
In questo testo si indaga lo strato profondo, nascosto e radicalmente misconosciuto della stessa vocazione educativa, la configurazione delle pulsioni e dei moventi che riuniscono le persone oltre le dichiarazioni istituzionali e oltre le deontologie private, a cercare di "educare", trasformare, adeguare, influenzare l'altro. È il repertorio paradossale della passione e delle passioni dell'educare così come dei loro modi di estrinsecarsi e di dar luogo a comportamenti complessi. È anche il problema di un trattamento o di un uso delle motivazioni e dei piaceri dell'educazione, ma l'oggetto, cui solo la psicoanalisi può fornire il suo scandaglio profondo, resta proprio la matrice, l'origine e la fenomenologia di essi.
L'autore delinea un nuovo modello di terapia familiare che consente alle famiglie di sentirsi così sicure da accettare il rischio di nuove modalità di relazione invece di ripetere rigidamente i vecchi copioni. I copioni familiari possono creare schemi ripetitivi all'interno della famiglia e tenere in vita comportamenti problematici. L'obiettivo della terapia familiare è quello di aiutare la famiglia ad affrontare gli scenari delle soluzioni tentate in passato per poterli cambiare.

