
Né biografia né saggio monografico, l'Album Primo Levi si configura piuttosto come un film documentario steso su carta, data la rilevanza che vi assume il materiale iconografico, rappresentato da oltre 400 immagini in gran parte inedite, e da un graphic novel dell'artista Yosuke Taki, ispirato al racconto «Carbonio». Ed è sempre nel rapporto con la dimensione visiva che i testi contenuti nel volume trovano una specifica ragion d'essere: primi fra tutti quelli di Levi, che - in centinaia di citazioni tratte da scritti celebri, rari o del tutto ignoti - entrano in immediata comunicazione con le figure in una continua e sempre coerente alternanza di letteratura e cronaca, poesia in versi e testimonianza storica, invenzione fantastica e intervento pubblico. Il lavoro dei due curatori lega in una documentata trama narrativa ciascuno degli ampi quadri tematici in cui l'opera è suddivisa. Dedicate rispettivamente al mestiere di chimico, al rapporto con la montagna, all'esperienza del Lager, ai mondi della scrittura e della traduzione, e infine alle declinazioni del «fare» creativo - artistico o professionale -, le sezioni dell'Album sono completate da due appendici. La prima, topografica, presenta i luoghi essenziali nella vita di Primo Levi, a Torino e nel Piemonte - Valle d'Aosta; la seconda, in chiusura, è un riepilogo cronistorico per immagini.
L'opera di Primo Levi è come una costellazione, ricca di luci e profondità. Questo Album ne disegna gli addensamenti e ne esplora gli spazi. In ogni sua pagina le immagini, inedite per una quota notevole, si aprono su mondi sempre diversi: e dialogano con brani dello scrittore - notissimi o ignoti, ma sempre di icastica brevità - popolando di cose, personaggi, domande e pensieri questo libro. Un sottile filo narrativo accompagna il lettore aiutandolo a orientarsi tra i fatti. Al centro del discorso spiccano due nomi: «Auschwitz» e «Carbonio». Intorno al primo si concentrano l'esperienza del male estremo vissuto dall'umanità nel secolo scorso, e le riflessioni che Levi andò svolgendo da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati. Ispirate al secondo, le suggestive tavole di Yosuke Taki illustrano il racconto cosmico-visionario sulla nascita e sulle incessanti trasformazioni della vita posto a suggello del Sistema periodico. A corona di questo centro l'Album offre una rappresentazione articolata (e fitta di documenti, episodi e scritti inediti) di quattro azioni che costituiscono altrettanti pilastri dell'opera di Levi uomo e scrittore: l'atto del «Cucire molecole», essenza della sua professione di chimico, e quello del «Cucire parole», decisivo nel lavoro quotidiano del narratore, del creatore di linguaggi e dell'appassionato di giochi linguistici. E poi l'«Andare in montagna», coraggioso fino alla temerarietà nel ragazzo che amava sfidare la natura e che nel 1943 scelse di slancio la lotta partigiana in Valle d'Aosta. Infine, la pratica del «Pensare con le mani», cosí naturale per ogni essere umano, in primo luogo nell'agire lavorativo, eppure cosí generalmente trascurata dalla letteratura. Anche in questo l'Album si propone di mettere in risalto gli aspetti piú originali dell'opera di Levi, qui considerato come un grande scrittore letto oramai in tutto il mondo, ma anche come un uomo di pensiero fra i piú sensibili alla vita concreta del mondo di oggi.
Fabio Levi
La prima pubblicazione a colori di una delle piú straordinarie raccolte di stampe botaniche del Settecento. Il Florilegium non è soltanto una grande opera di scienza, ma anche un'importante testimonianza artistica dell'età dei Lumi e un lavoro di illustrazione botanica di ineguagliata bellezza.
Con 181 illustrazioni a colori.
Il postmoderno è morto. La tesi che proclamava la fine di ogni cosa (soggetto, verità, storia, morale) non è più capace di intercettare i movimenti epocali del presente. Il postmoderno non ha compreso le sfide create dalla crisi di una parte della modernità: positivismo e idealismo hanno infatti radicalizzato alcune intuizioni moderne, finendo per√≤ per tradirle profondamente. I postmoderni hanno rigettato quei travisamenti insieme alla radice sana, rifiutando in blocco la modernità. Ora, dopo il fallimento di quella diagnosi, ci troviamo in una nuova modernità. I problemi dell'Europa fra Cinquecento e Seicento si ripresentano su scala globale e in forma accelerata: conflitti politici ed economici sostenuti da ideologie religiose, mutamenti radicali di scenari culturali e geopolitici, rivoluzioni scientifiche che cambiano la percezione dell'umano. Di fronte a queste sfide, tornano a essere necessarie e credibili proprio le idee moderne che il postmoderno credeva finite e che abbiamo bisogno di ripensare.
È il 9 dicembre del 1936: ultimo giorno di vita di Luigi Pirandello. Un treno sta per mettersi in viaggio. Gli uomini e le donne, seduti nei vagoni, sono passeggeri molto particolari… Sono i personaggi nati dal genio del più grande inventore di storie del Novecento. E su quel treno c’è anche lui: Luigi Pirandello. Non resta altro da fare che salire in vettura e partire per questo viaggio straordinario!
Un volume che raccoglie le più famose storie di Gianni Rodari, il più grande autore italiano per ragazzi del Novecento, che con la sua fantasia e lungimiranza ha fatto leggere e appassionare milioni di lettori in tutto il mondo, illustrate dai più grandi artisti italiani contemporanei. Le storie contenute nella raccolta: A sbagliare le storie, Alice cascherina, L’omino della pioggia, Le favole a rovescio, Il pittore, Uno e sette, Tonino l’invisibile, La strada che non andava in nessun posto.
Malgrado le tempeste che scuotono il mondo, o a loro causa, la stragrande maggioranza degli uomini cerca una vita tranquilla, e per trovarla è disposta a tutto, perfino a invecchiare in fretta. Però non andate a chiedergli di raccontarvi la loro storia: non ne hanno. Sono l'esatto contrario di Ulisse, del re audace, del guerriero valoroso, del navigatore spericolato: dell'uomo, in una sola parola, che affronta le avventure più incredibili, più folli, più affascinanti, più feroci. Lo fa dotato di tre armi: una spada, che tuttavia hanno tutti, una superiore intelligenza e un fascino irresistibile, che nessuno ha come lui. E lui si che ha una storia da narrare, e la capacità di farlo, trasportando chi lo ascolta, il lettore cioè di queste pagine, in un lungo viaggio per mare, di isola in isola, di pericolo in pericolo, ma anche d'amore in amore verso la sua lontana isola, Itaca rocciosa, verde e fatale. Età di lettura: da 9 anni.
Una patata che vuole diventare miss ma finisce cotta nel forno, una giraffa che muore di fame per sembrare più snella, un leprotto che finisce sepolto da una frana di panna e cioccolato… Le storie che finiscono male sono più divertenti di quelle che finiscono bene, fanno ridere, ma dicono anche: “State attenti, o finirete nei guai!”.
Un giocattolo inconsueto in vetrina, una bottega d’altri tempi, un strano omino, e un papà alla ricerca dei regali di Natale: ecco gli ingredienti di un racconto natalizio in cui Rodari si dimostra ancora una volta poeta dalla fantasia inesauribile.
Chi sono i mafiosi e come funzionano le loro organizzazioni? Federico Varese ha scritto un saggio-reportage che ci fa entrare davvero nel profondo di Cosa Nostra, della mafia italo-americana, della mafia russa, della yakuza giapponese e delle triadi di Hong Kong. Per inseguire le storie che racconta è stato in Russia, in Cina, in Grecia, a Dubai e si è avventurato nel nord della Birmania. Con la passione del giornalista investigativo e lo scrupolo dell'accademico, Varese scopre alleanze segrete tra 'ndrangheta e gruppi georgiani, mappa le nuove rotte della droga e racconta la presenza della mafia russa in Grecia. Esplora come le mafie, in Asia e America latina, sono diventate uno Stato. Varese scopre ciò che rende queste organizzazioni temibili e durature: tutte hanno un rito di iniziazione di ispirazione religiosa, regole di comportamento codificate, una struttura gerarchica ma flessibile, rapporti con la politica, e mostrano una diffidenza profonda verso l'amore tra uomo e donna. Varese racconta cosa vedono i mafiosi quando si guardano allo specchio.
Il giorno in cui la famiglia trasloca nel New Hampshire, davanti agli occhi si apre un incanto: la casa è immacolata, le doghe di legno percorse dalle ombre del bosco, il tetto verniciato di un azzurro fiabesco. L'estate caldissima sembra non voler mai terminare, ma le allusioni misteriose nelle conversazioni con i vicini e i colleghi fanno presagire una minaccia. In un batter d'occhio arriva la neve, il grande fiume è già ghiacciato, bisogna attrezzarsi: le bambine e il cane ammirano in silenzio lo spettacolo bianco in cui vivranno per un anno. Tra sputaneve elettrici e cataste di legna, orsi nel giardino e incendi divampati nella canna fumaria, piste di fondo oniriche e impronte calcate nel bianco per essere certi di ritrovare la strada, la grande scoperta è che il gelo può diventare un membro della famiglia, una lente d'ingrandimento, un modo di sentire. L'esperienza quotidiana del freddo è un'avventura estrema, a cui non siamo più abituati e che potrà sorprenderci come una possente rivelazione. Con la praticità dell'uomo di casa e lo sguardo del filosofo, Roberto Casati ha elevato un altare al freddo in mezzo a betulle sottili che in primavera finalmente raddrizzano la schiena.