
Le nuove disposizioni contro la corruzione, introdotte dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, rappresentano il primo intervento del legislatore finalizzato ad affrontare unitariamente i profili preventivi e repressivi per contrastare l'illegalità nella pubblica amministrazione e ad intervenire sul fenomeno della corruzione tra privati, nel bilanciamento tra libertà di iniziativa economica e interesse alla repressione dei fattori distorsivi della concorrenza. Accanto a disposizioni di immediata applicazione, la legge contiene, nella parte dedicata alla disciplina preventiva di diritto amministrativo, anche varie deleghe legislative, alcune delle quali già esercitate dal Governo. La legge ha pregi e difetti, discussi nei vari contributi di questo volume, ma è indubbiamente un intervento normativo di grande importanza, atteso da tempo, in un paese caratterizzato da un anomalo livello di corruzione pubblica. Il volume offre una descrizione e un'analisi critica delle novità normative, compresi alcuni atti di attuazione della legge. Redatto da studiosi di diritto amministrativo e di diritto penale e da operatori del settore, esso è articolato per aree tematiche e diviso in due parti, una dedicata alle disposizioni sulla prevenzione della corruzione ed una che affronta le nuove disposizioni penali sulla repressione della corruzione nel settore pubblico e in quello privato.
"L'opera qui tradotta, Grundlegung zur Rechtsphilosophie (Tübingen, 1935), può essere considerata come un'introduzione incisiva, sintetica e completa alla seconda edizione della Philosophie des Rechts." (Dall'Avvertenza di Antonio Giolitti).
Le pagine qui presentate sono una ricerca a partire dall'attività di ricerca dell'autrice presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. Si tratta di una nuova, proficua esperienza che continua il periodo da ricercatore nell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e la fase di studio trascorsa tra le Università di Heidelberg, Essen, Parigi e da ultimo San Paolo del Brasile.
Il tema della valutazione d'azienda è da tempo al centro di un ampio dibattito nella dottrina economico-aziendale e pone rilevanti problemi nella pratica aziendale e professionale. Le metodologie di stima del capitale economico si possono suddividere in due grandi categorie: dirette ed indirette. Le prime fanno riferimento ai prezzi di mercato; le seconde possono essere riferite a grandezze flusso ed a grandezze stock. Le metodologie basate sui flussi consistono nell'attualizzazione dei risultati reddituali futuri, dei cash flow prospettici o dei dividendi attesi. Tali formule valutative si rivelano di non agevole applicazione a motivo dell'elevato grado di soggettività e della difficoltà che si incontra nella stima dei parametri finanziari e reddituali che le costituiscono. Allo scopo di rendere operative le metodologie valutative riferite a grandezze flusso, nel volume sono esposti i cosiddetti metodi reddituali e finanziari semplificati. I metodi basati su grandezze stock si fondano sulla stima degli elementi patrimoniali materiali e immateriali. Notevole attenzione è rivolta alla valutazione degli elementi immateriali aventi e non aventi valore di mercato. II volume è arricchito con una serie di approfondimenti relativi alla recente crisi finanziaria, al ruolo dei sistemi dì credit rating, alla valutazione delle aziende ad alto rischio e delle aziende in amministrazione controllata.
Lo schema di questo volume, ormai giunto alla sesta edizione, è basato sull'analisi della legge civile in materia di bilancio e dei principi contabili nazionali, in qualità di regole interpretative e integrative delle norme del Codice Civile. Dopo i primi due capitoli, dedicati al ruolo e ai postulati del bilancio ed agli schemi formali dei prospetti previsti dalla legge, si descrivono e analizzano le classi di voci dello stato patrimoniale, discusse nelle loro problematiche di classificazione, valutazione ed esposizione in bilancio; segue quindi l'esame delle problematiche valutative e di collocazione in bilancio delle voci scaturenti dai giudizi di fine periodo. Infine vengono prese in esame le regole IASB (International Accounting Standards Board), in quanto tali principi contabili internazionali sono ormai adottati dalle aziende italiane. Rispetto alla precedente, questa edizione si caratterizza per l'aggiornamento riferito alle modifiche introdotte negli ultimi tre anni ai principi dello IASB, alle regole del Codice civile (specie con il Decreto Legislativo n. 39/2010) e ai documenti dell'Organismo italiano di contabilità (con il nuovo OIC 6). I riferimenti normativi sono aggiornati al gennaio 2013.
Scopo del presente volume è la rilettura, attraverso una serie di saggi ordinati in maniera sistematica, di alcune delle problematiche più controverse del diritto successorio, con in più una particolare attenzione per i corrispondenti modelli di diritto continentale, soprattutto francese e tedesco, e del diritto latino-americano (ad es., il Libro delle successioni del codice civile peruviano) e per l'esperienza dei Paesi di Common law (v., ad es., il Trust).
In questo lavoro inteso come parte speciale, che continua quanto già trattato nel volume I avente lo stesso titolo, più che la ricostruzione storica di una epoca piuttosto che del singolo accadimento, l'attenzione si concentra sulla figura di Dio considerato al vertice di un sistema immaginario piramidale, non trascurando di analizzare le concezioni, non solo filosofiche del diritto divino, del diritto naturale e del diritto sovrannaturale, nonché ciò che si è inteso ed intende ancor oggi per peccato e del fenomeno ereticale. La disamina si incentra anche sui comportamenti etici ai quali ognuno in terra dovrebbe attendere, indipendentemente da una qualche opzione fideistica. Il discorso poi si sposta sulle dispute dottrinali intorno alle tematiche della condicio servitutis, ad alcuni aspetti dell'idea di sovranità del diritto e sulla evoluzione storico-giuridica che ha caratterizzato la postestas indirecta in temporalibus.