
In questo saggio, l'autore studia i contributo che san Tommaso d'Aquino offre nella Summa Theologiae sul mistero dell'incarnazione del Verbo, dal Dottore angelico definito come il "mistero più mirabile". L'incarnazione del Verbo è opera supererogatoria, un eccesso dell'amore di Dio verso le creature. Se è vero che il mistero della bontà di Dio è il filo conduttore di tutta la Summa, anche la terza parte - come le due precedenti -, dedicata proprio al Verbo incarnato, riceve luce e senso dall'insondabile mistero dell'amore gratuito di Dio verso di noi. Il contenuto e il metodo teologico proposti da san Tommaso d'Aquino hanno ancora molto da dire al nostro modo di fare teologia oggi e anche per ripensare alla forma definitiva di Dio nella storia, il Cristo crocifisso e risorto, che resta per sempre Parola fatta carne, l'Emmanuele.
Il presente volume rappresenta uno studio sapientemente documentato sulla spiritualità di San Giovanni Bosco, questione molto dibattuta dalla produzione storiografica sul fondatore dei salesiani, ma ancora poco approfondita. L'autore ha il merito di portare in primo piano tale questione attraverso una preziosa selezione di prove documentali di importanti figure della Chiesa Cattolica che hanno fortemente influenzato la vita e la spiritualità di Don Bosco: da Sant'Ignazio da Loyola, a San Filippo Neri, da San Francesco di Sales a San Vincenzo de' Paoli, da Sant'Alfonso Maria de' Liguori, fino alla forte esperienza con San Giuseppe Cafasso, suo maestro e guida. Uno studio che costituisce dunque un eccezionale patrimonio di fonti e riflessioni, utili al lettore per comprendere meglio il valore e il significato dell'esperienza spirituale ed apostolica di Don Bosco nella vita sociale e nella Chiesa.
L'affascinante figura di Santa Gemma Galgani, morta in estasi d'amore a soli 25 anni di età, conquista da sempre chi viene a conoscenza della sua straordinaria vita tutta trascorsa nel soprannaturale fin dall'infanzia e intessuta di fenomeni mistici, tra i quali spiccano le stimmate. Ebbe da Dio la missione espiante e riparatrice dei peccati degli uomini.
ai fine di allontanare i tremendi castighi che incombevano sul mondo.
Fiore della Passione, è l'espressione più illustre della spirimalità passionista. Attinse a piene mani, tramite l'insegnamento e la direzione di Padre Germano Ruoppol. ora Servo di Dio.
Alla dottrina mistica di san Paolo della Croce, che divenne suo maestro e guida, come è stato dichiarato esplicitamente nel decreto pontificio sulla eroicità delle sue virtù.
quindi un luminoso modello di santità, che l'autore intende riproporre alle nuove generazioni, presso le quali è poco conosciuta.
Padre Antonio Calabrese, passionista, avvocato rotaie, ha pubblicato La Via Mistica di San Paolo della Croce, e alcuni testi di diritto canonico per la Libreria Editrice Vaticana, Diritto Penale Canonico e istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica.
Wojtyla, parlando dell'importanza del Vangelo come fonte di ispirazione creativa, rileva la necessità di vedere in Esso un testo necessario all'artista in quanto uomo. E' forse il passaggio-chiave degli esercizi spirituali: il monito rivolto all'artista a non divinizzare la propria opera. E' molto eloquente, a questo proposito, il richiamo alle parole di Zygmunt Krasinski: "Dentro di te scorre un flusso di bellezza, ma tu non sei la bellezza", una frase tratta dalla Commedia divina che, confessa Wojtyla, "da così tanti anni mi accompagna con insistenza". Il Wojtyla sacerdote qui torna sicuramente al Wojtyla attore, al Wojtyla polonista che per anni ha provato a penetrare la bellezza e l'essenza del pensiero delle opere degli scrittori romantici polacchi.
(Dalla postfazione di Jacek Popiel)
Il volume contiene tre relazioni del Convegno organizzato dall'Istituto Romano della società di Goerres presso il Campo Santo Teutonico in Vaticano nella primavera del 2010, dedicato al tema di Pietro a Roma. Il convegno partiva dalla tesi provocatoria secondo cui Pietro non sarebbe mai stato a Roma e di conseguenza non vi sarebbe neanche morto, e dunque a Roma non esisterebbe nessuna tomba dell'apostolo. Simili opinioni, infatti, già note da tempo, trovano seguaci addirittura tra i cattolici. Gli autori del volume vincolano la loro risposta alla storicità del martirio degli apostoli, non riproponendo un'analisi apologetica di vecchie tesi, bensì affidandosi alla metodica della controanalisi, il cui elemento propulsore è la verità della storia, cogliendola da una prospettiva globale invece di ridurla a delle singole ipotesi.Un lavoro di sicuro interesse per tutti gli studiosi e appassionati di storia della Chiesa.
In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, la Libreria Editrice Vaticana, propone in questo volume un ritratto non convenzionale del Papa polacco, rivolto in particolare ai bambini e ai ragazzi. L'autrice risponde alle molteplici curiosità dei ragazzi in modo mai superficiale e spesso divertente, facendo emergere aspetti insoliti e curiosi dell'umanità di Papa Wojtyla. Il libro è inoltre arricchito da disegni originali, da alcune tra le foto più suggestive del suo pontificato e infine da un'appendice biografica e da una scheda descrittiva del conclave.
In occasione del 550° anniversario della canonizzazione di S.Caterina da Siena, la Libreria Editrice Vaticana, in collaborazione con il Pontificio Comitato di Scienze Storiche, prende in esame con il presente lavoro un aspetto finora poco esplorato nell'ambito degli studi cateriniani, vale a dire l'eredità storica e spirituale della "Virgo digna coelo". Il volume, che si inserisce nella collana "Atti e Documenti del Pontificio Comitato di Scienze Storiche" propone in particolare un'indagine storiografica ed interdisciplinare sulla ricchissima eredità della santa senese, ripercorrendola secondo i diversi linguaggi, teologico, letterario, artistico, senza tralasciare le espressioni di culto e le risonanze cateriniane nel corso della storia della Chiesa. Il volume è rivolto agli studiosi di storia della Chiesa, alle biblioteche, ma anche a tutti i fedeli devoti a S.Caterina.
L'opera riunisce i sette interventi che Paolo VI ha rivolto ai membri dell'Associazione Biblica Italiana tra il 1964 e il 1976, incontrandoli in occasione delle Settimane bibliche nazionali, che si svolgono ogni due anni a Roma. Dai discorsi affiora la preoccupazione del Pontefice di preservare la verità e la novità del dettato conciliare e il suo ripetuto richiamo alla fedeltà al Concilio. "L'affetto che Paolo VI manifesta agli studiosi della Scrittura è così un riflesso del suo amore per la Parola e della centralità che egli attribuiva al movimento biblico, da lui considerato in pima linea per il rinnovamento della Chiesa", nota il curatore Mazzinghi nella prefazione. Corredano il volume un inserto fotografico, una testimonianza di padre Giuseppe Danieli, già presidente dell'ABI, circa gli incontri di Paolo VI con l'Associazione, nata nel 1948, e un articolo di padre Maurice Gilbert, già rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, scritto poco dopo la morte del Pontefice, nel quale sono ricordati alcuni suoi discorsi all'ABI.
Il volume contiene gli appunti personali del vescovo Karol Wojtyla, poi Papa Giovanni Paolo II, scritti nell'arco temporale dal 1962 al 2003. In effetti nel suo testamento il papa polacco aveva disposto che i suoi appunti personali venissero bruciati, tuttavia il cardinale Stanislaw Dziwisz, attualmente arcivescovo di Cracovia e per quasi quarant'anni segretario particolare di Wojtyla, annota nella prefazione del volume: "Non ho avuto il coraggio di bruciare le carte e i quaderni degli appunti personali da lui lasciati, perché contengono informazioni importanti sulla sua vita." - prosegue il Cardinale "perché sono la chiave per comprendere la sua spiritualità, cioè tutto quello che c'è di più intimo nell'uomo: la sua relazione con Dio, con gli altri e con se stesso". Tali appunti spirituali, oggi pubblicati per la prima volta, erano contenuti in due agende, datate 1962 e 1985. La prima comprendeva gli appunti dal 1962 al 1984; la seconda quelli dal 1985 al 2003. In esse Wojtyla annotava le sue riflessioni, riguardanti prima di tutto gli esercizi spirituali e le giornate di ritiro alle quali partecipava. Gli appunti erano scritti in polacco, con l'inserimento di frasi in latino e in italiano, specialmente durante gli esercizi per il Papa e la Curia romana in Vaticano. Queste pagine, frutto del pluridecennale itinerario interiore di Karol Wojtyla, sono pertanto espressione di un rapporto personale con Dio, sempre al centro della sua vita spirituale.
In occasione della beatificazione di Paolo VI, Padre Gianfranco Grieco, fa rivivere in questo volume tutto il pontificato del papa Montini, ripercorrendo questi intensi quindici anni con fedele precisione cronologica e restituendo nel giusto contesto storico gli scritti e i gesti di un Papa che ha aperto una nuova epoca per la Chiesa.
Si tratta di una raccolta di commenti ad alcuni testi significativi che Giovanni Battista Montini, divenuto il 21 giugno 1963 papa Paolo VI, ha indirizzato ai componenti della FUCI. Il progetto di questo libro intende pervenire ad una nuova progettazione della missione intellettuale del laureato adatta ai tempi in cui viviamo; e lo sforzo avviene attraverso il confronto tra il pensiero di Montini e i commenti degli autori. Attraverso di essi il lettore sarà condotto a riscoprire le radici delle fondamenta che hanno originato la FUCI scoprendo in esse il potenziale di novità in grado di mantenere perenne lo slancio apostolico della vita intellettuale cristiana.
Paolo VI sosteneva che "la preghiera è non solo un dovere, ma un'arte, e arte di grande qualità", ricorda il curatore. Il titolo raccoglie le preghiere composte dal Beato Paolo VI, sia per occasioni particolari, o come semplici invocazioni che costellano le sue catechesi. "In Paolo VI abbiamo visto un uomo di preghiera, di profonda, personale, direi mistica preghiera. Non si può rimanere indifferenti davanti alle immagini di Paolo VI in ginocchio nel Cenacolo, o davanti alla Porta Santa in San Pietro; o mentre legge la straziante preghiera per Aldo Moro; o nel vederlo celebrare l'Eucaristia (...) E non si può rimanere insensibili davanti alle catechesi sulla preghiera e ai testi composti da Paolo VI. Testi che rivelano come il segreto della sua profonda spiritualità è racchiuso nella vita di preghiera. Leggendo e meditando questi suoi testi si comprende davvero questa grande arte, da lui vissuta e insegnata." (dalla Presentazione del Curatore)

