
L'affermazione che la Chiesa è indistruttibile non è certo una novità per qualsiasi cattolico che abbia scolpite in mente le parole rivolte da Gesù a Pietro: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa» (Matteo 16, 13-20). Tuttavia, la Madonna a Medjugorje ha voluto ribadire questa promessa di Gesù, proprio nel momento storico del più grande attacco alla Chiesa da parte del maligno. La stessa presenza della Madre di Dio per così lungo tempo a Medjugorje va vista innanzitutto in ottica ecclesiale: le sue apparizioni quotidiane, la sua preghiera e i suoi messaggi sono rivolti a rafforzare la fede della Chiesa e a guidarla attraverso la tempesta. Per questo la Madonna ha deciso di prendersi cura direttamente della parrocchia locale, per proporla come esempio di rinnovamento spirituale nel momento in cui è in atto una crisi della fede dalle proporzioni mai viste. In tal modo, la Regina della Pace sta preparando il suo popolo alle dure prove che l'attendono. In questo nuovo libro padre Livio, con la chiarezza e la precisione teologica che da sempre ne contraddistinguono l'opera, vuole aiutare il lettore a comprendere la battaglia spirituale che attanaglia il mondo, dalla quale dipende il destino stesso dell'essere umano. L'esito di tale combattimento, ci dice, non è un mistero, ma è già scritto nel segreto di Fatima, che Maria è venuta a realizzare a Medjugorje: alla fine trionferà il suo Cuore Immacolato e con esso la Chiesa, in un domani in cui, dopo tanto dolore, regnerà la pace.
Da Benedetto XVI a papa emerito. Un viaggio attraverso la vita e il pontificato del teologo che con la sua rinuncia ha segnato la storia del papato. Pochi eventi hanno segnato la storia del papato come quello avvenuto l'11 febbraio 2013: quel giorno, inaspettatamente, un pontefice sceglieva di dimettersi dal ministero petrino per motivi di età e di salute. La clamorosa rinuncia diede ovviamente adito a un rincorrersi di interrogativi, supposizioni e assurdi complottismi. Tuttavia, per tentare di comprendere come si giunse a quella storica decisione, è necessario ripercorrere le tappe che hanno portato il teologo Joseph Ratzinger dalla Baviera fino al soglio di Pietro. È questo che racconta Andrea Tornielli nel suo nuovo libro: dall'infanzia in Germania ai primi passi in Vaticano, al fianco di Giovanni Paolo II, dall'elezione a Papa agli anni da emerito fino alla morte, il 31 dicembre 2022, l'autore esplora a fondo un uomo da molti considerato un ultra-conservatore, «rigido e inflessibile inquisitore», che si è trovato suo malgrado ad affrontare scandali come quelli di Vatileaks e degli abusi sui minori all'interno del clero. Senza fermarsi alla superficie, Tornielli fa emergere però anche un altro Ratzinger: da sempre consacrato al servizio della Chiesa e degli ultimi, sensibile ai temi della difesa dell'ambiente, della pace, della solidarietà, attento alle domande e ai dubbi dei non credenti. Queste pagine delineano così un ritratto fedele di un uomo semplice e sapiente, amante dei libri e della musica classica, e dei sette anni di pontificato che l'autore ha potuto, come vaticanista, seguire da vicino: le encicliche, i viaggi, le decisioni importanti, gli incontri. Una testimonianza autorevole su un personaggio che, senza dubbio, ha segnato in modo indelebile la storia del Vaticano.
Il generale Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno sono stati protagonisti in prima fila nella lotta contro Cosa Nostra, e il loro impegno investigativo ha dato risultati straordinari. Eppure, sono noti al grande pubblico soprattutto per il processo sulla presunta "Trattativa Stato-mafia", concluso con la loro completa e definitiva assoluzione. Oggi, finalmente, possono raccontare cosa c'è dietro la persecuzione giudiziaria e mediatica che hanno subito: il "Dossier mafia-appalti". Dopo intense indagini l'informativa fu preparata dai carabinieri del ROS guidati da Mori e De Donno e consegnata nelle mani di Giovanni Falcone, che le attribuì un'enorme importanza. Ma nella magistratura siciliana ci fu qualcuno che frenò a più riprese e poi archiviò senza giustificazioni la pista, ancora tutta da percorrere, che stava svelando il vero volto della mafia. Uno sconvolgente sistema corruttivo istituzionalizzato che, in tutta Italia, depredava le risorse pubbliche a vantaggio di selezionate cricche di politici e imprenditori, e di cui Cosa Nostra rappresentava il braccio armato. Paolo Borsellino credeva che l'inchiesta Mafia-appalti fosse all'origine della morte di Falcone, ed è molto probabile che anche la strage di via d'Amelio (con il relativo depistaggio) sia da attribuire al dossier del ROS dei carabinieri. Antonio Di Pietro ha riconosciuto il suo stretto e inquietante legame con Mani Pulite. Oggi, finalmente, il pubblico italiano può conoscere la verità su un'inchiesta che non doveva proseguire, nel racconto documentato e coinvolgente di due protagonisti che hanno pagato un prezzo altissimo. Attese da anni, le testimonianze di Mori e De Donno sui fatti dei primi anni Novanta si leggono come un romanzo poliziesco. E faranno discutere, indignare, tremare: perché è tutto vero.
«Questo non è un libro di teologia, tuttavia Gesù, la sua tenerezza e la sua vicinanza a ognuno di noi sono molto presenti in queste pagine in cui si parla di solitudine e di amore, quell'amore così desiderato ma che a volte sembra difficile da trovare. Mi arrivano molte domande, da tante persone diverse. Quasi sempre sono anche quelle che io stesso mi sono posto e con cui mi confronto, e tutte mi fanno pensare di più. Queste riflessioni sono cresciute camminando tra la gente, a Bologna, in Italia, nel mondo, e ho pensato di condividerle. C'è dentro anche un po' della mia vita, una vita iniziata a Roma poco prima del Concilio Vaticano II, e cresciuta - ne sono grato a Dio e a tanti - dentro un tempo, che cominciava allora, di simpatia e apertura al mondo. Era la "primavera della Chiesa", dentro una primavera globale, annunciata da un papa santo, Giovanni XXIII, che desiderava una Chiesa "di tutti e particolarmente dei poveri". Ma non è una stagione del passato, anche se tante cose sono cambiate. È possibile anche oggi. Come?». In questo libro, nato da uno sguardo affettuoso per un presente complicato, il cardinale Zuppi, con uno stile diretto, grande cultura teologica e storica e finezza umana - che si traduce sempre in una capacità di prendere sul serio le domande degli altri -, offre le sue riflessioni per affrontare quella che lui stesso definisce la «pandemia dell'infelicità» del nostro tempo. Pagine piene di speranza che si rivolgono a tutti - credenti, credenti a modo proprio, scettici, non credenti - e disegnano un cammino oltre la violenza, l'aggressività, la solitudine, verso un futuro migliore, un futuro di pace.
È trascorso più di un secolo da quando a Fatima, nel 1917, la Vergine Maria apparve a Lucia Dos Santos e ai suoi cuginetti Francisco e Jacinta Marto. L'Europa era sprofondata in un periodo buio, martoriata dalla Grande guerra. Mentre Dio sembrava più che mai distante, la Madonna si mostrò ai tre pastorelli per confidare loro un Segreto: compiendo il volere del Cielo, l'umanità poteva salvarsi. Una responsabilità così grande in mani tanto piccole: Lucia aveva appena dieci anni, eppure la sua vita era già segnata. La futura monaca carmelitana sperimentò la gioia della fede, ma anche l'ostilità di chi vedeva in lei, e in ciò di cui era a conoscenza, una minaccia. Soltanto i più alti esponenti ecclesiastici poterono leggere la terza parte di quel Segreto divino, finché, nel 2000, Giovanni Paolo II decise di rivelarne pubblicamente il contenuto. Tuttavia, indizi recentemente venuti alla luce confermano in modo definitivo un'altra versione dei fatti: accanto a quel testo esistono davvero ulteriori spiegazioni di suor Lucia, mai rese note. La veggente è morta nel 2005, portando con sé la sua verità. Una verità che Saverio Gaeta ricostruisce in questo volume, il più completo mai scritto sulle vicende di Fatima. Un'inchiesta senza precedenti, che svela dettagli scioccanti sull'operato del Vaticano, sostenuta da confidenze inedite e documenti riservati. Dopo "Nient'altro che la Verità", Gaeta torna con un'indagine destinata a riaccendere i riflettori su una delle apparizioni mariane più enigmatiche, in un tempo nel quale il mondo avanza verso una nuova oscurità e le apocalittiche profezie della Vergine sembrano a un passo dal compiersi.
Vuoi essere felice? Ecco il segreto: metti tutto il tuo impegno per rendere felici le persone vicino a te. Scoprirai che, seminando amore nel cuore di chi ti passa accanto, fiorirà la gioia piena anche nel tuo. L'amore è la luce che rischiara ogni oscurità, è la forza che ci permette di rialzarci quando ci sentiamo schiacciati da croci troppo pesanti per le nostre fragili spalle, è il rimedio contro il dolore. Tuttavia, oggi le nostre relazioni sono sempre più inquinate dalla pratica dell'«usa e getta» tipica della società in cui viviamo: per questo ci ritroviamo, spesso inconsapevolmente, a ferire e a essere feriti; per proteggerci chiudiamo il cuore, ottenendo solo di sentirci sempre più soli. Come fare allora per riscoprire la bellezza degli orizzonti che solo l'amore sa aprirci, per non diventare egoisti, incapaci di preoccuparci del bene altrui? Come creare legami profondi e veri? Come risanare le tante relazioni che si incrinano a causa di incomprensioni e situazioni dolorose non risolte? Chiara Amirante, in questo nuovo libro della collana Spiritherapy , ci accompagna con suggerimenti ed esercizi concreti a trovare risposte a queste e altre domande. Custodire e costruire relazioni di comunione profonda è tutt'altro che facile, ma è un'esigenza fondamentale del cuore: nessuno, da solo, può fare esperienza della piena felicità. «Siamo tutti sulla stessa barca, perciò dobbiamo remare insieme».
Un punto di vista privilegiato e inedito dall'interno del vaticano, per raccontare le profonde trasformazioni e i retroscena dei due pontificati di Benedetto XVI e Francesco. Enfant terrible: così papa Francesco definisce Julián Herranz nella sua prefazione a questo libro. Enfant terrible perché, nonostante i suoi novantatré anni, il cardinale non ha perso il piglio ironico e la voglia di raccontare i fatti grandi e piccoli di cui, nei sei decenni vissuti in Vaticano, è stato testimone e protagonista. Sei decenni e altrettanti papi, da Giovanni XXIII fino a Francesco; non c'è dubbio quindi che questo psichiatra spagnolo costituisca una preziosa e irrinunciabile memoria storica degli eventi, scandali e misteri che negli anni hanno segnato la storia della Chiesa e la figura del successore di Pietro. Durante il suo lungo servizio, Herranz è stato chiamato a ricoprire ruoli prestigiosi e delicati, come quando fu scelto da Benedetto XVI per indagare, insieme ai cardinali Tomko e De Giorgi, sulla fuga di documenti riservati nota come Vatileaks; ha partecipato a un conclave, assistito a sommovimenti e trasformazioni all'interno della Curia. Ed è egli stesso ad affermare che, di tutti i momenti memorabili e i pontefici succedutisi davanti ai suoi occhi, gli ultimi due papati sono senza dubbio quelli più interessanti e ricchi di novità. Per questo ha deciso di raccontarli in questo libro, in modo onesto, trasparente e con lo stile vivace che lo contraddistingue. Tra corrispondenza privata e retroscena noti solo agli «addetti ai lavori», Julián Herranz non si limita tuttavia a scavare nel passato, ma rivolge il suo sapiente sguardo al futuro della Chiesa e alle grandi sfide che l'attendono: come tornare a prosperare in un mondo in cui la luce della fede sembra affievolirsi ogni giorno di più? Prefazione di papa Francesco.
Provate a immaginare: l'estate è alle porte e si respira aria di libertà, quando il don della vostra parrocchia vi chiede di fare gli animatori per i bimbi dell'oratorio estivo. Probabilmente pensereste: "Ma chi me lo fa fare?". Ed è ciò che pensano anche Sara e Gabriele quando il parroco avanza loro questa esatta richiesta. I due, per di più, non si stanno neanche tanto simpatici. Sara non sopporta i modi da precisino di Gabriele, e lui non riesce a capire perché quella ragazza dai grandi occhi blu debba essere così scontrosa. Ma il tempo, la buona volontà e la guida saggia e discreta del loro parroco fanno sì che l'ostilità iniziale si trasformi in un sentimento tanto potente quanto inaspettato. In pochi mesi, i due giovani si riscoprono e imparano a conoscersi negli occhi l'una dell'altro. Non possono immaginare che ad attenderli c'è una prova difficilissima, che sconvolgerà le loro vite. Alla fine dell'estate, nulla sarà più come prima. Il primo romanzo di Ambrogio Mazzai non è una storia inventata: è una storia nata mettendo insieme i pezzi della sua vita da giovane prete; un racconto che, riflettendo un'esperienza comune, tocca il cuore di tutti, ragazzi e adulti. In presenza e sui social, don Ambrogio si confronta ogni giorno con le persone più diverse, con i loro problemi, le paure, le emozioni che spesso si fa fatica a confessare. Lui, come il don del suo libro, è sempre pronto a tendere una mano e mostrare come ogni tempesta possa essere superata, soprattutto se c'è qualcuno che ci ascolta e, senza giudicare, fa un pezzo di strada insieme a noi.
«L'amicizia di Gesù ci ricorda che Dio mette una virgola dove noi credevamo possibile solo un punto finale.» L'amicizia è uno dei valori più importanti per ognuno di noi, ma anche un aspetto della vita così naturale, e a volte dato per scontato, che raramente ci fermiamo a riflettere su cosa significhi davvero la parola "amico". Se ci pensiamo, l'amico è chi cammina sempre al nostro fianco, anche se separato da migliaia di chilometri o da decine di anni di distanza: nell'amicizia, il lontano e la distanza sono dimensioni del tutto relative. Così come il silenzio e la parola: gli amici parlano una lingua tutta loro, basta un cenno per capirsi a fondo. O un solo sguardo. Con gli amici costruiamo una storia che è sacra, anche se ci sembra fatta soltanto di cose semplici e del tutto umane. L'amicizia, poi, acquisisce una dimensione universale quando supera i confini per unire nel suo abbraccio popoli diversi, rendendo così il mondo un posto migliore, un luogo di pace. L'amicizia è un miracolo che conserva serenamente l'apparenza che non vi sia proprio alcun miracolo. È di questo miracolo che ci parla, in modo tanto diretto quanto poetico, José Tolentino de Mendonça, regalandoci un libro che è un vero e proprio inno all'amicizia, fonte inesauribile e generatrice di valori e azioni positive, esperienza fondamentale per riportare la luce nel nostro presente.
Hai mai provato a riflettere su cos'è che non va in giro per il mondo? Ancora meglio, ti sei mai chiesto che cosa puoi fare tu per cambiarlo? Non è una domanda semplice, è vero... allora potresti provare a domandarti questo: sei davvero libero dai tanti pregiudizi che pervadono la nostra società? Sei finalmente in grado di andare oltre quelle che sentiamo definire ovunque "differenze"? E che cosa sono, queste differenze? Per quanto molte vite siano spesso il rovescio di altre, per quanto ognuno di noi maturi le proprie esperienze e affondi nella terra con radici diverse, l'umanità è una grande famiglia allargata. Attraverso un dialogo appassionato, Luigi Ciotti e Stefano Garzaro ci mostrano le storie dei cosiddetti "emarginati", e ci ricordano che non ha nessuna importanza il luogo da cui veniamo: dovremmo tutti imparare a prenderci cura l'uno dell'altro, proprio come in una famiglia. Età di lettura: da 11 anni.