
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Il cuore dell'essere umano aspira a cose grandi, a valori importanti, ad amicizie profonde, a esami che si irrobustiscono nelle prove della vita anziché spezzarsi. L'essere umano aspira ad amare e a essere amato. Questa è la nostra aspirazione più profonda: amare e essere amati; e questo, definitivamente.
Quando tutto sembra finito, di tante realtà negative, la fede si fa faticosa e viene la tentazione di dire che niente più ha senso, ecco invece la bella notizia: Dio sta venendo a realizzare qualcosa di nuovo, ; Dio viene a portare libertà e consolazione. Il male non trionferà per sempre, c'è una fine al dolore. La disperazione è vinta perché Dio è tra noi.(Papa Francesco)
Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
La Prima comunione è un giorno molto speciale. Per rendere indimenticabile questa celebrazione, la YoucatFoundation ha creato questo album per conservare foto, pensieri e ricordi: l'ingresso in chiesa, la Santa Messa, la festa in famiglia e con gli amici. L'album, pensato per stimolare la riflessione sulla fede e la creatività dei ragazzi, resterà per sempre con loro e diventerà un testo da riprendere in mano negli anni a venire.
Parole e immagini, idee e proposte per vivere ogni giorno incontro con Gesù.
Attualmente, Instagram è tra i social network più in crescita in Italia e sicuramente tra i più amati dai giovani. La sua caratteristica peculiare è l'immagine. È una piattaforma che si concentra sulla creazione di foto e video dando origine a veri e propri diari virtuali tramite cui è possibile raccontarsi. Senza dubbio, è il principale strumento di socializzazione tra gli adolescenti e ha portato importanti cambiamenti a livello personale e sociale. I giovani hanno tra le mani un potente mezzo che offre molte opportunità e altrettanti rischi. Ma sappiamo cosa succede su quella piattaforma? Instagram ormai è parte integrante delle vite dei più giovani, ma non solo, e si intreccia con alcuni aspetti fondamentali del loro sviluppo come la ricerca di sé, la costruzione dell'identità, il confronto sociale, l'autostima, lo sviluppo corporeo e la corporeità. Ma come? E quali sono gli effetti? L'educazione digitale è il primo passo per garantire un uso sicuro e responsabile della piattaforma: lo scopo di questo libro è fornire una lettura psicologica di Instagram in modo da comprendere il suo dispiegarsi nella delicata fase di ricerca di sé, tipica degli adolescenti. All'interno del volume è anche presente un contratto da far firmare ai propri figli prima di iscriversi ad Instagram con una scheda di approfondimento per adolescenti e genitori.
Chi è il bambino evangelico? È il cristiano, che vive la complessità della vita contemporanea dando il meglio delle proprie facoltà umane ed esprimendo con tutto se stesso anche la trascendenza della Grazia divina, che ha ricevuto con il battesimo. Ezio Aceti propone il suo libro più profondo e mistico, raccontando come ciascuno di noi può essere, anzi è, il "bambino evangelico". Siamo figli che hanno ricevuto il seme della Grazia, che si trova depositata nel nostro cuore. Siamo figli che ricevono l'amore incondizionato di Dio e che danno la propria testimonianza, come fratelli, in un mondo in piena deriva narcisistica. Eppure, riallacciare i legami è possibile, i cristiani sono chiamati a farlo: la crisi è un'opportunità, va vista come il dolore di un parto, nella direzione dell'amore e della costruzione di un mondo accogliente, unito e plurale.
«L'argomento di questo libro è l'esorcismo praticato principalmente nel contesto occidentale cristiano, anche se non mancano riferimenti ad altre tradizioni culturali e religiose. Cercherò di spiegare perché tale fenomeno è riemerso nel cristianesimo occidentale dopo secoli di relativo oblio e affronterò l'argomento dal punto di vista antropologico, storico, filosofico, spirituale e psicologico. Nel testo troveranno spazio i pareri di esorcisti, psicologi, psichiatri, antropologi, filosofi e teologi, infine sono state incontrate anche alcune persone possedute e ormai "liberate". Ho cercato di compiere questo lavoro con rigore scientifico ma anche con un sano rispetto del mistero, cosciente del fatto che alcune delle manifestazioni osservate e documentate vanno oltre le attuali conoscenze della scienza. Un buon motivo per continuare a indagare, ma anche un motivo sufficiente per approcciare questo argomento con umiltà, cosciente del fatto che, al momento giusto, occorre sapersi fermare.Resta il fatto che le persone coinvolte vivono sofferenze inaudite: quindi a tutti loro è dovuta quell'intima comprensione legata alla considerazione positiva e al non giudizio che il padre della psicologia centrata sulla persona, Carl Rogers, ha definito "empatia". E che Gesù Cristo ha definito "compassione"».
In un momento in cui si scandagliano tutti gli ambiti del sapere, compreso quello biblico, per andare alla ricerca di eroine femminili, Marta di Betania si presenta con una sorta di enigmaticità. I due racconti del Nuovo Testamento che ce ne trasmettono la memoria, uno di Luca e uno di Giovanni, la connotano in modo tra loro non solo diverso, ma discordante. Per Luca è una donna a cui il troppo onere del lavoro domestico ha fatto perdere la dimensione della fiducia nella provvidenza; per Giovanni è una discepola «che Gesù amava» insieme a sua sorella Maria e suo fratello Lazzaro, e che è in grado di esprimere la più alta confessione di fede di tutto il quarto vangelo. Il successo che nella tradizione successiva ha avuto la Marta casalinga, sempre con il paiolo in mano, eletta a patrona delle casalinghe, degli osti e degli albergatori, forse non stupisce. Ma dovrebbe interrogarci il fatto che non abbia avuto altrettanto successo la Marta che riveste nel quarto vangelo un ruolo del tutto analogo a quello di Pietro nel vangelo di Matteo: nella storia della spiritualità e della devozione, soprattutto femminili, Marta è infatti divenuta, in contrasto con sua sorella Maria, un modello che ha mortificato generazioni e generazioni di donne, invece di imporsi come testimone privilegiata della fede nella risurrezione. Questo libro restituisce alla sua figura il ruolo di cui la storia e la tradizione l'hanno per troppo tempo privata.