
Stanno per cominciare i grandi festeggiamenti per i 150 anni dalla fondazione di Muskrat City, quando una strana nuvola avvolge uno dei simboli della città, il monumento a Master Rat, facendolo sparire nel nulla. L'allarme scatta subito: dietro l'accaduto c'è di sicuro lo zampino di Blacky Bon Bon e della Banda dei Puzzoni. E se si parla di pantegane, si tratta naturalmente di una missione per i Supertopi, che si lanciano sulle tracce dei supercriminali veloci come fulmini. In ogni pagina, però, bisognerà scovare l'indizio che aiuterà i nostri eroi a capire dove andare. Toccherà al lettore risolvere giochi, indovinelli, schemi numerici e cruciverba che completano il testo, decidendo di volta in volta come far proseguire l'avventura! Obiettivo? Ritrovare la statua scomparsa e fermare il piano delle perfide pantegane, all'insegna di un vero spirito di squadra insieme ai Supertopi! Età di lettura: da 7 anni.
Un grande evento sportivo è in arrivo a Topford: un famosissimo torneo di tennis femminile! Parteciperemo anche noi e giorno dopo giorno capiremo quanto è importante il gioco di squadra! Età di lettura: da 8 anni.
Nel bel mezzo dell'organizzazione delle vacanze estive le Tea Sisters ricevono una chiamata urgente da Will Mistery: le fate del Regno dei Cristalli hanno bisogno di aiuto! Le cinque amiche partono subito alla volta del mondo fatato di Cristallia, dove si aggira una misteriosa creatura che distrugge tutte le gemme preziose che incontra sul suo cammino. Le fate sono molto preoccupate anche perché la loro sovrana Tormalina è caduta in un profondo sonno incantato da cui nessuno riesce a svegliarla. Viaggiando attraverso questo meraviglioso regno, le Tea Sisters dovranno capire come spezzare l'incantesimo e riportare i cristalli al loro antico splendore! Età di lettura: da 8 anni.
Dopo "L'Ispanico", Santiago Posteguillo torna a raccontare le gesta di Marco Ulpio Traiano. Roma non fu mai così grande come sotto il suo dominio: primo imperatore nato fuori dalla penisola italica, in Hispania, Traiano governò un regno estesissimo, pieno di contraddizioni e lacerazioni. Eppure, non dimenticò mai di applicare la giustizia e la legge, ispirato dall'amore per l'onestà e la clemenza che lo contraddistingueva. Davanti a lui, negli anni, scorreranno come in parata la rivalità politica, la ragione e il sentimento, la violenza e l'onore, l'odio e la cattiveria, la meschinità e la lussuria, ma anche lampi di nobiltà e speranza. Starà a lui, l'Optimus Princeps, elevarsi al di sopra delle piccolezze umane, e governare come solo un vero imperatore sa fare. Un imperatore deciso a passare alla storia. Ma ci sono notti in cui la fiamma del tempio di Vesta tremola... e la ruota del destino comincia a girare. In quei momenti, tutto è possibile. Anche la morte di Traiano, che, nonostante tutto, molti vorrebbero... "Circo Massimo" è la prima parte del volume "Circo Maximo".
A Pietropolis fervono i preparativi per un evento da far frullare i baffi: la Prima Gara di Barzellette della preistoria! Gli abitanti del villaggio sono invitati a esibirsi in Piazza Pietra che Canta, per contendersi un premio davvero speciale: una forma di Putridino (il formaggio più puzzoso delle terre emerse) e un gruzzoletto di trecento conchigliuzze, le preziose monete preistoriche! Tutti si preparano a salire sul palco e a raccontare la loro... tranne Geronimo Stiltonùt. Al direttore dell'Eco della Pietra tocca infatti un compito molto speciale: scalpellare tutte le barzellette in gara e raccoglierle in un libro preistorico. Età di lettura: da 7 anni.
Nessun popolo lo ha eletto, non vi è stata alcuna votazione democratica in alcun parlamento. Ma un consesso di oligarchi si è sostanzialmente autonominato Senato del mondo in base al censo e alla classe sociale. Il ruolo del popolo è più o meno di ratificare, attraverso quello che si è ridotto a un rito formale - le elezioni -, decisioni già prese e comunque separate dalle politiche economiche, che si muovono su binari diversi dalla politica vera e propria. Noam Chomsky è un acuto conoscitore delle dinamiche del potere, e un infallibile premonitore dei mali che affliggono le società occidentali. Quasi trent'anni fa aveva predetto il disastro della speculazione finanziaria, che negli anni ha sostituito l'economia di investimento, e il progressivo sgretolamento delle democrazie da parte delle ricche élite che più di tutto odiano essere intralciate da istanze sociali. Queste pagine rappresentano una sorta di "viaggio illuminante" nella società, nei media e nelle stanze del potere di un sistema che rischia di trovare la sua prima ragion d'essere nel metodo di spartizione del bottino fra potentati economici e conniventi politici. Demolitore delle ipocrisie del politicamente corretto, Chomsky è stabilmente nella lista dei dieci autori più citati di sempre (in compagnia di Shakespeare e di Aristotele, di Marx e della Bibbia), ma benché sia trattato come un'autentica celebrità in Europa e sia senza dubbio un critico sociale di enorme valore, appare l'equivalente moderno dei profeti del Vecchio Testamento: gli si addice il detto "nessuno è profeta in patria". Eppure le sue analisi e previsioni si rivelano quasi sempre sorprendentemente esatte. Per questo, per capire come va il mondo, per capirlo davvero, è bene partire da Noam Chomsky.
La nave di Sandokan solca le acque del Borneo diretta a Sarawak, dove una nuova sfida attende le Tigri di Mompracem. Riusciranno i pirati a liberare il giovane Tremal-Naik per riportarlo dalla sua innamorata, la bellissima Principessa Ada? Età di lettura: da 7 anni.
Per Lilian, Dan era molto più di un marito: era anche il suo migliore amico. La sua morte è stata così improvvisa che non ha neanche avuto il tempo di salutarlo. Adesso, tre anni dopo, forse il dolore sta cedendo il passo al ricordo, e Lilian riesce a far funzionare di nuovo la sua vita: due bambine, una sorella che sa sempre come farla ridere, e il suo lavoro di illustratrice. Eppure quel senso di vuoto resta il suo compagno più fedele. Almeno finché la casa editrice per cui lavora non la spedisce a fare un corso di orticoltura e giardinaggio per un'enciclopedia illustrata... Per la prima volta da quando Dan non c'è più, Lili si sentirà sbocciare di nuovo, proprio come i fagiolini e il sedano che impara a piantare - per non parlare di zucche, aglio, cetrioli, tutti ortaggi che richiedono cure e attenzione, fragili e precari proprio come la nostra felicità. Grazie a queste lezioni, Lili non solo conoscerà nuove persone ma, forse, si innamorerà di nuovo: perché restare chiusi in se stessi fa molto più male che correre il rischio di aprirsi e sbocciare. Uno degli esordi più commoventi dell'anno, un romanzo che è un inno alla vita, all'amore, e alla capacità di rinascere.
Dalila Di Lazzaro torna con un racconto intenso e struggente, che attraverso riflessioni, aforismi, schegge di pensiero offre ispirazioni per superare le tante piccole e grandi crisi di ogni esistenza: una sconfitta professionale, una malattia, il tempo che passa, la perdita di una persona cara, la fine di un'amicizia, la morte di un animale a cui si era molto affezionati. Come sostiene Dalila: «La vita è breve, proprio come una crisalide che diventa solo per un attimo una lieve farfalla: ci riempie di leggerezza e colori, e un attimo dopo scompare nel nulla». Non ha dunque senso affannarsi per cose futili e senza importanza, non ha senso irritarsi, vendicarsi, serbare rancore o vivere di rimpianti; dobbiamo invece custodire a ogni costo quella pace del cuore che ci fa reagire nelle avversità, e trovare energia in una rete positiva di relazioni: con noi stessi, con gli altri e l'intero universo.
Ci sono molte strade che portano all'inferno, per uscirne pochissime. E se all'inferno ci sei nato, quasi nessuna. Luigi respira povertà, emarginazione e violenza da quando era bambino. Il padre, che entra ed esce dal carcere, riversa sulla moglie ossessioni e frustrazioni, massacrandola di botte davanti ai bambini. Una spirale sempre più pericolosa. Disgustato da lui, ma bisognoso del suo ruolo, solo e arrabbiato, Luigi trova il calore della famiglia che non ha in un gruppo di skinhead. L'appartenenza a un branco, il rito, la possibilità di sfogare contro "i nemici" la rabbia che ha dentro, lo affascinano. Poi, un giorno, come in una tragedia greca, succede quello che tutto fa apparire quasi inevitabile. Per salvare la madre e il fratello dall'ennesimo assalto paranoico del padre, Luigi lo uccide. Se non lo avesse fatto, ci sarebbe stato quello che oggi si chiama femminicidio. Per lui si aprono le porte del carcere. Prima San Vittore, la lotta per la sopravvivenza. Poi Opera, una tomba per i vivi. Bollate, dove approda, al confronto è il paradiso. Proprio dal fondo, dal posto dove meno te lo aspetti, Luigi inizia la sua risalita. A momenti il passato, che non fa sconti a nessuno, lo rincorre per riportarlo all'inferno. Ma c'è un mantra che Luigi ha fatto suo, un grido di battaglia per replicare a ogni colpo del destino: "Non sarà sempre così".