
Ebraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l’atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un’assoluta obbedienza al comando divino.
Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un’ampia eco nell’arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.
Biografia dell'autore
François Bœspflug, teologo, storico dell’arte e storico delle religioni, è professore emerito dell’Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.
Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell’arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell’arte (2024) per Pazzini Editore.
Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2019), L’Annunciazione nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2020), Il Natale nell’arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell’arte (2021) per Jaca Book.
Non c'era nulla che il locandiere desiderasse di più di una bella dormita. Ma angeli, pastori, stelle luminose e un neonato molto speciale gliela faranno fare?
Testo in stampatello maiuscolo. Età di lettura: dai 3 anni.
Le pagine di questo libro sono attraversate da due desideri. Da un lato quello di riflettere sull’incontro, ormai in atto da anni, tra i dinamismi della modernità liquida (ipermodernità, postmodernità ) e l’esperienza della Chiesa, in particolare nei suoi terminali più sensibili alla realtà, cioè le parrocchie, le comunità cristiane. Il secondo desiderio riguarda l’altro versante di tale incontro, cioè la comunità cristiana e la crisi della cosiddetta «civiltà parrocchiale», che la modernità liquida sta mettendo brutalmente in luce.
I capitoli del libro si dispiegano, perciò, in un percorso lento che attraversa, di volta in volta, aspetti specifici, seguendo da un lato le tematiche affrontate da Bauman nel suo libro principale e collegandole, dall’altro, ad aspetti centrali nella vita della Chiesa.
Biografia dell'autore
Augusto Bonora, nato a Inzago (Mi) nel 1962, è stato ordinato sacerdote dal cardinale Carlo Maria Martini il 13 giugno 1987. Dopo sei anni presso l’oratorio della SS. Trinità di Milano ha ottenuto la licenza in Teologia spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Risiedendo presso la comunità familiare di Castellazzo di Basiano ha svolto il compito di cappellano all’Università Statale di Milano, di responsabile spirituale dell’Eremo S. Salvatore, di delegato del Vescovo per la comunità delle «Sorelle della Parrocchia». Dal 2010 è stato parroco della parrocchia di San Galdino e dall'ottobre 2020 è parroco responsabile della Comunità Pastorale Cenacolo in Quarto Oggiaro.
Nella Brianza di metà ‘800, una compagnia di giovani si riunisce mossa dal desiderio di fare vita comune e vivere la fede con uno spirito nuovo. Umili contadini, falegnami, calzolai, si ritrovano per pregare la sera, fare gite nei boschi vicino al paese, o spingersi più lontano con qualche pellegrinaggio.
Sono ben visti dalla popolazione, che li loda per il loro comportamento virtuoso e li chiama “Frati”, ma non da alcuni preti, che li ritengono insubordinati e presuntosi: pur di far terminare quest’esperienza, li denunciano al governo austriaco come membri di una società segreta. Le porte del carcere si aprono.
Questo libro ripercorre le vicende della Compagnia dei Frati di Bovisio, inserendole nel contesto economico, sociale, religioso e politico della Brianza della Restaurazione. Sul promotore della Compagnia, il Beato “padre” Luigi Monti, si è scritto molto, ma i suoi anni giovanili e quest’esperienza comunitaria sono finora rimasti poco esplorati: è il momento di valorizzarla.
Quarta di copertina
«…si presentò la gendarmeria alla locale autorità ecclesiastica (giacché presso il governo austriaco valeva più questa che quella del Capo Comune) e, saputo dove e quando tenevamo le nostre riunioni, giunse inaspettata al nostro ricovero intimandoci l’arresto in massa.
[…] Corse la voce in paese che menavano via i frati ed allora la gente corse con forche e bastoni per impedire tale sfratto, gridando che si dovevano condur via i ladri e colpevoli e non i galantuomini».
Biografia dell'autore
Olmo Guagnetti (1995) è laureato in Scienze Storiche all’Università degli Studi di Milano, e specializzato in Storia Medievale. Ha lavorato presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, nell’ambito del public engagement e dei progetti europei. Ora è Communication & Dissemination Officer presso Airi – Associazione Italiana per la Ricerca Industriale, lavorando a progetti europei e nazionali per l’innovazione industriale sostenibile.
La seconda edizione del Messale ambrosiano, ufficialmente in vigore dall’inizio dell’Avvento 2024, pur essendo in piena continuità con la prima, aggiornata nel 1990, presenta una serie di novità che meritano di essere conosciute nel dettaglio. Don Norberto Valli in queste pagine intende aiutare a cogliere anzitutto le specificità dell’ordinamento della Messa secondo il rito della Chiesa milanese e ad apprezzare i mutamenti testuali introdotti già dal 2020. Percorrendo poi l’intero anno liturgico nelle sue molteplici articolazioni, per quanto concerne il proprio di ciascun tempo liturgico segnala i molteplici interventi compiuti sui formulari eucaristici ora armonizzati con il Lezionario; relativamente al santorale evidenzia gli elementi peculiari del calendario e il notevole arricchimento dell’eucologia. Dopo un breve sguardo alle messe rituali, votive, per varie necessità, dei defunti e alle Appendici del Messale rinnovato, nel capitolo conclusivo tratteggia le tappe essenziali della storia del rito ambrosiano.
Biografia dell'autore
Norberto Valli (1968), presbitero della diocesi di Milano dal 2000, ha conseguito nel 1992 la laurea in lettere classiche presso l’Università degli Studi di Milano e nel 2004 il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo in Roma. È docente di Liturgia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nella Sezione del Seminario arcivescovile e nella Sede centrale di Milano; dal 2007 tiene corsi e seminari anche presso il Pontificio Istituto Liturgico in Roma. Membro dell’Accademia Ambrosiana e della Congregazione del Rito ambrosiano, collaboratore del Servizio diocesano per la Pastorale liturgica, dell’Ufficio Liturgico nazionale e della Commissione Episcopale per la Liturgia, è autore di numerose pubblicazioni.
Papa Francesco ha scritto questa Lettera sul «valore della lettura di romanzi e poesie nel cammino di maturazione personale», con lo scopo di sottolineare come la letteratura contribuisca a nutrire la libertà interiore e a sollecitare il discernimento; questo è fondamentale non solo per i laici, ma anche e soprattutto per i sacerdoti. Come scrive p. Spadaro nell'Introduzione, quella di affrontare un tale argomento è «una decisione forte, inedita per un pontefice, che riconosce nella pagina letteraria l'apertura di uno spazio interiore di libertà che permette di non chiuderci dentro "poche idee ossessive che ci intrappolano in maniera inesorabile". Uno spazio che si apre perfino "quando neanche nella preghiera riusciamo a trovare ancora la quiete dell'anima"»
Un saggio coinvolgente ed appassionato sulla scrittura poetica di De André, analizzata con i criteri della critica letteraria, pienamente adeguati all'interpretazione di testi di autentica poesia come sono le canzoni di Faber. Addentrarsi nell'officina segreta di De André consente di indagare le sue modalità creative e delineare una poetica che sarà costante, dalle prime alle ultime canzoni, sulla trasfigurazione della realtà operata dalla memoria e dall'emozione, affidata al linguaggio altro della poesia. Scelto e valorizzato accuratamente da Fabrizio, che è un innamorato della parola, del suo valore autonomo, del suo colore vocalico-figurativo, linguistico-lessicale, fonico-musicale, coagulato in metafore di singolare forza fantastica. Ricollegandosi alla nota definizione di un De André mosaicista e falegname di parole, l'autrice allinea poi il suo modus operandi alle più aggiornate teorie sulla traduzione, non considerata più una copia (fedele o infedele) ma uno strumento dinamico di creatività, aperta e continuamente rinnovabile, come Faber dimostra brillantemente sin dagli esordi. Nello snodarsi del saggio si esplorano, con scelte mirate, le canzoni che rispecchiano un itinerario artistico in costante crescita, scandito da tensioni conoscitive, etiche, civili, spirituali e incalzato da una perenne curiositas e da una volontà di sperimentazione che porta De André alla collaborazione feconda con altri grandi artisti, collaborazione che approda a capolavori come La buona novella, "Creuza de mä" e "Anime salve".
Pare difficile crederlo, e persino dirlo, ma la realtà dei documenti e della loro storia effettiva autorizza ad affermare che ancora oggi, a più di 125 anni dalla sua morte, e addirittura nonostante la solennità recente di un documento pontificio interamente dedicatole, la vera e molteplice fisionomia vissuta di Teresa di Lisieux e della sua dottrina è ancora quasi nascosta alla comprensione dei non specialisti, sovrastata da un'immagine costruitale addosso, quella della Santa bambina, e perciò esemplare maestra per tutti della cosiddetta infanzia spirituale. Questo agile libretto, opera di due studiosi che si sono impegnati per ricostruire un'immagine corretta di Teresa di Lisieux e del suo pensiero, offre alcune tracce fondamentali dell'insegnamento spirituale che costituisce la vera lezione del "dottore" Teresa ai figli e alle figlie della Chiesa di oggi.
Questo cofanetto raccoglie i tre volumi pubblicati a partire dal 2015, portando a compimento il progetto di traduzione e commento del Nuovo Testamento a cura di un team di bibliste italiane coordinate da Rosanna Virgili.
Il cofanetto contiene:
1. i Vangeli (2015)
2. le Lettere di Paolo (2020)
3. Atti degli apostoli, Lettere cattoliche, Ebrei e Apocalisse (2023)
Dal punto di vista metodologico, l'intero progetto è stato guidato da alcuni criteri generali:
tutti i testi sono stati curati da bibliste italiane e, sia nella traduzione sia nel commento, una particolare attenzione è stata data agli aspetti che evidenziano la presenza (o l'assenza), le concezioni, i ruoli e l'importanza del femminile;
dal punto di vista formale il commento ai singoli libri, pur rivelando la personalità diversa di ogni autrice, i suoi propri canoni esegetici e il suo stile personale, è stato sviluppato con metodo scientifico ma redatto con un linguaggio accessibile a tutti per una qualità di buona divulgazione. Per questo il lettore non troverà – se non in pochi casi, nelle introduzioni ai singoli libri – un apparato di note.
LA STRUTTURA DELL'OPERA (comune ai tre volumi)
Le sezioni del volume dedicate a ogni libro biblico si aprono con una "mappa per orientarsi", che riporta i titoli dei capitoli e delle pericopi maggiori, con le relative pagine. I titoli di capitoli e pericopi non sono "neutri", ma fortemente caratterizzati, per dare al lettore una prima chiave interpretativa.
Il testo biblico è proposto, normalmente, per capitoli interi. Segue il commento, anch’esso articolato capitolo per capitolo. In questo modo si propone al lettore di leggere e comprendere ogni libro così come si presenta oggi nel suo "testo canonico".
Questo cofanetto regalo contiene la serie completa della collana L'arte racconta la Bibbia che si propone di insegnare la "grammatica" dell'arte cristiana, mostrando come l'arte di tutti i tempi abbia riletto e interpretato personaggi ed episodi della Bibbia. A partire dal testo biblico e dalle altre fonti che hanno ispirato gli artisti, l'autrice esplora i vari temi iconografici con linguaggio divulgativo, ma fondato su rigorose basi scientifiche. Ogni capitolo presenta in apertura il testo biblico o degli apocrifi, a cui segue la presentazione dei modelli iconografici, per descrivere poi l'ambientazione della narrazione pittorica, i suoi protagonisti e gli elementi simbolici utilizzati. Scandaglia poi i riferimenti artistici, organizzati secondo categorie fondamentali che aiutano il lettore a orientarsi con precisione: i protagonisti e gli altri personaggi, l'ambiente, gli elementi simbolici, i modelli iconografici (che mostrano con quanta creatività gli artisti reinventano i moduli codificati preesistenti).