
"L'uomo non è solo corpo, nella sua meravigliosa complessità è un tutt'uno: è corpo, mente, psiche, emozioni." Partendo da questo assunto, Laura Bertelé, ortopedico e fisioterapista, da più di trent'anni cura persone che si rivolgono a lei per dolori di ogni tipo. Secondo la dottoressa non si guarisce, anche da un semplice mal di schiena, se non si cambia quello che nella nostra vita non è in sintonia con il nostro io spirituale. Se non si ascolta il nostro Essere più profondo che, spesso esasperato, cerca la nostra attenzione attraverso il muto dolore del corpo. La guarigione non viene dalla terapia giusta, la bacchetta magica esterna a noi, ma è un cammino di conoscenza, di consapevolezza che il dolore fisico ci invita, e a volte ci obbliga a compiere. “Ascolta il tuo corpo” è un libro illuminante, la descrizione di un metodo frutto di anni di studi e di esperienza che ci spiega come la sofferenza fisica di una persona spesso non sia che il campanello d'allarme di un malessere più profondo. Toccare e guarire il corpo di una persona significa quindi toccare e guarirne anche l'anima.
Che ci fa Dante Alighieri a "Zelig"? Fa molto ridere, grazie alla brillante parodia messa in scena da Maurizio Lastrico. Con recitazione gassmaniana, il dantista di "Zelig" ha incantato il pubblico della trasmissione con i suoi divertentissimi monologhi che somigliano, come linguaggio e come metrica, alla “Divina commedia”. Un gioco vecchio come il mondo, quello di parodiare i sacri testi della letteratura italiana, ma che il comico genovese ha portato a livelli eccezionali. Eccolo quindi narrare con strepitosi endecasillabi l'infratto con la fidanzata ("Nel pieno di una notte tarda e afosa / io e la dama mia sulla vettura / giungemmo in camporella in zona ascosa") o la ricerca di un parcheggio sotto casa ("concentrico girar per quasi un'ora / nemmanco scruto posto a pagamento / e già su scroto mio fa muschio e flora") e altre disavventure contemporanee. Un libro comico, che si legge con grande piacere, particolarmente adatto per chi ha il palato fine.
Flavia Giulia Elena, madre di Costantino, è uno dei personaggi femminili più interessanti e singolari della storia antica. Di umili origini, fu concubina e poi compagna di un ufficiale, Costanzo Cloro, con cui mise al mondo il futuro imperatore Costantino; quando Costanzo fu nominato Cesare fu ripudiata e cadde in disgrazia. In seguito il suo onore venne riabilitato, ricevette il titolo di Augusta e divenne influente consigliere del figlio Costantino, quando questi si avvicinò al cristianesimo e diede legittimità ufficiale alla nuova fede. Alla sua morte fu sepolta in un mausoleo a lei dedicato e venerata nei secoli dalla Chiesa come "Sant'Elena imperatrice" - secondo la leggenda, infatti, fu lei a ritrovare, durante un viaggio in Palestina, la vera croce su cui Cristo morì. Edgarda Ferri, attraverso un uso accurato delle fonti e con la consueta capacità divulgativa, offre al lettore la biografia di questa donna straordinaria, la cui vita si intreccia con i più importanti personaggi del Tardo Impero Romano e che ancora oggi è oggetto di culto per la cristianità.
Il clan Di Lauro è stato senza dubbio una delle più potenti cosche camorriste degli ultimi vent'anni: forte di centinaia di affiliati e grazie al controllo delle più importanti piazze, ha gestito a lungo i business della droga, dei cantieri e dell'estorsione in Campania. Luigi Alberto Cannavale, che ha lavorato per anni come pubblico ministero per contrastarne l'attività criminale, ci racconta la storia di questo sanguinoso clan, attraverso la voce di un pentito dell'organizzazione. Un'epopea iniziata negli anni Settanta tra le strade di Secondigliano, con le prime rapine di una banda di ragazzini diventati adulti a colpi di pistole, che in pochi anni, dopo aver eliminato le bande rivali, raggiungono un immenso potere, tra bische, cocaina e feroci regolamenti di conti. Negli anni recenti, sotto i colpi della magistratura, le retate, le confische, il declino è inesorabile, fino all'arresto dopo la faida di Scampia del 2004, del boss "Ciruzzo", lo pseudonimo romanzesco del capo clan Paolo Di Lauro. Un vero e proprio romanzo criminale con il respiro della grande narrazione e l'ambientazione, ben conosciuta, nella Campania raccontata da Roberto Saviano.
La vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere. E Osho attraverso le sue parole ci indica come cogliere le infinite opportunità nascoste dietro ai tanti problemi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Diverse sono le chiavi di volta e tante le certezze che affiorano leggendo le parole del maestro, sicuramente non quelle cui siamo abituati, ma prospettive inevitabili con cui dobbiamo fare i conti se aspiriamo a vivere con totalità e pienezza il nostro tempo nel mondo. “L'ABC del risveglio” è una vera e propria pietra miliare nella comprensione del pensiero di Osho e nel personale percorso verso l'autoconsapevolezza.
Tiger Single, fondatore e animatore dello studio legale Single & Single, è un tipo spavaldo, carismatico, arrogante, tortuoso. In una parola: un predatore. Nonostante sia un insopportabile bastardo, è anche, nella sua arroganza, adorabile. Ed è anche un "missionario", pronto a convertire i barbari in... profitto. Per lui tutto è commerciabile, dall'animo umano al buon sangue caucasico, prelevato dalle vene di russi esausti e in piena bancarotta. Il suo miglior cliente è Orlov, un leggendario malavitoso georgiano implicato in ogni sorta di traffico illecito. Nei piani di Tiger tutto è stato prestabilito, anche la successione del figlio Oliver, allevato nell'adorazione della figura paterna, devoto e disposto alla cieca obbedienza. Non appena può, Single associa il ragazzo allo studio, pensando di iniziarlo ai suoi loschi affari. Ma da qui in poi le cose non vanno più come previsto dal vecchio Tiger...
Il 31 dicembre 1999 il Canale di Panama tornerà sotto la completa sovranità panamense. Quale che sia il futuro, per Harry Pendel, sarto dalla bravura leggendaria, il presente è fatto di abiti perfetti cuciti su misura per gli uomini più potenti del Paese. Narcotrafficanti, capi dell’esecutivo, ministri e presidenti passano tutti dal suo atelier, e mentre prende loro le misure, Harry finisce per essere il loro confidente. Ecco perché Andrew Osnard, spia inglese, un giorno entra nel suo negozio e lo lega a sé con un ricatto sottile...
Convinto che la conoscenza del passato fosse strumento imprescindibile per guidare la condotta del presente, Italo De Feo ha Scritto diversi libri di storia, tra cui questa ormai classica, e documentatissima biografia di Camillo Benso conte di Cavour: un testo di Grande spessore che gli Oscar rendano nuovamente disponibile al pubblico in concomitanza con le celebrazioni per i centocinquant'anni di quell'unità del Paese per la quale proprio Cavour tanto si adoperò.
Come e perché pregare? Carlo Maria Martini tocca uno dei temi più importanti non solo per il cristiano ma per chiunque si trovi ad affrontare le innumerevoli circostanze della vita. “La preghiera” scrive il Cardinale “è la risposta immediata che ci sale dentro il cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell’essere, momenti in cui ci sentiamo come tratti fuori dalla schiavitù delle immanenze quotidiane”. Ma la preghiera è anche “la forza che si oppone alla paura di cambiare, di lanciarsi su nuove vie.”
"Immaginiamo una Messina in mezzo al Mediterraneo così come Shakespeare se la poteva immaginare: esotica, viva, crocevia di magheggi, che avrebbero fatto di una festa nuziale il complicato intreccio per una giostra degli intrichi. Immaginiamola seguendo con le orecchie la parlata di quei personaggi che, nel vivo di un dialetto carico di umori e ambiguità, dipana le trame di una vicenda originariamente semplice, ma dai risvolti complicatissimi. Immaginiamo che tutto ciò sia il frutto di un carattere tipicamente mediterraneo, se non propriamente siciliano, ed ecco che potremo anche credere, anche solo per una volta, che William Shakespeare, di Stratford, sia potuto essere quel tale Michele Agnolo Florio Crollalanza partito in fuga da Messina. Poiché non c'è nulla di più meravigliosamente siciliano che il poter complicare, da un dato semplice, una vicenda fino a farla diventare surreale. Ecco, questo 'Troppu traffici ppi nenti' è il modello eterno di un carattere terribilmente semplice, come quello siciliano, che ama complicarsi l'esistenza in un continuo arrovugliarsi su se stesso."