
Il problema attuale dell'amicizia viene affrontato dall'Autore esponendo e commentando testi sapienziali accuratamenti scelti nella storia del pensiero occidentale, dalla Bibbia alla filosofia classica, fino ai pensatori contemporanei.
Il più importante romanzo di Papini, scritto nel 1912, prima della conversione al cristianesimo. Si tratta di un romanzo autobiografico, riguardante soprattutto i successivi entusiasmi e delusioni che il giovane intellettuale fiorentino provava per le mode filosofiche del suo tempo. L'edizione presente aggiunge al testo originale alcune pagine inedite, scritte da Papini in quegli stessi anni e sui medesimi argomenti. Una ricca documentazione filologica e una introduzione critica dell'italianista della Sorbona, François Livi, arricchiscono l'edizione.
L'obiettivo di questo studio è di rendere esplicito, per la prima volta nella storia del cristianesimo, il contenuto di verità naturale racchiuso nel Padre nostro.
Nuova edizione interamente rielaborata della 'Filosofia del senso comune'.
Questo non è un saggio di apologetica e nemmeno di teologia fondamentale. Il discorso che qui viene svolto vuole essere un'analisi logica e storiografica, nell'ambito della pura filosofia.
Il Proslogion" in una nuova versione italiana con testo originale a fronte. "
Alcuni filosofi cristiani del primo Novecento, a cominciare dai neotomisti belgi dellíUniversit‡ di Lovanio, avevano tentato un recupero della metafisica classica e della sua impostazione gnoseologica di fondo ñ che modernamente prende il nome di ìrealismoî ñ adottando proprio le medesime categorie metodologiche della filosofia che aveva criticato il realismo della metafisica classica, considerandolo ìingenuoî o ìdogmaticoî. Il risultato di questo tentativo di una giustificazione del realismo metafisico dallíinterno del sistema cartesiano, accettandone il metodo con tutte le sue conseguenze immanentistiche - compresa ìcriticaî kantiana della conoscenza - , Ë stata la proposta di un ´realismo criticoª. A questa proposta …tienne Gilson contrappose, in questo importante saggio del 1935, la tesi che il realismo non Ë la conclusione cui possa approdare il metodo immanenstistico, ma Ë semplicemente il metodo contrario, quello che ha in sÈ la propria giustificazione epistemica, in quanto risponde alle esigenze del pensiero di formalizzare con la riflessione metafisica le certezze originarie del ìsenso comuneî.
…tienne Gilson (1884-1978), uno dei pi˘ grandi filosofi del Novecento, Ë unanimemente apprezzato, oltre che come storico della filosofia, anche come metafisico, e molti filosofi in Europa e in America si riconoscono come suoi allievi. Il testo che ora viene pubblicato per la prima volta in traduzione italiana riguarda il problema centrale della gnoseologia, ossia il metodo della metafisica e la dialettica moderna di immanentismo e realismo, tematica poi ripresa da Gilson in altre due importanti opere non ancora tradotte in italiano: The Unity of Philosophical Experience, del 1937, e RÈalisme thomiste et critique de la connaissance, del 1939. Líopera Ë tradotta e commentata da Antonio Livi, scolaro di Gilson e continuatore della sua riflessione sui temi del ìsenso comuneî e del realismo. Maria Antonietta Mendosa, studiosa anchíessa del ìsenso comuneî, premette allíopera di Gilson uníutile esposizione delle vicende storiche che hanno determinato il dibattito novecentesco sul ´realismo criticoª.
I fondamenti metafisici della conoscenza estetica.