
"Un testo agile, sintetico e con un linguaggio divulgativo per fare luce su temi importanti della tradizione francescana. Il filo conduttore è la riflessione sulle Regole redatte da Francesco d’Assisi per dare forma all’Ordine nascente, quei testi dove nelle prime righe leggiamo: «Questa è la Vita che frate Francesco chiese che fosse approvata…». Perché per prima cosa c’è la Vita, esistono i fatti vissuti, che sono vibrazione dell’anima, rivelazione e ispirazione del gruppo nato attorno a Francesco; solo successivamente si percepisce la necessità di dare forma giuridica e pratica all’ispirazione dello Spirito. L’Autore, con grande competenza e chiarezza, ci guida attraverso la storia e i contenuti delle pagine fondanti l’esperienza francescana, aiutandoci a comprenderne lo spirito autentico e ad attualizzarle anche nella nostra esperienza di fede."
Tra i numerosi seguaci e ammiratori di Francesco di Assisi c'è una nobildonna romana - vissuta all'epoca del Santo - della quale poco sappiamo, ma che gli antichi biografi citano a più riprese. E' Jacopa de' Settesoli (nota anche come "Frate Jacopa") la quale ebbe il privilegio di ospitare il Poverello a Roma e di rendergli omaggio alla Porziuncola pochi istanti prima della morte. Una figura femminile, nel panorama francescano, piuttosto singolare rispetto alla tipica narrazione dell'epoca: nobile, sposata, seguace "laica" e amica del Santo per il quale preparava dei dolci che egli non rifiutava mai, che anzi richiese espressamente prima di morire. L'intento dell'Autrice è chiaro: introdurre il lettore alla conoscenza di Jacopa, ripercorrendo la sua vicenda umana e spirituale, senza tralasciare un attento studio delle fonti; un itinerario che diventa anche un pellegrinaggio attraverso Santa Maria degli Angeli, Roma, Assisi, Cortona... Un invito a ripercorrere i suoi passi per rendere attuale, nei nostri giorni, la sequela di Cristo nello "stile" di Francesco di Assisi.
Il volume presenta la raccolta degli Scritti di Francesco e Chiara di Assisi, in una traduzione moderna, pensata per il lettore di oggi. Attraverso le parole dei due santi attingiamo alla loro anima e alla loro spiritualità e carità, che testimoniano la perenne forza e bellezza dell'incontro con Dio.
Due capitoli della storia ecclesiale a confronto, vicini e, al tempo stesso, distanti; due importanti protagonisti della cristianità: Martin Lutero e Francesco di Assisi. In queste pagine l'Autore ci guida nella comprensione delle differenze tra la riforma luterana e la "rivoluzione" francescana, di quanto entrambe abbiano inciso nel pensiero occidentale a livello non solo religioso, ma anche sociale, culturale e, addirittura, economico. Alla luce di tale prossimità-distanza, l'Autore fa emergere come Lutero si concentri sull'esclusività del rapporto dell'anima con Dio, senza interferenze mondane, mentre Francesco (e la successiva "scuola" di pensiero) si volga ad abbracciare tutto l'uomo e a fare della pluralità delle sue espressioni un'unica lode al Creatore. L'intento del presente lavoro è offrire un contributo all'attuale riflessione filosofico-teologica, e al contempo si propone come un sentiero nel labirinto delle idee che caratterizza il nostro tempo.
Francesco di Assisi, pur desiderando una vita ritirata negli eremi, si divise tra preghiera e servizio apostolico. Un'esperienza che condividerà con i primi compagni, ma che a un certo punto coinvolgerà anche altri uomini e donne: nasce così l'Ordine della Penitenza (che maturerà fino a diventare il Terz'Ordine francescano). Molti storici, riferendosi a questo periodo, parlano addirittura di un "Medioevo laicale", animato da coloro che, pur non essendo consacrati in un ordine religioso, vivevano i valori evangelici nelle realtà del mondo. Giovanna Casagrande, tra i massimi esperti di un tema tanto ricco, complesso e affascinante, ci aiuta a leggerlo nelle sue molte sfaccettature. A partire dal Memoriale propositi del 1221 di Onorio III, l'Autrice - che qui riunisce alcuni tra i suoi scritti più importanti sull'argomento - analizza un fenomeno unico nel suo genere e ne traccia lo sviluppo nei secoli successivi.
Conosciamo bene la vicenda personale e spirituale di Chiara e Francesco di Assisi, due santi amati in tutto il mondo. Tuttavia alcuni aspetti del loro rapporto meritano un ulteriore approfondimento: come hanno vissuto la loro amicizia spirituale? In che modo si sono sostenuti nella comune volontà di vivere il Vangelo? In questo libro il lettore - in un gioco di continui e affascinanti rimandi - sarà accompagnato ad approfondire un'esperienza di Dio che ha ancora molto da dire all'uomo del nostro tempo.
Pietro Maranesi, tra i più apprezzati studiosi di Francesco di Assisi, ha concentrato in questa collana la sua ventennale ricerca sugli scritti del Santo: si tratta di un percorso in cinque volumi dove l'Autore, attraverso un approccio storico-critico, ne fa emergere l'umanità, la novità del rapporto con Dio e la bellezza della vita fraterna. In questo secondo volume Maranesi ha raccolto saggi e articoli - già pubblicati in varie riviste e oggi non facilmente reperibili - riuniti intorno ad una questione fondamentale dell'identità evangelica di san Francesco: la fraternità. Il metodo con cui viene affrontato l'argomento e le conclusioni proposte dall'Autore fanno di questo lavoro un contributo tra i più importanti e innovativi nell'ambito degli studi francescani.
Queste pagine costituiscono una preziosa ed inedita introduzione alla Regola non bollata, un testo giunto alla sua stesura finale nel 1221. Proprio alla Regola, fra tutti gli scritti di Francesco, viene oggi riconosciuto un ruolo speciale: per gli storici si tratta della narrazione più autentica dell’esperienza di fede del Santo di Assisi e un’opera fondamentale nella storia della spiritualità.
Paolo Raffaele Pugliese commenta in modo vibrante il testo della Regola: da una parte mette in luce le intime certezze dl Francesco, la sua avventura cristiana, la testimonianza dei primi frati; dall’altra, traduce questi valori nel contesto culturale del nostro tempo, riuscendo a parlare a tutti.
L’Autore, attraverso uno stile coinvolgente e scorrevole, si rivolge al lettore con una ferma convinzione: farsi discepoli del Signore Gesù, ieri come oggi, é la piu straordinaria delle sfide umane.
Paolo Raffaele Pugliese, frate cappuccino, e laureato in Scienze Patristiche e tiene corsi di spiritualità patristica all’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum di Roma. Ha vissuto per circa dieci anni in Turchia dove si é dedicato al dialogo interreligioso. E autore di articoli e pubblicazioni, tra cui ricordiamo: L’infinito giardino interiore. La mistica di Giovanni di Dalyatha e di Gregorio di Nissa (Pontificio Istituto Orientale 2020).
Dall'Umbria rurale al cuore urbano e dinamico della Francia, dall'esortazione penitenziale dei primi frati alla predicazione dei Dottori a Parigi: è il viaggio avvincente che testimonia la grande vitalità e creatività del primo movimento francescano. Un viaggio che, però, solleva anche molte domande, poiché ogni passo in avanti verso il successo in Francia, richiedeva ai frati di guardarsi indietro, alle origini e a Francesco, di misurarsi con la sua intuizione evangelica che privilegiava la semplicità all'erudizione. L'Autore mette in luce uno dei criteri fondamentali che ha animato le scelte delle prime fraternitas, ovvero la missione evangelizzatrice a servizio del regno di Dio, in una tensione continua tra rinnovamento e fedeltà, lì dove si gioca l'intraprendenza e la creatività... anche oggi!
L'esperienza missionaria di Francesco di Assisi nelle terre d'oltremare si inserisce a buon diritto nel mosaico complesso delle relazioni tra Oriente e Occidente, tra Cristianesimo e Islam. Ma perché Francesco affronta il viaggio in Oriente? Per evangelizzare o per il forte desiderio di martirio? Oppure per contribuire al progetto crociato? Qualsiasi risposta si privilegi, a partire dalle tesi qui esposte e supportate da numerose fonti, non si può negare che l'impresa costituisca per l'epoca una novitas nel panorama ecclesiale. È la conferma della straordinaria personalità del Santo di Assisi, del suo evolversi in un prima e un dopo, mostrando evidenti cambiamenti non sempre all'unisono con quelli di una Chiesa che, pur riconoscendo la bontà dell'iniziativa, faticherà a stare al passo di un uomo che vedeva sempre oltre l'orizzonte del presente.
La società postmoderna coltiva il culto dell'autosufficienza e del rifiuto di ogni forma di dipendenza. La prima relazione ad essere messa in crisi da tale mentalità è quella tra genitori e figli; la figura del padre, in particolare, è quasi sottovalutata sia come fonte di norme e comportamenti, sia come punto di riferimento affettivo. In qualunque modo venga intesa una simile tendenza, è ormai evidente la necessità di ripensare l'alleanza tra generazioni, stipulando un rinnovato patto tra padri e figli, per crescere insieme. L'Autore, in queste pagine, offre un'interessante pista di riflessione e possibili soluzioni che attingono sia al pensiero filosofico-teologico, sia all'esperienza di Francesco di Assisi, il quale, grazie alla scoperta dell'Amore gratuito del Padre dei cieli, è giunto a sanare ogni conflitto con il padre terreno e a recuperarne il valore nella vita fraterna.

