RUBRICA
Per comunicare meglio
3. Sposarsi in chiesa (prima parte) (pag. 3)
(Roberto Laurita)
DOSSIER
Le nostre grandi parole 38. Timor di Dio
Presentazione a cura della Redazione (pag. 11)
1. Timor di Dio: il significato del termine e il suo fraintendimento (pag. 13)
(Valeria Boldini)
2. Dal terrore al rispetto: il timor di Dio nei libri sapienzali (pag. 17)
(Sebastiano Pinto)
3. ‘Timor di Dio’ come dono dello Spirito (pag. 21)
(Francesco Lambiasi)
4. Timor di Dio: indicazioni per la predicazione (pag. 25)
(Chino Biscontin)
5. Timor di Dio: breve antologia di testi (pag. 30)
(Benedettine dell Isola S. Giulio)
SUSSIDIO
Grandi cose ha fatto per noi. Due incontri di preghiera e riflessione con persone portatrici di handicap (pag. 35)
(Anna Maria Viganò, Anna Maria Viganò)
PREPARARE LA MESSA
Dalla Trinità alla 14ª domenica del Tempo ordinario
Presentazione a cura della Redazione (pag. 47)
Santissima Trinità
Presentazione a cura della Redazione (pag. 49)
Interpretare i testi:
Dio si fa conoscere come Amore (pag. 50)
(Nicoletta Gatti)
Programmare la celebrazione (pag. 59)
(Samuele Riva)
SS. Corpo e Sangue di Cristo
Presentazione a cura della Redazione (pag. 66)
Interpretare i testi:
Per la vita degli uomini (pag. 67)
(Nicoletta Gatti)
Programmare la celebrazione (pag. 77)
(Samuele Riva)
10a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 84)
Interpretare i testi:
Gesù Cristo ha vinto la morte (pag. 85)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
Dio ha ancora compassione di noi? (pag. 95)
(Paola Bignardi)
Programmare la celebrazione (pag. 98)
(Samuele Riva)
11a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 104)
Interpretare i testi:
L’amore di Dio vince il peccato (pag. 105)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
«Poiché Lui mi ama, anch’io amerò il mio innamorato»: un inno di Romano il Melode (pag. 116)
(Gianmarco Busca)
Programmare la celebrazione (pag. 122)
(Samuele Riva)
12a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 128)
Interpretare i testi:
La via verso la vita (pag. 129)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
La sofferenza è salvifica? (pag. 139)
(Angelo Brusco)
Programmare la celebrazione (pag. 142)
(Samuele Riva)
13a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 148)
Interpretare i testi:
Cristiano è seguire Cristo (pag. 149)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
La fatica di scegliere: cosa sarà mai ‘chiamata’? (pag. 159)
(Ezio Caretti)
Programmare la celebrazione (pag. 162)
(Vittorio Brunello)
14a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 168)
Interpretare i testi:
Messaggeri della salvezza (pag. 169)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
Noi discepoli di Gesù oggi: agnelli in mezzo a lupi (pag. 179)
(Gianni Ambrosio)
Programmare la celebrazione (pag. 183)
(Vittorio Brunello)
In breve
Una trattazione del tema centrale della teologia cristiana, l’escatologia, nella sua versione cattolica costantemente confrontata con la teologia evangelica, in dialogo con il pensiero ebraico e la filosofia contemporanea. Un libro su «la fine di tutte le cose» (Kant), nella sua dimensione individuale e universale.
Descrizione
«Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata» (Prefazio I dei defunti): così la liturgia cattolica rievoca quel mistero della “trasformazione” (mysterium transformationis), profeticamente intravisto dall’apostolo Paolo (1 Cor 15,51).
Il presente studio si apre affrontando innanzitutto alcune questioni preliminari: la filosofia dell’ospitalità, il rapporto fra astrofisica contemporanea e riflessione teologica, la tensione fra apocalittica ed escatologia, le conseguenze dell’Illuminismo e della tragedia di Auschwitz sull’escatologia cristiana. In un secondo passaggio, configurando una sorta di escatologia fondamentale, l’autore affronta il tema del rapporto fra tempo ed eternità. Lo fa analizzando svariate posizioni filosofiche che influiscono – o potrebbero influire – su questo nodo concettuale di straordinaria importanza.
La parte centrale del saggio individua tre dimensioni decisive dell’oggetto di studio: Wohlmuth si concentra anzitutto sul linguaggio escatologico, precisamente dal punto di vista della sua qualità poetica ed estetica (escato-estetica); poi sulla dimensione logica e la rilevanza veritativa dell’escatologia (escato-logica); infine sulla questione dell’agire ultimamente responsabile di fronte alla morte, dell’agire verificato escatologicamente (escato-prassi).
L’ultima parte è dedicata a tematiche particolari: il morire e la risurrezione, l’alternativa fra inferno e paradiso come stati escatologici, la beatitudine eterna e la speranza nel compimento. Tali questioni sono affrontate nell’ottica della compenetrazione – o meglio del superamento – di escatologia individuale ed escatologia generale. Una volta ripreso il dibattito fra Ratzinger e Lohfink sulla “risurrezione nella morte” (una teoria escatologica che non ha pari nella storia recente della teologia), Wohlmuth approfondisce quell’approccio paradigmatico: ripensando sia la formula paolina che parla di “trasformazione” radicale, ossia di nuova creazione, sia il rapporto fra anima e corpo.
L’intero sviluppo del testo è contraddistinto da un confronto serrato con filosofi contemporanei come Heidegger e Husserl, ma soprattutto da un dialogo stimolante con pensatori ebraici come Buber, Rosenzweig, Benjamin, Adorno, Levinas, Scholem e Derrida.
Ricorrendo a tutta una serie di esempi concreti, il libro chiarisce i diversi aspetti della dignità umana, considerandola nella sua dimensione filosofica, teologica, culturale, giuridica. E insegna che soltanto se si riesce a pensare in grande a proposito della persona umana, la sua dignità non corre rischi di sorta.
Descrizione
“Dignità umana”, dignità di ogni singola persona umana, è un concetto che chiama in causa ideali e motivazioni ultime.
In nome della dignità si combattono guerre e ci si proclama pacifisti, si vuole proteggere la vita naturale e prestare aiuto a morire, si nega la vita non ancora nata o la si dichiara intangibile.
Al termine di argomentazioni etiche sta quasi sempre il rimando alla dignità dell’essere umano.
Questo libro cerca di chiarire, attraverso esempi concreti, i diversi aspetti della “dignità”, considerata nella sua dimensione filosofica, teologica, culturale, giuridica.
In sintesi: solo se si riesce a pensare in grande a proposito della persona umana, la sua dignità non corre rischi.
Rivista internazionale di Teologia, n. 1/2013.
Editoriale (pag. 13)
(Felix Wilfred, Jacques Haers, Kristien Justaert, Yves De Maeseneer)
1. Creatività
1a. Riconciliarsi per mezzo della creatività: narrazione e musica (pag. 21)
(Solange Lefebvre)
1b. Luoghi segreti e sacri. Il ruolo dell’arte nei processi di riconciliazione (pag. 35)
(Yves De Maeseneer, Paul De Bruyne)
2. Ferite
2a. Politiche di riconciliazione.Re-iscrivere i corpi feriti attraverso un’ermeneutica femminista del corpo (pag. 48)
(Sarojini Nadar)
2b. Riconciliazione in tempi di crisi ambientali planetarie. Per un aggiornamento del nostro armamentario teologico (pag. 57)
(Jacques Haers)
3. Giustizia
3a. Un’alleanza preferenziale con il nemico. La “giustizia riconciliativa” e il tempo. Il punto di vista del Servizio dei gesuiti per i rifugiati (pag. 70)
(Elías López-Perez)
3b. Giustizia riparativa in mezzo a una violenza persistente. Trarre lezione da Mindanao (pag. 83)
(Daniel Franklin Pilario)
4. Diversità
4a. Riconciliazione: cos’hanno da insegnarci le scienze del conflitto (pag. 96)
(Jacques Haers, Luc Reychler)
4b. Risorse culturali per la riconciliazione e la pace (pag. 110)
(Felix Wilfred)
FORUM TEOLOGICO
1. «La Chiesa dei poveri»: fortune e sfortune. Da papa Giovanni XXIII a mons. Romero (pag. 129)
(Jon Sobrino)
2. Approccio ubuntu alla riconciliazione in Ruanda. Alle sorgenti del metodo della Association Modeste et Innocent (pag. 140)
(Laurien Ntezimana)
3. La “decolonialità” come riconciliazione (pag. 148)
(Joseph Drexler-Dreis)
4. Perdonare e chiedere perdono tra le comunità etniche della Bosnia-Erzegovina (pag. 159)
(Mato Zovkic)
5. Riflessioni sul colloquio «Riconciliazione: la forza della grazia» (pag. 169)
(Dennis Gira)
6. Il sinodo sulla nuova evangelizzazione: un conflitto fra interpretazioni (pag. 177)
(Richard Brosse)
Interpretazione nuova e suggestiva del Vangelo di Giovanni, caratterizzata da un tratto mistico e spirituale. Come negli altri suoi commenti Grun riesce a dare voce a un messaggio universale, in parole semplici e toccanti.
Questo corso di morale fondamentale è caratterizzato da un’attenzione multidisciplinare alla storicità dell’agire e dall’apertura alla pluralità delle culture morali. E, soprattutto, l'autore si cura di salvaguardare sempre la necessaria oggettività dell’agire umano, pur all’interno di un contesto relazionale. Per questo riesce a offrire criteri e strumenti per operare il discernimento morale, alla luce della fede cristiana, nella complessità della vita di ogni giorno.
Descrizione
L’opera si presenta come un corso di teologia morale fondamentale caratterizzato da una particolare attenzione alla dimensione storica dell’agire, dall’esigenza di superare l’etnocentrismo aprendosi alla pluralità delle culture morali, dalla necessità di assicurare l’oggettività dell’agire sempre all’interno di un contesto relazionale. Quest’ultima caratteristica si estende anche a livello epistemologico, mettendo costantemente la teologia morale alla prova delle altre scienze (e viceversa). Lo studio intende offrire alla persona gli elementi necessari per operare il discernimento morale, alla luce della fede cristiana, nella complessità della vita di ogni giorno.
«Da qui un punto catalizzante l’intera riflessione: la rivalutazione della centralità della coscienza morale, apprezzata nella sua ricchezza che va oltre la semplice dimensione funzionale – quella di una macchina distributrice di giudizi e decisioni –, per assumere invece il ruolo di regia di tutta la vita morale. Non si deve affatto temere di sottolineare il potere della coscienza che determina la qualità morale dell’agire e integra l’universo degli elementi moralmente significativi sotto il dominio dell’esperienza della moralità personale. Infatti, più cresce la rilevanza della coscienza morale, più cresce la responsabilità della sua formazione, impostata a partire dalla consapevolezza reale e vissuta dell’importanza dei valori in quanto tali. Del resto, l’autenticità e la credibilità della norma sono determinate proprio dalla sua reale capacità di presentare il valore in termini di esigibilità morale incondizionata» (C. Zuccaro).
L'Autore desidera aiutare il lettore a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Molti cristiani fanno fatica a credere. Genitori, insegnanti o rappresentanti della chiesa hanno instillato in loro un’immagine di Dio negativa. Una spiritualità moralistica, da una parte, o una serie di comportamenti ipocriti o riprovevoli, dall’altra, li hanno delusi se non indignati, offuscando il loro stesso rapporto con Dio. Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Descrizione
Molti cristiani fanno fatica a credere in un Dio misericordioso. Per moltissimo tempo hanno incontrato dei rappresentanti della chiesa duri e moralisti e si sono dovuti confrontare, nell’educazione religiosa impartita da genitori e insegnanti, con un’immagine negativa di Dio.
Alcuni, a questo punto, si distaccano completamente da Dio. Altri invece anelano a sentire la sua presenza nella vita.
Anselm Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio e con le loro immagini del divino. Grazie a questo percorso, scopriranno un Dio che dona protezione ed amore.
La misericordia divina è il nucleo e la sintesi della rivelazione biblica su Dio. Il presente libro unisce alla riflessione teologica profonde considerazioni spirituali, pastorali e sociali, sollevando svariate questioni che toccano la prassi cristiana, ecclesiale e sociale. Il card. Kasper invita così ad approfondire le conseguenze pratiche che derivano dalla “misericordia”, al fine di conferire dei chiari lineamenti alla svolta teocentrica nella teologia e nella vita della chiesa.
Descrizione
Riflettere teologicamente sulla misericordia induce a porsi le questioni fondamentali della dottrina su Dio: la misericordia divina costituisce il nucleo e la somma della rivelazione biblica su Dio.
Alla riflessione teologica il presente libro unisce considerazioni spirituali, pastorali e sociali, perché il tema della misericordia solleva molte questioni riguardanti la prassi cristiana, ecclesiale e sociale. Invita così ad approfondire sempre di nuovo la dottrina cristiana su Dio e le conseguenze pratiche che ne derivano, al fine di conferire dei chiari lineamenti alla svolta teocentrica nella teologia e nella vita della chiesa, oggi considerata come necessaria e urgente.
«Il messaggio della misericordia di Dio – tutt’altro che una teoria lontana dal mondo e dalla prassi – non si limita a evocare sentimenti di compassione. Comporta delle conseguenze per la vita di ogni cristiano, per la prassi pastorale della chiesa e per il contributo che i cristiani devono dare a una strutturazione umanamente degna, giusta e misericordiosa dell’ordine sociale» (cardinal Walter Kasper).
La felicità non è inarrivabile: è lì, a disposizione, al centro della nostra vita. Passa attraverso cose semplicissime: un’azione piacevole, un sonno salutare, un bagno rigenerante, un’amicizia, una preghiera. Ma anche giocare, leggere un bel libro, mettersi a suonare uno strumento musicale, camminare all’aria aperta, bere un buon bicchiere di vino possono darci conforto, farci sentire bene nel corpo e nell’anima.
Descrizione
Che cosa fa bene al corpo e all’anima se mi capita di non sentirmi al massimo? Che cosa mi è d’aiuto se mi arrabbio, se subisco delle delusioni o addirittura delle ferite?
«Si tratta di qualcosa di estremamente semplice, di una semplice sensibilità verso il proprio corpo e verso la propria anima. L’atto di rispettare i bisogni del mio corpo si trasforma nell’atto di rispettare i bisogni della mia anima» (Anselm Grün).
Per dire che cosa ci possa dare conforto e sostegno autentici, al centro di questo libro sono poste delle cose semplicissime: il piacere, l’amicizia, lo sfogo delle lacrime, un sonno salutare o un bagno rigenerante, l’ozio contemplativo, la preghiera. Sono le “sette consolazioni”, di cui parlava già Tommaso d’Aquino e che Anselm Grün integra con alcune esperienze che considera importanti: la lettura, il fare musica, il gioco, le camminate all’aria aperta, ma anche il piacere celestiale di un buon bicchiere di vino. La felicità non è chissà dove. È proprio al centro della nostra vita.
Rivista bimestrale n. 446, aprile -maggio 2013.