
Parlare di responsabilità sociale d'impresa è divenuto quasi un obbligo per tutti coloro che si occupano di aziende; proprio la grande diffusione di studi e applicazioni pratiche può fare sì che si proceda in modo un po' troppo trionfalistico, acritico ed astorico, rischiando di perdere di vista tutta la complessità, e talvolta la problematicità, legata al concetto di responsabilità sociale. É fondamentale pertanto approfondire l'analisi e la conoscenza delle basi etiche, talvolta differenti, che stanno alla base di studi ed applicazioni pratiche della responsabilità sociale d'impresa. Il presente lavoro studia le basi etiche della CSR secondo la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica (DSC). In questo modo si arricchisce la DSC dell'apporto strumentale e concettuale di studi e applicazioni pratiche connesse alla responsabilità sociale, mostrando come questi non possano che basarsi su solidi principi etici e antropologici (per il credente fondati in ultima analisi su una Realtà Ultima Trascendente). Si contribuisce inoltre ad evitare che la responsabilità d'impresa poggi su basi deboli, che potrebbero farla scivolare, a parere di questo lavoro, verso applicazioni più strumentali, o conformi alla moda, che etiche in senso proprio.
Testimone di un passaggio determinante della storia politica e sociale italiana, Argentina Altobelli (1866-1942) si impone come protagonista di un percorso di coerente militanza politica e di coraggioso impegno civile vissuto - come Segretaria della Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra, membro della Direzione del PSI e del Consiglio direttivo della CGdL all'insegna della lotta per l'emancipazione femminile sul piano economico e morale, espressione alta della sua adesione all'ideale socialista. Nel 1912 fu tra le prime donne ad operare entro organi istituzionali in qualità di componente del Consiglio Superiore del Lavoro, sede nella quale perseguì principalmente l'obiettivo di estendere ai lavoratori agricoli le prime misure di tutela legislativa ottenute dal proletariato urbano. Il volume, frutto di un'ampia ricerca di materiali privati e pubblici, costituisce un'originale biografia della dirigente socialista, oltre che un punto di osservazione privilegiato per la comprensione e l'approfondimento dei principali nodi della storia politica e sociale del Novecento italiano.
Questo testo è innanzitutto un manuale introduttivo alla psicologia generale, la disciplina che studia le relazioni dell'uomo con se stesso e con l'ambiente - fisico e sociale - che lo circonda; ma è anche qualcosa di più. Tutti i temi classici della psicologia vengono qui proposti e analizzati dal punto di vista delle interazioni tra l'individuo, inteso come funzione psicologica e struttura/funzione biologica, e il suo ambiente strutturale e funzionale. L'impostazione che sottende la trattazione è quella che contraddistingue il metodo di studio delle scienze naturali, opportunamente declinata in modo da adattarsi a una materia tanto sfuggente e complessa come il comportamento umano, inteso non già come banale azione/movimento ma come insieme di funzioni cognitive, emotive e (anche) motorie. Il volume si rivolge dunque a quanti in particolare studenti e giovani studiosi - si accostano alla psicologia per comprendere meglio l'uomo e le sue relazioni.
Partendo da un inquadramento storico della terapia occupazionale e dai modelli teorici più diffusi e giungendo, nella seconda parte del testo, alla descrizione della pratica clinica e alla presentazione di casi clinici tratti dall'esperienza, gli autori - tutti terapisti occupazionali - intendono proporre un testo che introduca alla terapia occupazionale. Il volume si propone quindi come strumento per gli studenti dei Corsi di laurea in Terapia occupazionale, ma anche per medici, psicologi, fisioterapisti ed operatori sociali.
Come nasce e si forma un gruppo? Quali dinamiche ne determinano il funzionamento? Come agisce ed interagisce l'individuo inserito in un contesto di gruppo? Che rapporto intercorre tra soggettività e gruppalità? Un libro che analizza, quasi in senso anatomico, la nascita, l'evoluzione e il senso della psicologia di gruppo e si addentra nella complessità gruppale, per fornire utili riflessioni e strumenti teorico-pratici da poter utilizzare nell'ambito della formazione, del lavoro e della psicoterapia.
Sotto forma di manuale, l'autore propone la psicoterapia della famiglia ad indirizzo sistemico relazionale partendo dalle origini statunitensi degli anni '50. Il lettore è accompagnato lungo un percorso che ne segue l'evoluzione epistemologica fino alle sue espressioni contemporanee. In modo originale il pensiero dei più celebri terapeuti è seguito dalla presentazione di come ciascuno di loro avrebbe condotto una psicoterapia con una stessa famiglia in difficoltà. Il proposito del libro è di predisporre il terapeuta alla costruzione della relazione terapeutica ponendosi nei confronti della famiglia con una configurazione personale che prenda vita dalle sue naturali risorse, dalla sua storia, dall'elaborazione del modello formativo ricevuto. La terapia è un cammino, un percorso, un "pellegrinaggio" diceva Keeney, da fare insieme al sistema famiglia.

