
Questo nuovo libro di Ricardo Peter, che prosegue la riflessione dedicata alla terapia dell'imperfezione, presenta una lettura inedita dei Vangeli. Sia pure senza perseguire intenti direttamente esegetici e teologici, come l'autore preci sa in conclusione del lavoro, egli delinea qui una prospettiva capace di riportare la nostra ricezione del messaggio evangelico nella luce della misericordia e dell'accettazione d i si. Per altro verso e nel contempo, peter dischiude la via ad una consapevolezza antropologica che coglie nell'angosc ia di non essere dio e nel rigetto della finitezza, le tendenze piu`forti a negare la nostra umanita, a viverla come una maledizione da occultare anziche assumerla pienamente. La proosta dell'autore e` quella di accedere alla coscienza del limite, di partire dall'accettazione della nostra f initezza o anche, per dirla con nietzsche, dalla fedelta alla terra e alle sue feconde imperfezioni. Ma non e`un discorso di pura esaltazione del limite. Questo libr o e`una provocazione a mettersi in cammino liberandosi da quei tiranni interiori, da quei comandi piu`o meno inconsci per cui ci sentiamo obbligati a nascondere oppure a superare ogni limite nel nostro essere.
La risposta della logoterapia