Profondamente segnato dal confronto con la nascente psicoanalisi (la prima edizione è del 1923), "La coscienza di Zeno" è concepito come fosse il diario terapeutico che un "nevrotico", Zeno Cosini, scrive su richiesta del suo medico e che questi decide di pubblicare per "vendicarsi" del paziente che ha bruscamente interrotto la terapia. Il racconto di Zeno percorre così le tappe di una vita malata, attraverso la lotta contro il fumo, la morte del padre, la storia di un matrimonio senza amore, di un adulterio appassionante e infelice, di un'iniziativa commerciale disastrosa. Risalendo, con le note di un'impareggiabile ironia, tutti i tortuosi rivoli dell'esistenza interiore del protagonista, Italo Svevo affonda qui nelle più oscure e dolorose regioni dell'incertezza umana, per poi risalire alla quieta consapevolezza del "male di vivere".
L'esistenza grigia di Emilio Brentani, il protagonista di "Senilità", viene a un tratto animata dalla passione per la popolana Angiolina, bella, vivace, volgare. Ma Emilio è incapace di giovanile trasporto, e Angiolina poco propensa ad assecondare i propositi moralizzatori dell'innamorato; la loro avventura resta un episodio sterile, e tuttavia l'unica nota di colore nella "gioventù senile" del protagonista. Questo, che è il secondo romanzo di Italo Svevo, pubblicato nel 1898, tocca tutti i temi principali della narrativa dello scrittore triestino: l'inettitudine alla vita, il senso di fallimento di un'esistenza proiettata verso un'interiorità psicologica tormentata e maniacale, il tutto attraverso un'autoanalisi lucidissima del protagonista, la sapienza dello stile, la puntuale costruzione dei personaggi.
"I Malavoglia" furono accolti al loro apparire, nel 1881, dall'indifferenza del pubblico e, salvo rare eccezioni, dall'ottusa diffidenza della critica. Negli anni seguenti, tuttavia, il romanzo si andò gradualmente affermando come uno dei capolavori della nostra letteratura e il suo autore come uno scrittore di prima grandezza. Nella storia della famiglia Toscano, detta dei Malavoglia, è analizzata acutamente la fine di una civiltà che si fondava sulla figura del patriarca e trovava il proprio simbolo in poche cose semplici, come la "casa del nespolo", la barca della Provvidenza, le viuzze di Aci Trezza, i proverbi del vecchio padron 'Ntoni: immagini umili ma ricche di una rude poesia, cariche di una saggezza antica. Con un saggio di Vincenzo Consolo. Introduzione di Carla Riccardi.
I racconti brevi di Oscar Wilde raccolti in questo volume sono piccoli capolavori della letteratura di tutti i tempi. Nel "Fantasma di Canterville" (1887) Wilde riesce a mescolare magistralmente l'ironia e l'orrore, il patetico e il sublime, in una storia originalissima che testimonia lo sconcertante impatto tra il razionalismo del Nuovo Mondo e il pathos romantico dei castelli inglesi. "La sfinge senza enigmi" (1894) e "Il milionario modello" (1887) sono due straordinari esempi dello stile brillante e mondano delle sue commedie, idolatrate dalla società vittoriana. "Il delitto di Lord Arthur Savile" (1891) è invece la stupefacente dimostrazione di come si possano coniugare il verosimile e l'irrazionale in una storia giallo-rosa di estrema piacevolezza. Con uno scritto di Jorge Luis Borges.
"Orgoglio e pregiudizio" è il primo romanzo, e insieme il capolavoro, di Jane Austen, "l'artista più perfetta tra le donne" secondo Virginia Woolf. Fu pubblicato nel 1813, ma quando ne iniziò la stesura, la Austen aveva ventun anni e un'amica di famiglia l'aveva definita "la più graziosa, sciocca, leziosa farfalla in cerca di marito che sia dato incontrare". Frivola e ironica, immersa nel mondo campagnolo e borghese cui apparteneva fatto di tè, balli, flirt della buona società e ridicoli incidenti della vita quotidiana, sapeva giocare su questi tenui motivi con una grazia e una profondità uniche. In "Orgoglio e pregiudizio", raccontando la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, evoca, con tocchi sobri e precisi, un incantevole e penetrante quadro della provincia inglese alla fine del Settecento. Con uno scritto di William Somerset Maugham. Introduzione di Isobel Armstrong.
Nelle "Guerre in Gallia" Giulio Cesare narra, con l'occhio di un protagonista sovrano, campagne militari drammatiche e decisive per il futuro dell'Europa, itinerari e spedizioni ardite in un mondo sconosciuto di mari, foreste, fiumi immensi, fra popolazioni "primitive" di Gallia, Germania e Britannia. Soprattutto ritrae nel mezzo dell'azione, fra i suoi soldati e le tribù ostili, il genio di un militare e di un politico che, come fu detto, "attira sempre per qualche verso anche coloro che respinge": gli stessi che lo detestano e non possono perdonargli vittorie e dittatura, quando volgono gli occhi alla sua azione e ai suoi scritti subiscono il fascino della sua figura, che unisce lungimiranza politica e straordinario senso della storia. È la fortuna di questo intramontabile capolavoro, composto tra 58 e 50 a.C.
Pubblicato nel 1899, "Cuore di tenebra" fonde le dimensioni concrete di testimonianza autobiografica, di denuncia sociale e politica e quelle simboliche di parabola e cupa meditazione metafisica. Attraverso la voce di Marlow, Conrad ci conduce nel cuore dell'Africa nera: l'incontro con la terribile realtà dello sfruttamento del Congo belga di Leopoldo II si dilata fino a trasformarsi in un inquietante confronto con il diverso e il primitivo, in una riflessione generale, sul colonialismo, destinata a scuotere le certezze di un ottimismo evoluzionistico ed eurocentrico. Con un saggio di V. S. Naipaul. Introduzione di Robert Hampson.
Sara e il suo coach Pablo hanno girato i quattro angoli del pianeta, prima nell'inferno degli ITF, i tornei minori, poi nel circuito WTA, un mondo tanto dorato quanto spietato. Hanno percorso insieme una lunga strada che ha portato la giovane tennista dal numero 500 alle prime dieci del mondo nel ranking di singolare e numero uno al mondo nel doppio nel quale, insieme a Roberta Vinci, si è aggiudicata quattro prove del Grande Slam. Un risultato che pochi, specie in Italia, avevano creduto possibile. Il momento di svolta nella sua carriera avviene quando Sara scopre la sua nuova racchetta, la sua nuova "arma". Tra tutti gli sport, il tennis è forse quello che più da vicino ricorda i duelli cavallereschi. Non c'è il pareggio, nel tennis. Nei poemi epici, i guerrieri trovavano coraggio, affidandosi al loro equipaggiamento a cui davano un nome. Ecco allora che Sara Errani battezza la sua nuova arma Excalibur. Ne fa il suo talismano, il suo mantra, il segreto delia sua forza. Partita dopo partita, impegno, dedizione e sacrificio, Sara raggiunge la vetta: dopo quel match vinto in capo al mondo, nella fresca sera neozelandese, sul piccolo campo centrale di Auckland, in Australia ha imparato, ha capito che anche lei può comandare il gioco, che anche lei può tirare vincenti a ripetizione, anche lei può fare a pallate con le ipervitaminiche valchirie del tour femminile. Prefazione di Federico Ferrero.
Rosemary Bliss è disposta a fare qualsiasi cosa pur di riprendersi il Magiricettario Bliss, il libro delle ricette magiche di famiglia. Per questo sfida sua zia Lily, che gliel'ha sottratto con l'inganno, a una competizione internazionale di pasticceria, a Parigi. Lily ha promesso che le restituirà il prezioso libro, se sarà Rose a vincere. Se invece dovesse perdere... be', le conseguenze sarebbero troppo orribili anche solo per pensarci. Ma Lily gioca sporco, e usa un ingrediente magico per imbrogliare la giuria. L'unica speranza di Rose è usare a sua volta la magia. Insieme al nonno che non vedevano da moltissimo tempo, al suo sarcastico gatto parlante e a un topo francese voltagabbana, Rose e i suoi fratelli dovranno scorrazzare per tutta Parigi per trovare alcuni ingredienti magici fondamentali - e inafferrabili per sconfiggere l'intrigante nemica a suon di torte e incantesimi. Perché Rose deve vincere, o il Magiricettario Bliss sarà perduto per sempre... Età di lettura: da 10 anni.
Definita dalla stampa "la Pasionaria altoatesina di Forza Italia" e da Silvio Berlusconi "Sturm und Drang", Michaela Biancofiore è senza dubbio una delle parlamentari che ha fatto maggiormente parlare di sé per l'irriducibile determinazione nel sostenere il proprio partito e per l'incondizionata fedeltà al suo leader. Qui, per la prima volta, la "Valchiria azzurra" o, come lei preferisce, la "Cenerentola della politica", racconta la sua vita, senza remore né censure, e con la schiettezza che la contraddistingue: dall'infanzia difficile, segnata dalla separazione dei genitori, al rapporto conflittuale con la madre e alla prematura scomparsa del padre, ai primi amori, fino alla faticosa ascesa nella produzione cinematografica, la sua grande passione. La vera svolta nella sua vita, però, è l'incontro con Silvio Berlusconi, il quale le offre l'opportunità di realizzare un sogno, coltivare l'altra sua grande passione, la politica ("fare qualcosa per gli altri"). Ma dietro la ben nota immagine della politica battagliera e indomita, che anche qui non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa rendendo pubblici inediti retroscena di eventi che hanno avuto larga eco nei media, in ogni pagina fa capolino una tenera e dolce figura di donna, che non rimpiange di aver amato uomini misteriosi e sbagliati che l'hanno fatta soffrire e che ora attende con incrollabile fiducia il Principe azzurro con cui coronare il sogno di un amore vero.