasar; San Paolo, Cinisello 1991 (tradotto in 4 lingue); Il sigillo di Pietro, SEI, Torino 1996; Il dramma di Dio, Jaca Book, Milano 1999; Santa Gianna Beretta Molla, San Paolo, Cinisello 2004 (insieme con Pietro Molla); Hans Urs von Balthasar, Morcelliana, Brescia 2006.
Curato da Elio Guerriero, il volume consta di quattro parti.
Nella prima Luigi Accattoli racconta la vita di Karol Wojtyla: l‚'infanzia e l'adolescenza, la vita in seminario e il sacerdozio, l‚'elezione al soglio pontificio e l‚'attentato subito, la malattia e la morte.
La seconda parte, dedicata al suo Ministero, raccoglie i contributi del suo successore, Benedetto XVI e di Camillo Ruini e Vincenzo Paglia. Angelo Comastri e Stanislaw Dziwisz, che gli sono stati vicini fin negli ultimi momenti di vita, fanno conoscere al lettore la grandezza di Giovanni Paolo II nella sofferenza, nel suo completo affidarsi al Signore e rivelano l'immediata percezione della sua santità.
In appendice una selezione di scritti di papa Wojtyla: l‚'omelia per l‚'inizio del pontificato, la Lettera alle donne e quelle agli anziani, ai bambini e ai giovani.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Punti forti
L'imminente beatificazione di Giovanni Paolo II.
La bellezza delle immagini.
L'importanza degli autori dei contributi.
La direzione spirituale occupò un posto di rilievo nella vita e nella missione di Padre Pio. Le lettere raccolte in questo volume sono di due tipi: quelle in cui più chiaramente il santo parla della propria concezione della direzione spirituale e quelle che raccontano di casi particolarmente rilevanti. Attraverso queste lettere il santo persegue l’obiettivo costante della santificazione delle anime e del progresso nelle virtù. Alla base di tutto vi è la fiducia in Dio, nelle cui mani il santo pone se stesso e i suoi assistiti.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino. Socio ordinario della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 20062. Ha, inoltre, curato i seguenti volumi: Sapere teologico e unità della fede. Studi in onore del Prof. Jared Wicks, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2004; L’uomo ultimo. Per una antropologia cristiana e francescana, Dehoniane, Bologna 2006; Beato Andrea Giacinto Longhin: frate cappuccino e pastore nella Chiesa del suo tempo. Nel primo centenario dalla consacrazione episcopale (1904-2004), Editrice San Liberale, Treviso 2006; e, per la San Paolo, i cinque volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004); Padre Pio. Profeta obbediente (2005), già tradotti in lingua inglese, polacca, ceca e lituana. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei cappuccini italiani e direttore della collana «I mistici francescani» (Edizioni Francescane di Padova).
“Una cosa in mente” ripercorre le tappe della vita del Cottolengo e gli episodi che lo hanno portato a dare vita, in soli 14 anni, ad una struttura che ospita 1300 ammalati, poveri, abbandonati.
La narrazione biografica di un apostolo della carità, san Giuseppe Benedetto Cottolengo (Bra [CN] 1786 – Chieri [TO] 1842), che, ispirato da Dio e animato da spirito evangelico, ha fondato l’istituzione Piccola Casa della Divina Provvidenza e ha dato vita a molteplici iniziative a favore degli uomini più bisognosi. Allegato al libro, l’omonimo film TV.
Paolo Damosso è nato a Torino il 4 aprile 1964. Sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la NOVA-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster (arcivescovo di Milano); Padre Pio. Uomo di Dio prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ora propone il “romanzo” del suo film Una cosa in mente, su San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Un nuovo modo per comunicare tutte le emozioni e le riflessioni vissute.
Un saggio storico che ricostruisce la vicenda umana e spirituale di Gianna Beretta Molla (1922-1962) - canonizzata nel 2004 da Giovanni Paolo II - dal punto di vista della vocazione alla famiglia. Nata in un ambiente cristiano che era luogo di comunione, di formazione e di gioia, avvertì a sua volta la vocazione alla vita di famiglia. Sposò l’ingegner Pietro Molla, ebbe quattro figli e cercò di trasmettere loro un modello educativo incentrato sull’amore di Dio e del prossimo.
Morì dopo aver dato alla luce la quarta figlia mostrando, in pieno XX secolo, «che cosa significa una vita vissuta come vocazione, una vita matrimoniale intensa quale gioiosa risposta alla chiamata del Signore» (Carlo M. Martini).
Maria Teresa Antognazza è giornalista professionista presso il settimanale diocesano «Luce».
Mario Picozzi è professore associato di Medicina Legale presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Antonio Rimoldi è professore emerito di Storia della Chiesa presso il Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore.

