
In questo libro l'Autore indaga con rigore e racconta con un linguaggio chiaro e di forte impatto emotivo la condizione dei bambini nella nostra società: per trovare quei modelli educativi che possono condurre a un armonioso sviluppo della personalità.
"Dentro di me non ho mai sentito la duplicità delle culture. Io faccio sempre la stessa cosa, una sola: mi occupo dell'uomo, lo studio nel suo comportamento, in azioni che talora si fanno estreme e giungono a uccidere un altro uomo. Un comportamento che si fa follia e che pure parla dell'umanità."
"Ho dei problemi a introdurre un libro come questo. Potrebbe sembrare un atto di accusa contro i genitori, e forse lo è almeno in parte, ma non lo è nelle intenzioni. Dovrei dire perché lo scritto, e come, ma non ho quell'acutezza che consente ad alcuni di spiegare adeguatamente la genesi dei loro lavori. So che non volevo parlare male della categoria dei genitori e bene dell'altra, quella dei figli. Ma può anche darsi che l'abbia fatto. So che non volevo insegnare niente a nessuno, che non volevo raccontare la mia vita, cioè le mie esperienze di pediatra, che non volevo proporre o riproporre delle opinioni, e che ancor meno volevo scrivere un testo di psicologia, o di pedagogia, o di puericoltura, o di scienze dell'educazione." (Marcello Bernardi)
Per gli antichi romani il termine otium non significava "dolce far niente", bensì un periodo libero dagli impegni politici e civili nel quale era possibile aprirsi alla dimensione creativa. Secondo Domenico De Masi, nella società postindustriale è proprio questo ozio "creativo" ad assumere il ruolo del protagonista, sia nel lavoro che nel tempo libero. Oggi che la maggior parte della fatica manuale e di routine è eseguita dalle macchine, ci è richiesto sempre più di essere creativi e fantasiosi. Superate le rigide distinzioni tra lavoro e vita personale, razionalità ed emozione, marciamo verso un futuro in cui, grazie alla tecnologia, potremo riappropriarci del nostro spazio domestico restando in contatto con il resto del mondo.
L'11 settembre 2001, Paolo Mieli ha inaugurato il suo colloquio con i lettori sulla pagina del "Corriere della Sera". "Una goccia cinese che pian piano è capace di scavare la più dura delle pietre: ecco cosa sarà quella pagina." Così aveva detto Montanelli accettando di tornare nel 1995 al "Corriere" a patto che potesse avere la sua "Stanza", la rubrica della posta. E quando Mieli, due mesi dopo la morte di Montanelli, fu chiamato a succedergli, quelle parole gli rimasero in mente: anche lui avrebbe provato a lasciare un segno sulla pietra. Giorno per giorno, sollecitato dai lettori e sotto l'incalzare di eventi drammatici, ha commentato i fatti della cronaca mondiale. Oggi quelle risposte diventano il diario di un anno decisivo.
Il volume raccoglie una serie di interventi francesi ed italiani riguardanti la problematica educativa nell'attuale contesto di inizio secolo XXI. La loro origine è da collocare nelle iniziative che periodicamente offre, a Roma, il Centre Culturel Saint-Louis de France dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Cultura, formazione ed educazione sono fatte interagire in un di rimandi che, pur focalizzati sull'ambito pedagogico-scolastico, incrociano tematiche più vaste, relative alle novità dell'attuale domanda sociale di formazione, alla questione della laicità istituzionale e quella scolastica in particolare, alla crisi dei modelli di educazione dell'ultimo trentennio, al rapporto tra culture nazionali e mondiali.
Lo scopo del DSM-IV-TR è quello di fornire descrizioni chiare delle categorie diagnostiche, al fine di consentire ai clinici e ai ricercatori di classificare e studiare i diversi disturbi mentali e di curare le persone che ne sono affette. Poiché l'intervallo tra il DSM-IV e il DSM-V sarà più lungo rispetto a quello trascorso tra le versioni precedenti, si è resa necessaria una revisione del testo, aggiornata al notevole quantitativo di ricerche pubblicate ogni anno.
Benedetta Bianchi Porro nasce nel 1936 a Dovadola, piccolo paese in provincia di Forlì, e muore a Sirmione nel 1964, a ventisette anni, consumata da una terribile malattia. È una straordinaria figura di giovane santa del nostro tempo, intelligente e sensibile, innamorata della vita e umanamente tanto ricca da legare a sé schiere di amici. Benedetta è stata dichiarata venerabile nel 1994 e non sembra lontano il giorno in cui verrà proclamata beata. Il libro scritto dal fratello, lungi dall’essere un volume di memorie, è una sorta di dialogo affettuoso che prende spunto da brani delle lettere e dei diari della sorella scomparsa. Il volume contiene anche una lettera inedita scritta al fratello da Benedetta, nell’imminenza della morte.
Cresce ogni giorno l’attenzione a questa figura di donna cristiana, semplice e affascinante. Un libro che sorpassa ogni biografia, adatto al grande pubblico, anche come primo incontro con Benedetta.
Corrado Bianchi Porro è nato a Forlì nel 1946. Laureato in scienze politiche all’Università Cattolica di Milano, è sposato e ha due figli. Vive a Como e lavora al «Giornale del Popolo» di Lugano come responsabile delle pagine di economia e finanza.
Alcuni considerano la psicoanalisi una rivoluzione, altri invece una scienza inattendibile e superata, tra l'altro, da tecniche più moderne. Chi sono poi gli psicoanalisti? Cosa avviene durante la psicoanalisi? È vero che si parla solo di sesso? E il transfert, cos'è? I genitori sono davvero sempre gli unici responsabili dei nostri problemi? Questo libro cerca di dare risposte chiare, brevi e precise a queste domande e ci aiuta a capire meglio la psicoanalisi.
Wilber ci fa partecipare alla crescita della coscienza legata a cinque anni di lotta contro il cancro, annunciatosi nella giovane moglie Treya. Treya e Ken si oppongono al male con tutte le risorse della medicina e della psicologia, con la meditazione, con il legame d'amore che stringe la coppia e con la solidarietà della famiglia e degli amici.
Questo libro mira ad esplorare la possibilita di mettere in equilibrio funzionale, e in rapporto interattivo, il fare e l'essere della persona al fine di garantire una situazione ottimale di benessere e di crescita. Il libro nasce con l'intento di esplorare la possibilita di mettere in equilibrio funzionale, e in rapporto interattivo, il fare e l'essere della persona al fine di garantire una situazione ottimale di benessere e di crescita. Fare ed essere vengono qui considerati come radici per vivere da cui attingere, di volta in volta, motivazioni e modalita espressive, conoscenza di se e arricchimento per la propria esperienza esistenziale. L'itinerario che viene tracciato tende ad individuare percorsi che consentano alla persona di fare per essere" e di scoprire il significato del proprio esistere al di la degli avvenimenti che accadono. Per cogliere e vedere concretamente esemplificato un equilibrio sapiente fra il fare e l'essere, l'autore prende in esame la realta dei portatori di handicap. "
La fiaba e i luoghi narrativi studiati con un approccio jungiano. LA QUESTIONE CENTRALE DEL VOLUME E`LA SOPRAVVIVENZA DEL DESIDERIO NEL PERCORSO DELLA NOSTRA INDIVIDUAZIONE PERSONALE: COME SI MASCHERA, E SE NOI SAPREMO RICONOSCERLO, O NON LO LASCEREMO CADERE NELLA NOTTE DELLA ESTRANEITA. E CON QUALE LINGUAGGIO ACCOSTARSI AD ESSO, PERCHI SVILUPPI ATTRAVERSO NUOVE SOLIDARIETA NUOVA VOCE. DI QUI EMERGE QUELL'INDEFINIBILE CAR ICA SIMBOLICA CHE IMPREGNA IL TESTO. ED E`COME UN SENSO IN PIU`CHE SI APRE. DIETRO IL LIBRO CHE LEGGIAMO, E CHE CI INCANTA CON LE SUE LIEVISSIME SEDUZIONI FIABESCHE, ABITA UN TESTO NASCOSTO, COMPOSTO DALLE VOCI DI UOMINI E DONNE RACCOLTE DALL'AUTRICE IN ANNI DI PRASSI PSICOTERAPEUTICA. IL GIOCO DI CERTE METAFORE CI FA SCOPRIRE CHE NEL TESTO VIBRA UN SECONDO TESTO, CHE STA DIETRO IL PRIMO, TESSUTO DI RIMANDI IN CUI TUTTI POSSIAMO RICONOSCERCI MENTRE CREDIAMO DI SCIVOLARE LIEVEMENTE SULLA SUPERFICIE DELLA LETTURA.